Alessio Brugnoli's Blog, page 194

June 20, 2017

Ecco la Promo #KippleSolstice per i cartacei, 10 euro di sconto dal 21 al 23 giugno!

Se può interessare, lo sconto riguarda anche i miei romanzi

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 20, 2017 23:20

Diamante

[image error]


Ci sono giorni in cui si è sfasati: lutti in famiglia, litigate con la burocrazia, le solite incertezze del quotidiano. Momenti in cui si ha solo voglia di staccare e di pensare a tutt’altro, magari solo buttarsi nei ricordi di momenti più sereni.


L’occasione di fare questo me l’ha data il buon Marco Tarascio, alias Moby Dick, che prima o poi riuscirò a coinvolgere in qualche progetto per il buon Rione Esquilino.


Marco, in questi giorni, sta realizzando un murale a Diamante, in Calabria, nella Riviera dei Cedri: alla notizia, mi sono ritrovato bambino, ai tempi in cui, con la mia famiglia, scendevo a mare da quelle parti, giù ad Acquappesa.


Il lungo viaggio con una fiat 127 carica di bagagli, con la partenza alle tre di notte, con il fresco, perché l’aria condizionata era un lusso per ricchi e per evitare il traffico, quasi mitologico, della bretella Napoli Salerno, che ogni tanto fa capolino nei miei incubi. Le mappe strappate per orientarsi, le sfogliatelle all’autogrill, la sorpresa che si provava, quando, scendendo da Lagonegro, si rivedeva il mare.


Le infinite giornate d’estate, i bagni allo Scoglio della Regina, le corse alla Marina per chiamare casa alla cabina telefonica, le passeggiate a Intavolata: un mondo lontano nel tempo, che è difficile da spiegare a chi non l’ha vissuto e le cui emozioni ho rivissuto lo scorso settembre, in una sorta di Nostos (e ringrazio ancora il buon Marco Bellomusto per l’ospitalità… Stavolta mi hanno fregato con il Piano Ferie, ma conto di tornare presto…)


E le gite sulla Sila, a Paola, per anni ho considerato il suo San Francesco come l’unico doc, a Capo Bonifati e ai tanti paesini della zona, tra cui lo stesso Diamante. Nel giugno del 1981, vidi dipingere i primi murales; e dallo stupore che provai dinanzi alla pietra trasformata in colore, forse nacque il mio amore per la Street Art..


Così, mi ritrovo in debito con Moby Dick, per ciò che ha rievocato: il ricordo, è il modo, per il piccolo Ismaele nascosto in polveroso cantuccio del mio spirito, per sfuggire al mio personale


a damp, drizzly November in my soul


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 20, 2017 02:35

Coraggio

[image error]


CORAGGIO!


Finalmente libero dalle impalcature! Eh si, ci vuole coraggio, perché in questo mondo coperto dalla paura, l’unica cosa che riesce a squarciare il triste velo è proprio il Coraggio! Poi vengono la forza, la determinazione, le energie, il talento ma prima è necessario sbarazzarsi della paura e per questo serve coraggio!


Il freno a mano dell’uomo, il pozzo nero da cui partono le peggiori nefandezze umane è la paura, e in principio, la paura della morte! Il coraggio è quella scintilla, quel moto che spinge all’eterno rilegando anche solo per un attimo, essenziale per lo slancio, la paura dietro di sé. Perché la paura è come un mare in cui siamo immersi e il coraggio è quella boccata d’aria che ci permette però di continuare ad esplorarne gli abissi.


Questa la dedico a tutti i coraggiosi, che sono tali perché hanno imparato a riconoscere la paura, non a evitarla!


Mauro Sgarbi


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 20, 2017 02:22

June 19, 2017

Tornando a parlare di Fantascienza

[image error]


Dopo essermi dedicato in queste settimane anima e corpo all’Esquilino, per una volta torno al torno a quello che dovrebbe essere il tema principale del blog ossia la fantascienza. Per prima cosa, concedetemi i complimenti agli italici vincitori del Premio Europa, il buon Dario Tonani, una pietra miliare della fantascienza italiana (er sor Nando, oggi per celebrare l’avvenimento, ha offerto il caffè da Li er Barista) ed Emanuela Valentini, una forza della natura, che, in tempi non sospetti, è stata trascinata nella folle impresa di Esquilino.Con.


Perché, diciamola tutta, noi scrittori di fantascienza italiani saremo brutti, sporchi e cattivi, ci leggeranno in quattro gatti e siamo così litigiosi, da far apparire i comunisti italiani un esempio di concordia e armonia, eppure siamo una fucina di idee, sperimentazioni e talenti come Dario ed Emanuela.


Ed è bello che qualcuno, ogni tanto, ce ne renda merito… Come seconda cosa, lode e onore a Roberto Cera, impegnato in una delle tante battaglie della sua personale crociata per fare capire al resto del mondo che lo steampunk è qualche cosa di più di un gruppo di mattacchioni vestiti in maniera strampalata


Stavolta, il buon Roberto si è impelagato a dare una mano alla Steamcon a Pisa, che questo weekend, presenterà una serie di ospiti di tutto rispetto, da Paul Di Filippo a Bryan Talbot,da Alfredo Castelli ai Poison Garden.


[image error]


Il sottoscritto, causa festa di San Giovanni all’Esquilino, darà buca… Peccato, anche perché questa volta a Pisa, sarà presentata la terza edizione dell’antologia Penny Steampunk, in cui, come tradizione, parteciperò con racconto ambientato nel mondo de Il Canto Oscuro… Stavolta però, non racconterò le disavventure di Beppe e Andrea, ma quelle di Marco Ajello e di Francesca Ecate…


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 19, 2017 06:40

June 18, 2017

Viva la Festa di Via Balilla






E’ inutile ripeterci, come in un mantra, i mille, annosi problemi dell’Esquilino: la pulizia delle strade, la poca sicurezza percepita dai cittadini, il fallimento del welfare che costringe tanti poveri cristi a dormire per strada e ultimo arrivato, la siccità… Insomma, a volte penso che manchi solo l’invasione delle locuste e stiamo apposto.


Problemi con cui i cittadini si confrontano ogni giorno, di difficile soluzione, dato che ahimè nessuno ha la bacchetta magica, che però non possono diventare l’alibi per un tentativo di desertificazione del Rione e più in generale del Centro Storico, per allontanare gli abitanti più poveri e trasformare il tutto in una sorta di resort per radical chic


Tentativo che in questi anni si è espresso nel tentativo di distruggere le tradizionali feste popolari, nell’opposizione dell’arte di strada e nella riqualificazione tramite pedonalizzazione dello spazio urbano.


E la festa di via Balilla, con la strada chiusa al traffico, il suo essere un carnevale estivo, libero, pieno di riso ambivalente e di contatto familiare con tutto e con tutti, in cui viene esaltata l’anima popolare, anarchica e creativa dell’Esquilino, è la migliore risposta a questo tentativo


Per cui lunga vita alla nostra festa di Via Balilla !



 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 18, 2017 05:33

Porta Maggiore come era e come è

Esquilino's Weblog


Anni ’60, una fotografia di Porta Maggiore. Da quel tempo, come si dice, molta acqua è passata sotto i ponti ma le banchine e le aiuole sono rimaste praticamente le stesse o meglio, gli spazi sono rimasti gli stessi, perchè purtroppo al posto di un bel prato verde molto curato e dei bei fiori rossi c’è rimasta solo una sterpaglia bruciata dal sole (cliccare per ingrandire le foto).





E non solo, perchè basta avvicinarsi un pò  per  scoprire che all’interno delle “aiuole” ci sono rifiuti di tutti i generi.





E’ mai possibile che un monumento di questa bellezza e questa importanza sia  lasciato in questa situazione?



E non dimentichiamo che la zona è interessata da problemi comuni ad altre zone dell’Esquilino come bivacchi, mercatini abusivi etc. senza che nessuno o quasi si faccia carico di ciò. Da altre parti si intavolano sterili ed assurde discussioni sulla natura dell’illuminazione pubblica  (led…


View original post 66 altre parole


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 18, 2017 04:10

June 17, 2017

Cronache da Indie









I


Ieri sera, nella sala Giuseppina del Palazzo del Freddo di Giovanni Fassi, che svolge sempre di più il ruolo di laboratorio culturale del Rione, oltre che di gelateria di riferimento  è stato presentato, con la collaborazione de Le Danze di Piazza Vittorio, il progetto Indie, in cui alcuni editori indipendenti si sono associati, per dare visibilità a voci non omologate alla banalità del non pensiero del nostro quotidiano e per portare la Cultura fuori della riserva indiana in cui Potere, che trae forza dall’Ignoranza, vuole confinarla.



 


Evento che ha avuto molti momenti di straordinario interesse e una buona partecipazione, nonostante scioperi e caldo infernali. Quello che mi ha colpito di più ad essere sincero, è stata la presentazione del libro illustrato, fumetto in questo caso lo trovo limitativo, di Io sono Saharaui, pubblicato dall’Edizioni Barta, con testi di Gianluca Diana (giornalista de Il Manifesto e voce radiofonica delle emittenti storiche della sinistra popolare romana) e illustrazioni di Andromalis (all’anagrafe Andrea Malis, autore di illustrazioni, cartoni animati e fumetti, ad esempio Il Gigante per Gallucci editore).


Libro che è la biografia illustrata di Mariem Hassan, la Voz del Sahara, colei che con la voce ha raccolto e fatto conoscere al mondo la culture del suo popolo, il Saharaui…








 


Popolo che, sembra strano, ha molti legami con l’Esquilino, non solo perché la sede del Fronte Polisario, il suo movimento di liberazione dall’occupazione marocchina, era accanto a Fassi, ma in illo tempore, il buon Santino Caretti, detto Er Porpora, figura semi leggendaria di via Principe Amedeo, andò a cercare fortuna dalle loro parti, scavando nelle miniere di fosfati, fonte di ogni guaio per quel popolo.


Data l’inquietudine der Porpora, una sorta di Ismaele dell’Esquilino, e le confuse idee sulla geografia della sua famiglia, sospetto che sia finito da tutt’altra parte, però ogni tanto mi affaccio alla finestra, nella speranza di trovarmelo davanti, vestito come Lawrence d’Arabia.


Tornado a noi, i Saharui non saranno il popolo più iellato della Terra, però insomma, possono con tranquillità ambire in una buona posizione nella top ten. Già il fatto di essere parte del Sahara e un’ex colonia della Spagna Franchista, con le relative stragi del Tercio e desaperecidos, aiuta.


Ma il più è successo dopo il 1975, alla morte di Franco: gli spagnoli, concessero l’indipendenza ai Saharaui, si ritirarono dalla colonia e applicando il vecchio principio del


Io so’ meticcio e de questi affari nun me impiccio


permisero l’invasione da parte della Mauritania, che in breve tempo capirono di come il gioco non valesse la candela, e del Marocco, che non solo ha usato fucilazioni di massa, iprite, napalm per convincere i Saharui di come la sua presenza fosse buona e giusta, ma ha preso  anche 300.000 dei suoi morti di fame, li ha illusi che il Sahara Occidentale fosse una sorte di terra promessa e li ha fatti migrare tra le dune.


Ora, se nei sogni degli idealisti i morti di fame, quando si rendono conto delle fregature prese, si alleano contro il Potere, per buttarlo giù, nella realtà, come aveva capito ben il buon Karl Marx, preferiscono litigare tra loro, per il possesso delle briciole che gli sono concesse.


Per cui, i Saharui, oltre a combattere per l’indipendenza ed essere presi in giro dall’ONU, il cui rappresentante ha promesso e mai realizzato dal 6 settembre del 1991 un referendum per l’autodeterminazione, hanno preso tende, dromedari e bagagli e sono migrati in campi profughi nel deserto algerino.


In questa tragedia di un popolo senza terra, grazie anche alla rottura delle gerarchie tradizionali, Mariem, che a quindici anni rifiuta un matrimonio combinato, riesce a trarre la forza per rendere un linguaggio universale la musica del suo deserto.



Tutto ciò viene raccontato nel libro con illustrazioni oniriche e psichedeliche, che ricordano le copertine dei dischi anni Settanta, che scavano nel nostro immaginario. E la presentazione, proprio per celebrare Miriam, ha unito l’affabulazione della parola l’improvvisazione del Le Danze di Piazza Vittorio,



 


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 17, 2017 06:15

Rakka: il corto Sci-Fi di Neill Blomkamp con Sigourney Weaver da guardare online

KippleBlog






Rakka è il primo cortometraggio che rientra nel progetto Oats Studios di Neill Blomkamp, famoso per aver diretto District 9 e Chappie, diffuso online. Dopo avere già parlato dell’interessante progetto in questo post, oggi vi proponiamo l’intero corto. Che include fra l’altro anche attori del calibro di Sigourney Weaver e Dakota Fanning. Buona visione!




View original post


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 17, 2017 04:38

June 16, 2017

Festa via Balilla


 


Sabato sera, dalle venti in poi, si rinnova un appuntamento tradizionale dell’Esquilino: la festa di via Balilla.


Per chi non lo sapesse, compresi parecchi presunti abitanti storici del Rione, sempre pronti a riempirsi la bocca della parola degrado, dal 1991 i condomini di questa stradina la chiudono, tolgono le auto e organizzano tavoli pieni di cibo e di vino e spettacoli musicali, dal complessino con chitarra, flauto e bonghi al dj set.


Un evento, che spesso fa storcere la bocca tanti radical chic, ma che secondo me rappresenta la vera anima del Rione: persone di ogni genere, cultura e ceto che si siedono accanto, per ridere, spettegolare, cantare, ballare e mangiare assieme.


Un piccolo promemoria del fatto che tutte le differenze a cui diamo soverchia importanza, non siano che sciocchezze e che, nonostante tutti i nostri malumori quotidiani, l’Esquilino è ancora, come un secolo fa, un paesone e una grande famiglia, con la sua strampalata e contorta identità e con una rete sociale, che in tante altre parti della città si persa e che tanti, quando la scoprono, ci invidiano…


P.S. consigli logistici per chi vuole partecipare:



I residenti della via cucinano, ma, poiché i partecipanti di anno in anno sono sempre di più, è una forma di rispetto nei confronti della loro disponibilità portare un contributo…alimentare(dolce, salato, liquido) da mettere sulle tavole imbandite
C’è musica e si balla, per cui si possono anche portare i propri cd o suonare direttamente
Portatevi le sedie, perché ahimè, di queste c’è sempre carenza
Per i rifiuti, di solito, ci sono bustoni agganciati agli alberelli

 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 16, 2017 01:12

June 15, 2017

Musica & editoria: presentazione di INDIE – Editori Indipendenti

[image error]


Socrate, nel difendersi dalle accuse che lo portarono alla condanna a morte, rivendicò con orgoglio il suo ruolo di tafano, che con le domande, i dubbi su quello che era definito il senso comune dell’Atene dell’epoca.


Ruolo, che ai nostri giorni, in cui domina un pensiero unico, che vorrebbe omologarci a ingranaggi anonimi di un ciclo di produzione e consumo di merci reali e virtuali, è sempre più importante.


Per dare voce a chi canta fuori dal coro, è nato INDIE-Editori Indipendenti, un gruppo di editori, Barta, Il Sirente, Il Galeone, Lorusso, Nova Delphi , Ortica, che con il loro lavoro culturale esplorano le zone d’ombra del nostro quotidiano, con un approccio basato sulla condivisione del sapere e l’accesso ai libri.


Per questo, Indie va oltre il classico approccio centrato sulla distribuzione nelle librerie, spesso sempre più simili a un supermercato, e cerca di una avere un rapporto globale non con il Lettore, ma con l’Uomo.


Rapporto centrato sul condividere le esperienze di vita e scrittura degli autori, con incontri, reading, performance e sul recupero di una dimensione urbana e territoriale, una sorta di book guerrilla, con banchetti presenti in manifestazioni piccole e grandi, dando visibilità al loro impegno quotidiano


E una di queste manifestazioni avverrà domani, venerdì 16, dalle 17 alle 23 al Palazzo del Freddo di Giovanni Fassi, via Principe Eugenio 65/67, che detto fra noi, che sta affiancando il suo ruolo punto di riferimento per i golosi romani anche quello di laboratorio di sperimentazione culturale.


Di seguito il programma della serata, a cui parteciperanno anche Le Danze di Piazza Vittorio, nell’ambito della loro ricerca sull’armonia tra linguaggi artistici e del loro impegno nel ricordare il bello e il buono dell’Esquilino.


dalle 17 alle 23 apertura dei banchetti di INDIE – Editori Indipendenti

h. 18.30: presentazione del progetto INDIE

h. 18.45 presentazione del libro MARIEM HASSAN: IO SONO SAHARAUI di Gianluca Diana e Andro Malis (Barta Edizioni)

h. 19.30 musica e danze a cura di Le danze di Piazza Vittorio

h. 20.30: presentazione del libro LEGGERI E PUNGENTI – STORIE, LUOGHI E VOLTI DI PERIFERIA di Enrico Campofreda (Lorusso Editore)


letture dal libro TINISSIMA di Elena Poniatowska (Nova Delphi Libri)

mostra-installazione dal libro VITA – ISTRUZIONI PER L’USO di Ahmed Nagi (Editrice il Sirente)


 •  0 comments  •  flag
Share on Twitter
Published on June 15, 2017 01:21

Alessio Brugnoli's Blog

Alessio Brugnoli
Alessio Brugnoli isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
Follow Alessio Brugnoli's blog with rss.