Andrea Zanotti's Blog: InfinitiMondi, page 12

February 8, 2021

Annuncio: Operazione 10 candeline

 Il 2021 è appena cominciato, ma noi stiamo guardando avanti. A Dicembre infatti scocca il decennale di Scrittorindipendenti.com. Dieci anni di “resistenza” nel mare magnum dei blog letterari meritano una festa; ci siamo sempre impegnati a lavorare in modo serio, senza blandire o alimentare pericolosi sogni di gloria ma cercando sempre di mettere in evidenza le qualità dei testi. 

Chi ci ha sottoposto i propri lavori ne era e ne è consapevole, e così chiediamo a loro di accendere le candeline della torta di compleanno di Scrittorindipendenti.com con la luce di un racconto e dimostrare ancora una volta di cosa sono capaci. Il nostro obiettivo è di pubblicare poi l’antologia in versione digitale e offrirla gratis a disposizione nel web. 

A tal fine abbiamo pensato all’Operazione 10 candeline. Se vuoi saperne di più prosegui con la lettura, o scarica il PDF. Qui trovi il modulo autore da inviarci entro il 15 marzo 2021 per la pre-adesione.




 Al fine di festeggiare i primi 10 anni di attività, Scrittorindipendenti.com proclama aperte le candidature per l’Operazione 10 candeline volta a raccogliere racconti di genere fantastico, i migliori dei quali verranno inseriti in un’antologia da offrire in download gratuito ai lettori del blog.


Regolamento e dettagli

- La partecipazione, rivolta a tutte le autrici e gli autori maggiorenni, è gratuita.

- Ogni autore che desideri partecipare all’iniziativa può comunicarlo alla mail admin@scrittorindipendentientro il 15 marzo 2021. Sarà sufficiente inviare la “scheda autore” allegata al presente regolamento.

- Per ogni autore iscritto, potrà essere accettato un solo racconto.

- I racconti pervenuti al sito entro e non oltre il 3o giugno 2021 verranno sottoposti al giudizio dello staff del blog, al quale sarà demandato il compito di selezionare i racconti che verranno pubblicati in un’antologia che verrà distribuita in versione ebook sugli store on-line entro fine anno.

– Sono ammessi racconti inediti in lingua italiana (non pubblicati da una casa editrice). La lunghezza dei racconti deve essere compresa fra i 15.000 e i 20.000 caratteri, spazi inclusi.

– I racconti sono a tema Caos e Cosmo. Lo sviluppo narrativo non ha alcuna restrizione di genere. Ogni autore sarà libero di declinare il tema proposto a piacimento. Non sono ammessi racconti volgari od offensivi verso il prossimo.

– La “scheda autore” degli autori selezionati verrà inserita dopo il rispettivo racconto, comprensiva della biografia e dei link per l’acquisto delle opere pubblicate.

– La realizzazione dell’antologia (editing, impaginazione, cover e predisposizione file, distribuzione) è affidata allo staff di Scrittorindipendenti.com e verrà pubblicata in download gratuito. Non sono previsti premi o diritti d’autore. Si tratta a tutti gli effetti di un atto di liberalità nei confronti dei lettori.  


Un grazie anticipato a tutti coloro che ci vorranno dare una mano a organizzare la festicciola

lo staff      

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Published on February 08, 2021 23:30

February 7, 2021

Recensione: Racconti Svolazzanti di Stefano Amadei [Rating 9] - recensione a cura di Dada Montarolo

 


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Titolo: Racconti svolazzanti

Autore: Stefano Amadei

Editore: Pubblicazione indipendente

Formato: EPUB e cartaceo 

Genere: fiabesco

Prezzo: Euro 0,00 ebook, Euro 5,00 copertina flessibile

Rating: 9

Sinossi:

Una fantasiosa spremuta di canzoni, indovinelli e fiabe in dodici emozionanti favole per bambini. Stacca un biglietto per il Cinema Bianchini e potrai sapere come si formano i sogni, cosa succede ai genitori quando i bimbi vanno a nanna, qual è la formula del miscuglio che rende invisibili, cosa fanno i gatti quando sono a zonzo. Riuscirà il diavolo Malinverno a realizzare i suoi diabolici piani? Vieni a incontrare Alì l'apprendista scriba, la piccola fatina Gaia e, se ne hai il coraggio, a fare quattro passi nel Giardino dell'Orco! Contiene "Mai Stata Sognata" vincitore del 2° Premio del concorso nazionale di scrittura "Sassi&Parole" 2012.

Recensione: 

“Che ci fa qui una raccolta di fiabe per bambini?” si chiederà qualcuno. Ci fa, ci fa. Se andiamo indietro con la memoria e pensiamo al nostro essere piccoli, ecco che affiorano certi ricordi, eredità dei racconti di qualche nonno o di qualche cartoon. Tutta roba piena di mostri raccapriccianti, di gente cattiva, di entità malefiche che poi venivano alla fine sempre sconfitti dopo innumerevoli peripezie dal/dalla giovanissimo/a protagonista, creaturina dal carattere determinato e pressoché priva di difetti, tuttalpiù un po’ monella. 

Tutti i grandi narratori di fiabe hanno preso spunto dal male per narrare il bene, contrappunto sempre vincente destinato a restare nella nostra memoria e non importa se i sottotesto di molte classiche narrazioni (Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel, La bella Addormentata, Biancaneve e compagnia bella) hanno fatto accapigliare moltitudini di psicologi e sociologi sui loro significati reconditi. “Storie svolazzanti” è una sorta di elegante compendio di tutto questo. Stefano Amadei, l’autore, ha raccolto una dozzina di spunti dal mondo magico della narrazione fantastica, ha fatto qualche incursione nel mondo reale e trasformato il tutto in un incantevole viaggio lungo i confini interscambiabili dell’immaginario e della quotidianità: a figure e situazioni classiche della favolistica popolare come il gatto Mammone e il giovane, maldestro diavolo Malinverno si aggiungono l’aspirante scriba Alì che pare uscito da una pagina di “Le mille e una notte”, le vicissitudini casalinghe di un’atipica famigliola di T- Rex, i pasticci creativi di un improbabile inventore in erba e il fascino sommesso di una lucciola molto particolare. Vorrei citarli tutti ma mi astengo per non privare i lettori grandi e piccoli di una gustosa scorribanda nella fantasia mentre sullo sfondo scorrono i profili degli archetipi cari alla più pura tradizione folkloristica mescolati alle ombre cinesi della realtà contemporanea. 

Mi preme però segnalare il racconto “Mai stata sognata”, a ragione premiato in un concorso letterario, magistralmente surreale con la sua protagonista che ricorda una figurina di Marc Chagall, sospesa nel limbo colorato fra sogno e realtà. 

La narrazione, come la pittura, è una delle più antiche arti praticate dal genere umano e quella dedicata all’infanzia è propedeutica alla formazione della personalità. L’autore di “Storie svolazzanti”, autodefinitosi un papà – scrittore, è riuscito ad accennare con garbo anche temi importanti come l’integrazione e l’accettazione di chi è o ha qualcosa di diverso; tutto con una prosa fluida e vivida di immagini accompagnata dalla musicalità di filastrocche destinate a restare a lungo nella memoria, come le cantilene che accompagnavano i nostri giochi infantili. 

Impeccabile e curatissimo l’editing, come pregevoli sono i disegni di Enrico Pintini: a prima vista essenziali ma invece organizzati con tratti di stesura sofisticata che bene si armonizza con la narrazione.

Un’autopubblicazione che meriterebbe un editore vero.

Rating: 9.

Dada Montarolo


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Published on February 07, 2021 00:14

February 3, 2021

Disfida nr. 131: Rodi - il sorriso del Colosso di Andrea Guido Silvi VS Clark Ashton Smith

 


Titolo opera: “Rodi, il sorriso del Colosso”

Autore: Andrea Guido Silvi

Editore:  Italian Sword & Sorcery

Formato:ebook

Genere:weird storico/dark fantasy

Prezzo:4,99€

Sinossi:

Ai tempi del Colosso il mondo vede creazioni quali la batteria di Baghdad e il meccanismo di Anticitera, gli studi di anatomia di Aristotele e dei suoi allievi, o quelli sulla pneumatica di Ctesibio... La Scuola d’Ingegneria di Rodi è famosa in tutto il Mediterraneo per i suoi automi ed è in contatto costante con il Museo di Alessandria. In questo mondo di meraviglia le idee acquistano materia con facilità, e immortalità e divino sono idee esse stesse.

Filosofia, scienza e stregoneria sono una cosa sola, che dà la padronanza di potenti tecnologie oggi perdute; il clero di Elio-Apollo mira all’egemonia, sradicando tradizioni antiche e il credo negli altri Dèi; divinità con menti e fini inumani giocano con le vite dei mortali, che possono solo illudersi di cambiare il loro destino… e quando le spade si scoprono inutili, ben pochi sono gli eroi. 

Nel 226 a.C., in tredici racconti tra weird e sword and sorcery, il terremoto che distruggerà il Colosso, divenuto simbolo d’un mondo incomprensibile, s’avvicina sino a compiersi. Ogni racconto è seguito da una breve nota che illustra spunti e curiosità meno note della mitologia greca e della storia dell’epoca.

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Note/commenti/finalità dell'Autore:

La mia unica ambizione quando scrivo è mettere davanti agli occhi del lettore un mondo altro, trascinarlo al suo interno e coinvolgerlo. Questo non solo per fargli dimenticare la realtà per qualche ora, ma per consentirgli di vivere avventure, sfide, contesti morali e punti di vista diversi con cui confrontarsi. 

In “Rodi, il sorriso del Colosso” ho affiancato verità storiche, mitologia antica e contaminazioni weird e retrofuturistiche per cercare di dare al lettore un mondo diverso ma al tempo stesso concreto e credibile, dove tra ricchezza e decadenza si muovono personaggi ambigui, umani, antieroici. Ho scelto un registro alto in linea con l’ambientazione classicheggiante per dare ancora più solidità al testo. Tutto questo sperando che il lettore, nella sua sospensione d’incredulità, faccia propri e mantenga impressi nella memoria eventi e immagini delle storie che leggerà, fatti alle volte crudi che, come nel mondo reale, spesso non hanno una morale e non nascondono alcun messaggio.

Considero miei numi e fonti d’ispirazione principale C.A. Smith, H.P. Lovecraft, E.A. Poe, E. Salgari, R.E. Howard, J.R.R. Tolkien. Sogno la possibilità che quello che scrivo venga giudicato da loro, che sono miei inconsapevoli maestri.


BIG da sfidare: 



Clark Ashton Smith - “Atlantide e i mondi perduti” edito da Mondadori
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Andrea Zanotti


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Published on February 03, 2021 00:00

January 31, 2021

Recensione: Veleno di Andrea Ferrari [Rating 8] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Titolo: Veleno
Autore: Andrea Ferrari
Editore: Catartica Edizioni
Genere: drammatico
Prezzo: Euro 12,35
Target: adult
Rating: 8
Sinossi:Andrea vive in un appartamento protetto del servizio di salute mentale, dentro cui trascorre le proprie giornate quando non lavora come magazziniere o riflette sulla sua condizione vagando per la città. Ormai le donne sono per lui una chimera, non coltiva amicizie e ha una condizione economica precaria. L’uomo è rinchiuso in se stesso e affranto; neanche la pubblicazione del suo primo romanzo, gli dona speranza. Dopo essersi ritrovato, suo malgrado, a vivere in tre diversi ospedali psichiatrici, l’arrivo di Carolina cambierà la sua vita. Questa ragazza dalle vedute antisemite e dai comportamenti particolari, lo condurrà verso situazioni difficili da affrontare. Un romanzo che esaspera la naturale condizione dell’uomo: perché se tutto può andare per il verso sbagliato, quasi sicuramente accadrà. L’opera, seppur inventata, tratta in alcuni casi argomenti ed emozioni vissuti in prima persona dall’autore.
Recensione:Quattro aggettivi per identificare la storia di questo romanzo: crudo, esasperato, intenso e ironico.La lettura scorre tra ansie, timori e paure del giovane protagonista, Andrea, che racconta in prima persona sprazzi di vita vissuta, e altri architettati in modo eccellente dall’autore. A volte commovente, a volte irascibile, si racconta e racconta le sue passioni mal riposte, il suo status di scrittore ancora alle prime armi e pubblicazioni; il rapporto malsano con la sua famiglia, soprattutto con suo padre. I farmaci che gli vengono somministrati in ogni ospedale psichiatrico, gli abusi e i soprusi che alcuni ragazzi sono costretti a subire da infermieri, che invece di proteggerli ne approfittano del loro stato catatonico. In questo romanzo, si evince la tristezza e la profondità di una vita vissuta a volte con consapevolezza, a volte sprofondando nel baratro di una solitudine senza nome, senza un vero perché, le persone che lo avvicinano, volendo o no, gli fanno del male. Il protagonista vive immensamente e sino in fondo la sua vita, fatta di disagi, disperazione e quel tanto bisogno di amore che gli manca fin da bambino. Un vuoto interiore che si contrappone a una grande forza interiore, che lo porta a riscoprire, quanto sia importante la dignità di un uomo, sebbene spesso scivoli nell’ombra della schizofrenia, che cerca in tutti i modi di superare, come prova a valicare il male di vivere per sopravvivere, tra la gente che incontra in discoteca, come Carolina, o al lavoro.Il ritmo della narrazione è a tratti veloce a tratti lento, così che l’autore possa in qualche modo riflettere su ciò che succede al protagonista; sulla serenità mai avuta.Lo stile è forte, diretto, senza veli, se vogliamo, alla Bukowski, ma qui c’è qualcosa di più, c’è speranza, c’è disillusione per una vita che si vorrebbe vivere all’insegna della tranquillità, della normalità, ma che gli eventi fanno straripare nell’onda dell’imperfezione inimmaginabile, degradata e misera su cui il protagonista si perde; un baratro dal quale è sempre più difficile riemergere.Una trappola la vita di Andrea, una tempesta troppo forte che lo investe e lo travolge forse troppo presto, e non c’è nessuna cosa o persona alla quale lui possa aggrapparsi per dire finalmente: “Sono salvo! Ce l’ho fatta!”.Una realtà, se mi permettete l’espressione “perseguitata”, ma che ti colpisce al cuore come una scossa elettrica e ti scuote l’animo nella sua drammaticità veristica.Un libro che fa riflettere il lettore sulla natura umana, sulla sua fragilità, e l’autore, devo dire che c’è riuscito alla perfezione, sino alla fine.Da un punto di vista narrativo, potrei definire il romanzo una vera rivelazione; da  quello analitico, mi lascia senza parole, per quei viaggi nella psiche umana tormentata del protagonista.Le sfumature noir sono particolareggiate e si protendono, ramificandosi, in ambientazioni lugubri e malsane, che ricordano, per certi tratti, la Londra ottocentesca.Tuttavia, ciò che mi ha indotto a giudicare pregevole e ad assegnare all’opera un bel voto, è stata la capacità dell’autore di riportare sia a galla che su carta le proprie emozioni, i propri sentimenti, riuscendo a oltrepassare i limiti della conoscenza umana. Quella che Freud chiama: “Il lato oscuro della mente”. Voto: otto pieno.

PegFly
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Published on January 31, 2021 00:29

January 26, 2021

Recensione: Il libro dei teschi di Robert Silverberg

 


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Sinossi:
Dopo aver scoperto nei sotterranei della biblioteca dell'università il criptico manoscritto che dà il titolo al libro, quattro studenti di New York si mettono in viaggio verso il deserto del Nevada alla ricerca della Confraternita dei Teschi, una setta millenaria che la tradizione occulta vuole custodisca gelosamente le chiavi per l'immortalità sin dai tempi di Atlantide. Ha così inizio un'avventura on the road verso l'ignoto, che costringerà i ragazzi a confrontarsi con le loro paure e i loro segreti più profondi. Ognuno di loro dovrà intraprendere un dolorosissimo processo alla scoperta di sé, dopo il quale l'impossibile scelta di chi vince e chi perde sembrerà naturale, se non addirittura inevitabile.


Recensione:

Oggi vi sottopongo un libro che a me è piaciuto parecchio. Diversi gli aspetti che mi hanno positivamente colpito, primo fra tutti il fatto che costituisca una sorta di viaggio nella spiritualità effettuato da quattro giovani, disposti a mettere in dubbio le sacre leggi della scienza che pretende di possedere una risposta a tutto. Vi presento quindi Il Libro dei Teschi di Robert Silverberg, un’avventura speculativa, celata dietro il più classico dei vagabondaggi on the road, che culminerà nel deserto dell’Arizona, ipotetica sede di una confraternita molto particolare, che mescola credenze di derivazione mesoamericana con pratiche orientali e usanze monastiche cristiane, o similari. Questa congrega custodisce nientemeno che segreti atlantidei di rilevanza capitale.Visto che gran parte della vicenda ruota sul sentire profondo dei quattro protagonisti, ad ognuno dei quali viene data voce e spazio apposito con capitoli dedicati, un sassolino voglio togliermelo dalla scarpa subito. I protagonisti, tutti attorno ai vent’anni, si mostrano a mio parere fin troppo maturi per la loro età, soprattutto per le questioni speculative che mettono in campo. Oddio, magari, anzi di certo, io a vent’anni ero molto immaturo, ma qui stiamo parlando di quattro figuri che potrebbero essere tranquillamente i portabandiera di altrettanti filosofi, interpretando in modo alquanto accademico la propria parte. Per godermi appieno la vicenda e azzittire la vocina che mi ripeteva quanto improbabili fossero quei discorsi sulla bocca di giovani ventenni, diciamo che ho preferito mettere da parte la loro età, fingendo di anni ne avessero almeno una dozzina in più per non rendermi la vicenda del tutto non credibile. Per intenderci, io a vent’anni mi credevo ancora immortale e mai mi sarei imbarcato in un impresa del genere. Ora a quaranta, un pensierino concreto ce lo farei pure. Ma non voglio incappare in qualche spoiler grossolano. Si tratta di ricerca dell’immortalità e prezzi da pagare per raggiungerla, in estrema sintesi. Capirete che i margini per imbastire grandiosi discorsi e speculazioni varie ci siano tutti. Se siete quindi alla ricerca di qualche imbeccata per riflettere su vuoi stessi e di seguire al contempo un gradevole racconto, penso proprio che il testo possa fare per voi. Io non me ne sono pentito. Peccato non ci sia stata nel gruppo dei protagonisti almeno una ragazza. Avrebbe potuto aggiungere un punto di vista diverso. E’ una carenza non da poco purtroppo, rimanendo tagliata fuori la metà più intuitiva dell’universo. Ad ogni modo un testo che mi sento di consigliare.

Andrea Zanotti

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Published on January 26, 2021 23:40

January 23, 2021

Recensione: Ossessione di Laura Gronchi [Rating 7] - recensione a cura di Peg FLy

 


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Titolo: Ossessione


Autore : Laura Gronchi


E ditore : Porto Seguro


Genere:Giallo

Target:adult

Rating:7

Prezzo:cartaceo Euro 17,90

 Sinossi:

Le vicende dell’infermiera Sara Toni e del maggiore dell’aeronautica Sergio Morelli, dopo il loro incontro in Etiopia e il ritorno a Pisa, s’intrecciano con un passato burrascoso e con il rapimento di lei da parte dei terroristi; il presente appare sereno, ma si rivela quanto mai labile, messo a rischio da un ex marito violento e da una ex fiamma talmente vendicativa da risultare patologica, mentre il futuro li riporterà in Africa, dove li attendono altre vicissitudini.

Leggendo la trama mi è venuto spontaneo riflettere a tutte le realtà dei diversi confini, dove la protagonista femminile, Sara, è rapita dai terroristi durante una missione umanitaria in Africa. Una vicenda vivida e atroce che le sconvolgerà l’esistenza e soprattutto il sistema nervoso nonché il nuovo modo di guardare alla vita.

Dopo la lunga prigionia, la protagonista viene finalmente liberata dal dottor Sergio Morelli, con il quale ha una relazione nata nella missione dove entrambi svolgono il proprio servizio.

La coppia rientra in Italia, nella loro città toscana: “Pisa”. A questo punto, Sergio chiede a Sara di trasferirsi da lui, sperando di poterle ridare un po’ di pace.

Sara accetta, ma durante la notte continua ad avere incubi che la tormentano, e per questo motivo non riesce a recuperare del tutto la lucidità mentale. Ma un’altra cosa che l’affligge, e il divorzio intrapreso con il suo ex, Marco, un giovane avvocato molto in auge, tuttavia violento e despota e principalmente determinato a non rinunciare a lei. Nondimeno, non solo Sara deve fare i conti con il suo marito stalker, anche Sergio è minacciato dalla sua ex Samantha, una donna psicologicamente fragile, la quale non riuscendo a riconquistarlo poiché innamorato di Sara, trama la sua vendetta al fine di rendere difficile la vita dei due protagonisti.

Perseguitati dai due ex Samantha e Marco, i due protagonisti Sergio e Sara vivranno l’incubo peggiore della loro vita. In questa storia i temi principiali trattati sono l’eroismo, l’amore, la gelosia, il tradimento, lo stolkeraggio folle di altrettanti personaggi in preda alla pazzia, l’attaccamento al proprio dovere; ossessioni perverse od opportuniste che siano, scivolano a volte nell’assurdo da teatro Ionescano. Un punto a favore per la descrizione psicofisica dei personaggi e delle loro ossessioni, soprattutto degli ex, capaci di cambiare aspetto e comportamenti pur di raggiungere lo scopo irrefrenabile di vendetta.


Recensione:

Inizio col dire che Il romanzo di Laura Gronchi per quanto riguarda lo stile, non mi ha lasciato indifferente. Meno soddisfatta sono rimasta in riferimento all’intreccio giallo, un po’ scontato. Piacevole invece l’ambientazione paesaggistica africana, sempre e comunque suggestiva da scegliere come location.

Non posso dire che la trama non sia buona, e che molti degli elementi del romanzo non si intreccino correttamente, ma in alcuni passaggi si evince la forzatura di una narrazione stilizzata e non proprio naturale per intenderci, alla “Bukowski”.

Un cogente narrativo, che se si fosse lasciato libero sfogo, sarebbe risultato più realistico, più vero, come appunto in taluni dialoghi stringati che sembrano essere stati studiati a tavolino.

Faccio un esempio: «Mettilo, è marzo, ma qua fa ancora freddo» l’esortò Sergio, indicando il giubbotto militare da uomo, imbottito. A parte la sintassi della frase che avrei rivisitato: Il giubbotto da uomo alla militare imbottito. «Che aspetti? Indossalo. Siamo a marzo ma qua fa ancora freddo...» Oltre alle ripetizioni superflue ad esempio come: Lei rimase a bocca aperta. «In che senso? Sono qui?» chiese, inquieta. «Certo che sono qui!» Credo che fosse umanamente logico evitare di ripetere “che sono qui” ... ecc. A parte le dimensioni e il tipo del carattere che a volte è a dodici, altre a undici, altre a otto, altre in Palatino, altre in Time new Romans “Accidenti! Dovevo immaginarmelo! Questo viaggio si sta rivelando un vero strazio! Si lagnò Sara tra sé. 

 O come questo periodo che rielaborerei: fuori si sentivano già le esclamazioni di giubilo con cui erano stati accolti i due piloti (,) che salirono di un tono quando anche lui si affacciò e iniziò a scendere con agilità, per finire dritto nelle braccia dei familiari. Eliminerei la virgola dopo “Piloti”, altrimenti sembra che siano i piloti a salire di un tono. E l’introduzione di un personaggio, un certo “Filippo” che all’inizio non si sa chi è.

Tuttavia, per questa, chiamiamola, “distrazione” non è da incolpare di certo l’autrice. Editor e casa editrice avrebbero dovuto lavorare con maggiore attenzione.

Le scene d’azione sono rappresentate egregiamente, tant’è che il lettore viene immerso in esse come se le vivesse in prima persona, aiutando l'incedere della storia.

Consigliato a chiunque per farsi una propria idea. Voto 7.

PegFly


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Published on January 23, 2021 23:50

January 20, 2021

Disfida nr. ∞ : 1984 di George Orwell VS Il Mondo Nuovo Aldous Huxley

 



Per oggi ho pensato una Disfida del tutto particolare, giusto per alimentare un po' il confronto fra gli appassionati di questi due autori. Non ci sono autori indipendenti coinvolti, ma a sfidarsi saranno infatti i due romanzi distopici che vengono citati più spesso di questi tempi. Uno è 1984 di George Orwell che per l'occasione se la vedrà con Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley. 

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Del primo posso dire poco, anche perché l’ho affrontato molti e molti anni fa. Un romanzo che tutti dovrebbero leggere a prescindere, e non perché osannato da ogni direzione, bensì proprio per farsi un’idea personale. Il romanzo di Orwell, secondo alcune fonti, fa parte della lista dei dieci libri più diffusi nel mondo. Con queste premesse, sarebbe un suicidio mediatico da parte del sottoscritto affermare che non mi sia piaciuto più di tanto, ma visto che non ho poi così tanto da perdere, non vedo perché sacrificare la sincerità che adotto in ogni mia recensione. Attenzione, non dico che non sia un romanzo scrupoloso e precursore dei tempi, intendiamoci. Anzi, il fatto che sia stato scritto nel 1948 è l’elemento fondamentale da tenere a mente nel valutare l’opera. La critica al totalitarismo, alla censura e all'utilizzo veicolato di ogni forma d'informazione sono ben resi, tuttavia qui dobbiamo fare una Disfida, e si deve pur prendere le parti per uno degli sfidanti! A leggerlo ai tempi d’oggi, in un contesto come l’attuale, viene quasi da sorridere all’operato del Grande Fratello descritto dall’autore. La macchina di massificazione imbastita dal regime totalitario orwelliano agisce alla luce del sole. La psicopolizia è concreta e reale e il lavaggio del cervello che mettere in pratica è diretta conseguenza dell’infrazione di regole, o delle semplici bizze del GF. Il nemico c'è, si fa sentire e quindi si può forse combattere. Trovo più spaventose le forme di controllo della massa che agiscono più subdolamente, come quelle che ti lasciano credere di avere realmente la libertà di scelta, facendo largo uso di ipocrisia e strumenti più “sottili”. 

L’opera di Huxley è del 1932. Si parla di un periodo storico che è anni luce distante da quello attuale, ben più di quanto indicato dal mero calcolo matematico. Gli ottantanove anni non rendono minimamente l’idea dell’abisso che ci separi da quell’epoca, non fosse altro che per le innovazioni tecnologiche che hanno portato a fare un balzo quantico in avanti. Che sia in meglio o in peggio, questo lo lascio a voi giudicare. 

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Ebbene, mettendoci nell’ottica di un uomo del ‘32, quello partorito dall’autore rimane per me un grandissimo testo. Gli allucinogeni di cui faceva uso dovevano sicuramente essere “roba buona”, capace di spalancargli varchi verso la mente collettiva che tutto vede e tutto sa, a prescindere da passato-presente-futuro. A parte gli scherzi, ritengo la sua opera realmente visionaria, capace di fungere da vera profezia autorealizzantesi. Quella di Huxley è una società nella quale la mancanza di libertà è molto più subdola rispetto al mondo descritto da Orwell, in quanto è il popolo stesso a pretenderla, per potersi garantire una felicità ignave e stolta. Fare un parallelo con l’attuale situazione nella quale siamo disposti a privarci di ogni libertà, sino a rimanere segregati in casi, lontani dai nostri cari, per preservare la mera salute del corpo (o almeno così si continua a ripetere, a prescindere dai dati che continuano nel loro vagabondare erratico e fuori controllo dalla presunta infallibilità della scienza e dei demiurghi delle varie task force), sarebbe fuori luogo, ma oramai l’ho fatto. Non vogliatemene. Ad ogni modo sono entrambi testi che andrebbero studiati accuratamente sin dalla scuola.Diamo fuoco alle polveri!  
Andrea Zanotti


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Published on January 20, 2021 00:26

January 17, 2021

Recensione: L'ora dei dannati. L'abisso di Luca Tarenzi [Rating 7] - recensione a cura di Andrea Zanotti

 


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Titolo: L'ora dei dannati. L'Abisso (Vol. 1)
Autore: Luca Tarenzi
Editore: Giunti Editore
Genere: fantasy, bangsian fantasy
Target: 14+
Rating: 7
Prezzo: ebook Euro 9,99 - cartaceo 15,20
Sinossi:Sono cinque, la feccia della razza umana. Dio li odia. Virgilio li guida. E hanno un piano: evadere dall'Inferno. Dopo aver accompagnato Dante nel suo viaggio, Virgilio, che ha intravisto la luce divina sulla montagna del Purgatorio, non può tornare nel Limbo. È destinato a restare nell'Inferno, dove può muoversi liberamente, anche se sempre alla mercé della violenza degli angeli caduti, gli Spezzati. Per questa sua peculiarità diventa un ingranaggio fondamentale nell’ambizioso piano di Pier delle Vigne, che intende raccogliere un gruppo scelto di dannati - il Conte Ugolino, Filippo Argenti e Bertran de Born - per fuggire dall’Inferno. Un fantasy ambientato in un Inferno dantesco: un racconto carcerario; una storia di redenzione piena di colpi di scena e combattimenti, fino all'incredibile finale che lascia aperto il destino dei cinque straordinari antieroi.
Recensione:Luca Tarenzi è un autore che seguo da lungo tempo, dai tempi della mitica Asengard Edizioni, per la precisione. Si tratta di uno scrittore che stimo molto, capace di trovate realmente originali e dotato di una preparazione invidiabile. Un autore molto prolifico, per nostra fortuna. Non solo romanziere, ma anche traduttore e saggista, oltre che sciamano. Edito fra gli altri da Acheron Books e Salani Editore. Quando ho letto la notizia della sua trilogia in lavorazione per Giunti Editore sono sobbalzato sulla sedia. Anzitutto per la soddisfazione di vederlo approdare a una grande realtà come quella rappresentata da questa casa editrice, e subito dopo per l’argomento in ballo. Chi ha letto qualche mio romanzo, sa che l’argomento dell’aldilà, nelle sue possibili forme e concezioni, mi sta particolarmente a cuore, e guarda caso l’intera opera di Tarenzi per Giunti affronta proprio un’avventura con protagonista Virgilio e ambientata negli scenari danteschi. Quando poi ho visto la copertina del libro, eccezionale a dir poco, scalpitavo letteralmente al pensiero di metterci sopra le mie zampacce. Se volete vedere il trailer, molto evocativo, eccolo qui.Mi sono perso in questa lunga premessa per mettere le mani avanti, e cercare di farvi capire quanto elevate fossero le mie aspettative in merito a questo lavoro. Ecco, purtroppo, sono costretto ad ammettere che L’Ora dei Dannati non le abbia soddisfatte appieno. Il romanzo non è niente male, alcune scene anzi sono molto ricercate e visionarie, eppure non ho riconosciuto appieno il marchio di fabbrica del Tarenzi, ossia la sua capacità di sbalordire, nonché di impressionare con slanci e fraseggi capaci di andare sopra le righe e di conquistare. Pregevole la rilettura dei personaggi danteschi, primo fra tutti Virgilio, in vesti mai viste prima. Lo scritto si legge in un baleno, incuriosendo il lettore a esplorare la rielaborazione dell’autore dei gironi infernali e delle condanne ai dannati, ma il ritmo a mio avviso rimane piuttosto blando e la trama troppo lineare, con la risoluzione degli ostacoli delegata sempre alle medesime risorse. Forse la pressione di scrivere per un editore così importante, oppure le direttive giunte da questo, oppure ancora il trovarsi al cospetto di un’ambientazione partorita dalla fantasia altrui, e non del primo scrittore improvvisato, ma da quello che è considerato il padre della lingua italiana, possono aver comprensibilmente frenato la fantasia del Tarenzi. Non saprei, non ho idea se possano essere ipotesi campate in aria, rimane il fatto che non ho trovato particolari slanci, quasi l’autore si fosse limitato al compitino, che grazie alla sua abilità rimane ugualmente un buon romanzo, senza forzare e correre qualche rischio capace di far spiccare il volo a quest’opera. Sono certo che ci sarà modo di rifarsi con il secondo volume. Ad ogni modo un romanzo da accalappiarsi, perché non capita tutti i giorni che i big dell’editoria diano spazio ad autori autoctoni con edizioni così prestigiose. Voto 7
Andrea Zanotti


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Published on January 17, 2021 00:31

January 13, 2021

Disfida nr. 130: Oltre il padre di Mimosa da Vinci VS Françoise Sagan

 




    • Titolo opera: Oltre il padre
    • Autore: Mimosa da Vinci (pseudonimo)        • Editore: Pubblicazione Indipendente
    • Genere: narrativa - romanzo culinario
    • Prezzo: ebook 3,99 - cartaceo 12 euro
  • Sinossi: La storia si svolge tra l'inizio degli anni Settanta e la fine dei Novanta tra la provincia bergamasca e Milano ed è costruita sulla metafora del cibo.      Il protagonista, Marco Scandella, è sposato da sempre con la bella Luisa, suo unico amore. Ha un figlio, Andrea, affetto da una disabilità fisica che gli impedisce di camminare e di usare le braccia.      
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Il romanzo inizia quando Marco scopre di essere affetto da una malattia degenerativa che lo renderà invalido. Sconvolto dalla notizia, non sa come provvedere al futuro del figlio e teme che la moglie non intenda occuparsene per una serie di ragioni a lui non del tutto chiare ma terribili, che verranno esplicitate nel corso della narrazione.      La parte "milanese" della storia si svolge tra l'interno del condominio in cui vivono e/o lavorano gli Scandella. Si prosegue con un flashback che parte dall'infanzia di Marco per arrivare al suo incontro con Luisa, al matrimonio, alla nascita del figlio, e al trasferimento a Milano. Qui, oltre a delineare l'ambiente della provincia bergamasca, vengono narrate le circostanze che hanno portato Marco e Luisa a diventare quelli che sono: due provinciali ossessionati dal desiderio di elevarsi socialmente in quella che all'epoca era la mitica "Milano da bere".      La storia avrà un'accelerazione improvvisa nel momento in cui Marco scoprirà che gli resta poco da vivere e farà quello che potrà per risolvere ill problema del futuro di Andrea.      Fanno da contorno alla vicenda altri personaggi, secondari ma importanti, tra i quali il cuoco del ristorante sotto casa Scandella, di cui Andrea si innamorerà.          • Note/commenti/finalità dell'Autore: realizzare il suo sogno di bambina e, perché no, togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
    • BIG da sfidare: 

Françoise Sagan, Toxique - Link Acquisto Amazon Andrea Zanotti


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Published on January 13, 2021 00:03

January 10, 2021

Recensione: Il Sospiro del Mistero di Cristiano Venturelli [Rating 6,5] - recensione a cura di Peg Fly


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Titolo: Il sospiro del mistero
Autore: Cristiano Venturelli
Editore: Pubblicazione Indipendente
Genere: narrativa generale, horror
Target: adult
Rating: 6,5
Prezzo: ebook Euro 0,99
Sinossi:
Un padre, angosciato per la grave malattia del figlio, progetta di sopprimerlo, ma la sua mano viene fermata da un fantasma.Un fotografo decide di seguire uno strano essere, dalle sembianze umane, alla ricerca del tesoro più prezioso che alberga nell’animo umano. Un frequentatore di escort ne incontra una tanto speciale quanto letale. Un tossicomane scopre che credersi Dio può avere delle conseguenze atroci.Il comandante di una squadra per il recupero ostaggi viene accompagnato in quella che sarà la sua ultima missione da un angelo che lo aiuterà a dissipare i suoi dubbi esistenziali. Un adolescente frustrato, disposto a barare pur di entrare nell’olimpo di un videogioco, apprenderà a proprie spese il valore della lealtà. Un parroco raccoglie la confessione di un aborto dalle conseguenze tragiche. Le sette storie di vita ordinaria e straordinaria che compongono questa antologia, capace di spaziare nei vari generi del fantasy (dal soprannaturale all’horror, dalla fantascienza al weird) hanno una peculiarità non facile da trovare nella narrativa di questo genere: le creature fantastiche che li popolano, siano esse alieni, spettri, fantasmi o vampiri, accompagnano i protagonisti, e anche il lettore, a riflettere sul significato della morte e della vita, sul valore delle emozioni, della lealtà e dell’amore. Sette racconti attraverso i quali l’autore affronta temi reali dolorosi, difficili e talvolta proibiti.

Recensione:
Le Sette storie raccontate in questo libro fanno riflettere sulla vita e la morte del genere umano. L’autore risulta oltremodo ingegnoso nello spaziare tra i vari generi letterari. Ma quello che ha colpito di più la mia immaginazione e il mio istinto di essere umano, è stata la specificità di questa narrativa introspettiva (molto rara da trovare in alcuni generi), nonché l’abilità dell’autore ad affrontare senza tabù temi tuttora attualissimi.
Il volume “Il sospiro del Mistero” di Cristiano Venturelli, suddiviso in sei racconti, ti conduce all’interno di temi reali come l’aborto, la droga e la prostituzione, tingendoli con idee di genere fantascientifico, fantasy, horror e paranormal.Direi che lo stile dell’autore è affascinante, anche se la correzione di alcuni refusi ed errori ortografici e sintattici avrebbero reso la raccolta più soddisfacente. A parte questa breve parentesi, posso dire che ho trovato i racconti ben organizzati, grazie anche ai contenuti piuttosto rilevanti come il riferimento alla leucemia che colpisce il figlio di uno dei protagonisti. Le ambientazioni sono ben descritte tanto che riescono a condurre il lettore in un realismo magico differente dalle solite sequenze narrative. In alcuni passaggi, certi racconti sono un po’ troppo descrittivi, scelta che rallenta il ritmo narrativo. Tuttavia, consiglio questa raccolta a tutti, anche ai non amanti del genere, perché in fondo, quello conta quando si narra una storia (o più storie), è lasciare al lettore qualcosa di positivo, e sinceramente, dentro di me questo è avvenuto.Grazie CristianoVoto 6 e mezzo.
Peg Fly

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Published on January 10, 2021 00:10

InfinitiMondi

Andrea Zanotti
Di cosa si occupa scrittorindipendenti.com? Qual è la sua ragion d'essere, la sua mission?
Semplice, scovare testi di qualità. Letteratura d'evasione con la L maiuscola insomma.
Siamo lettori esigenti e
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