Andrea Zanotti's Blog: InfinitiMondi, page 22
January 22, 2020
Disfida nr. 110: Il risveglio delle Legioni di Valentina Massano VS David Gemmell
Titolo opera:Elantion – Il risveglio delle Legioni
Saga: Elantion (qui la nostra recensione al primo volume)
Autore:Valentina Massano Formato:ebook e cartaceo
Genere:Fantasy
Prezzo:2,99 ebook e 19,99 cartaceo
Sinossi: Dopo essere stati costretti a fuggire oltre i Monti Erosi a causa di una sanguinosa sconfitta, il Discendente, il suo gruppo e la ribellione tulvar devono impegnarsi per fare in modo che la convivenza con le Genti Libere della Baia funzioni.
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Kaj ed i suoi amici saluteranno gli alleati tulvar dirigendosi in Sahelica, nella speranza di riuscire a trovare un altro pezzo della Piastra dell’Esilio. Affronteranno nemici pericolosi ed incontreranno amici preziosi, dovranno esporsi nella speranza di salvare la Sahelica dalla sua imminente disfatta.Nel frattempo in Draelia, la faida interna alla famiglia di re Athal peggiorerà rischiando di distruggere i piani di conquista. La sete di potere di Zund lo condurrà alla sua definitiva consacrazione e molti inizieranno a tramare nell’ombra desiderosi di vendetta.Note/commenti/finalità dell'Autore: Questo secondo volume inizia subito dopo la fine del primo libro, continuando in modo lineare il racconto delle avventure del Discendente e di tutti i personaggi che gli orbitano attorno, portando il lettore alla scoperta di un nuovo regno che compone il continente di Vestur.In questo libro ho voluto raccontare la storia di un nuovo luogo, anch’esso pieno di leggende e tradizioni, ho scelto di continuare ad approfondire la storia personale di alcuni personaggi, presentando anche per la prima volta una nuova razza, con cui i protagonisti avranno a che fare anche nel terzo volume che è in scrittura, sperando di averla resa abbastanza interessante.In entrambe le versioni, ebook e cartacea, troverete una piccola e spero piacevole sorpresa, i disegni dei busti di alcuni dei più importanti protagonisti della storia che ho personalmente disegnato, con la volontà di trasmettere un po’ del loro carattere attraverso la rappresentazione grafica dei loro visi.
BIG da sfidare:
Mi è piaciuto davvero tanto il libro La spada dei Drenai di David Gemmell.
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Andrea Zanotti
Published on January 22, 2020 06:52
January 19, 2020
Recensione: L'inizio della Caduta di Mirco Tondi [Rating 7,5] - recensione a cura di Fantom Caligo
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Titolo: L’inizio della CadutaSaga: Ciclo della Caduta
Autore: Mirco Tondi
Editore: Pubblicazione Indipendente
Genere: Thriller, Occulto/Esoterico, Horror
Prezzo: 2,99 Ebook
Rating: 7,5
Sinossi:
Terra. Era dell’Economia. Il denaro domina incontrastato, incontrollato. Gli uomini sono considerati oggetti da usare, da sfruttare. Sempre più diritti sono persi, sacrificati in nome del guadagno, della produttività. I ricchi diventano sempre più ricchi. Imprenditori e politici hanno sempre più potere. Lavoratori e gente comune sono sempre più schiacciati. Una storia che si ripete giorno dopo giorno.Rassegnazione e costernazione sono i sentimenti che dominano il cuore delle persone; stati d’animo che sono divenuti regola, ritenuti inevitabili ma che non hanno più nulla di normale, perché quello che sta facendo l’economia è troppo distorto per poter appartenere solo all’uomo: è qualcosa che sa di soprannaturale, dove il denaro è diventato un dio. O qualcosa di molto peggio.In un clima di morti bianche, perdita di lavoro, scioperi, lotte per mantenere diritti e dignità, iniziano i tempi della Caduta dell’uomo. Ma inizia anche la resistenza di chi vuole salvare l’umanità dalla follia e dalla sua distruzione.Dedicato alle vittime sul lavoro, a chi subisce soprusi, a chi non si piega al volere dei soldi, a chi si sente sconfitto dagli eventi e dalla vita.
Recensione:Mirco Tondi regala un altro romanzo autoconclusivo destinato a far riflettere, dove le tematiche esoteriche e horror si mischiano con i problemi dei nostri tempi. La storia è raccontata da tre personaggi: Alphons, un sindacalista che cerca d’opporsi alle spietate politiche aziendali; Masha, figlia del padrone della ditta di Alphons, che si troverà ad affrontare una dura scelta; e un poliziotto che indaga su una serie di misteriosi suicidi/incidenti di imprenditori che apriranno una voragine sulla componente horror/esoterica del romanzo. Un quarto personaggio misterioso apparirà durante il libro, ma su di lui non dico niente per non fare spoiler.Una cosa che mi ha piacevolmente colpito è l’abilità di Mirco Tondi nel mischiare scorrevolezza, suspense e tematiche impegnative, quali l’ingiustizia sui posti di lavori, la solitudine e l’oppressione della routine quotidiana. Dopo un inizio lento, in cui è descritta la lotta tra lavoratori e imprenditori, il romanzo accresce gli elementi di mistero diventando sempre più intrigante, mantenendo uno stile schietto che non fa perdere il ritmo alla storia. Le descrizioni sono appropriate e riescono non solo a far immaginare la scena, ma aiutano a calarsi nell’ambientazione. Anche i dialoghi sono piacevoli e realistici e, a parte qualche monologo un po’ troppo lungo e qualche pensiero un po’ forzato, riescono a rendere bene le vicende.Una caratteristica particolare del libro è la voluta mancanza di nomi di alcuni personaggi e luoghi. La città in cui si svolgono i fatti non è mai nominata: sappiamo solo che spesso è avvolta nella nebbia e la descrizione di palazzi e case dona un senso d’oppressione che rispecchia la società descritta nel libro. Anche molti personaggi secondari sono presentati senza nome (il sindacalista, il prete, testa pelata etc…). Questa stratagemma crea l’effetto “anonimato” della società presente nel libro (ahimè, è troppo simile alla nostra): una società che con i suoi ingranaggi toglie personalità agli uomini.Quest’ultimo punto, a mio avviso, ha portato certi personaggi secondari ad essere indistinguibili. L’effetto è sicuramente voluto, ma così facendo alcuni soggetti, in particolare i peggiori, tendono a diventare simili a stereotipi, quindi non in grado di suscitare il giusto senso di repulsione. Un accenno sulle differenze tra cattivi (mi viene in mente Tolkien che, pur non perdendosi in ampie digressioni, riesce a disegnare le personalità differenti di Sauron, Sarunam e Gollum) avrebbe reso più intrigante e colorato lo scritto. Il voto che do al romanzo è comunque 7,5: la storia riesce a generare il giusto livello di suspense, sino alla fine non si capisce come andrà a finire, e il libro unisce tematiche impegnative ad una lettura godibile.Consigliato soprattutto a tutti coloro che vogliono una lettura piacevole con spazi di riflessione.
Fantom Caligo
Published on January 19, 2020 06:17
January 15, 2020
Recensione: Lo scriba macabro di Thomas Ligotti
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SINOSSI:
Nelle forme che si nascondono dietro la realtà, nelle scuole frequentate da strani studenti, nei riti antichi dimenticati, la Sua voce ci parla degli orrori che ci circondano e che non vogliamo vedere. Orrori nascosti nel buio e nella luce, nei cinema in sfacelo e nelle antiche case desolate, nelle illustrazioni scellerate di strani libri di preghiera, nei sobborghi di città decadenti e viziose, nelle nebbie crudeli di una primavera precoce.
È la voce di Grimscribe, lo scriba macabro, cantore e custode di ogni orrore.
RECENSIONE:Oggi affrontiamo la raccolta di racconti horror di Thomas Ligotti. E’ il primo lavoro di questo autore che leggo e non posso che spendere buone parole. Una piacevole sorpresa, pur avendone sentito sempre parlare altrettanto bene. Si tratta di un’antologia dai contenuti piuttosto vari e, come sempre accade per i racconti, non sempre riesco a entrare in sintonia con quanto narrato. E’ un mio limite, ne sono conscio, eppure anche innanzi a grandi autori rimango spiazzato, trovando alcune narrazioni piuttosto avare di significati. Detto questo, nella maggior parte dei racconti di Ligotti invece il coinvolgimento è totale e immediato. Le atmosfere evocate si fanno subito cupe e dal pessimismo cosmico avvolgente e soffocante. In questo si riconosce l’opera di un maestro, capace nel giro di poche pagine di gettare il lettore in situazioni e ambientazioni annichilenti. Il fascino dei racconti è proprio questo secondo me, ossia mettere a nudo in modo spietato le capacità di un autore. Non è cosa da poco e non certo da tutti. Per quanto riguarda Ligotti, si potrebbe tirare in ballo Lovecraft, perché effettivamente i richiami sono parecchi, e lo stile accurato e ricercato evocano reminiscenze dei lavori del grande di Providence, ma avendo letto solo questa raccolta non voglio certo lanciarmi in paragoni quanto meno azzardati. Rimane il fatto che quanto partorito in questo Scriba Macabro riesca a ridestare quelle paure ancestrali che giacciono nell’inconscio collettivo e che riesca a farlo in modo convincente e con semplicità disarmante, senza andare a cercare costruzioni letterarie dalle architetture troppo complesse e macchiavelliche.
Notevole e piacevole da leggere. Un volumetto di poco più di duecento pagine che divorerete in un attimo. Unica nota negativa, l’impaginazione incomprensibile da parte dell’editore Elara che si dimentica clamorosamente i margini, costringendo a forzare il dorso libro per riuscire a leggere quanto scritto nel mezzo. Vedere foto.Ad ogni modo autore vivamente consigliato.
Andrea Zanotti
Published on January 15, 2020 00:44
January 12, 2020
Recensione: Il profeta del Nulla di Matteo Gattafoni [Rating 7] - recensione a cura di Andrea Zanotti
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Titolo: Il Profeta del NullaAutore: Matteo Gattafoni
Editore: Plesio Editore
Collana: Aurendor
Genere: fantasy
Prezzo: ebook 4,99 euro, cartaceo 11,47
Rating: 7
Sinossi: Qualcosa sta seminando il panico nell'impero unificato da Cassaniel. Da anni gli uomini vengono spinti da un misterioso profeta ad abbracciare il Vuoto e spezzare le catene che li legano a divinità sorde e capricciose. Morte e caos si diffondono così in tutte le regioni e solo pochi eroi si dimostrano tanto audaci da voler fermare la follia dilagante. Ma chi può fidarsi di qualcuno, quando chiunque può essere pronto a un gesto estremo in nome del suo Profeta?
Recensione:Oggi parliamo de "Il profeta del nulla" edito da Plesio Editore. Un romanzo fantasy dalla cover che trovo veramente evocativa e la cui sinossi mi ha incuriosito sin dalla prima volta che ci ho posato sopra gli occhi. Ammetto di aver riscritto la presente almeno un paio di volte, perché tra le alte aspettative e quanto mi sono trovato innanzi c’è effettivamente discrepanza, tutto stava nel riuscire a rendere la valutazione il più oggettiva possibile. L’autore deve masticare fantasy e tematiche annesse da un bel pezzo, perché da ogni pagina trasuda la sua preparazione in merito, nonché la sua passione. Per questo credo che avrebbe potuto permettersi di azzardare qualcosa di più, i presupposti c'erano tutti. La scrittura è piuttosto spartana, funzionale alla vicenda, senza mai lanciarsi in qualche esuberanza, che certo comporta dei rischi, ma che può anche fornire del sano valore aggiunto. Per un esordiente comunque va bene così, nulla da rimproverare. Intendiamoci sin da subito, il romanzo è godibile anche per chi oramai superati i 40 inizia ad avere difficoltà a trovare dei fantasy capaci di soddisfarlo appieno, soprattutto dopo aver letto i lavori di Erikson, che a mio avviso hanno fatto letteralmente terra bruciata, costituendo una pietra miliare irragiungibile, e un termine di paragone capace di annichilire chiunque tenti di cimentarsi nell’impresa di emularlo. Torniamo a noi però. L’idea alla base del romanzo di Gattafoni infatti è ciò che maggiormente mi ha convinto e affascinato. La visione del Profeta del Nulla e la sua ascesa incontrastata è azzeccata in tutto il suo svolgimento. E’ credibile e spaventosa nella profondità delle implicazioni filosofiche, se uno volesse rimanerci a meditare un po’ su. Probabile che l’autore si balocchi anche con tematiche attinenti all’occulto, per dar maggior spessore alla sua narrazione. Carina anche l’idea di utilizzare formule latine al contrario per i riti messi in atto dai suoi personaggi. A sorpresa ho trovato alcuni refusi di troppo, con dei nomi di personaggi che in un paio di occasioni cambiano, dando attimi di puro scoramento a un lettore dalla mente stanca come il sottoscritto.Molti i protagonisti sulla scena con diverse linee narrative. La cosa mi piace, comporta però la necessità di avere un romanzo strutturato ed i giusti spazi per poter dar vita concreta a ognuno di essi. In questo caso il testo non raggiunge le 300 pagine, quindi giocoforza alcuni dei personaggi risultano meno caratterizzati di altri. Questo può dar noia a qualche lettore. I componenti della banda del Cigno e del Corvo risultano ad esempio pressoché indistinti uno dall’altro, così come i generali dell’esercito imperiale. Certo, stiamo parlando di figure di secondo piano, però li avrei approfonditi un po’, a rischio di allungare il romanzo di qualche decina di pagine.
Rileggendo la recensione mi rendo conto di esser stato parecchio critico e non vorrei mi fraintendeste. Il problema è sempre usare il termine di paragone di Erikson. In questo caso lo faccio perché il Profeta del Nulla mi ha riportato alla mente Memorie di Ghiaccio, romanzo nel quale l’autore diede vita al terrificante Impero del Predicatore di Pannion. Un capolavoro. Indubbiamente lo spunto può esserci stato, ma mi rendo conto sia sbagliato fare paragoni, poiché nel lavoro di Gattafoni ci troviamo innanzi a un romanzo singolo, autoconlusivo e di meno di 300 pagine, un target obiettivo ben diverso quindi. Credo che tutto sommato, data questa considerazione, il lavoro dell’autore sia assolutamente di buon livello e renda al meglio per la tipologia di testo. Il ritmo si mantiene buono e il lettore viene coinvolto nelle missioni in atto a man a mano che le diverse linee narrative si intrecciano per dar vita alla trama complessiva. Difficile non essere avvinti dalla curiosità di capire come andrà a finire, e questo è ciò che maggiormente importa in un testo di intrattenimento. Gattafoni riesce molto bene nell'intento di tenerci attaccati allo scritto e ammetto che il personaggio del Profeta del Nulla, con la sua folle determinazione annessa, mi ha conquistato a lungo. Non vado oltre per non rovinarvi la sorpresa. Un autore quindi da tenere sott’occhio perché la preparazione c’è, le idee e la scrittura pure. Se solo Gattafoni deciderà di correre qualche rischio in più, sono convinto che sarà capace di regalarci romanzi fantasy ancor più succulenti, e gli appassionati del genere sanno quanto bisogno ci sia di buoni testi made in Italy.Voto 7.
Andrea Zanotti
Published on January 12, 2020 00:33
InfinitiMondi
Di cosa si occupa scrittorindipendenti.com? Qual è la sua ragion d'essere, la sua mission?
Semplice, scovare testi di qualità. Letteratura d'evasione con la L maiuscola insomma.
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Siamo lettori esigenti e non ci accontentiamo di quanto ci vogliono propinare la grandi case editrici. Non siamo interessati alle mode passeggere.
Amiamo sperimentare e non abbiamo pregiudizi di sorta. Cerchiamo testi di valore, siano essi frutto del lavoro di autori che hanno scelto la via dell'autopubblicazione, sia che siano editi da piccole, così come dalle più rinomate case editrici.
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