Adele Vieri Castellano's Blog, page 8
December 2, 2013
La legge del Lupo e altre storie
In arrivo su Amazon e Kobo la raccolta di Natale
Dall'antica Roma fino ai giorni nostri con un racconto contemporaneo paranormale
E’ una sera tiepida delle calende di maggio del 146 a.C.: Roma ha appena raso al suolo Cartagine. Nei solchi incisi con l’aratro, là ove sorgeva la città, è stato sparso il sale dai legionari affinché nulla possa più ricrescervi. Gli eroi della terza guerra Punica calpestano di nuovo il suolo della Città Eterna, è là che gli eroi tornano ad essere uomini e Una donna di Roma realizzerà i suo sogni d’amore con uno di loro… Uomini coraggiosi, che lottano lungo i secoli fino all’epoca di Roberto il Guiscardo, per la terra promessa. Aprite gli occhi, siamo nel 1155: Livio Leoclaudus, Il Signore di Veneri, ha ottenuto ciò che ha sempre sognato. Un feudo e una donna che, dall’alto di una torre, lo osserva avvicinarsi. Lei è lassù sulle mura, è stata svenduta, privata dei suoi diritti. Scenderà dalle scale di pietra con il cuore di una guerriera e affronterà occhi virili, intensi, del colore del cielo… Un cielo che si riflette sulla superficie del lago di Como, nel 1816: una giovane donna in un Giardino Incantato sogna l’amore, ode il canto di un usignolo, incontra un misterioso personaggio… Hylas, colui che fece innamorare le Naiadi, un austriaco, un generale che ha vinto a Waterloo la sua battaglia ma che ora dovrà vincere l’amore di una fanciulla… Così come una vedova, una donna segnata dalla vita, nel 1896, andrà a combattere la sua battaglia da un uomo senza scrupoli, che le vorrebbe toglierle l’affetto del suo nipotino. Freddo come l’autunno che è alle porte, Guido Odescalchi, conte di Montecorvo, è una minaccia ma lei saprà spezzare la sua corazza, saprà piegarlo con la dolcezza e l’amore non si farà attendere, Nemmeno questa notte… e proprio durante una notte fredda di dicembre 2013 ecco echeggiare nella foresta di abeti un agghiacciante ululato. E’ La legge del Lupo che domina in queste montagne dell’antica Marsia, la legge di una misteriosa stirpe di muta-forma che custodisce i segreti di Gaia, il nostro pianeta. L’Arconte lascia il suo posto all’erede e Alessandro Bersechi sta per incontrare la sua compagna, la donna che avrà il potere di scatenare la selvaggia passione che è in lui…
KOBO
e su
amazon
Dall'antica Roma fino ai giorni nostri con un racconto contemporaneo paranormale E’ una sera tiepida delle calende di maggio del 146 a.C.: Roma ha appena raso al suolo Cartagine. Nei solchi incisi con l’aratro, là ove sorgeva la città, è stato sparso il sale dai legionari affinché nulla possa più ricrescervi. Gli eroi della terza guerra Punica calpestano di nuovo il suolo della Città Eterna, è là che gli eroi tornano ad essere uomini e Una donna di Roma realizzerà i suo sogni d’amore con uno di loro… Uomini coraggiosi, che lottano lungo i secoli fino all’epoca di Roberto il Guiscardo, per la terra promessa. Aprite gli occhi, siamo nel 1155: Livio Leoclaudus, Il Signore di Veneri, ha ottenuto ciò che ha sempre sognato. Un feudo e una donna che, dall’alto di una torre, lo osserva avvicinarsi. Lei è lassù sulle mura, è stata svenduta, privata dei suoi diritti. Scenderà dalle scale di pietra con il cuore di una guerriera e affronterà occhi virili, intensi, del colore del cielo… Un cielo che si riflette sulla superficie del lago di Como, nel 1816: una giovane donna in un Giardino Incantato sogna l’amore, ode il canto di un usignolo, incontra un misterioso personaggio… Hylas, colui che fece innamorare le Naiadi, un austriaco, un generale che ha vinto a Waterloo la sua battaglia ma che ora dovrà vincere l’amore di una fanciulla… Così come una vedova, una donna segnata dalla vita, nel 1896, andrà a combattere la sua battaglia da un uomo senza scrupoli, che le vorrebbe toglierle l’affetto del suo nipotino. Freddo come l’autunno che è alle porte, Guido Odescalchi, conte di Montecorvo, è una minaccia ma lei saprà spezzare la sua corazza, saprà piegarlo con la dolcezza e l’amore non si farà attendere, Nemmeno questa notte… e proprio durante una notte fredda di dicembre 2013 ecco echeggiare nella foresta di abeti un agghiacciante ululato. E’ La legge del Lupo che domina in queste montagne dell’antica Marsia, la legge di una misteriosa stirpe di muta-forma che custodisce i segreti di Gaia, il nostro pianeta. L’Arconte lascia il suo posto all’erede e Alessandro Bersechi sta per incontrare la sua compagna, la donna che avrà il potere di scatenare la selvaggia passione che è in lui…
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Published on December 02, 2013 03:36
October 20, 2013
Il Gioco dell’IngannoUn nuovo, indimenticabile romanzo di...
Il Gioco dell’IngannoUn nuovo, indimenticabile romanzo di Adele Vieri Castellano,in cui la Storia e il romance si fondonoin un affresco affascinante.
In tutte le librerie dal 31 0ttobre 2013 con
LeggerEditore
Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuoleconcedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invasedalla folla colorata e festante del Carnevale. Bellissimae spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondonograndi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima
della violenza di due uomini mascherati. Ma in suo soccorsoarriva la più fosca e sinistra delle maschere: la baùta.Chiunque si nasconda dietro quel volto di cartapesta,ha negli occhi e nella voce il fascino della notte che èinsieme rifugio dei briganti e covo delle stelle.Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome,trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa.Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginareche poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo…L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovononella fitta rete di inganni della politica veneziana,in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione.
Tormentata, spaventata dalle proprie sensazioni,la vicinanza di lui la sopraffece in un modo così strano e sconosciuto che il suo corpo fu scosso da un lungo fremito.«Tremate?» E fu un suono cupo, fumoso vicino all’orecchio. «Avete paura di me?»Non era paura la sua, Lorenza ne era certa.L’aveva provata pochi istanti prima prigioniera di quei depravati.Ora i suoi sensi erano inebriati dall’altalenare delle emozioni: disperazione, rassegnazione, angoscia e salvezza inaspettata, e per questo affondò il volto bruciante tra la punta aguzzadella maschera e i risvolti di panno spesso del tabarro.Era pazza.La baùta metteva i brividi, ma la forza di quelle braccia le trasmetteva una calmante sensazione di benessere,tanto che Lorenza non avrebbe mai voluto uscire da lì.Vi fu una pausa di silenzio interminabile e poi,visto che lei non si muoveva, fu lui ad allontanarla.La fece appoggiare al portone e le si parò davanti, per proteggerla ancora.
La baùta, la maschera veneziana protagonista del libro
In tutte le librerie dal 31 0ttobre 2013 con
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Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuoleconcedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invasedalla folla colorata e festante del Carnevale. Bellissimae spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondonograndi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima
della violenza di due uomini mascherati. Ma in suo soccorsoarriva la più fosca e sinistra delle maschere: la baùta.Chiunque si nasconda dietro quel volto di cartapesta,ha negli occhi e nella voce il fascino della notte che èinsieme rifugio dei briganti e covo delle stelle.Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome,trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa.Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginareche poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo…L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovononella fitta rete di inganni della politica veneziana,in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione.
Tormentata, spaventata dalle proprie sensazioni,la vicinanza di lui la sopraffece in un modo così strano e sconosciuto che il suo corpo fu scosso da un lungo fremito.«Tremate?» E fu un suono cupo, fumoso vicino all’orecchio. «Avete paura di me?»Non era paura la sua, Lorenza ne era certa.L’aveva provata pochi istanti prima prigioniera di quei depravati.Ora i suoi sensi erano inebriati dall’altalenare delle emozioni: disperazione, rassegnazione, angoscia e salvezza inaspettata, e per questo affondò il volto bruciante tra la punta aguzzadella maschera e i risvolti di panno spesso del tabarro.Era pazza.La baùta metteva i brividi, ma la forza di quelle braccia le trasmetteva una calmante sensazione di benessere,tanto che Lorenza non avrebbe mai voluto uscire da lì.Vi fu una pausa di silenzio interminabile e poi,visto che lei non si muoveva, fu lui ad allontanarla.La fece appoggiare al portone e le si parò davanti, per proteggerla ancora.
La baùta, la maschera veneziana protagonista del libro
Published on October 20, 2013 06:45
Il Gioco dell’IngannoU nuovo, indimenticabile romanzo di ...
Il Gioco dell’IngannoU nuovo, indimenticabile romanzo di Adele Vieri Castellano,
in cui la Storia e il romance si fondonoin un affresco affascinante.
In tutte le librerie dal 31 0ttobre 2013 con
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Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuoleconcedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invasedalla folla colorata e festante del Carnevale. Bellissimae spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondonograndi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima
della violenza di due uomini mascherati. Ma in suo soccorsoarriva la più fosca e sinistra delle maschere: la baùta.Chiunque si nasconda dietro quel volto di cartapesta,ha negli occhi e nella voce il fascino della notte che èinsieme rifugio dei briganti e covo delle stelle.Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome,trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa.Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginareche poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo…L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovononella fitta rete di inganni della politica veneziana,in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione.
Tormentata, spaventata dalle proprie sensazioni,la vicinanza di lui la sopraffece in un modo così strano e sconosciuto che il suo corpo fu scosso da un lungo fremito.«Tremate?» E fu un suono cupo, fumoso vicino all’orecchio. «Avete paura di me?»Non era paura la sua, Lorenza ne era certa.L’aveva provata pochi istanti prima prigioniera di quei depravati.Ora i suoi sensi erano inebriati dall’altalenare delle emozioni: disperazione, rassegnazione, angoscia e salvezza inaspettata, e per questo affondò il volto bruciante tra la punta aguzzadella maschera e i risvolti di panno spesso del tabarro.Era pazza.La baùta metteva i brividi, ma la forza di quelle braccia le trasmetteva una calmante sensazione di benessere,tanto che Lorenza non avrebbe mai voluto uscire da lì.Vi fu una pausa di silenzio interminabile e poi,visto che lei non si muoveva, fu lui ad allontanarla.La fece appoggiare al portone e le si parò davanti, per proteggerla ancora.
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Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuoleconcedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invasedalla folla colorata e festante del Carnevale. Bellissimae spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondonograndi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima
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Il Gioco dell’Inganno U nuovo, indimenticabile romanzo di Adele Vieri Castellano,in cui la Storia e il romance si fondonoin un affresco affascinante.
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Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuoleconcedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invasedalla folla colorata e festante del Carnevale. Bellissimae spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondonograndi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima
della violenza di due uomini mascherati. Ma in suo soccorsoarriva la più fosca e sinistra delle maschere: la baùta.Chiunque si nasconda dietro quel volto di cartapesta,ha negli occhi e nella voce il fascino della notte che èinsieme rifugio dei briganti e covo delle stelle.
Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome,trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa.Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginareche poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo…L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovononella fitta rete di inganni della politica veneziana,in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione. Tormentata, spaventata dalle proprie sensazioni,la vicinanza di lui la sopraffece in un modo così strano e sconosciuto che il suo corpo fu scosso da un lungo fremito.«Tremate?» E fu un suono cupo, fumoso vicino all’orecchio. «Avete paura di me?»Non era paura la sua, Lorenza ne era certa.L’aveva provata pochi istanti prima prigioniera di quei depravati.Ora i suoi sensi erano inebriati dall’altalenare delle emozioni: disperazione, rassegnazione, angoscia e salvezza inaspettata, e per questo affondò il volto bruciante tra la punta aguzzadella maschera e i risvolti di panno spesso del tabarro.Era pazza.La baùta metteva i brividi, ma la forza di quelle braccia le trasmetteva una calmante sensazione di benessere,tanto che Lorenza non avrebbe mai voluto uscire da lì.Vi fu una pausa di silenzio interminabile e poi,visto che lei non si muoveva, fu lui ad allontanarla.La fece appoggiare al portone e le si parò davanti, per proteggerla ancora.
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Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome,trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa.Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginareche poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo…L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovononella fitta rete di inganni della politica veneziana,in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione. Tormentata, spaventata dalle proprie sensazioni,la vicinanza di lui la sopraffece in un modo così strano e sconosciuto che il suo corpo fu scosso da un lungo fremito.«Tremate?» E fu un suono cupo, fumoso vicino all’orecchio. «Avete paura di me?»Non era paura la sua, Lorenza ne era certa.L’aveva provata pochi istanti prima prigioniera di quei depravati.Ora i suoi sensi erano inebriati dall’altalenare delle emozioni: disperazione, rassegnazione, angoscia e salvezza inaspettata, e per questo affondò il volto bruciante tra la punta aguzzadella maschera e i risvolti di panno spesso del tabarro.Era pazza.La baùta metteva i brividi, ma la forza di quelle braccia le trasmetteva una calmante sensazione di benessere,tanto che Lorenza non avrebbe mai voluto uscire da lì.Vi fu una pausa di silenzio interminabile e poi,visto che lei non si muoveva, fu lui ad allontanarla.La fece appoggiare al portone e le si parò davanti, per proteggerla ancora.
La baùta, la maschera veneziana protagonista del libro
Published on October 20, 2013 06:45
September 17, 2013
Aspettando il "Gioco dell'Inganno" ...
La caduta della Serenissima Repubblica di Venezia Anno Domini 1797
Nel 1795, la Francia, instaurato il governo del Direttorio, pianificò una grande offensiva che avrebbe avuto come obiettivo, l’attacco alle forze della coalizione contro la Francia rivoluzionaria. La conduzione della campagna d'Italia venne affidata al giovane e promettente generale Napoleone Bonaparte (aveva allora ventisette anni). Il 15 maggio del 1796 Napoleone entrò a Milano, il 17 maggio il Ducato di Modena dovette accettare la firma di un armistizio. La Serenissima Repubblica di Venezia aveva mantenuto la tradizionale posizione di neutralità ma i suoi territori si trovavano sulla strada di Bonaparte, diretto a Vienna.
Napoleone Bonaparte, 1769 - 1821
All'avvicinarsi dell'esercito francese il Senato aveva provveduto a nominare un Provveditore generale per la Terraferma, con l'incarico accentrare e sovrintendere tutti i magistrati delle provincie ma le difese non erano più quelle di un tempo: i territori della Serenissima vennero presto invasi da profughi in fuga dalla guerra, da truppe austriache in fuga, alle quali si aggiunsero le prime infiltrazioni di contingenti francesi. Napoleone, a questo punto, propose una alleanza tra la Francia e Venezia, cui però il Senato non diede risposta. Venezia non si oppose all'attraversamento del suo territorio da parte degli austriaci in fuga ma negò viveri e aiuto alle forze asburgiche. La situazione si fece presto critica per la Repubblica: prima la vicina Lombardia, saldamente in mano al generale francese e poi, una ad una città nevralgiche e strategiche cadevano in mano a Bonaparte: Peschiera, Desenzano, fu attraversato il confine del fiume Mincio. A nulla valsero le proteste della Serenissima, che si lamentava dei danni apportati dalle truppe francesi al loro passaggio: Bonaparte rispose minacciando di mettere a ferro e fuoco Verona e marciare su Venezia visto che secondo lui, Venezia aveva favorito . Egli ribatteva infatti che la Repubblica aveva favorito i nemici della Francia.
Il 1 giugno 1796, Venezia acconsentì all'ingresso dei soldati francesi in Verona e i suoi territori divennero così campo di battaglia, fomentando la difficile convivenza tra truppe veneziane, gli occupanti francesi e la popolazione. Insomma, la neutralità era stata violata ma a nulla valsero le rimostranze o la coscrizione delle truppe o tasse e contributi volontari per provvedere al riarmo. Di fronte all'impellente minaccia, il Senato ordinò il richiamo della flotta, la coscrizione di contadini e l’aumento delle tasse provvedere al riarmo. Intanto Napoleone continuava la sua avanzata in Italia: invase anche la Romagna (appartenente allo Stato Pontificio) e acquisirono il controllo del porto di Ancona.
Il leone di San Marco
L’Adriatico, il mare che era stato un lago privato di Venezia per quasi mille anni spinse la città a rinnovare l'antichissimo decreto, che proibiva l'ingresso di navi straniere armate nella laguna di Venezia. Venezia sembrava infatti ormai dare per perduta la terraferma ma l’indecisione regnava sovrana mentre trattative diplomatiche cercavano di spingere Venezia ad accettare un'alleanza congiunta con la Francia e l’Impero Ottomano contro la Russia. Alla fine le proposte francesi vennero respinte, mentre in città si ordinava la creazione di pattuglie notturne composte da cittadini per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza. Nel corso dell'autunno e dell'inverno 1796 la presenza francese in Italia si andò rapidamente consolidando, in ottobre vennero costituite la Repubblica Cispadana e la Repubblica Transpadana mentre nella terraferma veneziana i francesi prendevano a poco a poco il controllo del sistema difensivo, città e fortezze. Venezia continuava a ordinare la massima collaborazione per evitare qualunque motivo di conflitto, Bonaparte spingeva alla rivolta di folti gruppi di giacobini locali. Il 29 ottobre gli austriaci tentarono una nuova offensiva, sconfissero i francesi a Bassano e due giorni più tardi entravano a Vicenza. Ma nel gennaio 1797 la situazione si ristabilì a favore di Napoleone.
Conquistata Mantova, liberati dell'ultima sacca di resistenza asburgica, democratizzarono Bergamo che su pressione dei francesi si ribellò all'autorità veneziana. Venezia temeva anche il ribollire di Brescia, città sulla quale erano in marcia i rivoluzionari bergamaschi. Napoleone intanto aveva vinto la battaglia contro l’arciduca d’Austria, vide finalmente spianata la strada dell'Austria.
Il ritorno del Bucintoro al molo nel giorno dell'ascensione,
Il Canaletto - 1730
Venezia provvide in quei giorni a mandare, alle città e castelli mantenutisi fedeli, primi provvedimenti difensivi: sbarramento delle lagune, ronde armate, richiamo delle unità navali di stanza in Istria. Si ordinò altresì l'incremento delle attività dell'Arsenale, cuore militare dello Stato. Bergamo era in rivolta, Brescia tranquilla così come Crema. Verona era invece in fermento antifrancese, Padova e Treviso tacevano, per il momento. A Brescia in realtà vi era già stata una rivolta e la città venne abbandonata dagli schiavoni. Il 21 marzo Bonaparte prendeva il controllo dell'accesso alle valli austriache, Treviso si proclamava fedele a Venezia. Ma una lettera degli ambasciatori veneziani inviati a parlamentare con Napoleone rivelò l’atteggiamento sempre più evasivo e sospetto del generale francese.
Il governo della Serenissima decise quindi di operare con la massima circospezione nei confronti dei francesi. Il 25 marzo i rivoluzionari lombardi filo-francesi occuparono Salò e Crema. Tutti questi fatti altalenanti spinsero Venezia a mobilitare le truppe e a difendere Verona e la sua piazzaforte militare. Gli occupanti francesi furono costretti a salvaguardare le apparenze, acconsentendo a non interferire con le forze veneziane, intente a riprendere il controllo dei loro territori.
La Basilica di San Marco in una stampa del XIX secolo
Fu firmato un accordo, il 1º aprile, con cui Venezia accondiscendeva al pagamento di un milione di lire al mese a Napoleone, per il finanziamento della sua campagna contro l'Austria. In tal modo la Repubblica sperava di favorire una rapida conclusione del conflitto, con lo sgombero dei francesi a la rinnovata capacità di agire contro i rivoluzionari lombardi. Di fronte al diffondersi delle sollevazioni popolari a favore di Venezia e alla rapida avanzata delle truppe venete, i francesi furono costretti a soccorrere i giacobini lombardi, svelando definitivamente le loro reali intenzioni. Il 6 aprile un drappello di cavalleria veneziana venne fatto prigioniero a tradimento dai francesi e condotto a Brescia.
L'8 aprile il Senato fu informato di scorrerie compiute fin alle porte di Legnago da rivoluzionari bresciani, travestiti da francesi. Napoleone con un proclama ad aprile invitava la popolazione della Terraferma ad abbandonare Venezia. Il generale Junot, braccio destro di Napoleone, sottolineò con una lettera che la terraferma veneta si stava sollevando in moti anti-francesi.
Il 12 aprile venne ordinata la massima vigilanza nei porti veneti, per la sempre più frequente presenza di navi da guerra francesi. Il 15 aprile, infine, l'ambasciatore di Napoleone a Venezia informò il governo della Serenissima dell'intenzione francese di sostenere e promuovere le rivolte contro il loro governo tirannico. Venezia rispose emanando un bando per imporre a tutti i sudditi la calma e il rispetto della neutralità.
Jean-Andoche Junot duca di Abrantès,
detto La tempesta, 1771 - 1813 Il 17 aprile 1797 Napoleone firmò in Stiria un preliminare di pace con i rappresentanti dell'Impero d’Austria e, nelle clausole segrete annesse al trattato, egli già disponeva la cessione dei Domini di Terraferma di Venezia all'Impero austriaco, in cambio dello sgombero dei Paesi Bassi da parte di quest'ultimo.
Nello stesso giorno a Verona la situazione precipitò:la popolazione e parte delle truppe venete acquartierate, stanche dell'oppressione e dell'arroganza dei francesi, insorsero. L'episodio, noto come Pasque Veronesi, costrinse in breve le truppe d'occupazione alla difensiva, spingendole a rinchiudersi nei forti posti a presidio della città. Intanto la fregata francese “Le Libérateur d'Italie” tentava di forzare il porto del Lido, nel tentativo di saggiarne le difese. Le potenti artiglierie del forte di Sant'Andrea distrussero la nave, uccidendone il comandante. Il governo della Repubblica non seppe tuttavia sfruttare la situazione di momentaneo vantaggio e, sperando ancora di evitare un conflitto aperto, seppure a prezzo della perdita dei possedimenti terrestri, si rifiutò di mobilitare l'esercito e di inviare rinforzi a Verona che il 24 aprile fu costretta ad arrendersi. Il giorno dopo, festa di San Marco, di fronte agli sbigottiti emissari veneti giunti a Graz Napoleone, asserendo di possedere ottantamila uomini in armi e venti cannoniere pronte a rovesciare Venezia, lanciò una minaccia alla Serenissima e accusò Venezia di aver rifiutato l'alleanza con la Francia. L'armata napoleonica procedette quindi alla definitiva occupazione della Terraferma, arrivando ai margini della laguna. Il 30 aprile una lettera di Napoleone informò la Signoria della sua intenzione di modificare la forma di governo della Repubblica. L'ultimatum concesso era di quattro giorni.
Nonostante tutti i tentativi di giungere ad una conciliazione, il 2 maggio giunse ugualmente la dichiarazione di guerra da parte francese. Nell'ennesimo tentativo di placare Napoleone il Maggio Consiglio accondiscese all'arresto del castellano di Sant'Andrea responsabile dell'affondamento della fregata francese e dei Tre inquisitori di stato , magistratura invisa ai rivoluzionari perché suprema garanzia del sistema oligarchico veneziano.
L'8 maggio il Doge si dichiarò pronto a deporre le insegne nelle mani dei capi giacobini: ma nonostante Venezia disponesse di una potente flotta e dei fedeli possedimenti Istriani e dalmati, oltre che delle intatte difese della città e della laguna, la nobiltà temeva la possibile rivolta popolare. Quindi venne diramato l’ordine di smobilitare le fedeli truppe di Schiavoni presenti in città.
La mattina del 12 maggio, tra voci di congiuree dell'imminente attacco francese, il Maggior Consiglio della Repubblica si riunì per l'ultima volta. Nonostante alla seduta fossero presenti soli 537 dei mille e duecento patrizi aventi diritto e mancasse quindi il numero legale, il Doge , Ludovico Manin consegnò la Serenissima a Bonaparte: con 512 voti favorevoli, 5 astenuti e 20 contrari, la Repubblica fu dichiarata decaduta. Mentre il consiglio si scioglieva frettolosamente, il Doge e i magistrati deposero le insegne e si presentarono quindi al balconedi Palazzo Ducale per fare l'annuncio alla folla radunatasi nella sottostante piazzetta. Al termine della lettura del decreto di scioglimento del Governo, il popolo si sollevò.
Ludovico Manin, l'ultimo Doge
Anziché inneggiare alla rivoluzione il popolo, al grido di Viva San Marco e Viva la Repubblica, issò il gonfalone marciano sulle tre antenne della piazza, tentando di reinsediare il Doge e attaccarono le case e i beni dei giacobini veneziani. I magistrati tentarono di riportare l'ordine, temendo di dover rispondere ai francesi dei tumulti, e verso sera le ronde di arsenalottie i colpi di artiglieria sparati a Rialtoriportarono l'ordine in città. La mattina del 13 maggio furono emanati tre proclami, coi quali si minacciava di morte chiunque avesse osato sollevarsi, si ordinava la restituzione dei frutti del saccheggio e si riconoscevano i capi giacobini come benemeriti della Patria Poiché il giorno successivo scadeva il termine ultimo dell'armistizio concesso da Napoleone, dopo il quale i francesi avrebbero forzato l'entrata in città, si accondiscese infine ad inviare loro le imbarcazioni necessarie a trasportare quattromila uomini, dei quali milleduecento destinati a Venezia e i restanti alle isole e alle fortezze che la circondavano. Il 15 maggio il doge lasciò per sempre il Palazzo Ducale per ritirarsi nella residenza della sua famiglia, annunciando nell'ultimo decreto dell'antico governo la nascita della Municipalità Provvisoria. La Serenissima era caduta, miseramente, in mano a Bonaparte.
Palazzo Ducale, la sala del Maggior Consiglio
Published on September 17, 2013 03:22
June 20, 2013
MARCO QUINTO RUFO RITORNA!
Per voi il book trailer del nuovo libro dedicato a Marco Quinto Rufo
Grazia alla bravissima Francy della Rosa!
Grazia alla bravissima Francy della Rosa!
Published on June 20, 2013 08:48
June 11, 2013
39 D.C., Città di RomaGaio Giulio Cesare Germanico detto ...
39 D.C., Città di RomaGaio Giulio Cesare Germanico detto Caligola, Imperatore
Il tribuno Marco Quinto Rufo in battaglia è come un lupo selvaggio e feroce. Il suo coraggio conquista subito Caligola, che vede in lui il guerriero che saprà proteggerlo. Gli occhi di ossidiana, i capelli corvini e la fiera prestanza di Marco conquistano invece Agrippina, sorella del divino Cesare, che presto lo avvolgerà nelle spire sensuali e insidiose del suo fascino. Ma non riuscirà a possedere il cuore del tribuno né a tenerlo all’oscuro della congiura che sta ordendo contro l’imperatore. Non c’è nulla che possa scalfire la lealtà di Marco. C’è solo una cosa davanti alla quale è inerme: il Fato. Una profonda inquietudine lo invade al pensiero di ciò che lo aspetta a Roma e non riesce a dimenticare il desiderio impetuoso che ha provato in sogno verso una donna dagli occhi verdi come le foreste germaniche. Lo stesso sogno che ha turbato la giovane Livia, che si prepara al matrimonio con il dolce Settimio Aulo Flacco... Marco Quinto Rufo ritorna in questo appassionante racconto dal 27 giugno 2013 in tutte le librerie
Il tribuno Marco Quinto Rufo in battaglia è come un lupo selvaggio e feroce. Il suo coraggio conquista subito Caligola, che vede in lui il guerriero che saprà proteggerlo. Gli occhi di ossidiana, i capelli corvini e la fiera prestanza di Marco conquistano invece Agrippina, sorella del divino Cesare, che presto lo avvolgerà nelle spire sensuali e insidiose del suo fascino. Ma non riuscirà a possedere il cuore del tribuno né a tenerlo all’oscuro della congiura che sta ordendo contro l’imperatore. Non c’è nulla che possa scalfire la lealtà di Marco. C’è solo una cosa davanti alla quale è inerme: il Fato. Una profonda inquietudine lo invade al pensiero di ciò che lo aspetta a Roma e non riesce a dimenticare il desiderio impetuoso che ha provato in sogno verso una donna dagli occhi verdi come le foreste germaniche. Lo stesso sogno che ha turbato la giovane Livia, che si prepara al matrimonio con il dolce Settimio Aulo Flacco... Marco Quinto Rufo ritorna in questo appassionante racconto dal 27 giugno 2013 in tutte le librerie
Published on June 11, 2013 11:26
April 16, 2013
Briciole di Storia La Roma Imperiale che incontrate nei m...
Briciole di Storia
La Roma Imperiale che incontrate nei miei libri
Roma, il fascino di un Impero che ancora duemila anni dopo sa appassionare e coinvolgere. Ma com’era la vita nella capitale dell’Impero? Vi stupirete di quanto fosse simile alla nostra.
Ab Urbe Condita
Questa espressione Ab Urbe condita (a. U. c.) significa "dalla fondazione della Città". Era un sistema di calcolo degli anni usato dai romani, alla fine del periodo repubblicano. La data scelta fu il 753 a.C., data desunta dall’erudito Marco Terenzio Varrone. Proprio l’Imperatore Claudio (41-54) fu il primo a far celebrare l'anniversario di Roma nel 47, ottocento anni dopo la fondazione.
Il Pantheon
Roma dominò il bacino mediterraneo e se guardiamo le cartine geografiche, l’estensione dell’Impero era davvero immensa: non è il più vasto impero esistito (quello Mongolo era maggiore per estensione del territorio) ma è considerato dagli studiosi il più grande in termini di gestione, organizzazione sociale e politica. Ma soprattutto è l’Impero che ha lasciato dietro di sé la basi della civiltà occidentale. I romani, ovunque arrivarono, costruirono città, strade, ponti, acquedotti, esportarono leggi, moneta, religione, usi. Imposero il loro modello di civiltà ma seppero anche assimilare coloro che assoggettarono, un processo di così perfetta simbiosi che, per secoli, questi popoli continuarono a definirsi romani.
Ottaviano Augusto
La data d’inizio dell’Impero Romano è il 27 a.C. che corrisponde al primo anno del principato di Ottaviano, a cui fu conferito il titolo di “Augusto” e come termine il 395 quando, alla morte di Teodosio I, l'Impero viene suddiviso in Occidentale e Orientale. L’Impero Romano d’Occidente cadde nel 476, anno in cui il barbaro Odoacre depose l’imperatore legittimo Romolo Augusto, mentre la vita dell’Impero Romano d’Oriente si protrasse fino alla conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani, nel 1453.
Ancora oggi istituzioni politiche, sociali e giuridiche delle democrazie occidentali si ispirano a Roma, alla sua legislazione e alla sua storia millenaria. Non a caso, il simbolo degli U.S.A. è l’aquila, antico simbolo imperiale e la Casa Bianca ha quell’aspetto che ricorda un tempio capitolino. Il periodo che ci interessa, quello di cui narro nei miei libri, è dunque quello imperiale durante la dinastia giulio-claudia, così chiamata dal nomen, il nome di famiglia, dei primi due imperatori: Caio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto) adottato da Gaio Giulio Cesare e dunque membro della famiglia Giulia (gens Giulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens Claudia).
Della dinastia Giulio-Claudia fanno parte i primi cinque imperatori romani che governarono l'impero dal 27 a.C. al 68 d.C., quando Nerone si suicidò senza eredi. Essi furono: Augusto (27 a.C.- 14), Tiberio (14- 37), Caligola (37 - 41), Claudio (41 - 54) e Nerone (54- 68).
Video di Altair 4, Multimedia - Roma
La Roma Imperiale che incontrate nei miei libriRoma, il fascino di un Impero che ancora duemila anni dopo sa appassionare e coinvolgere. Ma com’era la vita nella capitale dell’Impero? Vi stupirete di quanto fosse simile alla nostra.
Ab Urbe Condita
Questa espressione Ab Urbe condita (a. U. c.) significa "dalla fondazione della Città". Era un sistema di calcolo degli anni usato dai romani, alla fine del periodo repubblicano. La data scelta fu il 753 a.C., data desunta dall’erudito Marco Terenzio Varrone. Proprio l’Imperatore Claudio (41-54) fu il primo a far celebrare l'anniversario di Roma nel 47, ottocento anni dopo la fondazione.
Il Pantheon
Roma dominò il bacino mediterraneo e se guardiamo le cartine geografiche, l’estensione dell’Impero era davvero immensa: non è il più vasto impero esistito (quello Mongolo era maggiore per estensione del territorio) ma è considerato dagli studiosi il più grande in termini di gestione, organizzazione sociale e politica. Ma soprattutto è l’Impero che ha lasciato dietro di sé la basi della civiltà occidentale. I romani, ovunque arrivarono, costruirono città, strade, ponti, acquedotti, esportarono leggi, moneta, religione, usi. Imposero il loro modello di civiltà ma seppero anche assimilare coloro che assoggettarono, un processo di così perfetta simbiosi che, per secoli, questi popoli continuarono a definirsi romani.
Ottaviano Augusto
La data d’inizio dell’Impero Romano è il 27 a.C. che corrisponde al primo anno del principato di Ottaviano, a cui fu conferito il titolo di “Augusto” e come termine il 395 quando, alla morte di Teodosio I, l'Impero viene suddiviso in Occidentale e Orientale. L’Impero Romano d’Occidente cadde nel 476, anno in cui il barbaro Odoacre depose l’imperatore legittimo Romolo Augusto, mentre la vita dell’Impero Romano d’Oriente si protrasse fino alla conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani, nel 1453.
Ancora oggi istituzioni politiche, sociali e giuridiche delle democrazie occidentali si ispirano a Roma, alla sua legislazione e alla sua storia millenaria. Non a caso, il simbolo degli U.S.A. è l’aquila, antico simbolo imperiale e la Casa Bianca ha quell’aspetto che ricorda un tempio capitolino. Il periodo che ci interessa, quello di cui narro nei miei libri, è dunque quello imperiale durante la dinastia giulio-claudia, così chiamata dal nomen, il nome di famiglia, dei primi due imperatori: Caio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto) adottato da Gaio Giulio Cesare e dunque membro della famiglia Giulia (gens Giulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens Claudia).
Della dinastia Giulio-Claudia fanno parte i primi cinque imperatori romani che governarono l'impero dal 27 a.C. al 68 d.C., quando Nerone si suicidò senza eredi. Essi furono: Augusto (27 a.C.- 14), Tiberio (14- 37), Caligola (37 - 41), Claudio (41 - 54) e Nerone (54- 68).
Video di Altair 4, Multimedia - Roma
Published on April 16, 2013 01:14
April 14, 2013
ROMANCE PREFERITO DEL 2012 SUL BLOG LA MIA BIBLIOTECA ROM...
ROMANCE PREFERITO DEL 2012 SUL BLOG LA MIA BIBLIOTECA ROMANTICA RISULTATI SONDAGGIO
PIU' O MENO TRE MESI FA ABBIAMO INSERITO SUL BLOG IL SONDAGGIO IN CUI VI CHIEDEVAMO DI DIRE QUALE FOSSE IL PIU' BEL ROMANCE CHE AVETE LETTO NEL 2012. AVETE VOTATO IN TANTE E VI RINGRAZIAMO PER QUESTA MASSICCIA ADESIONE. IN TUTTO SONO ARRIVATI 539 VOTI. NON TUTTE PERO' HANNO SCELTO DI SCRIVERE IL TITOLO DEL ROMANZO PREFERITO MA SI SONO LIMITATE A VOTARE IL GENERE.
FRA QUELLE CHE HANNO SCRITTO ANCHE IL TITOLO (SONO STATE 107) DOBBIAMO OSSERVARE CHE LA SCELTA E' STATA PIUTTOSTO FRAMMENTATA E SOLO ALCUNI TITOLI HANNO RACCOLTO UN CERTO NUMERO DI VOTI, LA MAGGIORANZA HA OTTENUTO VOTI UNICI O QUASI.
DA UNA PARTE QUESTO TIPO DI RISULTATO PARREBBE INDICARE CHE TUTTO SOMMATO L'OFFERTA DI ROMANCE IN ITALIA E' DI DISCRETO LIVELLO, VISTI I VARI TITOLI CHE AVETE PROPOSTO COME MIGLIORE, DALL'ALTRA PARTE, PERO', I TITOLI CHE HANNO OTTENUTO IL MAGGIOR NUMERO DI CONSENSI NON HANNO SOMMATO UN NUMERO VERAMENTE CONGRUO DI VOTI (ANCHE SE A GUARDARE BENE I TITOLI CI PARE CHE LE SCELTE SIANO STATE PIUTTOSTO MIRATE). IL PROSSIMO ANNO PENSEREMO A UN SONDAGGIO CON UNA ROSA DI NOMINATIONS FISSE, COSI' I RISULTATI SARANNO MENO FRAMMENTATI.
IN OGNI CASO... ECCO I RISULTATI PER IL 2012!
AND THE WINNERS ARE...
GENERE PREFERITO NEL 2012
LO STORICO ( 155 VOTI)2° CLASSIFICATOL'EROTICO (121)e poi nell'ordine: paranormale (65 voti); contemporaneo (45 voti);romantic suspense ( 46 voti)
IL ROMANZO PREFERITO DEL 2012
ROMA 40 DC - DESTINO D'AMOREDI ADELE VIERI CASTELLANO ( 13 voti)
VEDI QUI la nostra pagina dedicata al romanzo
2° CLASSIFICATOCINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIODI E.L. JAMES ( 9 voti)
VEDI QUI:la nostra pagina dedicata al romanzo
e poi nell'ordine: La sposa spagnola di Kathleen McGregor (5 voti)Il gioco della seduzione di S.E.Phillips (4 voti) (potete vedere tutti gli altri titoli votati andando alla scheda qui sotto)
Tutto sommato questi risultati che non ci stupiscono: il romance storico continua a essere il preferito, non a caso il libro più votato è uno storico, così come il terzo classificato, e il secondo romanzo classificato è erotico, anzi l'erotic romance per eccellenza dell'anno, bestseller da milioni di copie, tradotto in moltisisme lingue. Il genere erotico,anche in seguito a questo successo è il genere di punta dell'anno appena trascorso. In particolare siamo felici per questo primo posto del romanzo di Adele Vieri Castellano che oltre ad essere un'amica del nostro blog è una meravigliosa scoperta per il romance italiano. Il 31 gennaio è uscito il suo nuovo romanzo, Roma 42 DC - Cuore Nemico, secondo capitolo della trilogia Roma. Complimenti anche a Kathleen McGregor che ha ottenuto un buon piazzamento, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la bravura delle autrici italiane (lei ha il nome anglosassone ma è italianissima).
La quarta classificata è una fantastica autrice di romance contemporaneo, Susan Elizabeth Phillips che le lettrici italiane hanno cominciato a conoscere grazie alla Leggereditore che ha cominciato a tradurne i romanzi.Speriamo di poterne leggere molti altri.
Read more: http://bibliotecaromantica.blogspot.com/2013/01/romance-preferito-del-2012-risultati.html#ixzz2QQZzwIyK
PIU' O MENO TRE MESI FA ABBIAMO INSERITO SUL BLOG IL SONDAGGIO IN CUI VI CHIEDEVAMO DI DIRE QUALE FOSSE IL PIU' BEL ROMANCE CHE AVETE LETTO NEL 2012. AVETE VOTATO IN TANTE E VI RINGRAZIAMO PER QUESTA MASSICCIA ADESIONE. IN TUTTO SONO ARRIVATI 539 VOTI. NON TUTTE PERO' HANNO SCELTO DI SCRIVERE IL TITOLO DEL ROMANZO PREFERITO MA SI SONO LIMITATE A VOTARE IL GENERE. FRA QUELLE CHE HANNO SCRITTO ANCHE IL TITOLO (SONO STATE 107) DOBBIAMO OSSERVARE CHE LA SCELTA E' STATA PIUTTOSTO FRAMMENTATA E SOLO ALCUNI TITOLI HANNO RACCOLTO UN CERTO NUMERO DI VOTI, LA MAGGIORANZA HA OTTENUTO VOTI UNICI O QUASI.
DA UNA PARTE QUESTO TIPO DI RISULTATO PARREBBE INDICARE CHE TUTTO SOMMATO L'OFFERTA DI ROMANCE IN ITALIA E' DI DISCRETO LIVELLO, VISTI I VARI TITOLI CHE AVETE PROPOSTO COME MIGLIORE, DALL'ALTRA PARTE, PERO', I TITOLI CHE HANNO OTTENUTO IL MAGGIOR NUMERO DI CONSENSI NON HANNO SOMMATO UN NUMERO VERAMENTE CONGRUO DI VOTI (ANCHE SE A GUARDARE BENE I TITOLI CI PARE CHE LE SCELTE SIANO STATE PIUTTOSTO MIRATE). IL PROSSIMO ANNO PENSEREMO A UN SONDAGGIO CON UNA ROSA DI NOMINATIONS FISSE, COSI' I RISULTATI SARANNO MENO FRAMMENTATI.
IN OGNI CASO... ECCO I RISULTATI PER IL 2012!
AND THE WINNERS ARE...
GENERE PREFERITO NEL 2012
LO STORICO ( 155 VOTI)2° CLASSIFICATOL'EROTICO (121)e poi nell'ordine: paranormale (65 voti); contemporaneo (45 voti);romantic suspense ( 46 voti) IL ROMANZO PREFERITO DEL 2012
ROMA 40 DC - DESTINO D'AMOREDI ADELE VIERI CASTELLANO ( 13 voti)
VEDI QUI la nostra pagina dedicata al romanzo
2° CLASSIFICATOCINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIODI E.L. JAMES ( 9 voti)
VEDI QUI:la nostra pagina dedicata al romanzo
e poi nell'ordine: La sposa spagnola di Kathleen McGregor (5 voti)Il gioco della seduzione di S.E.Phillips (4 voti) (potete vedere tutti gli altri titoli votati andando alla scheda qui sotto)
Tutto sommato questi risultati che non ci stupiscono: il romance storico continua a essere il preferito, non a caso il libro più votato è uno storico, così come il terzo classificato, e il secondo romanzo classificato è erotico, anzi l'erotic romance per eccellenza dell'anno, bestseller da milioni di copie, tradotto in moltisisme lingue. Il genere erotico,anche in seguito a questo successo è il genere di punta dell'anno appena trascorso. In particolare siamo felici per questo primo posto del romanzo di Adele Vieri Castellano che oltre ad essere un'amica del nostro blog è una meravigliosa scoperta per il romance italiano. Il 31 gennaio è uscito il suo nuovo romanzo, Roma 42 DC - Cuore Nemico, secondo capitolo della trilogia Roma. Complimenti anche a Kathleen McGregor che ha ottenuto un buon piazzamento, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la bravura delle autrici italiane (lei ha il nome anglosassone ma è italianissima).
La quarta classificata è una fantastica autrice di romance contemporaneo, Susan Elizabeth Phillips che le lettrici italiane hanno cominciato a conoscere grazie alla Leggereditore che ha cominciato a tradurne i romanzi.Speriamo di poterne leggere molti altri.
Read more: http://bibliotecaromantica.blogspot.com/2013/01/romance-preferito-del-2012-risultati.html#ixzz2QQZzwIyK
Published on April 14, 2013 02:31
February 21, 2013
Abbiamo organizzato due presentazioni dei miei libri a Mi...
Abbiamo organizzato due presentazioni dei miei libri a Milano e Roma. Sarei felicissima di abbracciare ttute le lettrici e rispondere alle vostre domande!
Il 12 marzo alle ore 18:30 a MILANO sono alla libreria CENTOFIORI in piazzale Dateo, 5
http://www.arte.it/guida-arte/milano/in-citta/libreria/libreria-centofiori-1471
Il 21 marzo sono a ROMA alla libreria Mondadori di San Giovanni in Via Appia Nuova, 51 alle ore 18:00
http://www.yelp.it/biz/mondadori-store-roma
Vi aspetto!
Published on February 21, 2013 08:56


