Sacha Naspini's Blog, page 8

January 21, 2013

LE NOSTRE ASSENZE – a cura di Giuseppe Previti

Giuseppe Previti recensisce LE NOSTRE ASSENZE, a questo link.


Leggi le prime 27 pagine, qui

Le nostre assenze



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Published on January 21, 2013 08:14

LE NOSTRE ASSENZE su LA SESIA

articolo a cura di Remo Bassini


CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRE

a cura di Remo Bassini



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Published on January 21, 2013 03:26

January 17, 2013

LE PRINCE NOIR a La Lettura

Alessandro Greco presenta LE PRINCE NOIR a La Lettura, con Carlo Gallucci. A questo link


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Published on January 17, 2013 21:59

December 30, 2012

Le nostre assenze su KIKKIELEALTRE

su Kikkielealtre c’è questo pezzo, per Le nostre assenze


Le nostre assenze



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Published on December 30, 2012 18:00

December 11, 2012

I SASSI su Scrittura Informa

Alessandra Di Gregorio scrive questo pezzo su I sassi, per Scrittura Informa (link)

I sassi


I Sassi, di Sacha Naspini, uno dei più bei romanzi letti sinora. In realtà forse uno dei pochi libri che posso definire con cognizione un romanzo vero scritto da un vero romanziere. Di Naspini ho già recensito un’altra prova (Cento per Cento), notevoli le differenze, chiaramente si tratta di generi e tematiche distanti, tuttavia non cambia l’idea dello scavo, la struttura è perfetta, come un telaio fatto a misura per un progetto intenso, impegnativo, una costruzione fatta di miniature tutte da incastrare. I Sassi è un libro che t’incolla ma non se ne va via come un sorso d’acqua. La lettura richiede concentrazione, la lingua assolutamente aderente a un disegno coerente, direi perfetto, senza la minima sbavatura. Dunque troveremo dialoghi ma anche e soprattutto confessioni, e nel mentre che la storia si dipana i protagonisti si lasciano andare, dicono tutto di sé, danno tutto, si svelano e non sono chi credevamo che fossero. Da un lato un uomo misterioso, dall’altro una giovane prostituta di nome Eva, entrambi sembrano avere dei segreti, storie alle spalle, se la giocano,

non si toccano neanche. Si aprono parentesi, Praga ascolta e assorbe i ricordi provenienti dai lati opposti dello stesso tavolo. Ci sono congiunzioni, ci si avvicina piano piano alla verità, e soprattutto si resta assorbiti, persi, del tutto. Per questo poi ci si stupisce dell’evoluzione che la storia subisce intorno al suo termine. Credo che l’Autore superi se stesso in particolare perché è capace di scrivere un romanzo che è un noir elegante, sensuale, crudo, crudele, soprattutto credibile e accattivante.


L’eleganza della sua lingua va di pari passo con la non banalità della trama. La sua capacità affabulatoria è straordinaria. Le parole fluiscono intense, le frasi spesso minime eppure piene di sfumature, anche quando il linguaggio si fa più concreto, in verità egli sta scrivendo come provenisse da un contesto più lirico.


Trovo il personaggio di Eva il più intenso e ben rappresentato che abbia mai scovato all’interno di un libro. I passaggi in cui ella si confessa allo sconosciuto che non ha voluto neanche fare sesso, sono di una verosimiglianza impressionante e soprattutto le considerazioni di cui ella si nutre, quando parla di se stessa, delle sue teorie, dei suoi sogni per colmare i vuoti, del sesso, dell’amore, dei sassi e della matematica, rendono Eva un personaggio quadridimensionale, un personaggio da favola seppur smitizzato dal suo essere puttana di mestiere. Naspini mostra Eva quale personaggio addirittura onirico, e ci fa dimenticare il filo della narrazione perché immancabilmente di Eva ci si invaghisce, le sue parole trasudano fame di vita. Ella vuole raggiungere la stella più lontana, quella che non ha ancora un nome, vuole viaggiare nel mondo e raccogliere un sasso da ogni posto, al punto che quando avrà raggiunto l’ultima meta dell’atlante, avrà così tanti sassi da potersi costruire la casa dei sogni. Eva è amore allo stato panico. Scoprirà di appartenere a vicende ben più tragiche, meno trasognate di quelle che crede. Il suo oscuro corrispondente non è chi dice di essere, ha fatto cose ripugnanti, ma nel libro loro non sono gli unici ad avere la parola. La cosa veramente affascinante è che passato e presente si intrecciano e ci si inganna su chi racconti cosa (espediente per prendere in castagna il lettore, l’ho apprezzato moltissimo). E mentre le verità più crudeli affiorano, il personaggio misterioso si svela agli occhi della donna e in un attimo tutto pare di nuovo perduto, fino all’epilogo più assurdo che possiamo sperare.


Intensissima Eva, intense le sue parole.


Di tutto rimase solo quel sogno delle pietre. E l’idea che voler misurare il mondo era stata una gran perdita di tempo. Come la musica. Ho ridotto tutto lì, mi faccio entrare da ogni uomo che viene dal mondo cercando di curare il mondo con l’antidoto di Franz. In fondo ogni uomo è una pietra, a modo suo. Ogni vita lo è. Le vite sono come i sassi, rotolano una accanto all’altra, cozzano, si rompono in frammenti; e i frammenti si scontrano con altri frammenti… Ogni vita è un ricordo e possibilità di un’altra vita. Una vita può raccontare altre vite, o esserne il riassunto. Riassunto di un’identità, dove si capisce cosa porta qualcuno alle proprie scelte, cosa le comanda, se davvero esiste un libero arbitrio al di là del vortice nel quale ogni giorno ruotiamo di moto proprio, sulla spinta di altri moti che ci hanno toccati prima, che ci toccheranno…


Alessandra Di Gregorio per Scrittura Informa
I sassi è in tutti gli store online. Anche in e-book

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Published on December 11, 2012 13:03

November 29, 2012

LE PRINCE NOIR su Radio Alex

Alessandro Greco parla di LE PRINCE NOIR su Radio Alex [ ascolta il podcast ]
12 autori, a quarant’anni dalla morte di André Héléna: Giovanni Zucca, Luca Sulis,  Luca Occhi, Sacha Naspini, Gianluca Morozzi, Mauro Marcialis, Paolo Meccioni, Alessandro Greco, Daniela Frascati, Romano De Marco, Leonardo Casula, Claudio Bagnasco. A cura di Alessandro Greco - Prefazione di Serge Quadruppani. Aìsara Editore – www.aisara.eu



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Published on November 29, 2012 05:34

November 28, 2012

LE NOSTRE ASSENZE su Maremma Libertaria (n. 9)

Sacha Naspini: una bella conferma narrativa dello scrittore maremmano  dopo il suo libro ”I Cariolanti”


ARTICOLO A CURA DI ROBERTO RUSSO


 


Una storia che ti scava dentro quella narrata da Sacha Naspini nel romanzo Le nostre assenze, pubblicato da Elliot. Scava dentro ai protagonisti e dentro al lettore. Scava perché narra di solitudini e di assenze, come recita il titolo, e di situazioni che, in un modo o nell’altro, hanno il sapore della quotidianità. Dalla morte fisica del nonno a quella intima della nonna che vive di ricordi rammentando una storia d’amore di quarant’anni prima. Dall’abissale solitudine e lontananza tra genitori all’incomunicabilità con il figlio. Dagli amori che finiscono alle (pseudo) amicizie tenute in piedi per una sorta di convenienza.


Le nostre assenze racconta la vita di un ragazzo che si trova ad affrontare tutte le situazioni sopra descritte e, in alcuni casi, a esserne l’artefice. Ambientata in Toscana la vicenda ci mette dinanzi agli occhi il nascere e lo svilupparsi di una vendetta, prima in maniera inconscia poi via via sempre più consapevole e studiata. Sacha Naspini descrive con bravura e precisione chirurgica quello che si agita nel cuore dei protagonisti del romanzo e rende partecipe il lettore del dramma che si svolge dinanzi ai suoi occhi. Non voglio svelare molto della trama, perché gli eventi sono così ben concatenati e così fluidamente narrati che si rischia di dire troppo o troppo poco.


Un pregio non secondario di questo romanzo è l’essere ambientato nelle nostre terre e nel narrare – senza quella stereotipata struttura cronologica e temporale costruita a tavolino che ormai imperversa nei romanzi d’ogni genere – in maniera logica e sequenziale gli avvenimenti.


Solitamente, poi, non mi soffermo a guardare le copertine perché sono sempre più convinto che un libro non si giudichi dalla copertina (come vuole farci credere una certa editoria che propala copertine fantasmagoriche per storie scritte e raccontate male) ma per questo romanzo faccio un’eccezione: la spirale che campeggia in copertina, infatti, riassume alla perfezione il romanzo. Inoltre, al termine (o all’inizio?) della spirale c’è un bambino che guarda il lettore (o è il lettore che guarda il bambino?): splendida rappresentazione grafica del movimento che troveremo all’interno del romanzo, con la spirale che diventa anche una sorta di molla che ora si appiattisce ora fa schizzare lontano. Alla fine, come dice uno dei personaggi del libro, si rimane con una domanda:


A conti fatti chi, tra noi due, ha rubato più all’altro? La risposta finale forse non esiste.


O forse sì.


Roberto Russo


DA MAREMMA LIBERTARIA n. 9

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Published on November 28, 2012 05:37

November 26, 2012

PAGALAMÒSSA! su LANKELOT

Recensione a cura di Andrea Brancolini, per LANKELOT qui
IBS – AMAZON – BOOKREPUBLIC
LEGGI  LA NOTA DELL’AUTORE CHE APRE IL RACCONTO



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Published on November 26, 2012 08:53

November 18, 2012

PAGALAMÒSSA! su IYEzine

Recensione a cura di Massimo Argo, per IYEzine qui
IBS – AMAZON – BOOKREPUBLIC
LEGGI  LA NOTA DELL’AUTORE CHE APRE IL RACCONTO



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Published on November 18, 2012 05:16

November 15, 2012

LE PRINCE NOIR dal 18 novembre in libreria

Ecco il booktrailer di LE PRINCE NOIR, dal 18 novembre 2012 in tutte le librerie
12 autori, a quarant’anni dalla morte di André Héléna: Giovanni Zucca, Luca Sulis,  Luca Occhi, Sacha Naspini, Gianluca Morozzi, Mauro Marcialis, Paolo Meccioni, Alessandro Greco, Daniela Frascati, Romano De Marco, Leonardo Casula, Claudio Bagnasco. A cura di Alessandro Greco - Prefazione di Serge Quadruppani. Aìsara Editore – www.aisara.eu

Clicca per vedere la presentazione.

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Published on November 15, 2012 09:40

Sacha Naspini's Blog

Sacha Naspini
Sacha Naspini isn't a Goodreads Author (yet), but they do have a blog, so here are some recent posts imported from their feed.
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