Sacha Naspini's Blog, page 3
May 30, 2014
IL GRAN DIAVOLO su LEGGERE TUTTI di giugno
May 13, 2014
Settimana Nazionale della Cultura in carcere – “Come si costruisce un romanzo storico: le vicende di Giovanni delle Bande Nere”
IL COMUNICATO SUL SITO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (Il Ministro Orlando presenta l’iniziativa)
IL COMUNICATO SUL SITO DEL COMUNE DI MASSA MARITTIMA (CON RASSEGNA STAMPA)
GROSSETO OGGI
GROSSETO NOTIZIE
Il 14 maggio Sacha Naspini sarà al carcere di Massa Marittima. Giornalisti, fotografi e cineoperatori possono accreditarsi presso questa direzione inviando i propri dati a cc.massamarittima@giustizia.it entro il 13.05.2014. Ecco in cosa consiste l’iniziativa.
Sessanta scrittori, noti al grande pubblico, metteranno a disposizione il proprio tempo e il proprio sapere per dialogare con i detenuti. È la Settimana Nazionale della Letteratura in Carcere, promossa dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando per dare visibilità e concretezza alle tante esperienze che, in tempi e modi diversi, si svolgono nelle carceri italiane e al rapporto tra carcere e cultura.
Gli scrittori che hanno aderito all’iniziativa daranno vita ad un progetto di grande visibilità sui percorsi risocializzanti dei detenuti, incentrati sull’importanza della lettura e della cultura in un momento particolarmente critico per il mondo carcerario. Sessanta autori che saranno impegnati in una serie di incontri in cui illustreranno ai detenuti le loro opere, il loro modo di scrivere, il genere letterario a cui si ispirano o più semplicemente presenteranno un capolavoro della storia della letteratura a cui sono molto legati. Inoltre, raccoglieranno e faranno proprie le impressioni vissute nel corso di questi incontri, trasformandole in un racconto corale da scrivere insieme ai detenuti che sarà poi pubblicato nel sito del Ministero della Giustizia.
L’iniziativa rientra fra le “attività trattamentali” che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria intende rilanciare grazie a interventi tesi a formare o a consolidare nei detenuti quelle attitudini utili ai fini del loro reinserimento nella società civile.
Nell’ambito del progetto, lo scrittore Sacha Naspini incontrerà le persone detenute in questo istituto il 14.05.2016 alle ore 15.00, per tenere la conferenza dal titolo “Come si costruisce un romanzo storico: le vicende di Giovanni delle Bande Nere”.
ROBERTA PIERACCIOLI (Bibliteca Comunale di Massa Marittima) CONDUCE L’INCONTRO CON L’AUTORE
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May 9, 2014
10 maggio – IL GRAN DIAVOLO a SAN MINIATO (PI)
9 maggio – Inaugurazione nuovi spazi Biblioteca Comunale Massa Marittima (GR)
Interventi istituzionali: Sindaco di Massa Marittima, autorità varie (Presidente Provincia, altri)
Intervento di Chiaretta Silla, Regione Toscana, Settore Biblioteche
Intervento di Maurizio Vivarelli, docente di biblioteconomia all’Università di Torino
Interventi di due scrittori: Paola Zannoner e Sacha Naspini
Introduce Roberta Pieraccioli, Direttore della Biblioteca
Al termine, prima del taglio del nastro: premiazione del concorso “il miglior lettore 2013” per bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori
I bambini e ragazzi saranno premiati dagli scrittori e dalle autorità presenti
Ore 19.00 – Taglio del nastro
Visita alla nuova sala della Biblioteca
Ore 19.30 – Apericena offerta ai partecipanti
Ore 21.00 – Spettacolo teatrale in Biblioteca
Decamerone: lo splendido arazzo della commedia umana, a cura di Alberto Galligani
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May 6, 2014
IL GRAN DIAVOLO su LIBERI DI SCRIVERE
«Il Gran Diavolo è un libro a strati, lo si può leggere per passare il tempo in modo intelligente, lo si può leggere per saperne di più di un’epoca ancora oscura e piena di insidie e di ombre, lo si può leggere per imparare a conoscere meglio il mondo narrativo di Sacha Naspini, perché nonostante sia ambientato nell’Italia del ‘500, molte tematiche di questo romanzo sono decisamente tipiche dell’autore: l’amicizia, la solidarietà, il coraggio, l’ingiustizia della vita, il tradimento, la lealtà, la speranza, il dolore, la morte.»
Giovanni de’ Medici, figlio di Caterina Sforza, passato alla storia come Giovanni dalle Bande Nere, ultimo Capitano di ventura del Rinascimento, è il protagonista dell’ultimo romanzo di Sacha Naspini, Il Gran Diavolo, edito da Rizzoli nella collana I signori della guerra.
Morto giovanissimo di setticemia, dopo una vita trascorsa sui campi di battaglia a combattere per diversi fronti e soprattutto per i due papi medicei (Leone X e Clemente VII) che si succedettero alla testa dello Stato Pontificio, Giovanni sembra uno di quei personaggi usciti da un dipinto del Caravaggio, nati dai violenti contrasti di luci e ombre, che sbalzano le figure quasi fuori dalla tela, stesso stile che se vogliamo Naspini adotta per la sua scrittura. Ne esce quindi un affresco a tinte cupe, di un’ epoca violenta e brutale, altra faccia dell’immagine di saggia avvedutezza e splendore che il Rinascimento porta con sé. Un’ epoca di guerre feroci, di sangue sparso, di malattie, di pratiche occulte, e proprio quest’ultimo passaggio, grazie al personaggio di Niccolò Durante detto il Serparo, emerge da questo romanzo acre e a suo modo duro, decisamente poco incline a cedere alle facili derive commerciali che sembrano condizionare molti romanzi storici di questi ultimi anni.
Naspini conserva un suo stile personale e schietto, da buon toscano, capace di unire genuina vitalità e ricchezza narrativa e si avvicina per la prima volta al romanzo storico descrivendo la storia di un’ amicizia virile, tra un nobile e un popolano se vogliamo, depositario di un’ antica saggezza tramandata di padre in figlio, figlio che per un gioco del destino non potrà avere. Sia Giovanni che Niccolò, sono in un certo senso personaggi moderni e straordinari, umanamente sfaccettati che Naspini tratteggia con piglio sicuro, portandoci in un mondo così lontano e carico di aspettative. Giovanni spera in un possedimento, e questa speranza anima il suo coraggio in battaglia, la sua ferocia, sarà detto proprio il Gran Diavolo dai lanzichenecchi guidati da von Frundsberg, soldati germanici al soldo di Carlo V, sui acerrimi nemici, fino alla morte, conseguenza inevitabile della sua breve vita al servizio della guerra. Niccolò spera di tramandare il suo sapere antico, lo farà con chi non è sangue del suo sangue, ma è come se lo fosse.
Dedicato a Luigi Bernardi, che ha reso possibile materialmente questo libro portandolo in Rizzoli, Il Gran Diavolo è un libro a strati, lo si può leggere per passare il tempo in modo intelligente, lo si può leggere per saperne di più di un’epoca ancora oscura, e piena di insidie e di ombre, lo si può leggere per imparare a conoscere meglio il mondo narrativo di Sacha Naspini, perché non ostante sia ambientato nell’Italia del 500, molte tematiche di questo romanzo sono decisamente tipiche dell’autore: l’amicizia, la solidarietà, il coraggio, l’ingiustizia della vita, il tradimento, la lealtà, la speranza, il dolore, la morte.
Dunque una lettura corposa, affatto banale o superficiale, attenta sì alla ricostruzione storica e alla verosimiglianza dei dialoghi, adatti a soldati mercenari del ‘500, ma nello stesso tempo capace di affrontare anche temi profondi, nella più pura tradizione del romanzo letterario. Forse l’inizio è un po’ lento e le prime scene saltano un po’ come quadri slegati, costringendo il lettore a ricostruire la trama, ma già dopo i primi capitoli la lettura si fa agevole, e si entra nello spirito del libro, e l’iniziale avversione per Giovanni, ragazzo rissoso e sregolato, si stempera in una sorta di inquieta simpatia se non ammirazione, merito soprattutto dell’autore e della sua capacità di dare profondità ai personaggi.
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April 20, 2014
IL GRAN DIAVOLO su LA REPUBBLICA (a cura di Fulvio Paloscia)
«La densità “malata” della sua scrittura scardina e stravolge anche i canoni letterari più pop. Una scrittura che tratta volentieri materiali oscuri, tormentati, violenti e che echeggia qualcosa di arcaico legato alla sua origine maremmana, terra “eccentrica” rispetto alla tradizione letteraria italiana e proprio per questo predisposta alle sperimentazioni tra radici e futuro. Naspini […] è un autore che mette alla prova se stesso e il lettore, che sbaraglia le aspettative di entrambi alla ricerca di una voce personale.» FULVIO PALOSCIA – La Repubblica
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April 16, 2014
Silvia Calamandrei su IL GRAN DIAVOLO
ROMANZO
IL GRAN DIAVOLO
Giovanni delle Bande Nere, l’ultimo Capitano di ventura
Rizzoli (collana Rizzoli Max)
I Signori della Guerra – Pag. 368 – € 12,90
* * *
Sacha Naspini, lo scrittore grossetano de I Cariolanti, si è cimentato coraggiosamente col romanzo storico, protagonista Giovanni delle Bande Nere, il Medici bastardo che scorrazza nell’Italia del primo Cinquecento, territorio di scontro tra francesi, Imperiali, Papato e signorie varie, Sforza, Gonzaga, Della Rovere e quanti altri.
L’Italia del grande Machiavelli (che compare) e del fatuo Pietro Aretino (anche lui tra i personaggi), che soccomberà con il sacco di Roma del 1527. Giovanni è un guerriero formidabile, che muore giovanissimo e di cui ci resta un ritratto memorabile nel Mestiere delle armi di Ermanno Olmi. La lealtà che ispira ai suoi uomini è un bell’esempio di sodalizio, ma tutto intriso di violenza.
Naspini ha ben ricostruito le vicende e sbalzato i suoi personaggi, ed ha anche trovato un linguaggio narrativo adeguato. È diviso però nell’empatia tra il Capitano Giovanni e il giovane Niccolò, il Serparo Marsicano, personaggio che gli è più congeniale. Il Serparo, che coltiva le arti mediche ed ha viaggiato nel lontano Oriente, è l’osservatore delle vicende, l’alter ego dello scrittore. Forse avrebbe meritato più spazio e più libertà d’azione. Ma a volte il romanzo storico ti inchioda (tuttavia c’è spazio per un sequel senza Giovanni).
Speriamo di discuterne insieme a Montepulciano, avendo ancora una volta Naspini ospite della nostra Biblioteca.
SILVIA CALAMANDREI (Biblioteca di Montepulciano)
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April 15, 2014
MARCO VICHI e SACHA NASPINI – In collaborazione con New York University Firenze e Palazzo Rucellai
Giovedì 17 alle 18:00 alla Biblioteca Thouar
New York University (NYU in Florence) e Palazzo Rucellai (ISI Florence)
IL MESTIERE DEGLI ALTRI ▪ Incontro tra scrittori toscani e studenti americani ▪ con MARCO VICHI e SACHA NASPINI. Modera ALESSANDRO RAVEGGI. In collaborazione con New York University Firenze e ISI Florence at Palazzo Rucellai.
Un incontro sulla vita e il mestiere di scrivere, all’interno del programma di Nel laboratorio dello scrittore
PARTECIPAZIONE GRADITA
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April 4, 2014
Intervista per C’è vita su Marte
Autoironia e consapevolezza: l’incontro con Sacha Naspini rivela le doti di un artista poliedrico che rappresenta una valida realtà nel panorama letterario.
Un’intervista-fiume per C’è vita su Marte
a cura di Marco Melillo
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March 29, 2014
5 aprile – IL GRAN DIAVOLO a FOLLONICA (GR)
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