Paolo Attivissimo's Blog, page 564
August 2, 2012
Gmail e Mail.app, creare una cartella al livello più alto
A volte l'accoppiata Gmail-Mail.app sa essere fenomenalmente irritante. Per esempio, se provate a creare una cartella (quelle che Mail chiama “mailbox” in modo del tutto ingannevole) al livello più alto, in modo che sia gerarchicamente appena sotto l'icona dello schedario nella barra laterale, Mail vi permette di farlo, ma poi non vi permette di trascinarla al suo posto. Grrr.
Soluzione: andare nelle impostazioni dell'account Gmail e creare un'etichetta il cui nome inizia con INBOX/ e prosegue con il nome che volete dare alla cartella. Per esempio, se la cartella di livello più alto che volete creare si chiama pippo, l'etichetta in Gmail deve chiamarsi INBOX/pippo.
Chiudendo e riavviando Mail.app, la nuova cartella compare magicamente al posto desiderato.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
Soluzione: andare nelle impostazioni dell'account Gmail e creare un'etichetta il cui nome inizia con INBOX/ e prosegue con il nome che volete dare alla cartella. Per esempio, se la cartella di livello più alto che volete creare si chiama pippo, l'etichetta in Gmail deve chiamarsi INBOX/pippo.
Chiudendo e riavviando Mail.app, la nuova cartella compare magicamente al posto desiderato.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on August 02, 2012 00:23
August 1, 2012
Mecha-robot giapponese Kuratas, vero o falso?

Però se la promessa di “produrre in serie e vendere” questi bestioni complicatissimi arriva da un artista invece che da un'industria specializzata, la cosa puzza parecchio (“We will mass-produce and sell prototype KURATAS by Japanese artist Kogoro Kurata. KURATAS is coming out in 2012, by SUIDOBASHI HEAVY INDUSTRY”).
Se poi viene proposto di accessoriarlo per fargli fare le pulizie di casa (“giving a mop and a cleaner as a home cleaning robot”), l'intento poco serio diventa piuttosto evidente.
Ma serio o meno, funziona? No. I video mostrati dal sito sono un mix di effetti speciali digitali e fisici. Mostrano solo un simulacro parzialmente mobile e non autonomo. Anche i video trovati da Engadget presentano movimenti estremamente limitati. La Suidobashi Heavy Industry, nonostante il nome, è composta da due persone. Che chiedono più di un milione di dollari per ogni esemplare. Caveat emptor.
Ne parlano anche Punto Informatico, The Verge e Slashdot.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on August 01, 2012 00:45
July 31, 2012
Vent’anni fa il primo italiano e il primo svizzero nello spazio
Come vola il tempo. Il 31 luglio di vent'anni fa partiva lo Shuttle STS-46 che portava nello spazio il primo astronauta italiano, Franco Malerba, e il primo astronauta svizzero, Claude Nicollier. L'Agenzia Spaziale Europea ricorda l'evento qui (grazie ad @astrosamantha per il promemoria).Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 31, 2012 11:37
Vent'anni fa il primo italiano e il primo svizzero nello spazio
Come vola il tempo. Il 31 luglio di vent'anni fa partiva lo Shuttle STS-46 che portava nello spazio il primo astronauta italiano, Franco Malerba, e il primo astronauta svizzero, Claude Nicollier. L'Agenzia Spaziale Europea ricorda l'evento qui (grazie ad @astrosamantha per il promemoria).Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 31, 2012 11:37
Atterraggio su Marte il 6 agosto, come seguire Curiosity nei “sette minuti di terrore”

Illustrazione di Curiosity su Marte. Credit: NASA.
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Tra pochi giorni atterrerà su Marte, dopo un viaggio interplanetario durato otto mesi, la sonda robotica Curiosity, usando una tecnica di atterraggio così incredibilmente complessa da essere descritta come “sette minuti di terrore” dai suoi progettisti (come raccontato in questo articolo e video).
Il robot è grosso e pesante come una Smart e ha un reattore nucleare che alimenta, oltre ai laboratori di analisi a bordo, anche un laser capace di vaporizzare la roccia fino a sette metri di distanza per analizzarne la composizione. Il suo scopo, come descrive la NASA, è raggiungere ed esplorare per due anni uno dei luoghi più interessanti di Marte per scoprire se ha mai offerto un ambiente favorevole alla vita microbica.
L'atterraggio è previsto per le 22:31 PDT del 5 agosto (le 7:31 del 6 agosto ora italiana), ma il commento NASA inizierà un paio d'ore prima, secondo questo annuncio dell'ente spaziale. NASA TV avrà due canali in streaming, uno con commenti e interviste e uno con l'audio diretto del Controllo Missione. Ci sono anche informazioni su Facebook e su Twitter. Maggiori informazioni su Curiosity sono presso www.nasa.gov/msl e mars.jpl.nasa.gov/msl/. La distanza di Curiosity da Marte è aggiornata in tempo reale presso Where is Curiosity (clic sul link Eyes on the Solar System in fondo alla pagina; è richiesto Java).
Io farò un livetweet su AttivissimoLive a partire dalle 5:30; dai commenti segnalo che Orbiter Live Missions seguirà l'evento in diretta in italiano dalle 6:30 e che al Planetario di Lecco ci sarà una conferenza apposita a partire dalle 7 del mattino, ascoltabile anche in streaming tramite Astronauticast, sempre in italiano.

Per i veri appassionati c'è però Curiosity in Lego, non disponibile come kit ma offerto su CUUSOO come istruzioni di montaggio in scala 1:20. Chicca: le ha preparate Stephen Pakbaz, uno dei progettisti del veicolo originale.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 31, 2012 07:58
Atterraggio su Marte il 6 agosto, come seguire Curiosity nei "sette minuti di terrore"

Illustrazione di Curiosity su Marte. Credit: NASA.
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Tra pochi giorni atterrerà su Marte, dopo un viaggio interplanetario durato otto mesi, la sonda robotica Curiosity, usando una tecnica di atterraggio così incredibilmente complessa da essere descritta come “sette minuti di terrore” dai suoi progettisti (come raccontato in questo articolo e video).
Il robot è grosso e pesante come una Smart e ha un reattore nucleare che alimenta, oltre ai laboratori di analisi a bordo, anche un laser capace di vaporizzare la roccia fino a sette metri di distanza per analizzarne la composizione. Il suo scopo, come descrive la NASA, è raggiungere ed esplorare per due anni uno dei luoghi più interessanti di Marte per scoprire se ha mai offerto un ambiente favorevole alla vita microbica.
L'atterraggio è previsto per le 22:31 PDT del 5 agosto (le 7:31 del 6 agosto ora italiana), ma il commento NASA inizierà un paio d'ore prima, secondo questo annuncio dell'ente spaziale. NASA TV avrà due canali in streaming, uno con commenti e interviste e uno con l'audio diretto del Controllo Missione. Ci sono anche informazioni su Facebook e su Twitter. Maggiori informazioni su Curiosity sono presso www.nasa.gov/msl e mars.jpl.nasa.gov/msl/. La distanza di Curiosity da Marte è aggiornata in tempo reale presso Where is Curiosity (clic sul link Eyes on the Solar System in fondo alla pagina; è richiesto Java).
Io farò un livetweet su AttivissimoLive a partire dalle 5:30; dai commenti segnalo che Orbiter Live Missions seguirà l'evento in diretta in italiano dalle 6:30 e che al Planetario di Lecco ci sarà una conferenza speciale in streaming.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 31, 2012 07:58
July 30, 2012
Disinformatico radiofonico, un ultimo podcast prima della pausa estiva
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
È disponibile sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico di venerdì scorso. Ecco, come consueto, i temi e i rispettivi articoli di supporto:
Iran attaccato dagli AC/DC?
Microsoft perentoria: aggiornate Java, disabilitatelo o eliminatelo
Mac: c'è anche il malware governativo
Le parole di Internet: LOL, ROFL, ROFLASTC e LMFAO
Arriva Mountain Lion, il nuovo Mac OS X
La trasmissione fa pausa per un paio di settimane e ritornerà il 17 agosto.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
È disponibile sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico di venerdì scorso. Ecco, come consueto, i temi e i rispettivi articoli di supporto:
Iran attaccato dagli AC/DC?
Microsoft perentoria: aggiornate Java, disabilitatelo o eliminatelo
Mac: c'è anche il malware governativo
Le parole di Internet: LOL, ROFL, ROFLASTC e LMFAO
Arriva Mountain Lion, il nuovo Mac OS X
La trasmissione fa pausa per un paio di settimane e ritornerà il 17 agosto.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 30, 2012 14:47
Disinformatico radio, podcast del 2012/07/27
Disinformatico radiofonico, un ultimo podcast prima della pausa estiva
È disponibile sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico di venerdì scorso. Ecco, come consueto, i temi e i rispettivi articoli di supporto:
Iran attaccato dagli AC/DC?
Microsoft perentoria: aggiornate Java, disabilitatelo o eliminatelo
Mac: c'è anche il malware governativo
Le parole di Internet: LOL, ROFL, ROFLASTC e LMFAO
Arriva Mountain Lion, il nuovo Mac OS X
La trasmissione fa pausa per un paio di settimane e ritornerà il 17 agosto.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.
È disponibile sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della puntata del Disinformatico radiofonico di venerdì scorso. Ecco, come consueto, i temi e i rispettivi articoli di supporto:
Iran attaccato dagli AC/DC?
Microsoft perentoria: aggiornate Java, disabilitatelo o eliminatelo
Mac: c'è anche il malware governativo
Le parole di Internet: LOL, ROFL, ROFLASTC e LMFAO
Arriva Mountain Lion, il nuovo Mac OS X
La trasmissione fa pausa per un paio di settimane e ritornerà il 17 agosto.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 30, 2012 14:47
OS X Mountain Lion, prova d’installazione

Sto installando OS X 10.8 (Mountain Lion) sul mio Macbook Air 13" (che ha su Lion). Pubblico questi rapidi appunti di viaggio per ricordarmi cosa fare e non fare e per segnalarvi trucchi e magagne della migrazione; se volete una recensione più ampia, consiglio quella di Ars Technica. È sottinteso che prima di un aggiornamento di questa importanza è indispensabile effettuare un backup.
L'acquisto di Mountain Lion è semplice: si avvia l'App Store e si compra OS Mountain Lion a 20 franchi svizzeri (15,99 euro nell'App Store italiano). Lo si può comperare anche senza carta di credito, usando una iTunes Card, da quello che vedo.

Attenzione a non cliccare sull'icona di Mountain Lion in Launchpad nella speranza di avere maggiori informazioni: se lo fate, l'unico risultato è che la dicitura sotto l'icona cambia da Trasferimento a In pausa e il download si ferma; è quindi facile interrompere inconsapevolmente lo scaricamento. Per avere più informazioni sul download e avere una stima dei tempi previsti bisogna avviare l'App Store e cliccare sull'icona Acquistate.

Circa due ore dopo. Download completato. Se avete altre macchine da aggiornare, risparmierete molto tempo e molta banda usando la tecnica descritta da 9to5mac per creare una penna USB o scheda SD d'installazione (che comunque può sempre servire in emergenza). Non ho ancora testato questa tecnica; lo farò quando aggiornerò gli altri Mac recenti del Maniero Digitale.
Cliccando su Continua nella finestra che compare a fine download, bisogna accettare la licenza del software, che specifica che c'è una clausola di rimborso come quella di Windows (hmmmm....) e che se avete più di un Mac non è obbligatorio acquistare una copia di Mountain Lion per ciascun computer (punto 2B). Sembrebbe esclusa la possibilità di far girare Mountain Lion virtualizzato su hardware non Apple.
Dando il consenso alla licenza e all'avvio dell'installazione, Mountain Lion macina un paio di minuti e poi riavvia il computer. Macina per altri venti minuti circa, poi riavvia di nuovo. Chiede l'ID Apple (ignorabile se non l'avete o non lo volete usare): dice che la richiesta della data di nascita che compare a questo punto servirebbe anche "per recuperare la tua password nel caso in cui la dimenticassi", ma non mi sembra un buon sistema di protezione, dato che scoprire la data di nascita di qualcuno è assolutamente banale. Potrebbe essere saggio immettere una data fasulla (da ricordare).
Compare una serie interminabile di termini e condizioni da accettare (una copia è sul computer e un'altra è presso Apple qui). Poi è il turno di iCloud, che ho rifiutato di configurare: prima voglio valutarne le implicazioni, e finora ho vissuto benissimo senza iCloud, per cui non ho fretta.
Fatto questo, il Mac è pronto per l'uso di base con Mountain Lion, ma ci possono essere altri aggiornamenti: per esempio, se usate Mail il suo primo avvio chiede di aggiornare l'archivio di posta. Nel caso del mio Air, c'è anche un aggiornamento firmware che richiede un altro riavvio. Poi ci sono le configurazioni di tutte le funzioni nuove di condivisione, come l'area delle notifiche (icona in alto a destra sulla barra menu), fonte di distrazione continua se non la s'imposta in modo meno garrulo del suo default, e l'eventuale pulizia del Dock (nel quale ricompaiono l'App Store e Launchpad – due cose che non uso quasi mai e quindi trovo inutile avere nel Dock – e fanno la propria comparsa Promemoria e Note). Fra l'altro, se dovete rimuovere un'icona dal Dock, ricordate che in Mountain Lion dovete trascinarla più lontano del solito dal Dock per far comparire la nuvoletta di rimozione.
In conclusione. Tutto sommato, l'aggiornamento è stato indolore (almeno per ora) e ha richiesto circa tre ore. Vale la pena di farlo? Per quanto riguarda le novità del sistema operativo, a mio avviso no (magari salterà fuori qualche miglioria poco visibile che scoprirò con l'uso, ma per ora l'impatto è particolarmente blando); per restare aggiornati sul fronte della sicurezza, sì, visto che anche il Mac oggi è preso di mira dal malware e visto anche il prezzo più che ragionevole. Ma non è certo un aggiornamento epocale che invoca di essere installato il più presto possibile.

Per quel che mi riguarda, paradossalmente la novità più immediatamente utile di Mountain Lion è un ritorno al passato e al buon senso: la ricomparsa della voce di menu Salva con nome o Salva come, che era stata sostituita dal sistema delle versioni dei documenti in Lion. Era sparita la possibilità di un gesto classico come quello di aprire un documento e poi salvarlo con un altro nome (o meglio, era nascostissima e farraginosa). Ora in Mountain Lion la voce di menu, ribattezzata Salva col nome, è richiamabile tenendo premuto il tasto Opzione quando si sceglie il menu File e circolano già trucchetti (grazie a @l_rsa) per renderla direttamente accessibile.
2012/07/31

La procedura è indolore: lanciate l'applicazione che richiede Java e aspettate che Mountain Lion segnali il bisogno del runtime Java (notate il refuso nella finestra di dialogo: runtine al posto di runtime), poi cliccate su Installa mentre siete connessi a Internet.
2012/08/01
Un tocco di piacevole semplicità: se avete più di un Mac collegato allo stesso Apple ID, quando visitate l'App Store per scaricare Mountain Lion di nuovo e installarlo sui Mac successivi al primo non pagate nulla. Cliccando su Acquista compare l'avviso che avete già scaricato una volta Mountain Lion e che gli scaricamenti successivi sono gratuiti. Parte subito il download, senza addebiti. Una bella differenza rispetto alla politica commerciale di Microsoft.
Prima magagnina: l'indicatore di stato delle applicazioni nel Dock mi appare in modo casuale e non indica correttamente se l'applicazione è aperta o no. Nello screenshot qui sotto, per esempio, sono vistosamente aperti e attivi Mail, LibreOffice, Twitter, Namely e Firefox, ma il trattino azzurro sotto le rispettive nel Dock c'è solo per Twitter e Namely. Inoltre facendo Alt-Tab mi risultano disponibili solo Finder, Twitter e Namely. I cinque rettangoli bianchi nel Dock qui sotto erano icone di Firefox, stranamente prive del logo dell'applicazione. Bizzarro. Dopo un reboot tutto ha ripreso a funzionare normalmente.


Migrando da Snow Leopard viene attivato automaticamente quello che Apple chiama “scorrimento naturale”, che potrà anche avere vagamente senso su un touchpad ma che sulla rotellina di un mouse è, almeno per i vecchietti come me, assolutamente contro natura. Per fortuna un giretto nelle Preferenze di Sistema risolve tutto.
Attenzione anche ai driver e alle applicazioni, che potrebbero risultare incompatibili. Per esempio, il driver per monitor supplementare tramite porta USB della Diamond (BVU195, che ho descritto qui) per Snow Leopard smette di funzionare sotto Mountain Lion, e stando alle reazioni iraconde nei forum di supporto i driver versione 1.8 Displaylink per Mountain Lion sono inutilizzabili. L'antivirus di Sophos va aggiornato scaricando l'apposita versione e rimuovendo quella preesistente prima di installare quella nuova.

2012/08/02
Se avete un archivio di mail piuttosto corposo, possono passare diverse ore prima che Mountain Lion vi consenta di farvi ricerche approfondite, per cui scegliete bene il momento in cui effettuare la migrazione. Sembra infatti che Mail.app di ML reindicizzi tutto l'archivio. Infatti nelle prime ore dopo l'installazione Mail.app mi offriva solo ricerche nei mittenti e negli argomenti delle mail ma non nel corpo del loro testo. Dopo qualche ora è comparsa anche l'opzione di ricerca “il messaggio contiene...”.
Se volete regolare la dimensione del font nella barra laterale di Mail.app, quest'impostazione è stata spostata (già dai tempi di Lion) alle Preferenze di Sistema, sezione Generali, e nascosta con il nome poco intuitivo di Dimensioni icona barra laterale.
Per eliminare l'irritazione e la distrazione della comparsa del riquadrino-banner di notifica ogni volta che arriva una mail si va nelle Preferenze di Sistema e si sceglie Notifiche, Mail, Nessuno.

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Published on July 30, 2012 04:55
OS X Mountain Lion, prova d'installazione
Installare Mountain Lion
Sto installando OS X 10.8 (Mountain Lion) sul mio Macbook Air 13" (che ha su Lion). Pubblico questi rapidi appunti di viaggio per ricordarmi cosa fare e non fare e per segnalarvi trucchi e magagne della migrazione. È sottinteso che prima di un aggiornamento di questa importanza è indispensabile effettuare un backup.
L'acquisto di Mountain Lion è semplice: si avvia l'App Store e si compra OS Mountain Lion a 20 franchi svizzeri (15,99 euro nell'App Store italiano). Lo si può comperare anche senza carta di credito, usando una iTunes Card, da quello che vedo.
Il download è lungo (4,3 gigabyte) e scarsamente segnalato: all'avvio si viene portati automaticamente al LaunchPad, dove compare l'icona di Mountain Lion con la dicitura Trasferimento. Nient'altro. Decisamente poco informativo. Solo dopo un po' mi sono accorto che il puntino bianco sovrapposto all'icona si sta allargando perché è l'inizio di una barra che indica l'avanzamento del download.
Attenzione a non cliccare sull'icona di Mountain Lion in Launchpad nella speranza di avere maggiori informazioni: se lo fate, l'unico risultato è che la dicitura sotto l'icona cambia da Trasferimento a In pausa e il download si ferma; è quindi facile interrompere inconsapevolmente lo scaricamento. Per avere più informazioni sul download e avere una stima dei tempi previsti bisogna avviare l'App Store e cliccare sull'icona Acquistate.
Circa due ore dopo. Download completato. Se avete altre macchine da aggiornare, risparmierete molto tempo e molta banda usando la tecnica descritta da 9to5mac per creare una penna USB o scheda SD d'installazione (che comunque può sempre servire in emergenza). Non ho ancora testato questa tecnica; lo farò quando aggiornerò gli altri Mac recenti del Maniero Digitale.
Cliccando su Continua nella finestra che compare a fine download, bisogna accettare la licenza del software, che specifica che c'è una clausola di rimborso come quella di Windows (hmmmm....) e che se avete più di un Mac non è obbligatorio acquistare una copia di Mountain Lion per ciascun computer (punto 2B). Sembrebbe esclusa la possibilità di far girare Mountain Lion virtualizzato su hardware non Apple.
Dando il consenso alla licenza e all'avvio dell'installazione, Mountain Lion macina un paio di minuti e poi riavvia il computer. Macina per altri venti minuti circa, poi riavvia di nuovo. Chiede l'ID Apple (ignorabile se non l'avete o non lo volete usare): dice che la richiesta della data di nascita che compare a questo punto servirebbe anche "per recuperare la tua password nel caso in cui la dimenticassi", ma non mi sembra un buon sistema di protezione, dato che scoprire la data di nascita di qualcuno è assolutamente banale. Potrebbe essere saggio immettere una data fasulla (da ricordare).
Compare una serie interminabile di termini e condizioni da accettare (una copia è sul computer e un'altra è presso Apple qui). Poi è il turno di iCloud, che ho rifiutato di configurare: prima voglio valutarne le implicazioni, e finora ho vissuto benissimo senza iCloud, per cui non ho fretta.
Fatto questo, il Mac è pronto per l'uso di base con Mountain Lion, ma ci possono essere altri aggiornamenti: per esempio, se usate Mail il suo primo avvio chiede di aggiornare l'archivio di posta. Nel caso del mio Air, c'è anche un aggiornamento firmware che richiede un altro riavvio. Poi ci sono le configurazioni di tutte le funzioni nuove di condivisione, come l'area delle notifiche (icona in alto a destra sulla barra menu), fonte di distrazione continua se non la s'imposta in modo meno garrulo del suo default, e l'eventuale pulizia del Dock (nel quale ricompaiono l'App Store e Launchpad – due cose che non uso quasi mai e quindi trovo inutile avere nel Dock – e fanno la propria comparsa Promemoria e Note). Fra l'altro, se dovete rimuovere un'icona dal Dock, ricordate che in Mountain Lion dovete trascinarla più lontano del solito dal Dock per far comparire la nuvoletta di rimozione.
In conclusione. Tutto sommato, l'aggiornamento è stato indolore (almeno per ora) e ha richiesto circa tre ore. Vale la pena di farlo? Per quanto riguarda le novità del sistema operativo, a mio avviso no (magari salterà fuori qualche miglioria poco visibile che scoprirò con l'uso, ma per ora l'impatto è particolarmente blando); per restare aggiornati sul fronte della sicurezza, sì, visto che anche il Mac oggi è preso di mira dal malware e visto anche il prezzo più che ragionevole. Ma non è certo un aggiornamento epocale che invoca di essere installato il più presto possibile.
Per esempio, la novità apparentemente promettente del riconoscimento vocale (attivabile premendo due volte il tasto fn in qualunque applicazione dopo aver attivato l'opzione di dettatura) si smorza per gli italofoni, perché l'italiano non è supportato (attualmente ci sono solo francese, giapponese, inglese in tre varianti e tedesco), e comunque c'è il problema della privacy, perché tutto quello che dite durante la dettatura viene inviato ad Apple per l'analisi. Come se non bastasse, ad Apple "vengono inviate anche altre informazioni, come ad esempio i tuoi contatti". Tutto questo viene indicato molto chiaramente, ma è un approccio "alla Siri" che chi ha esigenze di riservatezza professionale difficilmente troverà accettabile. Perché non fare il riconoscimento vocale direttamente sul computer, che non ha le limitazioni di potenza di uno smartphone?
Per quel che mi riguarda, paradossalmente la novità più immediatamente utile di Mountain Lion è un ritorno al passato e al buon senso: la ricomparsa della voce di menu Salva con nome o Salva come, che era stata sostituita dal sistema delle versioni dei documenti in Lion. Era sparita la possibilità di un gesto classico come quello di aprire un documento e poi salvarlo con un altro nome (o meglio, era nascostissima e farraginosa). Ora in Mountain Lion la voce di menu, ribattezzata Salva col nome, è richiamabile tenendo premuto il tasto Opzione quando si sceglie il menu File e circolano già trucchetti (grazie a @l_rsa) per renderla direttamente accessibile.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

L'acquisto di Mountain Lion è semplice: si avvia l'App Store e si compra OS Mountain Lion a 20 franchi svizzeri (15,99 euro nell'App Store italiano). Lo si può comperare anche senza carta di credito, usando una iTunes Card, da quello che vedo.
Il download è lungo (4,3 gigabyte) e scarsamente segnalato: all'avvio si viene portati automaticamente al LaunchPad, dove compare l'icona di Mountain Lion con la dicitura Trasferimento. Nient'altro. Decisamente poco informativo. Solo dopo un po' mi sono accorto che il puntino bianco sovrapposto all'icona si sta allargando perché è l'inizio di una barra che indica l'avanzamento del download.
Attenzione a non cliccare sull'icona di Mountain Lion in Launchpad nella speranza di avere maggiori informazioni: se lo fate, l'unico risultato è che la dicitura sotto l'icona cambia da Trasferimento a In pausa e il download si ferma; è quindi facile interrompere inconsapevolmente lo scaricamento. Per avere più informazioni sul download e avere una stima dei tempi previsti bisogna avviare l'App Store e cliccare sull'icona Acquistate.
Circa due ore dopo. Download completato. Se avete altre macchine da aggiornare, risparmierete molto tempo e molta banda usando la tecnica descritta da 9to5mac per creare una penna USB o scheda SD d'installazione (che comunque può sempre servire in emergenza). Non ho ancora testato questa tecnica; lo farò quando aggiornerò gli altri Mac recenti del Maniero Digitale.
Cliccando su Continua nella finestra che compare a fine download, bisogna accettare la licenza del software, che specifica che c'è una clausola di rimborso come quella di Windows (hmmmm....) e che se avete più di un Mac non è obbligatorio acquistare una copia di Mountain Lion per ciascun computer (punto 2B). Sembrebbe esclusa la possibilità di far girare Mountain Lion virtualizzato su hardware non Apple.
Dando il consenso alla licenza e all'avvio dell'installazione, Mountain Lion macina un paio di minuti e poi riavvia il computer. Macina per altri venti minuti circa, poi riavvia di nuovo. Chiede l'ID Apple (ignorabile se non l'avete o non lo volete usare): dice che la richiesta della data di nascita che compare a questo punto servirebbe anche "per recuperare la tua password nel caso in cui la dimenticassi", ma non mi sembra un buon sistema di protezione, dato che scoprire la data di nascita di qualcuno è assolutamente banale. Potrebbe essere saggio immettere una data fasulla (da ricordare).
Compare una serie interminabile di termini e condizioni da accettare (una copia è sul computer e un'altra è presso Apple qui). Poi è il turno di iCloud, che ho rifiutato di configurare: prima voglio valutarne le implicazioni, e finora ho vissuto benissimo senza iCloud, per cui non ho fretta.
Fatto questo, il Mac è pronto per l'uso di base con Mountain Lion, ma ci possono essere altri aggiornamenti: per esempio, se usate Mail il suo primo avvio chiede di aggiornare l'archivio di posta. Nel caso del mio Air, c'è anche un aggiornamento firmware che richiede un altro riavvio. Poi ci sono le configurazioni di tutte le funzioni nuove di condivisione, come l'area delle notifiche (icona in alto a destra sulla barra menu), fonte di distrazione continua se non la s'imposta in modo meno garrulo del suo default, e l'eventuale pulizia del Dock (nel quale ricompaiono l'App Store e Launchpad – due cose che non uso quasi mai e quindi trovo inutile avere nel Dock – e fanno la propria comparsa Promemoria e Note). Fra l'altro, se dovete rimuovere un'icona dal Dock, ricordate che in Mountain Lion dovete trascinarla più lontano del solito dal Dock per far comparire la nuvoletta di rimozione.
In conclusione. Tutto sommato, l'aggiornamento è stato indolore (almeno per ora) e ha richiesto circa tre ore. Vale la pena di farlo? Per quanto riguarda le novità del sistema operativo, a mio avviso no (magari salterà fuori qualche miglioria poco visibile che scoprirò con l'uso, ma per ora l'impatto è particolarmente blando); per restare aggiornati sul fronte della sicurezza, sì, visto che anche il Mac oggi è preso di mira dal malware e visto anche il prezzo più che ragionevole. Ma non è certo un aggiornamento epocale che invoca di essere installato il più presto possibile.
Per esempio, la novità apparentemente promettente del riconoscimento vocale (attivabile premendo due volte il tasto fn in qualunque applicazione dopo aver attivato l'opzione di dettatura) si smorza per gli italofoni, perché l'italiano non è supportato (attualmente ci sono solo francese, giapponese, inglese in tre varianti e tedesco), e comunque c'è il problema della privacy, perché tutto quello che dite durante la dettatura viene inviato ad Apple per l'analisi. Come se non bastasse, ad Apple "vengono inviate anche altre informazioni, come ad esempio i tuoi contatti". Tutto questo viene indicato molto chiaramente, ma è un approccio "alla Siri" che chi ha esigenze di riservatezza professionale difficilmente troverà accettabile. Perché non fare il riconoscimento vocale direttamente sul computer, che non ha le limitazioni di potenza di uno smartphone?
Per quel che mi riguarda, paradossalmente la novità più immediatamente utile di Mountain Lion è un ritorno al passato e al buon senso: la ricomparsa della voce di menu Salva con nome o Salva come, che era stata sostituita dal sistema delle versioni dei documenti in Lion. Era sparita la possibilità di un gesto classico come quello di aprire un documento e poi salvarlo con un altro nome (o meglio, era nascostissima e farraginosa). Ora in Mountain Lion la voce di menu, ribattezzata Salva col nome, è richiamabile tenendo premuto il tasto Opzione quando si sceglie il menu File e circolano già trucchetti (grazie a @l_rsa) per renderla direttamente accessibile.Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.

























Published on July 30, 2012 04:55
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