Debora Parisi's Blog, page 3
August 16, 2023
RECENSIONE ARMILLA MECCANICA DI FABIO CARTA
 
Salve a voi, splendide persone, oggi recensirò Armilla Meccanica, romanzo di Fabio Carta, autore del già approfondito Ambrose.
Purtroppo èstata una lettura che non mi è piaciuta molto, presto scoprirete il perché:
"I Mekaincarnavano un'idea, quasi un'ideologia in verità, quella del gigantismomeccanico dell'umanità alla conquista delle stelle. Troppo grande l'universoper affrontarlo con le sole piccole membra fornite all'uomo dalla natura".
Su una remotaminiera extrasolare Geuse, un vecchio mek-operaio, giorno dopo giorno vede i fruttidel suo duro lavoro sfumare a causa di una crisi economica senza precedenti,che coinvolge tutte le colonie della Via Lattea. Come molti altri medita diprendere ciò che gli spetta e di cambiare vita. Ma non è così facile.
Ad anni luceda lì la Metrobubble, la capitale finanziaria della galassia, è stravolta dalloslittamento temporale tra sistemi planetari, dai disordini e dalle rivoluzioni.Ora a regnare è un feroce dittatore che si fa chiamare Meklord. I nativi delpianeta, i queer, gli fanno guerra per quanto possono, mentre attendono l'aiutodella Terra o di chiunque avrà il coraggio di sfidare per loro le maree deltempo e le armate meccaniche del tiranno.
Un liberatore,un pirata, un avventuriero o anche solo un semplice operaio.
PurtroppoArmilla Meccanica presenta troppe problematiche per arrivare a tre stelle.
Iniziamo coi lati positivi: ha un worldbuilding interessante e ricco di eventisocio culturali.
L'idea dei mecha come parte fondamentale della società così come le tematichefilosofiche ed anti capitaliste affrontate sono molto intriganti. Per dire cisono dei momenti di riflessioni tra gli operai dell'azienda sul perchécontinuano a lavorare in un ambiente che li considera dei numeri, incapaci divivere davvero. Oppure di come il Mekalord stesso rappresenti il totalitarismoassoulto che ha abbracciato la liberarizzazione estrema del mercato. Non possodire sia una società oggettivista poiché tale movimento aborra qualsiasi formadi dittatura in quanto in contrapposizione con il capitalismo stesso, ma siavvicina molto a tale filosofia di pensiero.
L'Armilla èun'intelligenza artificiale che funge da guida morale per la società el'obbiettivo del Mekalord è controllarla. Ciò fa riflettere su due cose:l'umanità ha bisogno di un'entità che consideri superiorie a sé, come unadivinità, affinché possa guidarla moralmente, mentre il Mekalord cerca dicorromperla ai propri scopi. Potrebbe essere una metafora di come le religionio filosofie vengano strumentalizzate dalle dittature affinché venga mantenutoil potere.
Purtroppo ciò non basta a salvare il romanzo. A rovinare principalmente lalettura è lo stile prolifico, ricco di digressioni, tecnicismi e pochissimidialoghi che rendono l'andamento della narrazione molto lento.
In un capitolo succedono così tanti eventi che può confondere la narrazione,lasciando poco spazio al lettore di focalizzarsi su tematiche alla volta. Forsese la narrazione fosse stata presa con calma, analzizando una tematica allavolta avrebbe potuto fare breccia nel lettore.
I personaggi, a differenza di pochi come il Mekalord, non li ho trovati moltoapprofonditi, sacrificati dagli infodump sulla storia. Se avessero avuto illoro tempo, avrei potuto affezionarmi a loro.
In Conclusione preferisco il libro precedente dell'autore, Ambrose, menoprolisso e più diretto, con altrettanti temi filosofici e una geopoliticainteressante. 
June 30, 2023
INTERVISTA A VITTORIA AGOSTINELLI, "IL RIBELLE DI ALENDER" SAGA EDIZIONI
 
Buonasera mici ed amici, oggi avremo come nostra ospire un volto conosciuto, già presente in diversi nostri articoli: Vittoria Agostinelli.
Cosa bolle in pentola? Ma naturalmente il suo nouovo libro, pubblicato da Saga Edizioni: "Il Ribelle di Alender", ma bando alle ciance, diamo la parola a Vicky:
  
Ciao Vikyraccontaci un po' di te, com'è nata la tua passione per la letteratura inparticolare il genere mm?
Ciaoe grazie per lo spazio che mi stai dedicando nel tuo blog.
La mia passione per la lettura è nata quando ero bambina e non se n’è maiandata. Una storia d’amore che dura da tutta la vita, insomma. L’attrazione perla tematica M/M nasce nell’adolescenza, quando ho scoperto per la prima volta imanga yaoi, le fanfiction e i racconti originali a tema omosessuale pubblicationline e la letteratura LGBT+. 
Ci sono altrigeneri che tu prediligi?
Certamente.I miei generi preferiti sono il fantasy, lo storico, il fantasy-storico e ilgotico, ma in generale sono una lettrice abbastanza onnivora. Essendo l’M/M unatematica, mi piace vederla applicata a qualunque genere, ma leggo anche libriche non la contengono.
Cosa ti affascinadella letteratura mm e se dovessi spiegarla ai profani come la definiresti
Parlaredi omosessualità spesso porta con sé tutto un pathos che inevitabilmenteaffascina e colpisce. Essendo purtroppo qualcosa di non ancora del tuttoaccettato in molti contesti, può dare vita a storie di forte intensità. Inoltrel’omosessualità maschile mi rimanda a concetti classici, a come per esempioveniva considerata nell’antichità; mi viene in mente soprattutto l’anticaGrecia. E al concetto di due virilità che si incontrano e che, nell’attosessuale, si sottomettono l’una all’altra senza per questo perdere di virilità,anzi accrescendola nel reciproco donarsi. Insomma, un immaginario cheindubbiamente può risultare molto affascinante e interessante.
Sedovessi spiegare i libri a tematica M/M a chi non ne sa nulla, direi che sitratta semplicemente di amore, non poi così diverso da quello che si può trovarein titoli con relazioni eterosessuali, se non forse in una rappresentazionemaschile diversa, più sensibile, spesso meno tossica. Ma naturalmente questodipende anche dal singolo titolo e dalla penna dell’autore, non vogliogeneralizzare. Ci sono libri problematici anche con questa tematica!
Altre tue opere sono state protagoniste nel mio blog come i figli dellafollia e l'eredità del principe, ora vorrei chiederti come sono state questetue esperienze passate e vorrei domandarti se vorresti un po' anticiparciqualcosa sul tuo nuovo libro
Sonoaffezionata a tutti i miei libri precedenti ma ormai li considero “giovani”.Storie che mi hanno accompagnato nella crescita della mia scrittura finoall’autrice che sento di essere diventata. E questo spartiacque per me èrappresentato proprio da “Il ribelle di Alender”: tutto ciò che ho pubblicatoprima lo sento ormai giovane e per certi versi superato. Confesso infatti che,oggi come oggi, vorrei che “Il ribelle di Alender” fosse stato il mio primo libropubblicato.
Si tratta diun fantasy M/M autoconclusivo, dove c’è una storia d’amore importante (o più diuna?) che però non vuole mettere in ombra il contesto politico el’ambientazione, anzi. Spero di essere riuscita nell’intento, saranno i lettoria dirlo.
Parlaci deiprotagonisti del tuo romanzo, sbaglio o partono da un archetipo che sta andandoabbastanza in voga ovvero enemies to lovers?
Sì,io adoro gli enemies to lovers, perché portano con sé tutta una serie diostacoli e problematiche che rendono le storie potenzialmente interessanti.Oltre al fatto che solitamente sono degli slow burn, quindi storie d’amore acottura lenta, dove i due non si fanno gli occhi dolci appena si vedono madevono affrontare un percorso di innamoramento, e in generale come persone, primadi diventare amanti.
Nelmio romanzo nello specifico, oltre alle problematiche legate all’essere nemici,ci sarà un altro elemento a ostacolare i protagonisti nel loro rapporto ma nonlo rivelo per non fare spoiler.
Unodei due personaggi si chiama Markos, che nonostante sia originario di un regnorivale è diventato comandante delle truppe di Valhìn, capitale di Alender. Mentreè sulle tracce di un gruppo di ribelli viene a conoscenza di un intrigo che nonsi sarebbe mai aspettato e che mette in discussione il suo ruolo, ponendolo difronte a una scelta.
Dell’altroprotagonista non voglio dire niente, perché va scoperto.
Quali archetipi tipiace descrivere nella tua storia?
Aparte l’enemies to lovers, come dicevo, lo slow burn. Poi c’è la questionedegli intrighi politici e della vendetta… si possono considerare archetipi?Chiedo scusa, non sono brava in queste cose.
Quali sono i tuoiprogetti per il futuro?
L’annoprossimo, sempre per Sága edizioni, uscirà uno spin off de “Il ribelle diAlender”; anche questo autoconclusivo, con personaggi diversi e una diversastoria, in comune hanno solo l’ambientazione.
Poiho un romance M/M con il tema del BDSM già pronto e sto capendo cosa farne,come e dove verrà pubblicato. Sto attendendo risposta dagli editori a cui l’hoinviato.
Attualmentesto scrivendo un racconto, un retelling in chiave M/M della fiaba diCenerentola.
Peril resto si vedrà. Ho tante cose che mi frullano per la testa!
June 27, 2023
Terza Tappa Blogtour "I Doni Dell'Abisso" - NPS Edizioni
 
  
Mici ed amici, benvenuti a questo nuovo episodio, terza tappa del blogtour su "I doni dell'abisso", romanzo di Giuseppe Gallato pubblicato da NPS Edizioni. Qua troverete la pagina dell'evento: https://www.facebook.com/events/1597409257453016/
Nel romanzo vi sono diversi racconti ispirati al folklore siciliano, uno di questi è quello sulla misteriosa Fata Morgana, abitante dello Stretto di Messina (letteralmente un covo di mostri, tra Scilla, Cariddi e le Sirene, ve lo raccomando proprio).
Ma diamo la parola a Giuseppe, per introdurci questa creatura misteriosa:
1) Narraci una breve trama del racconto. Riassumilo inpoche parole, regalandoci tre aggettivi per descriverlo.
Sitratta di una trasposizione in chiave fantasy della Leggenda Siculo-Calabradella Fata Morgana. La storia è ambientata al tempo delle invasioni barbariche,quando un’orda di conquistatori – dopo aver attraversato tutta la penisola –giunse allo stretto sulla Costa Calabra con l’intento di conquistare la Sicilia.Trovandosi sprovvisto di imbarcazioni, il re barbaro a capo delle truppe presela decisione di affidarsi a Morgana, una donna apparsa un giorno dal nulla peroffrirgli l’isola. Era agosto, le acque erano tranquille e mentre l’aria eratersa e limpida, la magia della Fata fu in grado di far apparire la Siciliavicinissima. Fu a quel punto che il re barbaro si tuffò in acqua, sicuro dipoter raggiungere l’isola con poche semplici bracciate. Ma quando l’incanto siruppe, lui affogò miseramente. Tutto, infatti, era un miraggio, un’illusionedella bella e sconosciuta donna, che altri non era se non la Fata Morgana.
Parole chiave: Illusione, Protezione,Conquista
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Illustrazione della Fata Morgana
(Illustrazione di Marco Pennacchietti)
2) Quali leggende e creature fantastiche conosceremo?
La Morrigan èuna dea della mitologia celtica e irlandese, e più precisamente la dea dellaguerra e della morte, ma talvolta è anche vista come una dea madre, portatricedi fertilità. Tra le tante versioni, la più celebre si concentra sul renderlauna donna dai grandiosi poteri magici, capace di trasformarsi sul campo dibattaglia in un lupo bruno o in un corvo, annunciando la morte agli eroi piùvalorosi. Sono proprio queste le creature fantastiche che conosceranno ilettori leggendo “L’illusione di Morgana”. Ma attenzione alle sorprese finali!
3) Dove è ambientato il racconto?
Il racconto èambientato a ridosso dello Stretto di Messina, nello specifico sulla CostaCalabra. In una versione della leggendapare che Morgana, giunta in Sicilia per accompagnare Re Artù nella suadestinazione finale fino al vulcano dell’Etna, si innamorò della meravigliosaisola e decise di stabilire edificare un castello di cristallo nelle profonditàmarine dello Stretto di Messina.
4) Un breve estratto dal racconto.
“Spire mortalilo trascinarono senza pietà verso il fondo. E in quella rinnovata angoscia, isuoi occhi strabuzzati incrociarono quelli di Morgana, che dall’alto loguardava con un’espressione assente, senza emozioni. Infine, il re sprofondònelle acque, il buio lo imprigionò nel suo sconfinato e tremendo silenzio. Perl’eternità.”
5) Indica una canzone, da ascoltare comecolonna sonora al racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc)da abbinare.
Difficile indicarneuna in particolare. Direi: "The Council Of Elrond”, da “The Lord Of TheRings: The Fellowship Of The Ring”, perché rievoca in me il canto con cuiMorgana fa la sua prima apparizione nel racconto; “The Last of His Name”,composizione del bravissimo BrunuhVille, per il momento in cui il re barbarocombatte le creature di Morgana; e “Mercy in darkness”, track dei “Two StepsFrom Hell”, quando Andor, prima di sprofondare nelle acque, incrocia gli occhiprivi di emozioni della Fata.
 
(Fonte: https://www.kukaosmagazine.com/morgana-e-artu-from-sicily-with-love/)
  
June 23, 2023
Segnalazione "Contratto Blindato: Attento a ciò che desideri", di Debora Parisi
 
Ebbene sì, abbiamo compreso come funziona l'autopubblicazione su Kindle. Questo piccolo racconto è un regalo per voi, micetti, per il supporto nella recente situazione di censura che ha riguardato la prossima uscita di Scheletri Ebook (essendo un p*rno horror, ad Amazon non piace il genere). 
  Nazahir, dopo secoli di prigionia, viene involontariamente liberato dalla timida restauratrice Meriam. Bramoso di farle esaudire i tre desideri per essere finalmete slegato dal vincolo terreno, il djinn segue la donna fino a casa sua. Ma dovrà stare attento a ciò che desidera...
Un racconto breve urban fantasy ispirato al folklore marocchino.
  
     BIOGRAFIA AUTORE
  
  Debora Parisi è studentessa universitaria di giorno e cacciatrice di leggende e mitologie di notte. Scrive fin da piccola e dal 2019 ha pubblicato numerosi racconti: Il Bosco e Il drago della foresta (in Racconti dal Piemonte, Fiabe e Favole, Historica Edizioni), Il caso del basilisco, Fuga da Malaperla, Il gatto nero e Non è colpa mia (in Bestie d'Italia volume due e tre, Streghe d'Italia, Fantasmi D'Italia, NPS Edizioni), La freccia d'oro (in Astro Narrante: Sagittario, Fanucci), Io sono Lilith (in Guerriere, Mezzelane), Una Gentile Nonnina (Eat Read Blood Saga Edizioni), e per Delos Digital "La Fame Della Foresta" e "Aqruabuamelu- Gli uomini scorpione". Gestisce un blog chiamato El micio racconta e un canale youtube intitolato Antro del Drago, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri e folklore.
Quando non rincorre dietro alle belve fantastiche, partecipa al programma di divulgazione culturale chiamato "Culturalmente", gestito dall'associazione Nati Per Scrivere, collabora con le riviste Hyperborea e Upside Down Magazine.
Ha una gatta di nome Kimba, veterana amante delle coccole. 
April 28, 2023
Recensione "Codice Alpha" di Maria Carla Mantovani
 
  
Maria Carla Mantovani ritorna su questo blog con una trilogia distopica interessante, ovvero "Codice Alpha".
  Nella moderna città-Stato di Alexandria si è diffuso l’utilizzo degli “Alpha”, impianti elettronici posti sulla tempia delle persone che consentono di scaricare informazioni direttamente nella mente dell’interessato, attivandole con dei codici alfanumerici.
Quando la tranquilla impiegata Helen Wilcox trova per caso un codice anomalo e decide di scaricarlo sul proprio Alpha, improvvisamente viene presa di mira dalla polizia governativa e non ha altra scelta che mettersi in fuga; la caccia alla malcapitata è guidata da Ethan Marks, spregiudicato politico desideroso di fare carriera e accedere alle vette del potere.
Helen, di colpo strappata alla propria vita monotona e confortevole, dovrà scoprire la verità su cosa si nasconde nel proprio Alpha e sul perché il governo è disposto a tutto pur di non lasciarselo sfuggire.
A differenza della dilogia space opera "Il Fulcro dell'Universo", il ritmo narrativo è incalzante, abbinato all'azione presente nel libro. Avremo infatti diversi combattimenti, spionaggi e anche attentati.
Siamo in un mondo distopico non molto differente dal nostro, oserei dire che pare quasi un'esasperazione dell'indea di tracciabilità per il fisco, il governo ecc. La gente, tramite un impianto di lettura codici chiamato Alpha posto nella tempia, può fare qualsiasi cosa: estrarre denaro dal proprio conto, pagare la spesa, visualizzare un video porno ecc. Potremmo dire che è la versione futuristica di applicazioni come We Chat o Satis Pay.
Parliamo dei lati positivi: ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, in particolare quello di Helen. La nostra eroina è volutamente irritante e gli altri personaggi la fanno percepire come stupida, sviando il lettore dalle loro reali intenzioni. Infatti Helen si rivelerà essere l'unica ad aver proposto una soluzione sensata, tacciata dagli altri perché ritenuta sciocca.
Il suo vivere da classe media le impedisce di vedere il malcontento di coloro considerati reietti, ma nonostante ciò non risulta abbastanza corrotta dal sistema per non farsi completamente travolgere dal pregiudizio.
A differenza di altri distopici, lei non si unisce al ribelli perché reputa giusta la loro causa, ma perché è costretta, cosa che ho trovato molto interessante se vogliamo vedere le storie distopiche proproste sul mercato moderno.
Ethan Marks potremmo considerarlo il secondo protagonista, un uomo ambizioso, schiacciato dai suoi superiori. Venera il primo ministro, vero potere dietro le quinte, ma penso che il suo amore per lei sia più legato alla sua idealizzazione piuttosto che alla persona. Ethan lo considero un parallelo di Helen, ma al contempo opposto: non è ingenuo, è svalutato dagli altri, ma a differenza della nostra impiegata, non si preoccupa di sporcarsi le mani né di uccidere.
Interessante è anche il dualismo tra il potere di UNICA e la fazione dei ribelli: due facce della stessa medaglia. Entrambi disposti a uccidere innocenti, pensando che ciò sia per il bene superiore. Evelyn, il capo creduto scomparso, si rivelerà una persona ben diversa da come i suoi seguaci la dipingono, spietata esattamente come il primo ministro.
Ho apprezzato anche le poche scene comiche, come quella all'articolo dei gatti, in cui si satirizza come basta un articolo strappalacrime per far pensare che una persona sia automaticamente buona.
Unica pecca: in contrapposizione delle altre sue opere, come Il Fulcro dell'Universo, non si capisce bene in quale stato o nazione siamo, rendendo l'intera ambientazione ambigua: ucronia? Non saprei dirlo. Alexandria pare uan città indefinita, l'unica cosa certa è che sia di cultura anglofona.
Nel complesso l'ho trovato un buon distopico lontano dai soliti YA che ci propongono.
March 31, 2023
Recensione Mistcrawler di Alberto di Stefano
 
Buongiorno, mici ed amici, oggi parlermo di un libro di un autore a noi noto: Alberto di Stefano. Conosciuto grazie alla Saga dei Kalesin che fungerà da base per il sequel videoludico The Ballad Singer, l'autore ci ha regalato un libro per certi aspetti più oscuro dei precedenti.
  
    
  
Ailbhe è dentro una cella, inerme e martoriato. Poco alla volta i ricordi nefasti tornano alla mente e la disperazione lo attanaglia, mentre dei passi risuonano all’esterno. Sua moglie e sua figlia sono state brutalmente assassinate e lui reso impotente e incarcerato. Mentre i suoi aguzzini lo sollevano da terra per portarlo al patibolo, la forza della disperazione lo pervade e grazie ad essa riesce a liberarsi per perpetrare subito la propria vendetta. Colm il Nero, una leggenda vivente, un guerriero impareggiabile la cui fama lo precede ovunque egli vada. È un uomo che non sopporta le ingiustizie e quando si dedica a una causa, la persegue fino al successo o alla sconfitta. I suoi passi lo condurranno per vie inaspettate e gli faranno trovare risposte a un passato oscuro. Triona, la maga suprema, colei che governa il mondo conosciuto col pugno di ferro, negando la stregoneria a tutti i maschi, uccidendo i bambini ancora in fasce. Mossa da scopi oscuri sembra che la sua malvagità sia fine a se stessa, ma qualcosa nel suo animo è stato lacerato a tal punto da cambiarla profondamente...
  
Come menzionato in precedenza, siamo lontani dalla saga epica dei Kalesin: lo stile narrativo è crudo e movimentato, s'avvicina a quello dello Sword & Sorcery piuttosto che all'epic fantasy. Avviso che sono presenti diverse scene graficamente violente, non adatte a un pubblico sensibile.
Ailbhe è un antieroe mosso dalla vendetta e brutalmente spietato con i nemici, anche se forse, in paragone col mondo che lo circonda, è ancora un uomo di principi, come l'onore.
Colm il Nero è forse il personaggio che più si avvicin al concetto di "paladino", parola particolare che ci legherà a un'altra tematica, teniamoci pronti. Colm è un personaggio che ha sofferto, ma a differenza di Ailbhe, ha un animo generoso ed è riuscito a trovare un equilibrio tra il desiderio di vendetta e quello di una nuova vita.
Triona è un'antagonista interessante, così come Triumvar nella trilogia dei Kalesin, la maga è un personaggio tridimensionale: da una parte abbiamo una matriarca spietata che vuole mantenere col pugno di forza l'oppressione dettata dalla sua classe sociale, dall'altra la donna che rimpiange la vita che ha lasciato e le persone che ha tradito. Triona ha scalato le vette del potere, ma a quale prezzo?
La società descritta è molto interessante, in quanto vi è un regime matriarchico che riguarda però solo le maghe, le donne non magiche vengono trattate alla stregua di serve, esattamente come gli uomini non magici. I maghi, invece, vengono uccisi alla nascita perché l'unica e vera minaccia al matriarcato magicentrico creato da loro. La presenza di persone di altri genere col dono, infatti, minerebbe al potere costruito nei secoli.
Altre creature non umane sono presenti, come i nani, ma non tutte vengono riconosciute dalla società: gli elfi, ad esempio, vengono considerati leggende.
Il sistema magico è a metà tra l'hard e il soft magic, con una magica a base elementale, dove quella legata alla parte psichica è considerata la più rara e potente di tutte.
Oltre all'ambientazione Sword & Sorcery, la struttura della trama mi ricorda una storia D&D: abbiamo un paladino (Colm), un guerriero (Ailbhe), due maghi e momentaneamente una ladra/assassina/guaritrice.
Unica pecca: la parte degli elfi l'ho trovata forzata, a mio parere poteva essere gestita meglio.
In conclusione, se vi piacciono le storie di vendetta e lo sword & sorcery, questo libro fa al caso vostro.
March 11, 2023
COMUNICATO STAMPA "LA RAGIONE PER CUI" DI MARCO SANTEUSIANO
 
  
Rieccoci a una nuova segnalazione, questa volta abbiamo come protagonista il nuovo romanzo di Marco Santeusiano 
La ragione per cui
di Marco Santeusanio
Weird - Racconto lungo
Copertina di Dante Primoverso
Collana a cura di Luigi Pachì
Una discesa nella follia, tra segreti inconfessabili e oscuri sospetti...
Pietro e Giovanni sono due amici di lunga data, nati e cresciuti nello stesso paese dell'entroterra campano. Il primo, orfano di entrambi i genitori, è rimasto praticamente solo dopo che l'amico ha lasciato il paese per andare a vivere a Milano. È molto contento quando questo gli annuncia il suo ritorno dopo molto tempo. Solo che Giovanni è cambiato, introverso, alienato, silenzioso, impaurito. Qualcosa non va? Nessuno può immaginare che una tragedia è dietro l'angolo
Sarà l'inizio di una discesa nella follia, tra segreti inconfessabili, oscuri sospetti, uomini misteriosi e una ricerca della verità che assumerà i tratti della vera e propria ossessione.
L'AUTORE
Marco Santeusanio è nato a Napoli il 07/11/1995 e vive a Milano. Studente di media audiovisivi e comunicazione, dopo aver partecipato e avuto riconoscimenti in concorsi letterari dedicati alle scuole, in parallelo alla carriera accademica ha coltivato la sua passione per il cinema e la scrittura.
Ha frequentato scuole e laboratori, imparando dallo sceneggiatore e fumettista Diego Cajelli, dagli sceneggiatori Filippo Gravino e Corrado Morra, nonché dai romanzieri Fabio Guarnaccia, Diana Lama e Simonetta Santamaria.
Il suo cortometraggio La Sepoltura è stato selezionato nel 2018 al FI PI LI Horror Fest di Livorno e a L'Aquila Horror Festival. I suoi precedenti racconti sono stati acquisiti per la pubblicazione online su Thriller Magazine (Mostri) e dalla casa editrice Providence Press (The Highest Search)
Al momento sta preparando il suo esordio nella saggistica, curando una ricerca sui rapporti tra cinema italiano e americano negli anni '70.
EDIZIONE EBOOK
Data di uscita: 21 febbraio 2023
Editore: Delos Digital srl
Collana: Innsmouth n. 111
Pagine (stimate): 30
Formati: epub, kindle
Prezzo: Euro 1,99
Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825423563/l...
ISBN: 9788825423563
Visita Delos Digital: sul web https://delos.digital - su Facebook https://www.facebook.com/delosbooks/ - su Twitter https://twitter.com/DelosBooks
Scrivi a Delos Digital: lettori staff@delosdigital.it - giornalisti comunicazione@delosdigital.it
Pubblica con Delos Digital: https://delos.digital/pubblica
March 6, 2023
Recensione "La Promessa del Drago" di Barbara Repetto
 
  
Buonasera, mici ed amici, oggi avremo come ospite della rubrica recensioni "La Promessa del Drago" di Barbara Repetto, di cui ho già recensito il primo volume della saga.
  Sono passati tre anni da quando ser Nemo ha preso con sé il giovane Cederik. Le difficoltà, le privazioni e l'addestramento hanno temprato lo spirito del ragazzo, trasformandolo da umile servo in valente guerriero.
Ma il cammino è ancora lungo: i segreti del suo maestro stanno per essere svelati, una fanciulla in pericolo necessita di soccorso immediato, e la rivoluzione per riconquistare il trono dei draghi è alle porte!
Tra terre insidiose, comandanti malvagi e re spietati, Cederik dovrà combattere duramente per mostrarsi all'altezza del destino glorioso che gli è stato predetto.
Basteranno la fede e il coraggio a salvarlo?
Affilate gli artigli e snudate le zanne, l'avventura vi attende!
Come abbiamo intuito, il ruolo di ser Nemo nella storia verrà ulteriormente ampliato: non è solo un cavaliere errante, ma un principe senza regno e ultima speranza per la dinastia precedente.
Ho notato una dicotomia interessante nei titoli tra il Drago e il Lupo: mentre nel primo libro era Cedrik il fulcro dello sviluppo narrativo, in quanto era la sua storia di formazione, nel secondo volume l'importanza viene condivisa con Nemo, ultima speranza del suo regno.
Se prima Ser Nemo appariva come una figura saggia, quasi incapace di compiere errori, scoprendo la sua vita precedente impariamo che è un uomo come tutti gli altri. Ha paura del suo dovere sociale, ma al contempo non può permettere che un re crudele distrugga il suo popolo. 
A differenza del primo volume, viene introdotto finalmente l'elemento magico, sebbene sia relegato all'ambiente divino. La Dea principale del pantheon della saga si presenta a Cedrik, annunciandone il destino. La magia quindi è qualcosa di impercettibile, misteriosa, relegata all'ambiente religioso.
Inoltre, rispetto al libro precedente, Cedrik viene introdotto nell'ambiente politico, tra intrighi di corte e guerre politiche. Non è più il ragazzino innocente e ignorante verso il mondo, ma un uomo pronto a combattere contro i mostri.
La fidanzata di Nemo è un personaggio enigmatico: pare che l'autrice abbia voluto giocare con lo stereotipo della damigella pura e in pericoloso, perché sembra che Gwen sia un'abile diplomatica e attenta osservatrice. Forse è solo una facciata costruita per sopravvivere alle angherie della parente?
Unica pecca: il capitolo sull'infiltrazione al castello per liberare Gwen è troppo beve e semplicistico in quanto sarebbe un'azione complessa e articolata.
Nonostante ciò, il seguito de Il Risveglio del Lupo è un low fantasy interessante che potrebbe suscitare la curiosità sia a coloro che amano il genere sia una storia con personaggi complessi.
February 3, 2023
BLOGTOUR FANTASMI D'ITALIA: INTERVISTA A FRANCESCA CAPPELLI
 
  
Buonasera mici ed amici, oggi avremo come ospite una persona a noi già nota, ovvero Francesca Cappelli. Vi ricordate? Ha partecipato alla rubrica Fantasy eDiversità e ha parlato anche del suo romanzo, “L’altra anima della città”. Qui racconterà i particolari del suo racconto “Nos contra todos”, racconto dell’antologia Fantasmi d’Italia.
1) Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?
Il racconto “Nos contra todos” nasce dall’aver avuto la fortuna di visitare il meraviglioso (e purtroppo semi-abbandonato) castello di Sammezzano, a Leccio, in provincia di Firenze.
Inoltre, con la compagnia teatrale di cui faccio parte, abbiamo lavorato a uno spettacolo sulla figlia della geniale mente dietro alla costruzione del castello. Lo spettacolo è nato in collaborazione con l’associazione di volontari che cerca di prendersi cura del castello e si occupa di farne conoscere la storia. Così ho scoperto le vicende della famiglia Panciatichi Ximenes d’Aragona.
Ci sono alcune leggende su presunti avvistamenti di fantasmi nel castello: ho unito queste ultime a tutto ciò che ho avuto modo di conoscere mentre lavoravo allo spettacolo.
2) Quali fantasmi o creature fantastiche conosceremo?
Sentiremo parlare del misterioso Tiberio, scopriremo qualcosa sulla famiglia del castellano e ne sapremo di più sulla maledizione dei leoni.
3) Un breve estratto dal racconto.
Lo vede, per un attimo, chiarissimo, contro il buio nascosto dietro una porta. Un filo che sembra di fumo, una traccia traslucida che galleggia nell’aria. E le pare di sentire anche uno scambio di sussurri: c’è una voce grave, che saltella, come in preda a sentimenti forti e rabbiosi, e un’altra, più acuta, pacata, esasperata ma non rassegnata. Non capisce le parole, ma ascolta il saliscendi del tono di quelle voci, e si lascia inebetire per qualche momento dall’incanto.
4) Indicate una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto
Colonna sonora: “Runs in the familiy” di Amanda Palmer
  
  
 
BIOGRAFIA
Francesca Cappelli nasce nel 1983 in provincia di Firenze. È insegnante di Lettere nella scuola media. I suoi racconti, che sperimentano le diverse strade del fantastico, sono stati inclusi in svariate antologie dal 2009 a oggi, fra cui Tutto inizia da O e altri racconti dal Trofeo Rill e dintorni (Wild Boar, 2016) e Prisma 3 (Moscabianca, 2022). Ha pubblicato il romanzo urban fantasy L’altra anima della città per NPS Edizioni nel 2020, e il racconto Il diavolo accanto per la collana Strane Visioni Digital di Edizioni Hypnos, nel 2022.
Si dedica anche alla musica folk, con il progetto Edlynn, al teatro e al gioco di ruolo. Talvolta, con l’identità di Ed, parla e scrive di genere, diritti e libertà.
January 31, 2023
BLOGTOUR FANTASMI D'ITALIA: INTERVISTA A MAENA DELRIO
 
  
  
Buonasera mici ed amici, oggi ospiterò la settima tappa del blogtour su Fantasmi d’Italia, pubblicata  da NPS Edizioni. Protagonista dell’intervista è Maena Delrio, autrice del racconto “La Juaria” ambientato in Sardegna.
1) Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?
Il mio racconto parla di un ragazzo che giunge per lavoro a Tortolì, una località di mare sita nella costa orientale della Sardegna. E lì, attraverso l'incontro con una anziana signora riscopre non solo le proprie origini, ma anche l’importanza della famiglia e dei legami di sangue.
2) Quali fantasmi o creature fantastiche conosceremo?
Conoscerete la Juaria, la processione dei morti, che in Sardegna è rappresentata da anime danzanti che seguono un carro di buoi. Ma anche la figura della biddemortos, colei che vede i morti e fa da tramite tra il mondo dei vivi e l’aldilà.
3) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?
Ho ambientato il racconto nel paese dove vivo, Tortolì. Nonostante sia ormai una piccola città, le tradizioni e le credenze sono ancora parecchio radicate.
4) Un breve estratto dal racconto.
«Sa Juaria fudi» spiegò Bainza.
«La processione dei morti» le fece eco Maria. «Camminano per i vicoli, fino ad arrivare al cimitero. Chi li sente deve sbarrare la porta e non deve assolutamente affacciarsi alle finestre. Chi li segue va incontro a un destino terribile».
«Perciò, se ho ben capito, chi li vede è destinato a morire?»
L’anziana madre annuì con il capo. Alzò la voce, sforzandosi di parlare in italiano in modo che comprendessimo esattamente ciò che di terribile ci stava rivelando: «Entro l'anno se li vede, il giorno stesso se entra con loro in cimitero.»
 
Biografia Maena Delrio.
Nasce a Lanusei nel 1981. Nel 2000 consegue la maturità classica e si trasferisce a Tortolì, dove vive attualmente con il compagno e i tre figli. Nel 2013 vince il primo di tanti concorsi per racconti brevi al premio nazionale “Io Racconto”, con “Ginepri”, che parla della sua Ogliastra.
Nel 2018 pubblica la raccolta di racconti a quattro mani Oltre il confine(Pentagora Edizioni), scritta con l’amica di penna Mara Sordini. La terra d’origine è spesso protagonista delle sue storie.
Con Gli impiccati non muoiono subito (NPS Edizioni), vince la seconda edizione del con-corso letterario “Misteri d’Italia”, promosso dall’associazione “Nati per scrivere”.



