Giovanni De Matteo's Blog: Holonomikon, page 10
June 28, 2020
Cahiers du cinéma (2)
Samuel su Clint Eastwood: “Quello è il signore spaziale?”
14 marzo 2020
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Space Cowboys (2000, regia di Clint Eastwood).
June 23, 2020
Lo Zar non è morto
Altro appuntamento in casa Kipple, dopo quello con l’antologia tributo dedicata al ricordo di Sergio “Alan D.” Altieri la scorsa settimana. Stavolta si tratta della terza prova sul campo del nextstream, quell’approccio laterale alla fantascienza su cui abbiamo iniziato a sperimentare nel 2015 (Next-Stream. Oltre i confini di genere, il primo titolo), e che nel 2018 ha riscosso un insperato successo con il secondo volume, Next-Stream. Visioni di realtà contigue.
Dal blog dell’editore:
Lo zar non è morto è il titolo di questo volume, undici storie ucroniche, fantapolitiche o semplicemente ambientate in un “tempo fantastico” che, lette una di fila all’altra, sembrano riscrivere gli ultimi cent’anni di Storia.
Il libro è disponibile in formato cartaceo e digitale sul sito della casa editrice, nei principali store on line e nelle librerie. All’interno racconti di Giulia Abbate, Giovanni De Matteo, Ettore Maggi, Francesco Troccoli, Daniele Cambiaso, Sandro Battisti, Alessandro Forlani, Domenico Mortellaro, Franco Ricciardiello, Pee Gee Daniel e Nicoletta Vallorani. I curatori sono Lukha B. Kremo e Domenico Gallo.
Muovendo da Lo zar non è morto – Grande romanzo d’avventure, un romanzo scritto nel 1929 da un gruppo di letterati italiani provenienti da diverse correnti culturali capeggiati dal padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti, riscoperto nel 2005 da Giulio Mozzi ma purtroppo presto nuovamente consegnato all’oblio. I curatori partono da questa suggestione per imbastire una scorribanda ai confini tra immaginario di genere e mainstream, confezionando un’antologia di undici storie ucroniche, fantapolitiche o ambientate in un tempo alternativo “che, lette una di fila all’altra, sembrano riscrivere gli ultimi cent’anni di Storia, quel lasso temporale che ci separa dalla nascita della contemporaneità e dalla scomparsa degli Zar”.
Dalla prefazione di Lukha B. Kremo e Domenico Gallo:
E allora esistono, a fianco a noi, infiniti universi che si creano a ventaglio ogni frazione di tempo in cui infiniti fenomeni quantistici letteralmente esplodono. Ma il mondo quantistico è decisamente controintuitivo e richiede spesso uno sforzo di immaginazione per raffigurarsi “materialmente” cioè che non lo è, ciò che nega la nostra esperienza quotidiana e classica. Ebbene è come se ogni ucronia fosse l’universo duale del nostro per ogni episodio storico che conosciamo. Ma al di là di una qualche verosimiglianza fisica, l’ucronia è uno sforzo di comprendere la Storia attraverso la sua falsificazione, la nostra Storia, quella che condividiamo. È un modo per amplificarne le contraddizioni, per mettere a nudo ciò che è alla base della politica: l’occultamento della verità.
Il mio contributo è l’ultima storia che ho scritto nel 2019 ed è un racconto a cui mi legano sentimenti contrastanti. S’intitola Prometheus Post Mortem, che mi rendo conto non essere il titolo più sottile uscito dalla mia testa, ma di sicuro ne condensa bene il nucleo narrativo. Lo spunto politico di partenza non è altro che la mia crescente insofferenza per l’analfabetismo civile di tutta quell’amorfa marea populista che negli ultimi anni si è andata tingendo sempre di più, e sempre più spudoratamente, di bieche sfumature sovraniste. Non occorre nominare esponenti, capilista, portavoce, partiti o movimenti… dal racconto credo si capisca bene chi avevo in mente mentre scrivevo. Nella finzione, per dipingere una burocrazia sclerotizzata e cannibale e ritrarre la problematica resistenza non solo politica, ma anche morale, dei protagonisti, non ho potuto fare a meno di ispirarmi a quei capolavori della coppia formata da Enki Bilal e Pierre Christin che sono Le falangi dell’ordine nero e Battuta di caccia, due delle più belle storie a fumetti (e non solo) che abbia mai letto, che insieme compongono il meraviglioso dittico di Fins de siécle (1979-1983).
I protagonisti sono, per la prima volta da quando scrivo ora che ci penso, i tre componenti di una famiglia: padre, madre e figlia. Due di loro sopravvivono e architettano un piano di vendetta per onorare la memoria del terzo.
La componente fantascientifica è data da una rivoluzionaria tecnologia che promette di simulare fedelmente la coscienza umana, e che il regime dittatoriale che controlla l’immaginaria Austrasia, una federazione mitteleuropea di matrice etnica e culturale sia slava che germanica, pretende di usare per i propri scopi sinistri contro i suoi oppositori. Ancora una volta l’argomento della riproduzione della mente fornisce carburante narrativo a una mia storia (era successo, tra l’altro, proprio nella precedente iterazione di Next-Stream).
E sì, anche questa è una storia che vive di incastri, in cui la struttura è intesa a produrre una forte influenza sull’impatto emotivo della lettura, con i diversi punti di vista che si combinano tra loro in un gioco di rimandi e richiami a collegare tra di loro le diverse parti. È anche un racconto in cui c’entrano – e molto – Walter Benjamin e Dylan Thomas.
E adesso ho scritto fin troppo. L’invito spassionato, viste le altre dieci firme riunite nel volume e il sigillo dei due curatori, è a leggere l’antologia e commentarla. Un libro così nasce per sua stessa natura predisposto al dibattito. Buona lettura!
June 21, 2020
Premio Italia 2020: i risultati
E così il 20 giugno, al termine della prima Italcon virtuale della storia, sono stati annunciati anche i vincitori dell’ultima edizione del Premio Italia. Partivamo da qui e la mia trentatreesima nomination personale in quindici anni si è tradotta nel mio secondo Premio Italia e mezzo (dopo gli articoli del 2012 sui viaggi nel tempo, scritto a quattro mani con il socio Lanfranco Fabriani, e del 2014 sulla fantascienza cyberpunk e post-cyberpunk). Anche questa volta concorrevo in una categoria amatoriale, ma stavolta il premio è arrivato per il racconto. Per la precisione questo, a cui resto molto legato.
In un certo senso, è come mantenere una promessa, ma è ancora presto per montarsi la testa.
Voglio quindi ringraziare tutti i partecipanti che hanno accordato a Red Dust le loro preferenze e Luca Bonatesta che ha scelto di ripubblicarlo nella sezione narrativa del Club GHOST, dandomi la possibilità di concorrere nella categoria dei racconti non professionali, e complimentarmi con tutti gli altri finalisti e vincitori, tra cui diversi amici. A mio parere è stata una bella edizione della Italcon, riuscita come esperimento per le modalità atipiche dello svolgimento, e impreziosita dall’idea del curatore del premio Silvio Sosio di valorizzare anche i piazzamenti tra i finalisti. Speriamo che anche questo aiuti ad allargare la platea dei votanti il prossimo anno.
June 20, 2020
Cahiers du cinéma (1)
Samuel su Zathura: “Un bel film di coccodrilli mannari”.
7 marzo 2020
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Zathura (2005, regia di Jon Favreau).
June 16, 2020
A noi vivi… le cronache dell’Armageddon
Sono trascorsi tre anni da quel giorno che nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere, ma Alan D. Altieri, Sergio per gli amici, è ancora con noi, come dimostrano due iniziative che hanno visto la luce in questa terza, triste ricorrenza.
La prima, grazie al coordinamento del formidabile trio composto da Cecilia Lavopa, Andrea Novelli e Giampaolo Zarini, è apparsa sulle pagine di Contorni di Noir, con i ricordi di una nutrita schieri di amici e autori che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare con lui. Potete leggere i nostri contributi nei due post che li raccolgono tutti, da cui credo che emerga bene un affresco a tutto tondo di questo gigante della letteratura italiana contemporanea.
La seconda è un annuncio a cui tengo molto, perché è il frutto di un anno e mezzo di lavoro, un arco di tempo durante il quale con Alessio Lazzati abbiamo visto nascere e crescere un progetto che accarezzavamo praticamente dal giorno dopo quella tragica data di tre anni fa. Fin da subito è stato un nostro comune cruccio trovare un modo per omaggiare degnamente il ricordo di un amico e un maestro troppo importante per poter condensare in una manciata di parole la portata dell’influenza che ha esercitato su di noi. Poi nell’autunno 2018, in occasione di uno StraniMondi, Andrea Vaccaro, curatore per Kipple Officina Libraria della collana K_Noir, ci lanciò il guanto di una sfida che noi accettammo con l’entusiasmo degli incoscienti. Ed ecco il risultato.
Dal sito dell’editore:
Venti contributi tra narrativa e realtà, tra omaggio e memento, esplorano i sentieri tracciati dal bardo dell’Apocalisse; autori, colleghi, amici e familiari ricordano l’esploratore del vuoto, evocando la sua immensa disponibilità, bravura, capacità di sintetizzare intere forme di Letteratura in un’apocalittica visione creativa ogni giorno più attuale.
I racconti di Danilo Arona, Barbara Baraldi, Umberto Bertani, Italo Bonera, Sandro Battisti, Andrea Carlo Cappi, Gianluca D’Aquino, Alessandro Defilippi, Giovanni De Matteo, Alessio Gallerani, Giuseppe Genna, Lukha B. Kremo, Luca Mazza & Jack Sensolini, Valeria Montaldi, Gianfranco Nerozzi, Andrea Novelli & Gianpaolo Zarini, Claudia Salvatori, Dario Tonani, rendono omaggio a Der Wolf, il bardo dell’Apocalisse, l’esploratore del vuoto. Con la prefazione di Franco Forte, un ricordo di Dario C. Altieri e Adrian D. Altieri e la sontuosa copertina di Franco Brambilla.
Emerse dalle tenebre.
Memento e incubo.
Un uomo in un mantello colore delle ombre, su un cavallo da guerra colore dell’acciaio. Un viandante. Nient’altro che un viandante in nero.
Avanzò lungo la strada flagellata dalla pioggia del Giorno dei Morti. Superò i relitti di case sventrate, invase da erbacce sibilanti nel vento. L’aria era opaca, miasmatica. Vapori lividi si levavano dal lastrico di pietre, disperdendosi contro nubi simili ad antracite liquefatta. Nessuna luce arrivava sulla terra. Forse la luce aveva semplicemente cessato di esistere.
Alan D. Altieri, Magdeburg. L’Eretico (Corbaccio, 2005)
June 13, 2020
Posto di blocco
15 febbraio 2020
Agente: – Buonasera. Patente e libretto per favore.
Papà: – Buonasera, ecco.
A.: – Aspettate qui.
Mamma: – Samuel, hai visto i carabinieri? Adesso ti arrestano… Anzi, ci arrestano tutti.
P.: – Ma cosa dice mamma? Così lo fai spaventare… Non è vero, Samuel… non ascoltarla.
M.: – Samuel? Ehi… Cosa sta facendo?
P.: – Samuel? Non avere paura…
Samuel: – Io sono Batman!
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David Finch, illustrazione di copertina per Batman #700 (9 giugno 2010).
June 11, 2020
Fase 2.5: un sussurro dall’Interliminale
L’interliminale, quello spazio situato tra due soglie, che non appartiene né allo spazio prima né a quello dopo, è un concetto che somiglia molto alla condizione che stiamo vivendo da alcune settimane. Decretata a inizio maggio la fine del lockdown, siamo entrati in questo «spazio di mezzo», in cui non siamo più ibernati né pienamente tornati alla libertà di prima. Viviamo quindi in una condizione sospesa, in cui non solo quello che continua a succedere intorno a noi, ma anche quello che ci si profila davanti allunga ombre ancora piuttosto fosche sul nostro presente.
Nel mondo si sono superati oggi i 7,5 milioni di casi, le vittime sono oltre 420.000, e il contagio ha non solo raggiunto dimensioni preoccupanti in Brasile e Russia, ma cresce rapidamente in paesi come Perù, Cile, Messico, Pakistan, Bangladesh e Sud Africa, tutti caratterizzati da aree urbane densamente abitate, in cui il distanziamento sociale si sta dimostrando di difficile attuazione in assenza di rigide disposizioni di contenimento. Ormai ci stiamo gradualmente abituando all’idea di dover convivere a lungo con il virus.
In questo scenario, sono venuti meno molti dei miei propositi degli ultimi mesi, inclusa la voglia di aggiornare regolarmente il blog, che invece per alcune settimane ero riuscito a trovare. Ma nell’Interliminale tutto si fa tranne crogiolarsi nell’inattività. E in effetti, dietro le quinte, sono state settimane frenetiche, in cui sono culminati alcuni progetti che da mesi (e in alcuni casi anche anni) erano in gestazione.
Di alcuni di questi vi parlerò nei prossimi giorni (in effetti se ne sta già parlando, nei corridoi della rete). Per altri, l’auspicio è che la gestazione porti prima o poi a dei risultati pubblicamente spendibili.
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Paul Delvaux, Paesaggio con lanterne (1958).
May 12, 2020
Il virus nell’immaginario
La redazione di Quaderni d’Altri Tempi ha pensato di dare il suo contributo alla transizione nella Fase 2 e ha confezionato un maxi speciale dedicato al virus nell’immaginario e nella comunicazione, nelle sue varie declinazioni.
Mi è toccato fortuitamente l’onore e l’onere di aprire le danze con questa panoramica delle epidemie immaginate e messe in scena da scrittori, sceneggiatori e registi, attraverso un centinaio di titoli di romanzi, racconti, fumetti, film e serie TV. Come si faceva all’università un tempo (ora non so), ve lo presento a partire dalla bibliografia, in cui proprio l’altra sera notavo l’assenza di due film che ero convinto non mi sarebbero sfuggiti (Cassandra Crossing di George Pan Cosmatos ed Epidemic di Lars von Trier) e di un terzo (in realtà tre, tutti molto belli) di cui in realtà ho parlato altrove (si da il caso proprio qui, a partire dai primi due della trilogia prequel del Pianeta delle Scimmie scaturita da Rise of the Planet of the Apes), ma è anche vero che con la lista di titoli sbrodolata qua sotto fare entrare tutto in trentamila battute è già stato un mezzo miracolo per un grafomane come me.
A voi beccare le eventuali altre omissioni…
Letture
Alan D. Altieri, L’ultimo rogo della Morte Rossa in Underworlds. Echi dal lato oscuro. Tutti i racconti vol. 4, TEA, Milano, 2011.
Alan D. Altieri, Miss Ecclesiaste in Armageddon. Scorciatoie per l’Apocalisse. Tutti i racconti vol. 1, TEA, Milano, 2008.
Alan D. Altieri, Un’alba per l’Ecclesiaste in Underworlds. Echi dal lato oscuro. Tutti i racconti vol. 4, TEA, Milano, 2011.
Margaret Atwood, L’altro inizio, Ponte alle Grazie, Milano, 2014.
Margaret Atwood, L’anno del diluvio, Ponte alle Grazie, Milano, 2010.
Margaret Atwood, L’ultimo degli uomini, Ponte alle Grazie, Milano, 2003.
Greg Bear, La musica del sangue, Editrice Nord, Milano, 1997.
Greg Bear, La musica del sangue, in Gardner Dozois (a cura di), Il meglio della SF. L’Olimpo dei classici moderni, Mondadori, Milano, 2008.
David Brin, L’uomo del giorno dopo, Editrice Nord, Milano, 1995.
Max Brooks, Manuale per sopravvivere agli zombie, Einaudi, Milano, 2006.
Max Brooks, World War Z, Cooper, Roma, 2013
Octavia E. Butler, Sopravvissuta, Interno Giallo/Mondadori, Milano, 1994.
Richard Calder, Dead Boys, HarperCollins, London, 1994.
Richard Calder, Dead Things, HarperCollins, London, 1996.
Richard Calder, Virus ginoide, Editrice Nord, Milano, 1996.
Albert Camus, La peste, Bompiani, Milano, 2017.
John Christopher, La morte dell’erba, Beat, Milano, 2014.
James S. A. Corey, Leviathan. Il risveglio, Fanucci, Roma, 2015.
James S. A. Corey, Caliban. La guerra, Fanucci, Roma, 2015.
James S. A. Corey, Abaddon’s Gate. La fuga, Fanucci, Roma, 2016.
James S. A. Corey, Cibola Burn. La cura, Fanucci, Roma, 2016.
Arthur Conan Doyle, La nube avvelenata, Newton, Roma, 1994.
Michael Crichton, Andromeda, Garzanti, Milano, 2018.
Giovanni De Matteo, Language Is a Virus (Again) , Prismo, 14 giugno 2016.
Giovanni De Matteo, L’epidemia: il noir post-apocalittico di Per Wahlöö , Holonomikon, 9 marzo 2020a.
Giovanni De Matteo, Bios di Robert C. Wilson, ovvero il caso della natura contro l’uomo , Holonomikon, 11 aprile, 2020b.
Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, La caduta, Mondadori, Milano, 2011.
Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, La progenie, Mondadori, Milano, 2009.
Guillermo Del Toro e Chuck Hogan, Notte eterna, Mondadori, Milano, 2012.
Greg Egan, Distress, Mondadori, Milano, 2002.
Greg Egan, La Terra moltiplicata, Editrice Nord, Milano, 1998.
Nicola Griffith, Ammonite, Elara, Bologna, 2007.
Frank Herbert, Il morbo bianco, Mondadori, Milano, 2019.D. James, I figli degli uomini, Mondadori, Milano, 2013.
Stephen King, L’ombra dello scorpione, Bompiani, Milano, 2017.
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Nancy Kress, Ej-Es, in David G. Harwell (a cura di), Venti galassie, Mondadori, Milano, 2007.
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Nancy Kress, Inerzia, in Gardner Dozois (a cura di), Supernovae. II parte, Mondadori, Milano, 1996.
Nancy Kress, Miracoli e giuramenti, Fanucci, Roma, 2000.
Jack London, La peste scarlatta, Adelphi, Milano, 2009.
Charles Eric Maine, Il grande contagio, Mondadori, Milano, 2009.
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Cormac McCarthy, La strada, Einaudi, Milano, 2014.
China Miéville, Embassytown, Fanucci, Roma, 2016.
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Alastair Reynolds, Absolution Gap, Mondadori, Milano, 2015.
Alastair Reynolds, La città del cratere, Mondadori, Milano, 2017.
Alastair Reynolds, Redemption Ark, Mondadori, Milano, 2014.
Alastair Reynolds, Rivelazione /1, Mondadori, Milano, 2009.
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David Wellington, Monster Nation, Mondadori, Milano, 2009.
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visioni
Danny Boyle, 28 giorni dopo, Fox, 2004 (home video).
John Cabrera, Cosimo De Tommaso, H+: The Digital Series, YouTube, 2012-2013.
Claire Carré, Embers, Papaya, Chaotic Good, Bunker Features, Usa, 2015.
Kevin Costner, L’uomo del giorno dopo, Warner Bros Entertainment Italia, 1999 (home video).
Michael Crichton, Il mondo dei robot, Warner Bros., 2013 (home video).
David Cronenberg, Videodrome, Universal Pictures Italia, 2008 (home video).
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Guillermo Del Toro, Chuck Hogan, The Strain (Stagioni 1-3), Fox, 2018 (home video).
Marc Fergus, Hawk Ostby, The Expanse, Amazon Prime, 2015-in corso.
Marc Forster, World War Z, Universal Pictures Italia, 2013 (home video).
Juan Carlos Fresnadillo, 28 settimane dopo, Fox, 2008 (home video).
Mick Garris, L’ombra dello scorpione, Universal Pictures Italia, 2007 (home video).
Terry Gilliam, L’esercito delle 12 scimmie, Universal Pictures Italia, 2010 (home video).
Robert Kirkman, Frank Darabont, The Walking Dead – Stagioni 1-9, Warner Bros, 2019 (home video).
Francis Lawrence, Io sono leggenda, Warner Bros. Entertainment Italia, 2008(home video).
Chris Marker, La Jetée/Sans Soleil, Sony Pictures, 2019 (home video).
Terry Matalas, Travis Fickett, L’esercito delle 12 scimmie, Netflix, 2015-2018 (home video).
Fernando Meirelles, Blindness, Cg, 2011 (home video).
Terry Nation, Survivors – I sopravvissuti, Yamato Video / Dolmen Home Video, 2009 (home video).
Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 1, Warner Bros, 2017 (home video).
Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 2, Warner Bros, 2018 (home video).
Jonathan Nolan, Lisa Joy, Westworld – Stagione 3, Sky, 2020.
Ubaldo Ragona, L’ultimo uomo della Terra, Ripley’s Home Video, 2017 (home video).
George Romero, La notte dei morti viventi, DNA, 2012 (home video).
Boris Sagal, 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra, Warner Bros. Entertainment Italia, 2008 (home video).
Steven Soderbergh, Contagion, Warner Home Video, 2012 (home video).
Shinya Tsukamoto, La mutazione infinita di Tetsuo il fantasma di ferro, Minerva Pictures Group, 2013(home video).
Robert Wise, Andromeda, Universal, 2015 (home video).
Gli altri articoli che completano lo speciale sono una riflessione di Roberto Paura sulle figure dei virologi, infettivologi ed epidemiologi nella comunicazione della crisi e un’analisi di Valerio Pellegrini di Plague Inc., un gioco per smartphone che simula proprio l’evoluzione di una crisi da un focolaio virale. Il quarto pezzo, a firma di Gennaro Fucile, uscirà questa settimana e sarà incentrato sullo scollamento tra cronaca e fiction, con una riflessione sul gioco di specchi tra la realtà e l’immaginario mandato in pezzi dall’emergenza.
May 3, 2020
Diario dell’anno della pandemia. Giorno 54. Verso la Fase 2, senza uno straccio di programma
Giorno 54 della pandemia e ultimo dello stato di quarantena decretato ormai quasi due mesi fa. Domani inizierà la Fase 2, da tutti tanto attesa da aver lasciato molti delusi nell’annuncio fatto dal governo, che in effetti sembra ancora alquanto lontano dal riuscire a definire un qualcosa che somigli vagamente a una road map o a una strategia per traghettare con sicurezza il paese fuori dall’emergenza (delusione ben sintetizzata da questo editoriale di Luca Sofri).
Guardandoci indietro, ma senza andare a ritroso più di tanto, fermandoci appena a ieri, la fotografia dell’Italia è quella di un paese che ha registrato finora 209.328 casi di contagio e 28.710 decessi, che ne fanno il terzo (dietro USA e Spagna) e secondo (dietro ai soli USA, ma prossimi a essere sopravanzati dalla conta delle vittime in UK) paese più colpito al mondo. Anche se la curva dei nuovi contagi è in evoluzione calante, abbiamo comunque ancora poco meno di duemila nuovi casi registrati al giorno. La curva dei casi attivi, anch’essa in calo, faceva registrare ieri 100.704 casi ancora positivi, ma dobbiamo ancora una volta sottolineare due aspetti di queste statistiche: sono i dati ufficiali raccolti dalle regioni per la Protezione Civile, e scontano sia la strategia dei test (non tutti i sospetti sono testati) sia la definizione di guariti (che comprende anche i dimessi non ancora risultati negativi al test).
Quindi, anche nell’evidente sottostima dei dati ufficiali, continuiamo ad avere almeno centomila casi attivi, prevalentemente concentrati nelle regioni del nord (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto concentrano circa il 75% dei casi fatti registrare in Italia dall’inizio dell’emergenza). Per intenderci, l’8 marzo i casi positivi erano poco più di 6mila. Inoltre, ieri solo 26 province non facevano registrare nuovi casi (in maggior parte, e per fortuna, al Centro-Sud e nelle isole), ma è bene comunque ricordare che per dichiarare superato lo stato emergenziale dell’epidemia occorre che trascorrano due periodi pieni di incubazione del virus (che nel caso del SARS-CoV-2 corrisponderebbe a un tempo di 30-40 giorni).
May 1, 2020
Premio Italia 2020: i finalisti
Con il consueto tempismo (ahem…), eccomi a ribloggare una notizia vecchia di quasi una settimana. Lunedì sono stati resi noti i finalisti all’ultima edizione del premio Italia. Se non si sa ancora quando verranno resi noti i vincitori (la premiazione è prevista nell’ambito di Fantàsia 2020, a San Marino, ma appare quanto meno improbabile che la manifestazione si svolgerà come programmato a metà giugno), le date certe riguardano la finestra per esprimere le proprie preferenze, che rimarrà aperta fino al 15 maggio. Nel momento in cui scrivo sono già più di 230 le schede di voto inviate, quindi questo post non ha alcuna valenza «promozionale», ma si limita a voler ringraziare tutti quelli che hanno accordato durante la prima fase un voto ai candidati connettivisti, molti dei quali approdati a contendersi l’ambito trofeo direttamente o con i progetti collettivi a cui hanno preso parte:
Illustrazione o copertina
Ksenja Laginja, Cacciatore di Sirene, Kipple Officina Libraria
Curatore
Andrea Vaccaro
Collana
Avatar, Kipple Officina Libraria
Saggio
Giovanni Agnoloni, Tolkien: la Luce e l’Ombra, Kipple Officina Libraria
Antologia
Franco Forte, Strani mondi, Urania Millemondi – Mondadori
Carmine Treanni, Altri futuri, Delos Digital
Racconto di autore italiano su pubblicazione professionale
Lukha B. Kremo, Ipersfera, Strani Mondi, Urania Millemondi – Mondadori
Racconto di autore italiano su pubblicazione amatoriale
Giovanni De Matteo, Red Dust, Club Ghost (ne parlavamo qui)
Articolo su pubblicazione amatoriale
Linda De Santi, Totalitarismi, ruoli di genere e maternità: uno sguardo alla narrativa distopica delle donne, Next Station (ne parlavamo qui)
Giovanni De Matteo, Di cosa parlate quando parlate di fantascienza?, Holonomikon
Numerosi anche i candidati che non sono entrati nella shortlist, in alcuni casi solo per pochi voti (è il caso di questo blog, che ha mancato la finale pur avendo raggranellato la bellezza di 27 segnalazioni… o di Quaderni d’Altri Tempi con 31 segnalazioni… grazie a tutti, uno per uno!).
Complimenti anche a tutti gli altri finalisti, tra cui moltissimi amici: Franco Brambilla, Carmine Treanni, Maico Morellini, Silvio Sosio, Giorgio Raffaelli e Annalisa Antonini, Giulia Abbate e Elena Di Fazio, Luigi Petruzzelli, Silvia Castoldi, Francesco Verso, Davide Del Popolo Riolo, Luca Mazza, Alessandro Vietti, Dario Tonani, Emanuele Manco, Elisa Emiliani, gli amici di Fondazione SF… e sicuramente dimentico qualcuno.
A questo punto in bocca al lupo a tutti e che vinca… uno dei migliori!