Key Genius's Blog, page 244

June 22, 2015

#heartofflesh #love #puntorossoroom #eros...





#heartofflesh #love #puntorossoroom #eros #romance

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Published on June 22, 2015 07:26

June 21, 2015

#CuorediCarne - estratto #LoveWillTearUsApartAgain

«L’ho capito che non ti ricordi di me, sai?» lo
dice tutto di seguito con la testa bassa.

Lui sobbalza e da un calcio al prato. «Scusa…»

«Fa nulla. Non mi sono offesa.» Inclina la testa di
lato e fa una leggera smorfia con la bocca. I capelli neri le solleticano il
giubbetto di jeans. «Ecco perché sono venuta con questo.» Alza il sacchetto
verso di lui. «Così ti ricorderai» gli sorride.

Andrea annuisce poco convinto. «Che devo fare?»

Lei indica l’altalena. «Siediti.»

Facile a dirsi, ma non a farsi. È per bambini e il
sedile è stretto per lui ora, ma per farla contenta, tenta di sedersi. Anche se
sente i ganci nelle gambe, non dice nulla e attende.

Lei s’inginocchia davanti e apre il sacchetto. Dentro
c’è un lettore CD come non se ne vedono da almeno dieci anni. Un lettore
famigliare, oltretutto.

«Era del tuo papà. Quel giorno, lo hai preso per
farmi ascoltare questa canzone…» accenna lei inserendogli nelle orecchie dei
vecchi auricolari. «È stata l’ultima volta che ci siamo visti. Non ho potuto
più rendertelo, infatti. Non potevo darlo ai tuoi, lo avevi rubato per me.» Sorride
arrossendo. «Chiudi gli occhi» suggerisce.

Lei preme play
e Andrea ascolta la canzone.

Parte una chitarra, poi una seconda e la batteria permettendo
di far emerge un sound particolare; sembra rock
ma è inconsueto, sa di gotico e punk. È una canzone melodica, però. Batte
il piede a ritmo senza rendersene conto.

Una voce maschile carica di malinconia accenna le
prime parole:

“When routine bites hard

And ambitions are low

And resentment rides high

But emotions won’t grow

And we’re changing our ways

Taking different roads…”

La conosce!

La sente arrivare dal suo lontano passato con un
bagaglio carico di ricordi.

Vede se stesso bambino seduto in sala con le
gambette penzoloni dalla sedia. Il padre ha appena ricevuto un disco nuovo, arriva
dall’estero. La portinaia Gina glielo ha spedito a sua volta a Clusone perché
non poteva aspettare. È tutto eccitato e ne parla alla mamma, e anche lei è
contenta.

Barbara ha i codini e mangia un pezzo di focaccia alle
olive, che prende una per una infilandoci dentro le dita. È piccolina, forse ha
cinque anni o meno.

Andrea vede il CD sul tavolo domandandosi che avrà
mai di speciale. C’è un tizio pallidissimo con i capelli scuri a caschetto, ha
la bocca vicino al microfono e tutto il resto è nero. È scritto in una lingua
che non conosce anche se sa essere Inglese.

Ma i suoi sono così contenti che decide di
prenderlo e ascoltarlo. Lo acchiappa insieme al lettore e corre fuori. Corre
veloce…

“Then love,
love will tear us apart again”
canta Ian Curtis, la voce dei Joy Division,
il gruppo preferito dei suoi genitori. È una raccolta uscita nel 2000 che
contiene una canzone speciale. “Love,
love will tear us apart again.”

Andrea corre da una bambina cui vuole molto bene. È
con lei che si diverte tutto il giorno in montagna. Corre dalla sua inseparabile
amica, la sua cara…

«Susina!» esclama spalancando gli occhi.

Lei sorride e annuisce.

Le accarezza il viso ritrovando in quello sguardo
scuro e dolce, gli occhietti vispi e allegri di un tempo. In quella bocca
morbida e delicata, le macchioline di Nutella. Negli zigomi lisci e rosei,
rivede le gote paffutelle e rosse. In quei capelli così lisci, la chioma
ribelle sempre piena di ciuffi d’erba.

«Susina…» ripete ancora incredulo.

Gli occhi non sono cambiati e solo lei aveva quella
luce dentro. E ce l’ha ancora.

«Be’ sono grande ora, puoi anche chiamarmi Sus-»

Non la lascia finire e si alza di scatto. L’afferra
stretta per la vita, la stringe forte e la solleva. Gira su se stesso mentre
lei gli butta le braccia al collo. Fanno un giro nella loro personale giostra
dei ricordi, entrambi commossi e felici di essersi ritrovati.

Andrea le afferra la testa e la bacia sulla
guancia, sulla fronte e anche sui capelli, che odorano di hennè.

Ha tra le braccia la sua dolce Susina, e sente che
l’affetto per lei era solo chiuso a chiave nel suo cuore, ma appena lei lo
guarda e lo chiama ancora caro Andrea,
la serratura si sblocca e un piacevole tepore gli riscalda l’anima.

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Published on June 21, 2015 09:30

#JakieRyanFilm #BenBarnes #screenshot #clip #movie Here for...













#JakieRyanFilm #BenBarnes #screenshot #clip #movie 

Here for clip: https://www.youtube.com/watch?v=JPvxATKrzGA

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Published on June 21, 2015 09:09

#heartofflesh #key #love #heart #roses #romance





#heartofflesh #key #love #heart #roses #romance

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Published on June 21, 2015 08:43

#love #heart #heartofflesh



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Published on June 21, 2015 08:40

June 20, 2015

Cuore di Ferro  - estratto cp 7 - Un’ostrica nel buffet

Andrea sgrana gli occhi poco prima di chinarsi in
cerca dei vestiti.

Stallone italiano?  Per fortuna che non me l’ha detto prima,
rischiavo di fare cilecca…
pensa mentre inizia a rivestirsi. C’è solo uno
stallone italiano per lui: Rocky Balboa e certo non lo eccita pensarlo poco
prima di fare sesso.

Cazzo! Questa
è peggio dell’argh! di Natalia. Speriamo di aver tenuto alto l’onore della
bandiera…
Sorride ancora incredulo per la battuta che supponeva fosse solo
una leggenda, ma c’è chi la usa, a quanto pare.

Le guarda i fianchi pronunciati che si aprono in
un cuore di carne davvero invitante, peccato che non possa prenderla come
vorrebbe.

Non fa in tempo a pensarlo che lei glielo legge in
faccia, forse, visto che si lecca il labbro accarezzandosi il pube umido di
acqua e gli offre un altro giro più tardi chiamandolo Key, però.

«Andrea» precisa. Non se lo ricorda o no lo sa?

Lei sogghigna e si avvicina. «Key» ansima
sfiorandogli il collo in cerca di un bacio.

«An-dre-a» sillaba sfiorandole le labbra. È un po’ tonta o lo fa apposta?

«I prefer Key» gli dice facendo spallucce.

Preferisco
Key? Che vorrebbe dire? Io sono Key. È stordita?
Ma la risposta arriva
insieme all’amarezza di aver intuito che Sheila è stata con lui non solo perché
ne fosse attratta fisicamente ma per ciò che rappresenta la maschera.

È una scoperta che lo disorienta.

Sapeva che sarebbe stato un one-shot con lei,
sapeva che non si sarebbero nemmeno scambiati i cellulari o altro. Era palese e
gli andava bene così, ma lei ha fantasticato su Key mentre giocava con la sua
carne; una sorta di tradimento col suo alter ego di cui non può nemmeno essere
geloso.

E per quanto l’amarezza trovi il tempo di allacciarsi
la cintura, il suo stesso ego ne resta infastidito.

«Okay» borbotta con un’alzata di sopracciglio
precisando che se avranno un’altra occasione, ne sarà contento, ma non è sicuro
visto che prima di andare in aeroporto ha degli impegni.

Becca ha organizzato un altro momento ristoro
verso le cinque di sera, a lavori ultimati. Le lascia la speranza di un altro
incontro poco prima, ma Andrea sa già che non assaggerà più l’ostrica di
Sheila; è stata solo una doccia
abbastanza piacevole. E considerando che la bocca è off limit, e con la mano
non ci sa fare, non gli va poi tanto.  

Una volta aveva sentito una frase riportata da un
giornalista su una famosissima attrice del passato, Rita Hayworth, che aveva
interpretato un personaggio così sensuale da entrare nella testa degli uomini a
tal punto da marchiarla per tutta la vita: Gilda. Quella frase diceva: “Gli
uomini vanno a letto con Gilda, ma si risvegliano con me…”

Ora Andrea comprende che non è indispensabile
indossare la maschera e che anche una ragazza come Sheila, una che conosce la
sua vera identità, ha preferito la fantasia a lui; usato come un bambolotto di
carne caldo senza curarsi di quel che c’è dentro.

Non credeva potesse accadergli una cosa del
genere, non ancora almeno.

Si scrolla di dosso il pensiero e fa finta di
nulla. Del resto, da una che dice “stallone italiano” non poteva pretendere la
sensibilità di cui si scopre aver bisogno a differenza del periodo prima di
Susanna.

Prima di conoscere l’amore.

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Published on June 20, 2015 09:30

#masquerade #eros #love...



#masquerade #eros #love #heartofflesh

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Published on June 20, 2015 07:10

#cuorediferro #heartofflesh #quote 



#cuorediferro #heartofflesh #quote 

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Published on June 20, 2015 07:10

#rain #puntorossoroom #miss #heartofflesh



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Published on June 20, 2015 07:09

June 19, 2015

Cuore di Ferro  - estratto dal cp 13  Baci che (non) si possono comprare

Passano sotto i portici, dove le vetrine de “la Rinascente”
risaltano della loro ricercata luminescenza.

Il grande magazzino sorto nel lontano 1865, che ha
attraversato le guerre e i bombardamenti, sembra sia stato battezzato così dal grande
D’Annunzio proprio per significare lo spirito di rinascita, accompagnato dal
motto: “L’Italia nova impressa in ogni foggia”. Ma c’è anche chi sostiene altre
tesi.

Quel che conta, però, è la sopravvivenza di questo
gigante del commercio divenuto punto fermo dei brand più popolari al mondo.

Entrano dall’ingresso principale e subito Andrea riceve
la secchiata di aria calda del riscaldamento insieme all’intensa fusione dei
profumi della moltitudine dei box che si spartiscono il piano terra. Una
sfilata di marche importanti si susseguono prima di arrivare alle scale mobili:
Dior, Bulgari, Calvin Klein, Chanel, D&G, Diesel, Estée Lauder, Fendi, Hugo
Boss, Armani e ancora e ancora fino a una firma che per Andrea è diversa da
tutte le altre perché legata a Ian: Versace.

Chissà com’è
sta andando la riunione? Non mi richiama più…

«Spero quindi di diventare giornalista anch’io, un
giorno» dice Sara mentre salgono sugli scalini di metallo per andare all’ultimo
piano dove ci sono diversi bar. «Me la tieni?» le chiede porgendole la borsa.

«Certo.» Andrea la prende e Sara si toglie il
cappottino.

Ha una giacca bianca stretta col colletto alzato.
Da quel che vede, non c’è la piega.

È un capo molto raffinato e la scollatura è
profonda, sotto ha solo un body di pizzo che solleva la sua pronunciata
femminilità conferendole la forma di un cuore morbido e davvero invitante. Il
collo delicato è cinto da una collana lunga in acciaio della Breil. Ha il
pendente grosso e liscio che s’incastra magnificamente nell’incavo sublimandone
il comfort.

«Che collana allegra» dice lui notando che il
riflesso grigio scuro sembra sorridere. «È contenta di stare lì.»

«Nessuno dei miei pendenti s’è mai lamentato»
scherza lei.

«Ora capisco perché eri in ritardo» le dice
scendendo di un gradino per cingerle la vita. L’avvicina piano e le strofina il
naso contro l’orecchio. «Non sei solo bella, sei meravigliosa» le sussurra
sfiorandole il lobo con le labbra.

Si ferma quando le scale finiscono e le prende la
mano. «Fatti guardare…» La tira lentamente per farla uscire dal fiume di gente
che s’accalca sulle scale mobili. Si bloccano nei pressi di una vetrina colma
di maglie e l’ammira con calma mentre lei s’arrossa appena sulle gote.

Le pone la mano dietro la nuca e le sfiora lo
zigomo con l’indice. Si perde nel suo blu che diventa fluido; non riesce a
staccarle gli occhi di dosso.

Sospira e le sfiora la bocca col dito mentre lei
si avvicina e gli pone le mani sul giaccone.

Andrea si morde il labbro perché la tentazione di
baciarla ora e subito è davvero forte; c’è un’attrazione intensa tra loro che
non può soffocare. Ma sono solo al secondo piano e stanno insieme da mezz’ora,
forse è presto per un bacio.

Così si china su di lei e aggira quella bocca
invitante per un bacio pudico sul collo che lei riceve con un leggero gemito.
«Sarà impegnativo portarti fino all’ultimo piano se mi distrai così» le dice e
lei sorride aprendogli la cerniera del giaccone.

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Published on June 19, 2015 09:30