Key Genius's Blog, page 240
July 8, 2015
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July 7, 2015
Cuore di ferro - estratto cp22 fame di te
Le palpebre sono sempre più pesanti e il sonno
sopraggiunge suo malgrado.
Sono le sette meno venti quando squilla il
telefono di Sara e entrambi si destano.
Andrea solleva il braccio per farla alzare e poi
si mette seduto.
È successo
ancora…
Si strizza l’occhio con la mano e si sforza di
riprendersi. Ha un vuoto di stomaco che pare una voragine, potrebbe mangiarsi
un cinghiale intero, ma non deve sforare la dieta e cerca i suoi vestiti con la
lentezza dell’affamato sofferente.
«Sì, mamma» dice lei. «No» sospira. «Mi sono vista
con degli amici, scusa.» E alza gli occhi al cielo. «Tra poco abbiamo finito e
arrivo» sbuffa. «Ciao.» Riaggancia.
«Meglio così, tra poco arriva Barbara» le dice
porgendole i vestiti. «Ti accompagno» le dice accarezzandole il viso.
È bellissima ora che ha l’espressione dolce e
appagata.
«Vado con i mezzi.»
«Ti scorto, allora» le da un bacio leggero sulle
labbra.
Lei scuote la testa. «Non serve. E poi devo
correre.»
Andrea sospira amareggiato. «Come vuoi.» Non gli
piace tanto questa storia che lei venga a casa sua, facciano le capriole per
poi lasciarla andare via così e da sola. «Mi chiami quando arrivi?»
Lei sgrana gli occhi. «Perché questa fissa della
chiamata quando sono a casa?» dice indossando i pantaloni e Andrea si blocca.
La fissa, in vero, gli è venuta per la tragica
perdita dei suoi genitori. Non è stata volontaria e non può farci nulla. Forse
col tempo gli passerà. Comunque, lo fa solo con le persone a cui tiene.
Si gratta in testa. «Sto più tranquillo a saperti
arrivata a casa, tutto qui. È troppo disturbo?»
«No. Era per sapere.» Finisce di vestirsi e dopo
un ultimo bacio l’accompagna alla porta.
«Ti chiamo stasera» le dice convinto di farle un
piacere.
«Stasera devo scrivere l’articolo per lo Zaba.
Meglio domani» gli intreccia le dita tra i capelli. «Torno qui, se sei libero.»
Esita a rispondere, è indeciso perché la proposta
lo alletta, ma è più che impegnato e ha l’esame giovedì mattina. «Mi spiace,
domani e dopodomani sono fuori tutto il giorno.» Le sistema i capelli dietro l’orecchio.
«Restiamo per il nostro appuntamento di giovedì al Globe?»
Lei annuisce. «Ci vediamo là.»
Andrea aggrotta le sopracciglia. «Ti passo a
prendere, ci mancherebbe.»
Lei arriccia le labbra e resta in silenzio.
«Ecco…» accenna e Andrea inizia ad avere un leggero sospetto che la sua modesta
Panda abbia a che fare con la sua esitazione. Siccome non vuole giudicarla
troppo superficiale, attende.
«Scusa, ma se mia madre vede che frequento un
ragazzo con…» Si ferma e inclina la testa. Si morde il labbro. «ehmm… sai non
esco mai con…»
Andrea incrocia le braccia e la osserva per vedere
se davvero trova il coraggio di dirglielo.
«Nemmeno tra i miei amici c’è chi guida…» apre appena
la bocca e sembra prendere fiato «la Panda.» E mentre lo dice la lingua compie
un saltello dal labbro superiore all’inferiore facendolo incazzare, però, e non
eccitare.
S’infila le mani in tasca e vorrebbe dirle un
sacco di cose tra cui il fatto che il conducente della Panda l’ha fatta gridare
quattro volte in due pomeriggi e la signorina snob vorrebbe fare pure il tris…
e la questione della Panda mica è mai saltata fuori.
Si vede che
la bocca secca glielo impediva.
La sua deliziosa stronzetta riemerge appena la bocca è libera di dire altro se non Ah!
Andrea fa spallucce. «Come vuoi fare, allora?»
«Prendo un taxi all’andata. Al ritorno, tanto sarà
buio» gli sorride e sbatte le ciglia ancora umide di post coito.
«Va bene.» Le da l’ultimo bacio gentile e la
saluta. «A giovedì.»
«Ciao.»
Attende che entri nell’ascensore col sorrisetto
ebete e poi sbatte la porta di casa in malo modo. «’fanculo!»
Si getta sotto la doccia e si toglie Sara
grattando la pelle fino a farla arrossare con la spugna ruvida. «Idiota io che
credevo di averla giudicata male!»
Lei è fatta così! Se lo ripete mille volte, ma la
fame che ha di lei non svanisce e anche se la sua bocca blatera e gorgheggia
frasi ferendolo ogni volta, quando ansima e geme è meglio di un coro angelico.
In fondo, vuole la sua carne e nulla più.
June 30, 2015
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