Marco Manicardi's Blog, page 10
December 20, 2022
Ciao, mi chiamo Marco, e ho un problema
E il problema è che oggi, sono stato un po’ obbligato, è vero, ma non è che ci sia voluta una pressione infinita, ho imparato a giocare al gioco di carte dei Pokémon. E quindi, non so, forse funziona come tutte le altre dipendenze, come quelle dalle sostanze o dall’alcool, ma mi si è risvegliata una cosa, dentro, che era lì sopita da venticinque anni e passa, cioè da quando giocavo a Magic. Il problema che citavo all’inizio è che ora ho una capacità di spesa che venticinque anni e passa fa non avevo.
Devo stare attentissimo.
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December 18, 2022
Solipsismo
Io, adesso, non vorrei esagerare, ma la prima finale dei Mondiali che mi ricordo di aver visto è stata quella del 1986, avevo sette anni e vinceva l’Argentina di Maradona. Oggi siamo nel 2022, mio figlio ha sette anni e la prima finale dei Mondiali che si ricorderà di aver visto è quella dove vinceva l’Argentina di Messi. Se poi consideriamo anche che è stato concepito il giorno della finale dei Mondiali del 2014 dove vinceva la Germania contro l’Argentina (e che, sì, sappiamo esattamente il giorno in cui è stato concepito), io, come dicevo prima, non vorrei esagerare, ma se uno va a leggere cosa si dice del solipsismo su wikipedia trova scritto così:
Il solipsismo, dal latino solus (solo) e ipse (stesso), “solo sé stesso”, è un termine che si riferisce alla dottrina filosofica secondo cui l’individuo pensante può affermare con certezza solo la propria esistenza, poiché tutto quello che percepisce sembra far parte di un mondo fenomenico oggettivo a lui esterno, ma che in realtà è tale da acquistare consistenza ideale solo nel proprio pensiero, cioè l’intero universo è la rappresentazione della propria individuale coscienza.
Poi, ripeto, non vorrei esagerare.
Però, ecco. Tutto qui.
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December 10, 2022
E adesso?
Dieci o quindici pagine, quasi tutti le sere, qualche volta di più, qualche volta di meno, questa era la media, tutto a voce alta, una voce e un tono diversi per ogni personaggio, meticolosamente, delle volte trattenendo dei magoni, fermandomi ogni tanto a rispondere alle domande o a spiegare il significato di un aggettivo o di un avverbio un po’ difficili, alla luce di una lampada piegata verso il muro o verso il comodino, che non desse troppo fastidio, la lampadina bruciata e cambiata due volte, gli animali accoccolati sulle coperte e tra le gambe, quando faceva freddo, o stesi a boccheggiare sul pavimento, d’estate, l’ordine inflessibile di «denti e pigiama!» prima di cominciare, prendere fiato, un attimo di silenzio, tornare indietro di qualche frase o qualche pagina per riprendere il filo che si era perduto la sera prima, quando gli occhi si erano già chiusi e il respiro era diventato più pesante, così, dieci o quindici pagine, qualche volta di più, qualche volta di meno, quasi tutte le sere. Mezz’ora fa ho finito di leggere l’ultimo dei libri di Harry Potter, avevamo iniziato col primo l’anno scorso, tra febbraio e marzo, non mi ricordo di preciso. Mi sento, boh, non saprei, forse appagato, e un po’ svuotato, e contento, sicuramente sfinito.
E adesso?
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November 22, 2022
Invecchiare (10)
E quando ero giovane, sui vent’anni, o poco meno o poco più, avevo l’abitudine, quando veniva il freddo umido che c’è qui in Emilia, quello che anche se la temperatura non è bassissima e ti copri bene lui ti entra nelle ossa per farti bestemmiare, avevo l’abitudine di mettermi il pigiama sotto i vestiti, tanto da fuori non si vedeva e mi sentivo anche un po’ Kurt Cobain. Poi, non so, ho smesso.
E adesso, invece, ieri l’altro, ho inaugurato questa nuova moda da vecchio di mettermi la felpa sopra il maglione, così posso usare la giacchetta leggera che mi è sempre piaciuta di più dei giubbotti invernali, e sembro anche un po’ più corpulento. Si sta benissimo. Non so se dura.
(Ormai parlo solo di invecchiare. Si fa quel che si può.)
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November 9, 2022
C.C.C.P.
Chiedevo sempre a mio padre cosa volesse dire C.C.C.P., quando lo leggevo sulle canottiere degli atleti ai mondiali o alle olimpiadi.
Mio padre rispondeva tutte le volte: «Col Cazzo Che Perdiamo!»
Avevo dieci anni quando cadde il muro. Quasi undici.
(È una cosa che posto tutti gli anni, quando mi ricordo, il 9 di novembre. Quest’anno, però, fa un po’ strano.)
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November 7, 2022
Invecchiare (9)
E ieri pomeriggio una mia amica che lavora coi libri, saputo che avevo aperto un profilo su TikTok, mi ha chiesto di dare un’occhiata alle nuove tendenze dei booktoker e, insomma, quello che volevo dire è che adesso mi sanguinano gli occhi e forse un po’ anche le orecchie.
(Uno invecchia come può)
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October 31, 2022
Delle volte
E delle volte è poi facile, tipo che il fruttivendolo, mentre sei lì a comprargli delle carote col ciuffo, ti regala una zucca, arrivi a casa e trovi un coltello che taglia, e una candela spenta da anni in fondo a un cassetto; delle volte è poi facile, dicevo, esser contenti.
 
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October 21, 2022
Lessico famigliare (14)
«Non hai voglia di diventare grande?»
«No.»
«Io da bambino volevo diventare grande il prima possibile, sai, per fare l’astronauta o l’archeologo o…»
«Io vorrei tornare piccolo.»
«Ma perché?»
«Perché è sempre più dura.»
«Che cosa?»
«La vita.»
(Ha sette anni e mezzo.)
(Qui c’è un altro po’ di lessico famigliare, se interessa)
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October 12, 2022
Invecchiare (8)
Cosa sta succedendo.
Ho messo su TikTok.
Non ci capisco niente.
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Invecchiare
Cosa sta succedendo.
Ho messo su TikTok.
Non ci capisco niente.
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