Barbara Baraldi's Blog, page 2
June 10, 2025
Gli omicidi dei tarocchi: le date del booktour estivo
Per chi ha voglia di incontrarmi e di chiacchierare insieme sul mio ultimo romanzo – Gli omicidi dei tarocchi, in uscita il 2 luglio – tra misteri e sincronicità, firmacopie e abbracci sotto il cielo estivo, ecco le date del prossimo booktour:
– Mercoledì 2 luglio alle 21:15, il giorno ufficiale di uscita deGli omicidi dei tarocchi, sarò nell’amata Romagna, a San Mauro Pascoli, nel Giardino di Casa Pascoli , all’interno della rassegna Cortocircuiti che mette in connessione un romanzo nuovo con un classico. E così, presenterò il mio ultimo thriller che entrerà in cortocircuito con il “libro dei miei sedici anni”, Narciso e Boccadoro di Herman Hesse. Chiacchiera con me Emiliano Visconti (Rapsodia).
Sarà presente in loco uno spazio libreria e seguirà il firmacopie. L’ingresso è libero.
– Giovedì 3 luglio alle 21 sono a Desenzano del Garda, nella splendida cornice della Biblioteca Civica di Villa Brinati. Relatore, Giorgio Penazzi.
A seguire firmacopie.
– Venerdì 4 luglio alle 20:30 ritorno a Villa Clara (Bologna), considerata da
molti la dimora più infestata dell’Emilia, con una storia “artistica” incredibile.
Dopo l’entusiasmante serata da tutto esaurito dello scorso anno, in tantissimi mi avete chiesto di ripetere: tour dei misteri e segreti della villa a cura dell’Associazione Vitruvio + più presentazione letteraria del mio ultimo romanzo. Chiacchiera con me Arianna Piazzi. In loco sarà presente uno spazio libreria cura di Giunti di Bologna e seguirà firmacopie. Per prenotazioni: 329 3659446, o associazione.vitruvio@gmail.com
–Giovedì 10 luglio alle 18:30 sarò a Milano, ospite della Ubik Monterosa per un aperitivo all’aperto, parlando del mio ultimo romanzo, ma anche di fumetti e del potere delle storie. Chiacchiera con me Luca Crovi.
– Giovedì 17 e venerdì 18 luglio sarà per la prima volta a Lamezia Terme, ospite del Lamezia International Film Fest. Giovedì 17 alle 21 chiacchiererò del mio ultimo romanzo, ma anche di scrittura e fumetto, insieme a GianLorenzo Franzi.
Venerdì 18, in mattinata, ci sarà la presentazione della mostra esposta per la prima volta a Romics. Come scrive Sabrina Perruca: «La mostra non si limita a presentare le opere di Barbara Baraldi, ma si propone come un viaggio nelle tematiche che attraversano la sua produzione: il confine tra realtà e incubo, la fragilità dell’essere umano di fronte all’ignoto, il fascino per il lato oscuro della mente. Attraverso le copertine dei suoi libri, le reference artistiche e i processi di lavorazione delle storie, il pubblico potrà apprezzare la profondità della sua scrittura e il suo straordinario talento nel creare atmosfere cariche di tensione e mistero.
La mostra vuole essere un riconoscimento fondamentale a una delle autrici più originali del panorama contemporaneo, il cui lavoro continua a ispirare lettori e appassionati di ogni età. Barbara Baraldi non scrive semplicemente storie: ci conduce nei meandri dell’anima, dove il terrore si mescola alla poesia, lasciandoci sospesi in quell’attimo in cui la realtà si sgretola e l’incubo prende vita.»
– Sabato 26 luglio ritorno ad Aosta, ospite delle amiche della libreria Brivio.
– Sabato 16 agosto di festeggia insieme il (post)Ferragosto! Dove? Ad Asiago, ospite della libreria Giunti, con l’aperitivo con autore.
– Martedì 26 agosto alle 14:30 vi aspetto in streaming, ospite di Giuseppe Previti, patron di Giallo Pistoia. Per tutti quelli che sono troppo lontani e hanno voglia di incontrarmi.
– Venerdì 29 agosto sono ospite della Libreria del Lago, per la rassegna Libri sul Lago Festival (Iseo). Seguiranno dettagli.
– Domenica 14 settembre sono a Riva del Garda, ospite del Festival Intermittenze. La cornice è stupenda, si fa che ci troviamo lì? Dettagli da definire.
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Il mio nuovo romanzo: Gli omicidi dei tarocchi (Giunti Editore) in uscita il 2 luglio
«Tutto quello che è nei tarocchi è già dentro di te.»
«È proprio questo a farmi paura.»
Certe storie trovano un modo tutto loro per nascere, come è capitato con questo romanzo. Se dovessi scegliere una parola per raccontarlo è “sinronicità”.
Se dovessi scegliere tre scene, sono queste: Esterna giorno, tavolino di un bar a Milano.
Sono in pausa caffè con Nicoletta, Antonio e Jacopo, di Giunti Editore. Chissà come la conversazione si sposta sui tarocchi e sulla mia (piccola) collezione. Li ho scelti principalmente per le illustrazioni. Li mescolo, li osservo ma utilizzarli mi spaventa. Interno sera, soggiorno di casa.
Sono immobile, di fronte alla sezione “esoterica” (le virgolette sono d’obbligo) della mia libreria e il saggio di Jodorowksy e Costa “La via dei tarocchi” attira il mio sguardo. Me l’ha regalato Cristina Sclavi alcuni anni fa, ma è come se in questo istante ci fosse soltanto lui, e il momento fosse adesso. Interno giorno, scrivania.
Faccio le carte ai miei personaggi per esercitare la sincronicità, che di questo romanzo è il cuore pulsante. Intanto costruisco un’indagine complessa, insieme alla commissaria Emma Bellini, che utilizza il metodo deduttivo. Ragione e istinto. Cervello e cuore.
Oggi, con grande emozione, posso annunciarvi che il 2 luglio esce il mio nuovo romanzo: Gli omicidi dei tarocchi (Giunti). Una catena di delitti collegati alle carte, due sorelle che non si parlano da anni, due metodi investigativi.
Potete pre ordinarlo già da ora, nelle vostre librerie di fiducia, oppure online.
«Trieste è una città abituata al silenzio, ma questa volta tace per paura. Un killer senza volto ha commesso due delitti: le vittime non sembrano avere nulla in comune, se non che sulle scene vengono trovate due carte dei tarocchi, la Temperanza e la Ruota della Fortuna. Appena la commissaria Emma Bellini le vede, il gelo la attraversa. Quelle carte fanno parte di un mazzo realizzato a mano da sua sorella Maia, artista e appassionata di esoterismo, con cui non parla da anni. Emma ora non può evitare il confronto. Deve ritrovare Maia, interrogarla, capire cosa leghi il mazzo agli omicidi. Maia, però, è atterrita: rivela di aver distrutto tutte le carte da tempo, dopo un evento drammatico che ha stravolto la sua vita e l’ha portata a rinnegare per sempre la divinazione. Un trauma che le ha lasciato una parola incisa nella memoria, come un’eco lontana o un marchio a fuoco. Safir. Quando un terzo cadavere viene ritrovato, con un’altra carta accanto, l’indagine diventa una corsa contro il tempo. Mentre Emma segue i fili logici di un enigma che sembra sfuggire a ogni razionalità, Maia rimette mano ai tarocchi per cercare di far pace con il passato. E, forse, per ritrovare sua sorella. Un giallo magnetico e visionario, una storia che fonde logica e mistero, un segreto sepolto fra molti destini intrecciati.»
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Da oggi in edicola: Dylan Dog n. 465 “Se la notte chiama”
Cari sonnambuli, se doveste svegliarvi su un cornicione mentre camminate nel sonno, non vi preoccupate. È meno pericoloso che ritrovarvi nel bosco di Wildsborough, lontani dal sentiero battuto, in compagnia delle sinistre creature che lo abitano… e sarà inutile chiedervi come ci siete arrivati. Se poi doveste imbattervi in Wilderman, potrebbe decidere di non lasciarvi più andare e allora sì, che il sonno diventerà eterno.
A partire da oggi – sabato 31 maggio – in edicola, potete trovare il primo episodio di una fiaba nerissima, che ho scritto appositamente per i disegni del Maestro Corrado Roi: Dylan Dog 465 “Se la notte chiama”. Posso dire senza timore di essere smentita che il comparto grafico vi lascerà a bocca aperta. Corrado si è lasciato rapire dal bosco e lo ha tessuto magicamente con le sue ombre.
La copertina pazzesca è di Gianluca e Raul Cestaro, che approfitto per ringraziare ancora una volta per immergersi così profondamente nelle atmosfere di ogni storia, restituendone l’essenza in modo così viscerale. Seguite la volpe
Sul sito Bonelli trovate una ricca anteprima delle tavole: QUI.
«Siobhan soffre di sonnambulismo. Tutto è cominciato da ragazzina, quando si è persa in un bosco lontano da casa. Da allora, sostiene, è come se un’entità silvana fosse tornata indietro insieme a lei per perseguitarla. Per sciogliere il mistero, Dylan comincia le indagini nella remota e misteriosa cittadina di Wildsborough…»
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A partire da oggi – sabato 31 maggio – in edicola, potete trovare il primo episodio di una fiaba nerissima, che ho scritto appositamente per i disegni del Maestro Corrado Roi: Dylan Dog 465 “Se la notte chiama”. Posso dire senza timore di essere smentita che il comparto grafico vi lascerà a bocca aperta. Corrado si è lasciato rapire dal bosco e lo ha tessuto magicamente con le sue ombre.
La copertina pazzesca è di Gianluca e Raul Cestaro, che approfitto per ringraziare ancora una volta per immergersi così profondamente nelle atmosfere di ogni storia, restituendone l’essenza in modo così viscerale. Seguite la volpe
Sul sito Bonelli trovate una ricca anteprima delle tavole: QUI.
«Siobhan soffre di sonnambulismo. Tutto è cominciato da ragazzina, quando si è persa in un bosco lontano da casa. Da allora, sostiene, è come se un’entità silvana fosse tornata indietro insieme a lei per perseguitarla. Per sciogliere il mistero, Dylan comincia le indagini nella remota e misteriosa cittadina di Wildsborough…»
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Da oggi in edicola: Dylan Dog Color Fest n. 53 – “A prova di morte”
Cari dylaniati, avete ancora gli incubi per l’esame di scuola guida? Niente paura. Pare che sia in corso una revisione lungamente attesa. Sarà presto inserito un nuovo tipo di automobili a guida autonoma: le macchine infestate. Ma attenzione ai parcheggi in retromarcia, i comandi potrebbero non rispondere secondo le aspettative. Per saperne di più, rivolgetevi a Sergio Algozzino, che firma disegni, colori e copertina di Dylan Dog Color Fest n. 53 “A prova di morte”, su testi della sottoscritta. Chiavi in mano da oggi, 8 maggio, in edicola!
«È un violento scontro frontale a far incrociare le strade di Dylan e Jane. Lei, per lavoro, ripara auto d’epoca… ma nella sua officina nasconde un oscuro segreto: un’automobile così intrisa di malvagità che sembra in grado di soggiogarla. In un’indagine ad alta velocità, tra lamiere grondanti sangue e il sospetto di possessioni, Dylan dovrà decifrare l’enigma che si cela dietro le cicatrici del passato di Jane.»
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Oggi festeggio due anni di curatela di Dylan Dog
Cari dylaniati, oggi sono due anni di curatela! Non vi sto ad annoiare con i resoconti, gli albi che abbiamo pubblicato li avete visti e (spero) li avete letti. Quello che ci tengo a dire è che continueremo all’insegna della varietà, abbracciando tutte le sfumature dell’orrore, e che il mio impegno continuerà a essere quello di proporvi albi appassionanti da leggere, scritti e disegnati (e curati) con passione.
Grazie per il sostegno ai collaboratori, ai colleghi e a voi dylaniati, che mi ispirate e mi siete vicini. Quella di Dylan Dog è una famiglia “sgangherata” (cit.) e magnifica.
Comincia il conto alla rovescia per il Quarantennale della testata: mancano pochi mesi! Ne approfitto per un’anticipazione: la prima storia a uscire nel 2026 sarà proprio quella disegnata da Giampiero Casertano. Buon compleanno a noi!
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Serata “Profondo Rosso”: ci vediamo a Massagno con Claudio Simonetti’s Goblin
Save the date! Venerdì 16 maggio alle 18 sarò al Cinema LUX di Massagno (Svizzera), ospite della XXI edizione del festival “Tutti i colori del giallo“, per una serata all’insegna del… Profondo rosso!
Direzione artistica: Luca Crovi (serata AEM SA). Il bookshop ufficiale della manifestazione sarà Il Rifugio Letterario di Massagno.
Prevendita biglietti online su www.jfcinema.ch
Per informazioni generali 091 967 30 39 o cinema@jfcgroup.ch
April 27, 2025
“Jenny” vince il Premio Elsa Morante per miglior fumetto
È con emozione che condivido con voi la notizia: “Jenny”(Dylan Dog- Sergio Bonelli Editore) si è aggiudicato il prestigioso Premio Elsa Morante per miglior fumetto, come annunciato dalla giuria presieduta da Dacia Maraini e composta da Marco Cerbo, Enzo Colimoro, Lino Guanciale, David Morante, Tiuna Notarbartolo, Antonio Parlati, Alfredo Rapetti Mogol, Fiorenza Sarzanini, Teresa Triscari.
JENNY è una storia a cui tengo moltissimo, uscita inizialmente su Dylan Dog 420, e poi ristampata in edizione cartonata da libreria. Ad accompagnare i miei testi, i meravigliosi e conturbanti disegni di Davide Furnò.
Il fumetto è ispirato a “Jenny è pazza” di Vasco Rossi, una canzone potentissima, di rottura, già per la tematica che esplora: la depressione. E la sua potenza è amplificata se si pensa che è uscita nel primo 45 giri di Vasco, nel lontano giugno del ’77.
La depressione è un demone, e chi meglio di Dylan Dog poteva affrontarla? Un demone invisibile e subdolo, perché spinge chi ne soffre a chiudersi in se stesso, alzando muri per tenere il mondo fuori, compreso chi cerca di offrire un aiuto.
Da ragazzina avevo scritto sulla parete della mia stanza, con lo smalto nero per unghie: “Le più grandi prigioni le costruiamo noi stessi con le nostre paure”. Ed è in una prigione che ti rinchiude, la depressione. Una stanza senza finestre, dove il giorno si confonde con la notte e in cui non resta che dormire. È da qui che ho deciso di cominciare la mia storia: da una prigione. E poi, in fondo al dolore di Jenny, che amava la vita come “mai nessuno amò” (citando la canzone). Perché non è forse questo sentire tutto troppo, a spingerci a volte a desiderare di non sentire più niente?
Grazie alla giuria e all’organizzazione del Premio Elsa Morante per aver creduto in questa storia, e a tutti voi “dylaniati” che l’avete scelta e mi avete regalato commenti e impressioni, ma soprattutto restituito emozioni dopo averla letta. Questo premio lo dedico a voi.
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Romics 2025: emozioni “d’oro”
Romics 2025 è stato un’avventura indescrivibile, ma cercherò di trovare le parole per raccontarvi qualcosa delle scorse giornate. Il sabato era il giorno della consegna del Romics D’oro ed ero così emozionata che la mattina ho saltato la colazione. A bordo di un pulmino nero, insieme a colleghi e ai compagni d’avventura che avrebbero più tardi condiviso il palco con me, siamo arrivati in fiera. Per prima cosa, ho fatto un giro alla mostra“Barbara Baraldi: l’arte del brivido e della psiche. Da Dylan Dog ad Aurora Scalviati, tra le storie che ho scritto in questi quasi vent’anni di carriera, dal Bottone di madreperla alla Sonnambula mostrata in anteprima, dai thriller di Aurora a La bambola dagli occhi di cristallo, insieme a un Dylan di oltre due metri che guardava i miei passi. È stato come un viaggio nel tempo, ho rivissuto le sensazioni legate a ogni “figlio di carta”, le difficoltà e le sfide, ma ho anche provato un profondo senso di meraviglia. Mi sono resa conto che in tutto questo tempo non ho mai avuto il tempo – scusate il gioco di parole – di fermarmi un istante per guardare negli occhi le mie creature. Sono costantemente proiettata nella prossima storia, che mi prende e mi porta via, come una maledizione, come una benedizione. È un bisogno, quello di scrivere, come di respirare. Ma davanti a quelle pareti con i grandi pannelli, davanti ai capitoli dei romanzi, agli stralci di sceneggiature, ai primi soggetti e alle prime conquiste, mi sono resa conto della strada percorsa, quasi sempre in salita, con la coscienza che questo non è un lavoro ma è la vita. La vita che continuo a scegliere, ogni giorno.
E poi, dritta alla premiazione con consegna del Romics D’oro alla carriera. Dalle parole di Sabrina Perucca, direttrice artistica di Romics: «Un riconoscimento fondamentale a una delle autrici più originali del panorama contemporaneo, il cui lavoro continua a ispirare lettori e appassionati di ogni età. Barbara Baraldi non scrive semplicemente storie: ci conduce nei meandri dell’anima, dove il terrore si mescola alla poesia, lasciandoci sospesi in quell’attimo in cui la realtà si sgretola e l’incubo prende vita.»
Lo ammetto, è stato un momento così intenso che mi tremavano le gambe. Per fortuna, con me sul palco c’erano Franco Busatta, Luca Crovi, i Cestaro Bros e Sabrina, anima del Romics. Al firmacopie, lunghissimo ma che mi ha tolto ogni stanchezza: tra le vostre strette di mano e abbracci e parole mi sono resa conto, una volta di più, di quanto i “dylaniati” siano una famiglia. In attesa del firmacopie successivo, ho vissuto l’atmosfera del backstage, dove ho ritrovato amici e conosciuto nuove e stimolanti creature del crepuscolo, come Deanna marsigliese e Hal Hickel gli altri Romics D’oro di questa edizione, che spero di non perdere più di vista.
L’ultima giornata di Romics è stata una vera e propria (bellissima) corsa tra interviste, la conferenza dylaniata in cui io, Luca Crovi, Davide Furnò ed Emiliano Tanzillo abbiamo svelato “le storie dietro le storie”. E poi il momento del firmacopie, in cui ancora una volta mi avete fatto sentire il vostro affetto. Ma ora è il momento dei ringraziamenti.Un grazie infinite a Sabrina e a tutto lo staff di Romics per avermi fatta sentire a casa, per la cura che ci mettete: mi mancate già. Grazie a Gatti nudi Production, Luca Deejay e i ragazzi dello Spazio Bianco per le interviste, che sono state viaggi nel tempo. Grazie a Dylan, che mi ha accompagnata in questa avventura, a Claudio che mi fa ritrovare sempre il centro, ai colleghi che hanno condiviso con me questi momenti così intensi, e a voi dylaniati. Per finire: ecco chi si è rubato il Romics d’oro.
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Da oggi in edicola: Dylan Dog 453 “Non dovresti essere qui”
Cari dylaniati, un messaggio da parte di Mr. Void: «Se vi capita di avere la sensazione di aver già vissuto qualcosa di cui non avete alcun ricordo, niente paura. Pare che sia in corso un’epidemia di déjà-vu. Per risolvere questo spiacevole inconveniente, potrete rivolgervi alla nostra agenzia, che, in maniera del tutto gratuita, provvederà a riprogrammare il vostro subconscio. Attenzione, però. La procedura è soggetta a imprevidibili effetti collaterali… ma cosa non lo è?»
Da oggi, 28 marzo, in edicola: Dylan Dog n. 463, “Non dovresti essere qui”, soggetto e sceneggiatura della sottoscritta, disegni (mozzafiato) di Davide Furnò. La copertina è dei visionari Gianluca e Raul Cestaro
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