Heap House Quotes

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Heap House (Iremonger, #1) Heap House by Edward Carey
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Heap House Quotes Showing 1-10 of 10
“Les gens qui ont de l'argent sont libres, après tout, d'être aussi bizarres qu'ils le veulent.”
Edward Carey, Heap House
“Les gens en couple finissent souvent par se ressembler, j'avais déjà vu cela. Ils ne formaient qu'un, les Groom, il était difficile de les distinguer l'un de l'autre, tous deux avaient de la poitrine, tous deux des hanches, tous deux de grosses mains, et tous deux étaient habillés des mêmes vêtements blancs, marque de leur emploi.”
Edward Carey, Heap House
“E freddo, più freddo che nelle giornate d’inverno, quando il fiato si addensa nell’aria e le pozzanghere si ghiacciano, e ti scotti le dita quando tocchi il metallo e tremi e rabbrividisci anche se ti sei vestita con strati di roba pesante, e hai la sensazione che non riuscirai più a scaldarti mai più nella vita. Ancora più freddo di così. E disperato, senza barlume di speranza. E la sensazione di essere morta. Smarrita per sempre da tutti. Sepolta viva negli abissi all’insaputa di tutti. E la sensazione di inutilità, di essere a pezzi e sola. Nel buio gelido. Ecco come mi sentivo.
Mi sono spenta, pensai.
Mi sono estinta.
Non sono più accesa.”
Edward Carey, Heap House
“Mi sentivo perduta, abbandonata, cacciata, sputata via, sepolta, gettata in un'enorme fossa. Piccola. Piccolissima. Consapevole, lì nel buio freddo, della mia esiguità, dell'assoluta impossibilità di essere grande. Briciola. Scheggia. Cosa perduta. Piccola cosa perduta. Ecco come mi sentivo. Qualcosa del genere. Ma non era tutto. Non ancora. Perché lasciata lì, da sola nei cumuli, mi sentivo come se fossi morta, totalmente morta, defunta, spacciata, destinata a non essere ricordata mai da nessuno, mai nemmeno esistita, ignota a chiunque e per sempre. Ecco, così.”
Edward Carey, Heap House
“Mi pantalonai.
Me li infilai, come se stessi amputandomi le gambe.
Adesso, mi dissi, per te tutto il mondo sarà in flanella grigia.
L’avevo indossata, ne avevo fatto un sacco per chiuderci dentro l’infanzia. Come mi sentivo? Superiore? Vecchio? Saggio? Più pesante? Più forte? Mi trovavo eretto e diretto e di bell’aspetto, lusingato e favorevolmente impressionato?
No, per niente.”
Edward Carey, Heap House
“Per questo, nel giorno della maniglia perduta, indugiavo con la faccia accostata alla finestra rotta, fantasticando su tutta quella gente dall’altro lato dei cumuli, chiedendomi se sarei mai riuscito a spingermi fino alla città laggiù, Forlichingham, a Londra, immaginando che ci fosse qualcuno dietro tutta quella gente, qualcuno che potesse apprezzarmi.
«C’è qualcuno,» sussurrai, «c’è qualcuno lì? Chi sei? Come sei fatto?»”
Edward Carey, Heap House
“«Ma come hai fatto capirlo, Clod?» si erano stupiti i miei parenti. «Come hai fatto a capire che la spilla da balia era lì?»
«L’ho sentita gridare,» avevo risposto.”
Edward Carey, Heap House
“Era una cosa lucida, era una cosa da stringere, e in qualche modo la vita ti sembra molto migliore quando hai qualcosa da stringere.”
Edward Carey, Heap House
“Little lost thing. That’s how it was. Something like that. Only that doesn’t quite do it either. Not yet. It’s like you’re dead, being out alone in the heaps, absolutely dead, extinct, done in, never remembered by anyone ever, never existed even, not ever, not known anywhere at all.”
Edward Carey, Heap House
“Ich glaube, ich kann dich nicht mehr leiden, Iremonger, ich empfinde im Augenblick tatsächlich eine Abneigung gegen dich, und in wenigen Sekunden werde ich dich wohl regelrecht verachten”
Edward Carey, Heap House