Libri dal mondo discussion
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Giro del mondo - La sfida!
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Partecipanti e commenti

Veramente un buon giallo, un autore che non delude.
Lascio qui il link alla mia recensione:
https://www.goodreads.com/review/show...
Sono da app. Appena posso aggiorno il mio spazio.

L'equatore attraversa soltanto una piccola parte meridionale della Colombia ma penso che possa andar bene ugualmente per la task (se non va bene fatemi sapere che cancello subito il post :D).
Uno stile semplice e fluido che rende la lettura scorrevole, anche se la somiglianza di alcuni nomi potrebbe confondere un po’ il lettore. Una di quelle storie in cui immagini il finale già dalle prime pagine ma che speri fino all’ultimo in uno stravolgimento. Bella la trama ed originale l’idea di far raccontare la storia da una persona che non sia la protagonista. Importanti i temi trattati, povertà, stupro, corruzione, crimine; l’autrice mette in risalto come certi eventi possano cambiare irrimediabilmente le personalità delle vittime fino a spingerle a cambiare il proprio stile di vita, a procurarsi dolore e persino a desiderare la morte.
Emanuela wrote: "Per la task 75ab Guinea Equatoriale (autore proveniente da uno Stato attraversato dall'Equatore e libro ambientato in uno Stato attraversato dall'Equatore), ho letto [book:La Casa della bellezza|44..."
Va benissimo :) Tra l'altro sembra interessante!
Va benissimo :) Tra l'altro sembra interessante!

a) un libro di un autore giapponese
b) un libro ambientato in Giappone
Ho letto Out di Natsuo Kirino. Avevo letto molte recensioni positive che mi hanno incuriosita. Ho apprezzato molto la descrizione brutale della società giapponese, lontana dai cliché per turisti. Tuttavia ho avuto l'impressione lungo tutto il libro di leggere un copione per un film. Ho trovato i personaggi troppo piatti, privi di profondità psicologica e alla fine non mi ci sono immersa per davvero.

I sei sospetti
Vikas Swarup è stata la mia scoperta dell'anno passato e la riconferma del 2019, spero mi possa accompagnare ancora a lungo perché mi sono davvero innamorata di questo autore indiano.
I sei sospetti è un giallo atipico, si parte dal morto che viene ucciso ad una festa con un colpo di pistola, qui vengono fermati i sei sospetti del titolo, tutti coloro che sono stati trovati in possesso di un'arma subito dopo l'omicidio.
Da qui Swarup fa un salto indietro e dedica tutto il libro a raccontarci come ogni singolo sospetto sia arrivato a quella sera e lo fa magistralmente. Ogni personaggio è caratterizzato perfettamente, ha uno spessore ed una voce propria, uno è scritto in prima persona, uno in terza, uno con l'imperfetto ed uno col passato remoto, uno parla tramite diario e un altro "racconta" la propria storia solo attraverso la trascrizione delle sue telefonate. Ogni personaggio si distingue ed ognuno ha una sua storia.
Con questo escamotage Swarup, così come in Le dodici domande, racconta l'India, la parte più affascinante e quella più sporca e corrotta, te la fa viaggiare tutta in lungo e in largo, da Mumbai a New Delhi, dal Kashmir al Pakistan, da Rajasthan alle isole abitate dagli aborigeni, le Andamane. Ne racconta odori e colori, stimolando tutti i sensi.
Il tutto per arrivare ai capitoli finali dove si risolve il giallo con un bel colpo di scena.
Ho aspettato qualche giorno a scrivere la recensione, a caldo tendo ad essere troppo buona, ma in questo caso confermo e sottolineo le mie 5 stelle, continuo a ricordare con piacere anche i particolari più insignificanti del libro e i personaggi mi mancano ogni giorno.

InsolitaMente wrote: "Per la task 125b della Nigeria (libro ambientato in uno stato la cui bandiera contenga un cerchio) ho letto un libro ambientato in India.
I sei sospetti
Vikas Swarup ..."
Sembra veramente interessante, l'ho aggiunto in wishlist :)
I sei sospetti
Vikas Swarup ..."
Sembra veramente interessante, l'ho aggiunto in wishlist :)

I sei sospetti
[autho..."
Io l'ho adorato davvero, sono curiosa di sapere cosa ne penserai :)

Spero vada bene per la task. Il tema principale non è una guerra civile, ma la giovane protagonista vive a Mogadiscio durante la guerra civile e la sua vita è condizionata da questa.
Non aggiungo molto sul libro perché penso che ormai tutti conoscano la storia di Samia, questa giovane somala. Dico soltanto che nonostante conoscessi la sua storia, il libro comunque merita di essere letto perché è uno di quei libri importanti e necessari. Si piange molto, quindi preparate i fazzoletti.
dely wrote: "Per la task 168. Sudan del Sud a) un libro in cui si parli di guerra civile ho letto Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella.
Spero vada bene per la task. I..."
Il libro va bene, la task non richiede che la guerra civile sia il tema principale ma solo che se ne parli. Questo libro deve essere un pugno nello stomaco...
Spero vada bene per la task. I..."
Il libro va bene, la task non richiede che la guerra civile sia il tema principale ma solo che se ne parli. Questo libro deve essere un pugno nello stomaco...

"
Ho pianto dalla prima all'ultima pagina (e anche di più) e conoscevo già la storia. Tu pensa se non la conoscevo e arrivavo alla fine del libro impreparata :-(

Spero vada bene per la task. I..."
La storia di Samia io non la conoscevo, quando ho letto il libro ho pianto come una disperata :(

a) un libro ambientato a Cuba Trilogia sporca dell'Avana
Mi ha molto deluso :(
Ecco il mio commento:
https://www.goodreads.com/review/show...

Sintesi: triste e bello.

Si tratta di un libro pubblicato postumo e concluso da Richard Preston e purtroppo la cosa si avverte.
La prima parte è più lenta e come al solito molto tecnica per quanto riguarda scienza (biologia in questo caso) e tecnologia, poi parte in scivolata e inizia l'avventura che tiene incollati alle pagine fino alla fine per scoprire il destino dei 7 studenti protagonisti.
Il finale è abbozzato, non si capisce il destino dei singoli soggetti e questo non è da Crichton, tanto più sono rimasta sconvolta a metà libro (view spoiler) ed ho il sospetto che proprio lì sia entrato in scena Preston, ci sono rimasta maleeee.
Tanto per sottolineare il mio disagio sono entomofoba, ho il terrore di tutti gli insetti incluse le tanto carine (per gli altri) farfalle, e il fatto di aver letto dei protagonisti trasformati in micro umani di un paio di centimetri e lasciati al loro destino nella foresta brulicante di insetti ho ancora i brividi, ovviamente abbiamo incontrato e siamo stati attaccati da ragni, coleotteri, cento e millepiedi, vespe eccetera, tutti descritti con scrupolo...ho dovuto interrompere la lettura più volte perché mi si contorcevano le budella oltre ad avere immagini ben chiare di insetti giganti -.-"

un libro di un autore dell'ex Unione Sovietica
ho letto Noi
Questo romanzo è considerato ila "madre" di tutti i libri distopici e in effetti si risente l'eco di libri anche più famosi come "1984". Mi è piaciuto molto e l'ho trovato abbastanza attuale nonostante i cento anni di età.

Task 69b: un libro ambientato in uno Stato che sia una monarchia costituzionale
Morbide guance
commento
Grecia
Task 70b: un libro ambientato in Grecia
Le ateniesi
commento

Io sono già morto
Ho iniziato questo libro a scatola chiusa, per qualche strano motivo (forse dovuto al titolo) mi aspettavo un thriller e mi sbagliavo. Lo stesso mi ha colpito per lo stile semplice, quasi schematico, ma diretto. Prendendo spunto dalla storia vera dell'avvocato Rodrigo Rosenberg Marzano, che ovviamente non conoscevo, Unger racconta il Guatemala attraversato per anni dalla guerra civile, un paese sporco e corrotto, in cui rischi la vita anche solo andando a fare la spesa.
La storia dell'avvocato è romanzata e non rispecchia fedelmente la realtà, forse le mie 5 stelle sono esagerate ma quando ho voltato l'ultima pagina sono rimasta a rimuginare a lungo e penso che un buon libro debba fare proprio questo effetto, far pensare e a volte spiazzare il lettore.

Un altro giallo, scusate ma ho una bimba piccola, dormo poco e ho bisogno di letture leggere.
In un sobborgo residenziale di Rey Kiavik ancora in costruzione viene trovato un osso umano. Mentre iniziano gli scavi - lentissimi perché eseguiti da archeologi che non si assoggettano ai tempi delle indagini giudiziarie - parte l'investigazione poliziesca, alla ricerca di dati storici di 70 anni prima circa.
in parallelo, viene narrata un'altra storia, ambientata nella Rey Kiavik all'epoca della guerra.
Il libro corre così tra due binari, che naturalmente si congiungeranno al momento della risoluzione del caso.
Ho dato tre stelle, perché tanto mi è piaciuta la storia ambientata nel passato, quanto ho trovato banali i personaggi di quella ambientata nel presente.
Benché l'indagine risulti interessante, c'è il solito poliziotto divorziato e tormentato, il solito poliziotto giovane, ricco e sexy, eccetera. Diventa un po' fastidioso all'ennesima lettura, benché ammetto che l'ambientazione islandese aggiunge un piacevole diversivo.
Ad esempio, (view spoiler)

Un altro giallo, scusate ma ho una bimba piccola, dormo poco e ho bisogno di letture leggere..."
La parte storica, secondo me, è sempre quella più interessante nei libri di questo autore (io ho letto tutti quelli della serie a cui appartiene la La signora in verde) ma apprezzo anche il protagonista principale :)
Per la task 116b, Monaco: un libro ambientato in uno stato confinante con la Francia, ho letto Il bosco silenzioso, ambientato in Germania. Un libro interessante, il concetto di fondo mi è piaciuto molto: (view spoiler) . Pecca di ingenuità in alcuni punti: dialoghi e svolgimento della trama, quest'ultimo spesso molto cinematografico, troppo (infatti non per niente fra poco dovrebbe uscire il film in Germania). Comunque una lettura interessante, anche se non me la sono sentita di dargli più di 3 stelle.

Per le task A e B del Giappone:
Norvegian Wood di Haruki Murakami
Contrariamente alle aspettative, mi è piaciuto.
Di solito gli autori giapponesi mi danno l'impressione di essere freddi e molto distanti dal mio modo di sentire, ma questo è un romanzo intenso, fatto di grandi passioni stemperate da toni nostalgici e delicati.
In parole povere è un triangolo amoroso, ma sotto la superficie da romanzo sentimentale si celano ben altre profondità. Assistiamo al processo di maturazione di un ragazzo appena uscito dall'adolescenza nel Giappone di fine anni '60, quando il conflitto fra tradizione e modernità era al suo apice. L'indecisione del protagonista fra due ragazze così diverse fra loro è in fondo il riflesso di questa contrapposizione: Naoko rappresenta le radici, quel passato doloroso ma idealizzato da cui è difficile staccarsi; Midori (il personaggio più complesso e affascinante dell'opera a mio parere) incarna l'ottimismo e la fiducia nell'avvenire. Naturalmente con queste premesse il finale è abbastanza prevedibile, ma nonostante questo poetico. E' l'intero romanzo in realtà ad essere pieno di poesia, non quella classica che si studia a scuola ma un lirismo intimo, fatto più che altro di suggestioni.
E' stato il mio primo incontro con Murakami e mi ha lasciato piuttosto soddisfatta: per tematiche ed ambientazione non è certo il libro della vita, ma mi accontento di aver letto un buon romanzo.

a) un libro di un autore giapponese Gen di Hiroshima, Vol. 1
https://www.goodreads.com/review/show...
:)


117. Mongolia
a) un libro in cui venga nominato Gengis Khan Storia segreta dei mongoli
https://www.goodreads.com/review/show...

Come il libro che avevo letto in precedenza di questa autrice, anche questo l'ho trovato carino ma niente di eccezionale, direi dimenticabile.
I temi trattati sono tanti e importanti ma sono per lo più appena accennati e lo stile non si fa notare più di tanto.

Romanzo epico e poderoso in cui l'autore racconta la storia di due popoli e dello scontro-incontro tra Oriente e Occidente attraverso la storia di un ponte (idea geniale!). Il ponte protagonista è quello fatto costruire sul fiume Drina dal visir Mehmed Pasha Sokolovici nella città di Visegrad, in Bosnia. La costruzione risale al 1570 circa ed è da quell'epoca che prende avvio il romanzo per arrivare fino al 1914, in piena Prima Guerra Mondiale quando, durante la ritirata delle truppe austriache dalla città, parte del ponte venne fatta saltare. Andric intreccia Storia e storie in modo da farci conoscere e comprendere meglio questa zona "difficile" dei Balcani, andando alla radice dell'odio secolare tra musulmani bosniaci e cristiani serbi. Una lettura davvero interessante che fa comprendere meglio anche il perchè delle efferatezze delle guerre balcaniche degli anni '90.

Mi fa strano vedere tante recensioni negative, che criticano pesantemente il romanzo: per me è fresco, scritto bene, molto interessante e con tematiche serie ed importanti per essere un chick-lit. Un ottimo passatempo, per me che ultimamente ho letto molti libri impegnati e impegnativi, che tuttavia non fa spegnere completamente il cervello, non essendo privo di contenuti.
Forse le aspettative di qualcuno si basavano sul film, ma è ovvio che non poteva essere la stessa cosa, essendo Andrea ormai una trentenne alle prese con la vita adulta. Leggerò sicuramente l'ultimo episodio della saga, sperando che si mantenga su questo livello.

Non ricordo di aver mai visto il film tratto da questo romanzo breve o racconto lungo, ma se, come ho letto, la trasposizione è fedele, non mi sono persa granché.
Parte bene e sembra interessante finché inizi a chiederti, una volta superata la metà, dove si voglia andare a parare e infatti il risultato di fondo lascia un po' a desiderare. Stile povero e troppo schematico, non sono riuscita ad affezionarsi a nessuno dei personaggi, facile che domani lo avrò già dimenticato.

Avevo sentito che Saramago avesse uno stile narrativo molto particolare, frasi lunghissime quasi senza punteggiatura o soltanto utilizzando delle virgole. Questo era uno dei motivi per cui non l'avevo mai letto. L'ho letto adesso in parte per la sfida e in parte per togliermi la curiosità. Non è un libro da buttare, di sicuro ha un contenuto sostanzioso che induce a riflessioni, ma non digerisco molto il suo stile. Non riesco a capire cosa dovrebbe aggiungere al romanzo uno stile del genere. Anzi, secondo me appesantisce la lettura. Dubito che leggerò altro di suo.
dely wrote: "Per la sfida 154. Sao Tomé e Principe b) un libro originariamente scritto in portoghese ho letto Le intermittenze della morte di José Saramago.
Avevo sentito che Sa..."
Lo stile di Saramago è qualcosa che o si ama o si odia. Perlomeno secondo la mia esperienza, in base alle opinioni di amici dentro e fuori Goodreads. Detto questo, per quanto Le intermittenze della morte mi sia piaciuto, non è secondo me fra i migliori di Saramago. Però se non ti piace lo stile secondo me in effetti è inutile che provi a leggere altro, perché anche se narrativamente ha scritto libri molto superiori, il suo modo di scrivere è sempre quello.
Avevo sentito che Sa..."
Lo stile di Saramago è qualcosa che o si ama o si odia. Perlomeno secondo la mia esperienza, in base alle opinioni di amici dentro e fuori Goodreads. Detto questo, per quanto Le intermittenze della morte mi sia piaciuto, non è secondo me fra i migliori di Saramago. Però se non ti piace lo stile secondo me in effetti è inutile che provi a leggere altro, perché anche se narrativamente ha scritto libri molto superiori, il suo modo di scrivere è sempre quello.

Avevo s..."
Ma secondo te (o anche altri utenti), se i suoi libri fossero scritti con la punteggiatura corretta, sarebbero meglio o peggio? Perché si sente il bisogno di scrivere il quel modo? A che pro? Non riesco a capire. Esperimenti stilistici?
dely wrote: "Ma secondo te (o anche altri utenti), se i suoi libri fossero scritti con la punteggiatura corretta, sarebbero meglio o peggio? Perché si sente il bisogno di scrivere il quel modo? A che pro? Non riesco a capire. Esperimenti stilistici?"
Non ti saprei dire, ma secondo me sì, è una sorta di esperimento stilistico, o anche un modo per rendere più sincopata la narrazione, forse. Chissà, è anche probabile che Saramago l'abbia spiegato in qualche intervista, ma io non ne sono a conoscenza.
Non ti saprei dire, ma secondo me sì, è una sorta di esperimento stilistico, o anche un modo per rendere più sincopata la narrazione, forse. Chissà, è anche probabile che Saramago l'abbia spiegato in qualche intervista, ma io non ne sono a conoscenza.

Ho provato a cercare informazioni, ma non ho trovato niente.
Non riesco a capire perché un autore decida di scrivere in quel modo, ma sarà un limite mio. Diciamo che gli esperimenti in letteratura non fanno per me.

Quindi l'hai letto e magari mi puoi togliere qualche dubbio! Metto sotto spoiler.
(view spoiler)
@dely, domande interessanti quelle che hai messo sotto spoiler. Purtroppo ho letto il libro molti anni fa e non ti so rispondere, ma penso che molto vada lasciato all'interpretazione personale, nei libri di Saramago come in quelli di altri autori. Molte cose possono lasciare perplessi ma, nonostante io abbia studiato letteratura all'università, non sono particolarmente d'accordo con le spiegazioni date da critici/professori/ecc a prescindere. Ho letto una vignetta in cui si parlava proprio di questo, ma ora non la ritrovo, era molto carina. Mi dispiace non poterti aiutare :(
Edit: trovata!
Edit: trovata!


b) un libro ambientato nel Sud-Est asiatico: Loung Ung, Il lungo nastro rosso – terminato 7/4/2019
L'autrice è nata nel 1970 in Cambogia, dopo i massacri avvenuti tra il 1975 e il 1979 ad opera dei Khmer Rossi, riesce a fuggire in America con il fratello maggiore e la cognata. In Cambogia rimangono i parenti, i fratelli e la sorella, con la speranza di riuscire a ricongiungersi entro pochi anni. Nel libro, a capitoli alterni, Loung racconta la sua storia di cino-cambogiana alle prese con l'inserimento nella società americana e la storia della sorella alle prese con la faticosa quotidianità nei villaggi cambogiani.
In foto il sito archeologico di Angkor:


Eh, lo so, ma non sempre ci riesco. Murakami, per esempio, mi piace da morire anche se alla fine del libro si rimane con un sacco di domande. Con Saramago e altri, invece, la cosa mi dà fastidio perché sento il bisogno di dover capire. Non so come mai reagisco in modo diverso.
Carina la vignetta! :D

Caino di José Saramago
A me lo stile di Saramago piace davvero tanto, mi prende, mi cattura proprio, quindi sono contenta della lettura; però onestamento ho trovato questo libro una buona spanna sotto ad altri suoi che ho letto.
È la storia di Caino e della sua sfida al Dio vendicativo e crudele dell'Antico Testamento, alla sua contestazione non della natura divina ma della sua bontà, del suo diritto di disporre dell'umanità secondo i suoi capricci. Forse è perché io sono atea fino alla punta dei capelli ma non mi è sembraro di leggere niente di nuovo (posto che peraltro secondo me le contestazioni della moralità di Dio lasciano il tempo che trovano).
Comunque una lettura gradevole, spesso ironica, e la fine mi ha sorpresa e mi è piaciuta.

E' stato un interessante assaggio della prosa di Cognetti e mi è piaciuto molto il modo in cui racconta la montagna: leggerò presto Le otto montagne!
Per la task 65b, Ghana: un libro ambientato in uno Stato il cui nome sia composto da massimo 5 lettere, ho letto Our Man in Havana (Il nostro agente all'Avana) di Graham Greene, ambientato a Cuba.
Non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Mi incuriosiva vagamente, non è che ami proprio le storie di spie, ma l'ho torvato su Bookmooch e ho deciso di richiederlo. E meno male! È vero che è un libro di spie, ma è anche divertente, cosa che non mi aspettavo! È scritto benissimo, divertente, avvincente, ha tutto quello che un buon romanzo deve avere, e che sia di spionaggio è secondo me solo secondario (infatti io l'ho classificato semplicemente come fiction). Consigliatissimo anche a chi non ama le spie. Sicuramente leggerò altro di Graham Greene.
Non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Mi incuriosiva vagamente, non è che ami proprio le storie di spie, ma l'ho torvato su Bookmooch e ho deciso di richiederlo. E meno male! È vero che è un libro di spie, ma è anche divertente, cosa che non mi aspettavo! È scritto benissimo, divertente, avvincente, ha tutto quello che un buon romanzo deve avere, e che sia di spionaggio è secondo me solo secondario (infatti io l'ho classificato semplicemente come fiction). Consigliatissimo anche a chi non ama le spie. Sicuramente leggerò altro di Graham Greene.

Chissà, forse un lavoro autobiografico, comunque uno di quei romanzi che lasciano il segno, ricco di sentimenti ed emozioni. Uno stile fluido, elegante, ma anche crudo e toccante.
Un rapporto conflittuale pieno di dissidi ed incomprensioni, quello di Magda ed Emerenc, una scrittrice e la sua domestica, ma molto legate l’una all'altra. Le due protagoniste sono molto ben descritte, Magda però con i suoi continui lamenti e tentennamenti, non cattura la piena attenzione del lettore, non riesce a farsi amare completamente. È Emerenc la vera protagonista, una donna misteriosa, umile, dignitosa, anche un po’ inquietante, a volte tenera e spesso insolente e scorbutica. Intorno a lei gira un quartiere intero, si prodiga per tutti e non chiede niente per sé, lei non ha bisogno degli altri, la sola cosa che pretende è il rispetto della sua privacy...la porta della sua casa non può essere oltrepassata.

Un bel noir, con la giusta dose di pathos, nonché una chiara denuncia sulla violenza domestica.
Lascio qui il link alla mia recensione:
https://www.goodreads.com/review/show...
Appena posso aggiorno il mio spazio.

13. Bahamas
a) un libro ambientato sull'oceano
b) un libro di un autore proveniente da un'isola:

33. Capo Verde
a) un libro di un autore di lingua portoghese

b) un libro che abbia un colore nel titolo
47. Cuba
a) un libro ambientato a Cuba
b) un libro di un autore cubano
78.Honduras
a) un libro ambientato in un paese con sbocco su Oceano Atlantico e Oceano Pacifico
b) un libro in cui si parli di droga:

90. Kenya
a) un libro in cui venga nominato un safari
b) un libro con una "Y" nel titolo

124. Nicaragua
a) un libro ambientato nell'America Centrale
b) un libro di un autore dell'America Centrale

127. Norvegia
a) un libro ambientato in Norvegia:

b) un libro di un autore scandinavo
145. Repubblica Sudafricana
a) un libro ambientato in Sudafrica
b) un libro di un autore sudafricano

147. Ruanda
a) un libro in cui si parli di genocidio
b) un libro in cui si parli di genocidio ruandese
175. Tanzania
a) un libro in cui si parli di un safari
b) un libro ambientato in Africa

Totale: 8/10

Opera di tono minore scritta con chiaro intento propagandistico, eppure contiene tutti gli elementi che fanno di Steinbeck uno dei più grandi autori mai esistiti. Senza mai nominare la Germania di Hitler o un qualsivoglia altro paese europeo, l'autore ci narra di come i tedeschi invasero la Norvegia e la sottomisero durante la Seconda Guerra Mondiale e di come il popolo invaso si ribellasse attraverso una guerriglia continua. La lotta per gli ideali di giustizia e libertà sono l'essenza di questo romanzo e, grazie alla scrittura precisa e lucida di Steinbeck, al lettore arriva un messaggio molto profondo sul dramma della guerra.

Peccato, non si o riuscita a fare mio questo libro...
Ecco il mio commento:
https://www.goodreads.com/review/show...
Quanto prima aggiornerò il mio spazio.

Si tratta di un libro davvero molto strano: alterna i temi del decadentismo alle atmosfere gotiche e alle pratiche esoteriche. Ha uno stile di scrittura raffinato e se la prima metà mi stava un po' annoiando, la seconda mi ha affascinato moltissimo trascinandomi fino all'ultima pagina. Esteticamente poi è stupendo.
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Non mi è piaciuto un granché perché non sono riuscita a capire cosa volesse dire l'autore. Belle alcune descrizioni del deserto o dei villaggi, ma nulla più. Personaggi spregevoli, di una bassezza rivoltante.
Ho preso nota di tutti i villaggi in cui sono stati i personaggi, ma non ho ancora avuto tempo di guardare su una mappa il giro che mi sono fatta con loro! Algeria sicuramente, ma sono curiosa di vedere anche gli altri stati attraversati.