MonicaEmme’s
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MonicaEmme’s
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Che sorpresona ‘sto libro! Era circonfuso da un alone di misterioso entusiasmo da parte di molti e l’ho iniziato con quel l’atteggiamento da bocca storta ed occhi verso il cielo! Poi scopro che i capitoli si leggono in massimo dieci minuti, che mi verrebbe voglia di abbracciare Alice per farle coraggio, anche se un po’ la invidio combattuta com’è tra due aitanti maschioni.
Un miscuglio tra un romanzo rosa e un giallo che m’ inchioda e mi diverte!
Mi hai fregata Gazzola, eccome! Chapeau.
A questo punto non so se guardare la serie tv: se mi delude?



Vabbè la lascio qui https://www.goodreads.com/review/show... , sono nel sorteggio lo stesso? 😅

Tutta la trama verte su due sole persone: Frank/François e Kay/Catherine e Simenon li fa parlare e confrontare, ma alla fine a me è parso di non conoscerli per niente, perché parlano poco o niente del loro passato e vivendo solo il qui ed ora non si riesce ad afferrarli. Forse sono io un po’ tonta, ma avrei gradito che avesse scavato i caratteri più a fondo.
L’idea dovrebbe essere quella di fare emozionare il lettore con l’ incontro tra questi due estranei palesemente soli e disperati che hanno bisogno di un banale contatto umano e che si ritrovano invischiati in un amore travolgente, ma la passione la sentono solo loro!
Mi sono annoiata tantissimo!!! Frequentano sempre gli stessi luoghi, ascoltano la solita canzone, dialogano vagamente, camminano e bevono. Tutto qua a parte un timido colpo di scena che produce solo l’ effetto di far sembrare ancora più idiota Frank.
Non mi ha coinvolta per niente!


Lascio un commento senza tante pretese, ma occhio agli spoiler se pur vaghi.
Partiamo col titolo, che è decisamente ironico perché ‘sta tizia proprio benissimo non sta!
Vive in un mondo ponderatissimo, dove tutto ha una spiegazione ed è calcolato ogni minimo dettaglio. Si è costruita mille manie che le creano sicurezza alzando muri giganti per non essere scalfita dal mondo esterno. A un’età anagrafica di trent’anni corrisponde un’età mentale di dodici e passa un’esistenza cristallizzata dal momento in cui ha subìto un trauma in età adolescenziale.
La storia è banale e prevedibile, ma ha il pregio di essere raccontata in modo leggero senza mai farti pesare il fardello di Eleanor.
Voglio dare una chance all’autrice confidando nell’idea che l’abbia scritto in modo volutamente semplice. A conferma di questa tesi c’è qualche frase interessante e qualche freddura divertente che lasciano sperare in qualcosa di più.
“Se fosse possibile acquistare un flacone in cui si combinassero il profumo di matite nuove appena temperate e la puzza di petrolio di una gomma da cancellare appena strofinata, sarei felice di spruzzarmelo addosso ogni giorno.”
Due stelle sulla fiducia.

Spero di riuscire a portare a termine la lettura almeno stavolta!