Michele Orti Manara's Blog, page 45
October 2, 2014
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October 1, 2014
le bretelle
Mio padre aveva paura.
Paura di tutto.
Una sera camminava avanti e indietro in sala da pranzo, diceva che c’erano dei rumori strani, che non aveva mai sentito. Io ero con lui e sentivo gli stessi rumori. Quando mio padre camminava si sentivano i rumori. Quando stava fermo svanivano. Per ore abbiamo passeggiato nella stanza. Alla fine abbiamo scoperto che erano le bretelle di mio padre a fare qual rumore ma non siamo riusciti a ridere, quando hai paura del mondo hai paura anche delle bretelle e...
September 29, 2014
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September 23, 2014
tutte le mattine
Tutte la mattine, poco prima che suoni la sveglia, Lucio sente una voce che gli parla all’orecchio. Svegliati, dice la voce, svegliati.
Tutte le mattine, Lucio apre gli occhi, spegne la sveglia che inizia a suonare e maledice la voce che lo estrae dal sonno qualche secondo prima del dovuto.
Non sa che la voce, tutte le mattine, chiamandolo gli salva la vita.
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September 22, 2014
watching the loop
It also occours to you, you’re worried that once dead you’ll have to watch your life on an endless loop until memorized completely.
And part of the endless loop will be the part where you begin watching the loop.
Which then forms more loops, each one taking you with, never finishing.
An incomplete repetition that is never the same and always unfolds inside-out unendingly.
You’re worried it’s enough to consider that happening, to make it happen.
Goddamnit.
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September 21, 2014
ancora in libertà
L’assassino si è presentato in questura, ha chiesto di poter parlare con un poliziotto e gli ha confessato l’omicidio. Ha raccontato di non aver mai conosciuto prima la vittima e di non aver avuto alcuna motivazione valida per farle del male. Di averla incontrata per caso in un luogo appartato e avercolto l’attimo, tutto qui. Ha descritto con abbondanza di particolari la ferocia con cui si è accanito sulla vittima prima e sul cadavere poi, e il metodo scelto per sbarazzarsi del corpo. Ha dett...
September 20, 2014
cibo per incubi, dal 1845
Heinrich Hoffmann,La storia del bambino che si succhia i pollici, inPierino Porcospino
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September 19, 2014
cowabunga
Ieri pensavo a quei due che un giorno si sono messi lì, a pensare a un nuovo fumetto, e uno ha detto E se i protagonisti fossero delle tartarughe umanoidi?, e l’altro, Sì, ma gigantesche a causa di una mutazione!, e il primo ha detto Mmm, non so se funzionerebbe, e l’altro, Ehi, perché non facciamo che sono tartarughe umanoidi giganti e… ninja!?
E han deciso che era una buona idea.
Poi, oggi, su Facebook mi hanno fatto notare che da quel brainstorming lì son venute fuori anche altre idee degne...
September 17, 2014
per ripicca
A vederlo così non si direbbe, ma pur essendo persona oltremodo pacata Topeca ogni tanto non può fare a meno di reazioni sorprendenti, scintille di inaspettato di cui quelli che lo conoscono superficialmente non lo giudicherebbero capace.
Una volta, ad esempio, Topeca ha mangiato un ragno.
Non per sbaglio, per ripicca.
Possibile che un animaletto così piccolo fosse così ostinato nell’arrecare disturbo a quell’enorme uomo, torreggiante su di lui e via via più infastidito? Possibile che non smette...



