Giuseppe Granieri's Blog, page 13
October 5, 2010
Come scegliere il tuo ebook reader
Non c'è una risposta univoca. La tecnologia va verso la specializzazione, quindi la base di partenza sono le nostre esigenze personali, che sono assai diverse da individuo ad individuo.
L'offerta sul mercato è molto ampia. Ci sono domande che dobbiamo farci e cui dobbiamo trovare una risposta che influenzerà la nostra decisione di acquisto. Io, ad esempio, uso l'iPad come lettore di ebook perchè viaggio molto e quindi tendo a portarmi dietro meno dispositivi: con l'iPad faccio diverse cose insieme, tra cui lavorare, scrivere. E leggere. (per i più curiosi: sì, mi trovo molto bene a leggere con l'iPad).
Però il passaggio dal libro di carta all'ebook, pur avendo molti vantaggi, significa entrare in una logica nuova. Il libro di carta sappiamo dove comprarlo, e una volta comprato sappiamo benissimo come usarlo. L'ebook -come ogni trasformazione in corso- ci impone di superare una piccola curva di apprendimento. E, in questa prima fase, molta parte della complessità che in futuro verrà superata resta a carico del lettore. Dove compro i libri? Dove posso leggerli, poi? Come «trasporto» il libro acquistato dallo «store» al mio dispositivo?
Per gli smanettoni l'inizio di una trasformazione è sempre più facile. Supponiamo però di dover consigliare un dispositivo a qualcuno che maneggia poco la tecnologia, che legge solo in italiano e che non vuole troppe complicazioni. Le due piattaforme dominanti (noi non compriamo in realtà l'hardware ma l'accesso alle piattaforme) sono quella di Amazon e quella di Apple. La prima è basata sul Kindle, ma anche su qualsiasi dispositivo che possa installare il software di Kindle (dal PC agli smartphone, allo stesso iPad). C'è -vediamo- già una grande complicazione semantica (il lettore umano che legge, il lettore hardware -ovvero il dispositivo-, il Kindle hardware, il Kindle software che gira sul nostro dispositivo non Kindle).
Poi c'è l'iPad di Apple: tecnicamente non è un e-reader puro, è retroilluminato e non utilizza la tecnologia e-ink (che è quella che usa invece il Kindle e che è progettata per ricostruire l'esperienza di lettura del libro di carta). Però l'iPad ci consente di farci girare diverse applicazioni per leggere e comprare libri, come Stanza, come iBooks (quella nativa Apple) e anche Kindle, che porta con sè l'accesso al Kindle store.
Infine ci sono diversi ereader meno diffusi (con il loro store dedicato), come il Sony e il Nook. E altri ancora come il Cybook, il Samsung e così via.
Già ci stiamo complicando molto la vita. Come scegliamo?
C'è un metodo che io consiglio ai miei amici, per farli riflettere e valutare bene. Ve lo propongo:
Domanda 1. Inchiostro elettronico o retroilluminato?
Questa è la domanda base, perchè tocca un punto molto importante. Se compriamo un iPad e scopriamo che la lettura su uno schermo retroilluminato ci affatica (o che ci disturba il riflesso in piena luce), abbiamo sbagliato la prima mossa. Così come se scopriamo che l'esperienza tattile (e persino estetica) di un lettore e-ink non ci soddisfa. Occorre superare innanzitutto questo scoglio discriminante: se abbiamo modo, cerchiamo di provare l'uno e l'altro per sentire che tipo di feeling abbiamo. In generale, dopo qualche minuto di lettura, tendiamo a dimenticarci completamente del supporto e siamo completamente concentrati sul testo. Ma può succedere che qualcosa tenda a disturbarci (peso, riflessi, necessità di luce ambientale, ecc.).
Meglio fare una prova prima.
Domanda 2. Accesso ai libri?
In Italia, almeno per un po' di tempo, questa domanda sarà più importante di tante altre (come prezzo, prestazioni hardware, ecc.). Gli ebook, non sono tutti uguali: vengono venduti in diversi formati: i più diffusi sono .epub, che è uno standard aperto, e .mobi che è il formato proprietario di Amazon e del Kindle. Nel mondo anglofono non è un grande problema, poichè la disponibilità di titoli è abbastanza elevata e l'accesso alle novità è privo di barriere.
In Italia però ci sono alcune varianti. Per esempio, non c'è lo store italiano del Kindle e quindi i libri -anche in italiano, se ci sono- a volte costano di più perchè vengono caricati i costi di consegna wireless. Lo store italiano difficilmente lo vedremo a breve (verso la metà del 2011 Amazon aprirà il negozio per l'Italia, ma solo per i libri fisici) e non è così automatico che i grandi editori italiani vendano i loro libri sul Kindle Store. Non subito, almeno. Quindi il Kindle ci dà accesso all'enorme catalogo di Amazon, ma quanti libri in italiano potremo leggere (e quali? E a che prezzo?).
E' facile che l'offerta iniziale dei grandi editori sia soprattutto in .epub ed è altrettanto facile che per i primi mesi la maggior parte dei libri italiani resti fuori dai grandi store collegati ai dispositivi, quelli che permettono l'acquisto in un solo click. Certo, con un po' di pazienza si può usare Calibre e convertire gli .epub in modo che il Kindle possa leggerli, o smanettare un po' e risolvere il problema. Ma non è detto che tutti ne abbiamo voglia e soprattutto, se ci sono i DRM sui libri, non possiamo convertirli. Da questo punto di vista l'iPad è più agevole, perchè ci consente di utilizzare diversi formati tranquillamente. E ci sono anche altri dispositivi e-ink che leggono diversi formati. Conviene informarsi prima di scegliere.
Il consiglio resta fermo: scegliere il dipositivo partendo da una comprensione più generale: dove compro i libri? in che formato?
Domanda 3. Quanto sei tecnologico?
Altra domanda non oziosa: scegliendo il tuo dispositivo, valuta bene che tipo di pratica comporta per trasferire i libri che hai comprato dallo store all'aggeggio che userai per leggerli. Il Kindle, l'iPad (e altri), dicevamo, hanno il wi-fi che praticamente ti «consegna» direttamente il libro sul lettore in un solo click. Ma questi meccanismi di consegna sono legati allo store da cui compri, quindi torniamo alla domanda precedente e facciamo una valutazione generale: Dove pensi di comprare i libri? Come li trasporti sul tuo dispositivo?
In molti casi potrebbe essere necessario trasferirli con un cavo USB dal computer al lettore. Conviene saperlo prima.
Domanda 4. Ok, ma i prezzi?
I prezzi, in realtà, non riguardano solo l'acquisto dell'hardware. In linea teorica, se compri un lettore vincolato ad uno store, dovrai conformarti ai prezzi dei libri di quel venditore. Può essere una buona idea, invece, lasciarsi aperta la possibilità di comprare dove il prezzo è più conveniente (e nel caso provinciale italiano) dove si trova il libro che si vuole comprare. E qui torna importante la domanda precedente, e quella di prima ancora.
Ci sono dunque molte variabili di cui tener conto, prima ancora di guardare all'hardware che si compra e alle sue prestazioni. In un futuro molto vicino il mercato tenderà ad eliminare questi spigoli (che gli smanettoni risolvono per conto loro, oggi). Presto troveremo i libri dappertutto, sarà sempre più semplice trasferirli sul nostro lettore, i dispositivi costeranno sempre meno. Eccetera.
Ma al momento, queste domande rappresentano una buona razionalizzazione della scelta. Non l'unica possibile, ma una di quelle utili. Se questa non ti convince, qui ne trovi una più tecnica, e qui una bellissima del Wall Street Journal (ma che non tiene conto -ovviamente- delle strategie degli editori italiani).
        Published on October 05, 2010 04:36
    
October 2, 2010
L'età adulta degli ebook
Non è solo una questione numerica. Cominceranno ad essere acquistabili in digitale autori e titoli che «fanno il mercato», da Follett a Carofiglio, da Patterson a Larsson, passando per i grandi pezzi da novanta delle backlist degli editori, dai classici contemporanei alla miglior letteratura del novecento. La disponbilità di «ottime letture» segnerà l'ingresso dell'ebook nella maturità di mercato: ci sarà finalmente offerta e i lettori avranno una ragione per dotarsi dell'ereader. E anche l'hardware necessario per leggere gli ebook comincerà ad essere sempre più facilmente disponibile, a prezzi probabilmente ogni mese più competitivi. Si passa dalla fase dei pionieri e dei first comer, caratterizzata per lo più da offerta di nicchia o innovativa, alla fase della normalizzazione.
Anche dal punto di vista degli store è facile che dalla prossima settimana si comincino a vedere segnali di stabilizzazione: sarà più semplice trovare gli ebook nel proprio negozio preferito, tenderà a diminuire la frammentazione, si entrerà anche da questa prospettiva nella fase della maturità. Certo, è solo l'inizio di un processo destinato a durare molto tempo e i cui esiti sono abbastanza imprevedibili. Al momento l'hype, la grancassa mediatica, intorno all'ebook è molto forte e questo sicuramente ne aumenta l'appeal e ne promuove la diffusione. Ma nessuno ha abbastanza esperienza per poter dire come reagirà il mercato italiano, e in che tempi si costruirà un solido processo di normalizzazione.
Di certo, da un punto di vista industriale, per il libro inizia davvero la transizione. «Lo spostamento del 10% o forse anche del 20%, delle vendite dal cartaceo al digitale, ha un impatto economico limitato per quei libri la cui tiratura è superiore alle 10/15mila copie», spiega Marco Ghezzi. «La conseguente riduzione della tiratura non impatta significativamente sul costo di realizzazione della singola copia, ne sui successivi costi di commercializzazione. A ciò si sommano le vendite a marginalità più alta ottenute dal digitale, per la moderata gioia dell'editore. Se però applichiamo questo spostamento a tutti quei titoli, e sono la stragrande maggioranza, che vengono stampati in tirature inferiori alle 5mila copie, i fattori economici del libro cambiano radicalmente». E gli editori dovranno probabilmente adeguarsi, rivedendo tutti i calcoli che portano alla pubblicazione di un libro di carta e a determinare le tirature. Ovviamente sono ancora solo analisi ex-ante, ma chiariscono lo scenario.
E' probabile che l'inizio della fase adulta sia contrassegnato -contrariamente alle aspettative dei disfattisti- da politiche di prezzo anche abbastanza aggressive. Il mercato cerca un suo nuovo assetto e non è una partita per anime semplici: ci sono in gioco complessità enormi e grandi interessi economici. Mancano solo le prime mosse, ma saranno fatte rapidamente e sarà allestita la scacchiera.
Ora il gioco passa in mano ai lettori. Sarà una bella avventura per chi ama leggere (a partire dall'accesso ai libri in un solo click) e una bella avventura per chi si appassiona ai grandi cambiamenti culturali. Staremo a vedere.
        Published on October 02, 2010 01:23
    
September 25, 2010
Gli ebook e il magico mondo dei DRM
L'acronimo, ostico come la maggior parte degli acronimi, sta per Digital Rights Management: gestione dei diritti digitali. Dietro la sigla, in realtà, si nascondono dei pezzettini di software che servono ad impedire la copia dei file (con la canzone o con il libro) e a inibire (o almeno a complicare) la condivisione non autorizzata con altri appassion...
        Published on September 25, 2010 01:48
    
September 14, 2010
Arriva la letteratura Indie
        Published on September 14, 2010 04:25
    
September 11, 2010
L'ebook si prepara all'autunno
Al Festival della Letteratura di Mantova, Telecom sta presentando in questi giorni la sua piattaforma, già annunciata al Salone di Torino. Si tratta, prima che di un «negozio di ebook» per i clienti finali, di uno str...
        Published on September 11, 2010 02:41
    
August 31, 2010
Dal libro all'ebook in 140 caratteri
Il meccanismo di questa «conversazione» è abbastanza eccentrico se guardiamo ai canoni tradizionali. Utilizzando un hashtag (in questo caso #litchat) tutti gli interessati parlano del tema, incrociando pareri, domande e risposte. E poichè...
        Published on August 31, 2010 01:31
    
August 26, 2010
Biblioteca sociale elettronica
La ricerca citata nell'articolo è preliminare, e forse è ancora troppo presto per costruire generalizzazioni. Tuttavia, a quanto pare, un 40% di lettori (tra quelli intervistati) dichiara di leggere di più da quando è passato al libro elettronico.
«Questo dato coincide con la mia esperienza personale», racconta un blogger dell'Economist. «Da felice possessore di un iPad, mi capita spesso di av...
        Published on August 26, 2010 02:45
    
August 17, 2010
La strategia del lettore
«Credo che il principale freno alla diffusione dell'e-book sin qui registrata non sia stato dovuto dall'assenza di tecnologie di supporto» dice Scorza, «quanto, piuttosto, dal drammatico ritardo culturale del nostro Paese – e più in general...
        Published on August 17, 2010 02:02
    
August 10, 2010
I tifosi del libro
Dopo l'intervista a Santachiara, di cui avevamo parlato, nei giorni scorsi ha fatto molto discutere in rete la "Bust...
        Published on August 10, 2010 00:27
    
August 5, 2010
L'autunno italiano dell'ebook
        Published on August 05, 2010 02:02
    
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