Moony Witcher's Blog, page 34

November 11, 2012

Incontro all’Istituto Berna di Mestre – 09/11/12

Cliccate sulle foto per vederle ingrandite…








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Incontro all'Istituto Berna di Mestre - 09/11/12









Incontro all'Istituto Berna di Mestre - 09/11/12









Incontro all'Istituto Berna di Mestre - 09/11/12









Incontro all'Istituto Berna di Mestre - 09/11/12









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Incontro all'Istituto Berna di Mestre - 09/11/12
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Published on November 11, 2012 03:25

November 9, 2012

Moony in TOUR

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Venerdì 9 novembre – ore 9.00 – Istituto Comprensivo Berna – Mestre – Venezia

Incontro con gli studenti


Lunedì 12 novembre – Ore 18 – Sala del Portale – Campo San Lorenzo – Venezia

Incontro con i bambini di Venezia organizzato dall’Associazione Olivolo


Mercoledì 14 novembre – Istituto Arturo Martini di Peseggia di Scorzè- Venezia

Incontro


Sabato 24 novembre - ore 17- Biblioteca di Treviolo- (Bergamo)

Festivalettura – “Il potere dell’informazione”


Giovedì 6 dicembre – ore 17,30 – Centro Commerciale Coop di San Donà di Piave

Incontro con i lettori


Venerdì 7 dicembre – Ore 10- Libreria Feltrinelli – 6° piano- Piazza Barche – Mestre – Venezia

Incontro con i lettori

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Published on November 09, 2012 08:23

November 5, 2012

Video recensione da Libreria Infinita

Nuova video recensione, questa volta con presentazione dell’intera saga di Nina, da Giulia e il suo blog Libreria Infinita


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Published on November 05, 2012 02:49

November 1, 2012

L’Atlante di fuoco John Stephens

L’Atlante di fuoco

John Stephens

The Books of Beginning #2


Editore Longanesi

Pagine 312

Prezzo € 19.90 rilegato

31 ottobre 2012


C’è il sole che splende, il cielo è limpido e dovrebbe essere un giorno di festa per l’Istituto per Orfani Irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe. Ma all’orizzonte incombono già nubi nere, cariche di presagi… e di magia. I tre fratelli Kate, Michael ed Emma detestano quell’orfanotrofio diroccato, il cibo puzzolente, la direttrice che li vessa di continuo… Ma è l’ultimo riparo per quei tre ragazzi che il destino ha messo al centro di una trama oscura e pericolosa. C’è un tremendo potere sulle loro tracce, un’entità malvagia che ha già rapito i loro genitori e li ha costretti a nascondersi. L’unica via per la salvezza è scovare e riunire i misteriosi Libri degli Inizi.

Per fortuna, uno è già in loro possesso: ed è proprio all’Atlante di smeraldo che la maggiore, Kate, dovrà ricorrere per fuggire dal pericolo, scomparendo nelle pieghe del tempo, per essere catapultata a New York alla fine dell’Ottocento, proprio nel momento in cui il mondo degli umani e quello della magia sono sull’orlo di una terribile scissione. Ed è lì che incontra un enigmatico e affascinante ragazzo, il cui destino sembra fatalmente legato al suo… Intanto, rimasti soli, Michael ed Emma dovranno intraprendere la ricerca del secondo libro, l’Atlante di fuoco, perché è destino di Michael esserne il Custode. Ma per conquistarne il potere e salvare le sorelle, Michael deve imparare ad affrontare le proprie paure peggiori. E deve agire in fretta, perché il Ferale Magnus è pronto a tutto pur di ottenere ciò che vuole: il potere assoluto.


—-


L’Atlante di smeraldo

The Books of Beginning #1


Editore Longanesi

Pagine 464

Prezzo € 9.90 rilegato


È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua mamma a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa. Qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l’ultima volta in cui vedranno i loro genitori.

Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l’ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l’enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos’è quell’inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta?

Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli. Questa è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche. Questa è la storia della piccola Emma, che sembra non temere niente e nessuno al mondo ma ha nel cuore la paura più grossa di tutte: quella di perdere i suoi fratelli. Questa è la storia di tre bambini inseguiti da un potere oscuro e minaccioso. Questa è la storia di tre ragazzi e del libro che cambierà per sempre il loro destino.

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Published on November 01, 2012 12:53

October 30, 2012

Le 10 regole di Moony Witcher…

Con l’uscita di Nina e il Numero Aureo eccovi alcune perle di saggezza da Moony, “dieci regole d’oro per scrivere un fantasy” che potete scaricare direttamente dal sito giunti.it.

Vi ricordo che Moony segue corsi “online” di scrittura a cui potete partecipare, secondo la vostra fascia d’età, compilando i moduli che trovate sul sito nelle singole pagine:


BAMBINI 11-13 anni | RAGAZZI 14-17 anni | ADULTI


Per qualsiasi dubbio potete contattare Moony attraverso il form che trovate in ogni pagina oppure alla mail sestaluna(at)moonywitcher.com (dove (at) stà per @).


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Published on October 30, 2012 14:53

1° recensione dal blog BookLovers1 – Passione lettura

Arrivano le prime impressioni su Nina 5.

La prima è una video-recensione fatta da Bea di booklovers909.blogspot.it che ha anche scritto un post sul suo blog a questo LINK


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Published on October 30, 2012 05:54

October 22, 2012

Intervista su Ansa.it | Un Libro al giorno



Ansa.it | Un Libro al giorno, tramite la penna virtuale di Mauretta Capuano, intervista Moony sul nuovo “Nina la bambina della Sesta Luna – Il numero Aureo“, che per chi di voi ancora non lo sapesse uscirà questa settimana!

Si, mercoledì 24 ottobre!

Di seguito parte dell’intervista. Per leggerla nella sua interezza cliccate QUI


Torna la Nina di Moony Witcher e nella sua nuova avventura dovra’ ricomporre l’armonia del Numero Aureo, spezzato in tre parti da malvagi guerrieri. La piccola alchimista creata dalla ex cronista di nera e scrittrice veneziana Roberta Rizzo (vero nome di Moony Witcher) ha conquistato oltre un milione di lettori italiani da quando si e’ presentata sulla scena, nel 2002, nel libro ‘Nina la bambina della Sesta Luna’, primo capitolo di una saga in quattro volumi, pubblicata da Giunti, conclusa con ‘Nina e l’Occhio Segreto di Atlantide’ nel 2005, che ha avuto 30 coedizioni in tutto il mondo. Da allora, la Witcher – 55 anni, divoratrice di libri di filosofia, psicologia e arte – che considerava finita la storia di Nina, ha ricevuto migliaia di mail che la invitavano a continuare. Ha resistito finche’ non e’ arrivata l’intuizione di ‘Nina e il Numero Aureo’, in libreria il 24 ottobre, sempre per Giunti, con le illustrazioni di Maria Ottolini.

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Published on October 22, 2012 11:11

Deborah Epifani al Pisa Book Festival 2012



Una grande notizia da una delle corsiste di Moony!


Deborah Epifani con il suo primo romanzo “Le Leggende di Aron – Il Segreto degli Undici”, uscito per Linee Infinite quasi un anno fà, è entrata in gara al Pisa Book Festival.

Corsì ne da la notizia sul suo blog, Storie dell’altra Deb:


Pronti per una notizia incredibile?

Eccola! Aron e gli Undici sono in gara al Pisa Book Festival, quest’anno, insieme a Esaregnum, di Clanmael Amcam (Editrice Campanila) e Io sono Yorsh, della grande Silvana de Mari (Fanucci). Che onore!

Si tratta di una gara tra giovani lettori (QUI potete saperne di più). Sì, perché le classi delle scuole medie pisane si affronteranno rispondendo alle domande relative ai tre libri fantasy, per poi essere valutati da una giuria. Una bellissima iniziativa nel mondo dell’editoria italiana per ragazzi, spesso svalutato e poco conosciuto.

E per me sarà una giornata all’insegna dell’emozione pura, una giornata di confronto e di allegria. Non vedo l’ora!


 Genere: Fantasy per ragazzi (dai 9 – 11 anni in poi)

Leggi un estratto qui


“Un muso più nero dell’ombra emerse dal nulla seguito da un corpo possente. La belva che apparve smise di soffiare e dalla gola levò il verso più agghiacciante che Aron avesse mai sentito.”


Trama:

Aron ha quindici anni e una vita felice sulla sua piccola isola. Le giornate in mare, i tuffi dalla barca di Gorgo, il sale che tira sulla pelle e l’amore della sua famiglia sono tutto ciò che possiede, tutto ciò che desidera.

Quasi tutto. Manca un giorno al suo compleanno e alla cerimonia che lo ammetterà al Consiglio dei Germogli, giovani pronti a difendere l’isola e i suoi abitanti da qualunque insidia li minacci. Ormai fervono i preparativi che lo renderanno a pieno titolo un uomo del Popolo del Mare.

Basterà una notte di tempesta perché tutto cambi: dal buio emerge una misteriosa presenza che lo trascinerà lontano dagli affetti e dall’isola, nel mondo magico e insidioso di cui ora fa parte.

Chi sono i Guardiani che lo cercano? Chi sono i misteriosi Undici il cui destino si intreccerà inevitabilmente con il suo? Quali enigmi nascondono e cosa vogliono da lui? Aron dovrà fare appello a tutto il suo coraggio e imparare a fidarsi della tenebra che lo accompagna, se vorrà salvare se stesso e le persone che ama.

Una corsa contro il tempo per sfuggire al nemico comune. Un’avventura alla scoperta di se stesso e di quel Potere che lo rende unico al mondo. Un segreto da svelare per trovare la verità.

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Published on October 22, 2012 11:01

October 16, 2012

Crossed. La Fuga di Ally Condie – Matched 2

Dopo Matched, uscito l’anno scorso, torna in libreria Ally Condie con il secondo romanzo della serie…


Crossed. La Fuga

Ally Condie

Matched #2/3


Editore Fazi

Pagine 352 c.a.

Prezzo € 14.90 hardcover

Uscita 16 novembre 2012


La Società sceglie tutto per te. I libri che leggi. La musica che ascolti. La persona che ami. Ma per Cassia Reyes le regole del gioco sono cambiate. Solo poco tempo prima la Società aveva scelto come suo promesso sposo Xander, il suo migliore amico: doveva essere il suo compagno perfetto, ma una macchina non può comandare il cuore. Il ragazzo che ama non è lui ma è Ky, una Aberrazione, un individuo che la Società considera pericoloso e indegno di essere promesso a qualcuno. Un errore che proietta Cassia in una nuova dimensione di verità e conoscenza dove può vedere con chiarezza le mancanze e i difetti del Sistema.

Scoprendo dentro di sé una forza che non sapeva di possedere, Cassia si allontana alla ricerca di Ky, che è stato rapito e portato al confino. In quelle terre estreme Cassia potrà capire che non tutto è perduto e che dentro questo mondo apparentemente immobile e perfetto c’è un seme di cambiamento e di libertà. Una ribellione sta montando, e Cassia è finalmente libera, libera di scegliere.

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Published on October 16, 2012 04:44

October 15, 2012

IMPRONTE DI PARADISO di Giulia Acquistapace. Primo Livello – Corso Adulti

IMPRONTE DI PARADISO

di Giulia Acquistapace

Primo Livello – Corso Adulti

Il sole morente aveva concluso da pochi istanti l’ennesimo ciclo quotidiano tuffandosi nel mare sul versante della Grecia e le prime luci artificiali cominciavano a punteggiare la costa fino a Santa Maria di Leuca, disegnando una calda linea che delimitava ad occhio nudo nella notte il confine fra terra e mare.

Un uomo, accovacciato, dava gli ultimi ritocchi ai preparativi per la serata: due bicchieri, una bottiglia di champagne in fresca, due sedie a sdraio e tutto lo splendore della piscina solfurea di Santa Cesarea Terme erano un ottimo presupposto per il buon esito dei propri intenti. La Tramontana aveva spazzato per tutta la giornata il mare e il cielo, allontanando le nubi scure e la cappa d’afa che da giorni gravavano il respiro e facevano appiccicare addosso gli abiti leggeri di un fine Settembre che ancora sapeva d’estate. Il cellulare dell’uomo squillò: dall’ingresso qualcuno annunciava visite. L’uomo non attese, riattaccò la conversazione e riprese la posizione eretta. “Grazie al cielo”, pensò fra sé mentre si allontanava per ricevere l’ospite. Fece a due a due i gradini che lo riportavano a livello della strada e sfoderò prima dell’ultimo balzo il miglior sorriso, che andò tuttavia a spegnersi non appena scorse di spalle il venuto. “Ci mancava solo questa. Devo liberarmene al più presto o andrà tutto a monte prima ancora di cominciare, maledizione!”. Intanto il nuovo venuto si voltò senza entusiasmo al gesto del bagnino che indicava l’arrivo della persona richiesta. “Buonasera, dottore.”

“Buonasera a lei. A cosa devo il piacere della visita?”, mentre i tratti del volto tradivano il fastidio e l’impazienza.

“Ma prego, accomodatevi.” Il visitatore guardò dal sotto in su l’uomo che era venuto a cercare: “Spero di non aver interrotto nulla.” “Non vi preoccupate, mi preparavo alla mia consueta nuotata. A causa di impegni per oggi è stata posticipata e non saranno certo altri cinque minuti di attesa a rovinarla”, disse, sottolineando quei cinque minuti come a voler indicare il tempo massimo concesso per qualsiasi rimostranza (e ne era certo: se lo sgradito ospite si era preso al briga di venir fin lì, si sarebbe trattato sicuramente di una questione spinosa). Fece quindi strada facendo un cenno di congedo al bagnino che, sollevato, tirò giù con uno strattone la saracinesca del suo baracchino e si diresse con passo svelto verso casa.


*

CAPITOLO I


“In questo campo ci starebbe a meraviglia un gregge di pecore.” L’ispettore Anna De Rosa era così: se ne usciva all’improvviso con i commenti più improbabili senza una connessione logica col resto del dialogo. E suonavano ancora più assurdi se calati nel silenzio astioso di una deviazione tanto inattesa quanto inopportuna nella campagna salentina arsa dal sole. Il commissario sbuffò, guardando di sottecchi dallo specchietto retrovisore la collega abbandonata sul sedile posteriore dell’auto che, con sguardo svogliato, perlustrava il paesaggio senza prestare grande attenzione e soprattutto senza dare un sostanziale contributo nel raggiungere la meta. La cartina giaceva senza vita sulle gambe della donna, che teneva fisso il dito in un punto imprecisato della Puglia, mentre con l’altra mano si aggrappava alla maniglia del passeggero per evitare gli scossoni dati dalle buche della strada secondaria. “De Rosa, questo non è il presepio: un gregge qua, due pastori lì. A meno che non ci sia anche una stella cometa che ci conduca a destinazione!”. Nicola Renzi, al volante, sogghignò sotto i baffi. “E tu, Renzi, che ti vanti di essere del luogo! Invece di ridere: dove siamo? Non dirmi ancora che ci siamo persi! Se andiamo avanti così quel morto farà in tempo a diventar polvere prima del nostro arrivo!”. Renzi tornò serio: “Dotto’, non si preoccupasse! E’ qui, è qui! Siamo già a Porto Badisco: sa, qui mi ci portava sempre la mia nonna in bicicletta. Sapesse che mare! Anzi, se solo avessimo tempo, magari di ritorno…” “Renzi, guida e non fare programmi! E sbrigati, o persino il magistrato sarà lì prima di noi!”. “Comandi, commissario!”. Il silenzio tornò sull’auto che sfrecciava ora più decisa lungo la strada costiera che collegava Otranto a Santa Cesarea Terme, costeggiando ora la costa ora la campagna brulla, interrotta ora qui ora lì da qualche raggruppamento d’alberi selvaggi resistenti all’arsura. Le poche case di Porto Badisco passarono rapide al di là del finestrino e così il pezzo di discesa che ancora separava la Polizia dal luogo del ritrovamento. Arrivati in città, Renzi accostò parcheggiando con difficoltà l’auto al bordo del marciapiede della strada secondaria affollata che conduceva allo stabilimento termale. Il commissario saltò giù prima della fine della manovra, allontanandosi ma non abbastanza in fretta per non vedere gli ultimi dettagli dell’operazione: un colpo dietro ed uno davanti avevano concesso al pilota, con disappunto del superiore, di piazzarsi a puntino fra l’ambulanza e quella che ad occhio e croce poteva essere la macchina del medico legale: una punto anni Novanta da cui la dottoressa Malabarba, per motivi ignoti, non voleva separarsi.

“Commissario Melissano, prego per di qua.”, gli si fece incontro un uomo sulla cinquantina, verosimilmente il responsabile in seconda delle terme, dal momento che l’amministratore delegato, scesi alcuni scalini, giaceva su una sdraio al bordo della piscina sulfurea, evidentemente morto. “Dottor Riboni.”, fece Melissano. “Com’è successo? Avete qualche sospetto?” Il commissario già sapeva dalla recente telefonata intercorsa col medico legale che molti parlavano di suicidio. Riboni confermò quanto anticipato: “L’ha trovato qui il bagnino, il Vito (sottolineando con l’anteposizione dell’articolo al nome quanto le sue origini fossero lontane dal luogo del delitto). C’era una bottiglietta marrone con della polverina lì ai piedi della sdraio e lui era lì”, fece indicando con l’indice, “ proprio come lo vedete adesso. E poi c’erano i bicchieri, la bottiglia di champagne intatta… Sa, il Vito non l’ha voluto toccare! Che se poi la jella…” “Basta così”, fece Melissano, interrompendo quei commenti molto meno lombardi della dizione del nuovo facente funzioni. “Qualche problema? Qualcosa che secondo lei possa giustificare un gesto estremo come questo?” “Bha, non saprei. Lo stabilimento andava a gonfie vele. Anzi, Aldo aveva in mente qualcosa che proprio in questi giorni avrebbe fatto fare il salto di qualità alla struttura. Era un segreto, voleva parlarcene solo ad affare concluso, ma si vedeva che era al settimo cielo. Forse, ma non so… sa… il paese è piccolo… i pettegolezzi…”. Era evidente che Riboni voleva parlarne. “Vada avanti”, fece Melissano. “Bhe, sa… dicono che Aldo da qualche tempo si frequentasse con la Nina, la moglie del dottor De Bellis, il medico qui dello stabilimento. Lo sapevano in pochi, né! Fatto sta che il dottore aveva vinto un posto a Viterbo, in clinica, ed era intenzionato a lasciare Santa Cesarea con la moglie. Che so, magari non sopportava di essere lasciato… Sì perchè le donne fanno così, dicono dicono, ma quando si tratta poi di fare…” “Va bene, basta così.” Senza aspettare altro, il commissario andò verso il cadavere. “Fermò lì!” Melissano inchiodò. Scocciato, si voltò lentamente a vedere da dove la voce provenisse. Di lì a pochi metri c’era un omone appoggiato alla cinta di recinzione della piscina, imponente nella divisa arancione sormontata dalla chiara scritta: 118. “Prego?”, scocciato il commissario. “Sta’ a inquina’ la scena.” L’accento era romano, forse più di acquisizione che di nascita. Fumava un sigaro corto, depositando con cura la cenere nel piccolo contenitore ormai vuoto, attento a non disperdere tracce di tabacco bruciato. “La scena?” “L’ho delimitata, non vede?” Melissano si voltò: in effetti, di lì a poco il suolo circostante al cadavere era delimitato da nastro fluorescente. Gli oggetti entro il perimetro erano a loro volta etichettati con piccoli numeri e delimitati da stretti circoli di indelebile nero. “Bene, bene. Giochiamo al piccolo investigatore pure!” “Io non gioco. Ho delimitato la scena.” ribadì scocciato. Melissano si arrese. “Ho il piacere di parlare con il dottor…’” “Ulisse Lellis. Sono infermiere.” Non si preoccupò di stringere la mano che il commissario gli tendeva. Spense nella scatoletta definitivamente il sigaro. “Ho sentito tutte le stronzate che quello là – indicando con un cenno di sufficienza del capo Riboni – le ha raccontato. I bicchieri sono due. Uno è finito là, dietro la sedia a sdraio. E a me ‘sta storia non piace. E poi là c’è un’impronta. Ho isolata anche quella.” Il commissario rimase perplesso: non si fidava per usuale diffidenza, ma non si sentiva di bollare come stupidaggini le affermazioni di quell’infermiere che in fondo sembrava saperla lunga. E non solo a parole. Si limitò quindi a un cenno e procedette, aggirando la scena. Il medico legale era già lì. “Nella.” “Oronzo.” Si erano conosciuti ad una prima visita alla questura di Bari pochi mesi prima del trasferimento di Melissano dalla questura di Lodi. La dottoressa, bassa e rotonda, gli aveva subito ispirato simpatia. “Ti aspettavo. Sei invecchiato. Quanto ci hai messo?” Il commissario si passò la mano fra i capelli grigi che gli arrivavano alle spalle, abbassando gli occhi scuri sulla pancia un poco prominente al di sotto della camicia rigata azzurra e bianca. “Lasciamo perdere. Tu invece? Cosa mi dici?” “Ritengo improbabile il suicidio, se lo vuoi sapere. Troppo gonfio. Non ti so dire altro. Appena possibile, prenderò il tutto e lo porterò in laboratorio per l’analisi.” “Bene. E dell’impronta?”, aggiunse di malavoglia. “Uh, uh! Hai conosciuto il nostro Ulisse!”, fece Malabarba. Il commissariò fece un basso rumore gutturale in risposta, con una vaga cadenza interrogativa. “E’ un ottimo infermiere legale, lavora al 118 nella sede di Gallipoli. Abbiamo già lavorato insieme. E risolto alcuni casi grazie alla sua competenza. Non lo giudicare: lui è così. Ma ti potrà essere di aiuto, fidati. E’ in gamba. Comunque – dopo una breve pausa – non mi dice nulla l’impronta. Fra poco arriveranno i RIS, fagliela notare. Appena so qualcosa ti chiamo. Arrivederci, Oronzo!” “Arrivederci, Nella.” Si separarono, il medico legale verso la sua borsa e il commissario verso i suoi che nel frattempo l’avevano raggiunto. “De Rosa, con me.” Si allontanarono aggirando la piscina e si accomodarono per guardare in distanza la scena. Anna estrasse il block-notes. “Abbiamo un cadavere, Aldo Frontini, amministratore delegato dello stabilimento termale. Abbiamo due bicchieri e una confezione dal contenuto ignoto. Abbiamo un amante, Nina Cova, e un marito cornuto, tale medico del centro termale, dottor…” “Livio De Bellis, titolare di un posto a Viterbo, in partenza nei prossimi giorni.” “Brava! Vedo che hai seguito.” Anna si limitò a scuotere i capelli ricci raccolti un una corta coda di cavallo. Gli occhioni verdi guizzavano sulle parole annotate. “Abbiamo un probabile futuro amministratore delegato, Giacomo Riboni. Abbiamo un bagnino, Vito Russo, l’ultimo dei presenti a vedere la vittima viva e il primo a ritrovarlo cadavere. E’ lì, nell’angolo. Se poi vuole interrogarlo…” “Vedo che hai già provveduto. Che ti ha detto?” “Niente di più di quello che ho riportato ora. Era sconvolto e spaventato. Ed ha un alibi: stanotte ha dormito dalla fidanzata, tale Grazia.” “Va bene, ci preoccuperemo poi di verificare.” Nel frattempo giunsero i RIS e con loro giunge anche il magistrato. “Dottor Marangi.” “Dottor Melissano – si salutarono. Novità?” “Per ora nulla, ma stiamo indagando. A quanto pare ognuno dei coinvolti ha una propria versione dei fatti.” “Bene. Cioè, male. Smobilitiamo il prima possibile. L’aspetto fra due ore qui in comune nell’ufficio dei Vigili per il punto della situazione. E mi raccomando Melissano, discrezione. Discrezione!”, e si separarono.


Il racconto prosegue, cliccate sulle pagine qui sotto…
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Published on October 15, 2012 01:13