Moony Witcher's Blog, page 3
November 15, 2020
Moony Witcher cura ed edita due romanzi per Edizioni All Around
Moony Witcher – e Sesta Luna Servizi Editoriali – annuncia con grande gioia l’uscita dei primi due romanzi per ragazzi curati ed editati per Edizioni All Around – Nasce così una nuova serie dedicata ai giovani lettori che potranno godere di storie e avventure strabilianti.

di Marco Tomatis
CLIO ha undici anni e una vita normale fino a quando irrompe Lorenzo, detto Lore, un bullo che la prende di
mira rendendole la vita impossibile.
Lei soffre, è confusa. Non sa reagire! Nel suo tormento si ritrova scaraventata come Ombra, in un mondo apparentemente non reale. Qui incontra Eter, fragile bambina dalle doti musicali eccezionali e Merg, un ragazzo coraggioso.
Ma Clio si scontrerà anche con una persona senza nome con gli stessi lineamenti di Lore, che la perseguiterà.
Il Mondo delle Ombre è solo un sogno dovuto allo stress provocato da Lore?
La risposta la scoprirà difendendo la piccola Eter, trovando così anche la sua salvezza nella realtà.
Clio è tornata! Clio non ha più paura!

Roberta Leporati e Silvia Giannì
con Introduzione di Marta Cartabia, Presidente emerita della Corte Costituzionale
Trovare il vecchio diario non sarà semplice
Cinque ragazzi scopriranno un obsoleto cellulare contenente solo fotogrammi di stampe e alcune immagini relative a una premiazione scolastica, i cui protagonisti sono tutti i loro genitori, che all’epoca frequentavano la scuola media.
Recuperato il documento, con astuzia e un po’ di fortuna, comprendono che la scrittura del diario è collegata a una pandemia avvenuta nel 2020.
“Il tesoro di carta” è un viaggio avventuroso basato su fatti realmente accaduti.
Un modo per raccontare ai ragazzi di oggi e di domani cosa significa affrontare le avversità, restare uniti – anche
se distanti – e vincere ogni paura.
I libri si possono prenotare già da ora scrivendo a:
redazione@edizioniallaround.it
September 22, 2020
#ProposteDiLettura: Il viaggio nel racconto perduto di Dominique Valente

Dominique Valente
Editore: Il Battello a Vapore
Pagine: 256
Prezzo: € 16.00, ebook € 7.99
Età: da 6 anni in su
Mimosa Moss, la più giovane e meno potente strega della sua famiglia, ha la capacità di ritrovare oggetti smarriti. Il problema è che le sue poche abilità magiche non solo sembrano essere svanite nel nulla, ma pare che funzionino al contrario: le cose continuano a scomparire contro la sua volontà. E questo è un vero guaio visto che il suo amico Nolin ha bisogno di lei. Nolin può prevedere il futuro dieci minuti prima che le cose accadano, ma questo è sufficiente solo per rendersi conto che sta per essere rapito! L’unica speranza è scrivere a Mimosa, spiegarle il problema e chiederle di mettersi sulle sue tracce.
Riuscirà Mimosa a ritrovare la sua magia e a salvare Nolin?
September 15, 2020
#PorposteDiLettura: L’isola dei ricordi perduti di Samantha M. Clark

Samantha M. Clark
Editore: Mondadori
Pagine: 300
Prezzo: € 17.00, ebook € 8.99
Età: da 10 anni in su
Un ragazzo si risveglia su una spiaggia. Il luogo gli appare deserto e sconosciuto, e lui non sa come è arrivato fin lì. Di più: non sa chi è. Non ricorda nulla, né da dove viene, né il proprio nome. Quando vede una luce apparire all’orizzonte, al di là degli alberi che costeggiano la spiaggia, decide di seguirla: è sicuro che quella luce sia un segnale che gli indica la strada verso casa. Inizia così un viaggio in cui la lotta per la sopravvivenza si intreccia alla ricerca di se stesso. Un pericoloso viaggio che lo costringerà a guardare in faccia le sue più intime paure, e a compiere una scelta cruciale: per poter tornare a casa, da coloro che ama.
August 18, 2020
#ProposteDiLettura: Dragon Game di Luca Azzolini

Luca Azzolini
Editore: Einaudi
Pagine: 160
Prezzo: € 12.00
Età di lettura: 12 in su
Saprai affrontare tutte le tue paure? Provaci…
Inizia Dragon Game. Samuel sa bene che un sacco di paure gli «tremano» contro. A scuola le cose non vanno bene, né con i compagni né con gli insegnanti. La prima media è dura, ed è così che scopre Dragon Game. Ne parlano tutti – anche Sarah, la sua unica amica – e l’app lo conquista subito, appena vede la creatura che lo guiderà nel gioco: un drago bianco. Dopo un duro scontro con un gruppo di bulli che gli dà il tormento, però, schiacciato dal terrore, Samuel si ritrova catapultato nel gioco, in un mondo fantastico e selvaggio dove lo attende una sfida incredibilmente ardua: affrontare tutte le sue paure. Per vincere dovrà scoprire il coraggio che risiede in lui. Prima che sia troppo tardi. Prima che il tempo scada. Prima di rimanere prigioniero del gioco.
Altri libri di Luca Azzolini
July 28, 2020
Intervista: il blog Racconti in cerca di lettore parla con Moony
Beatrice e Greta, del blog Racconti in cerca di lettore, parlano con Moony della sua esperienza di lettrice e scrittrice.
Che tipo di lettrice sei? Che tipo di libri preferisci?
Sono una “multilettrice”, nel senso che leggo due o tre libri nello stesso periodo. Magari a giorni alterni. Questo mio modo di approcciarmi ai libri nasce tanto tempo fa, quando frequentavo la facoltà di filosofia. I saggi filosofici richiedevano concentrazione, così mi dilettavo ad alternarli con testi di psicologia e pedagogia. Ora rileggo gli antichi filosofi greci e li alterno con romanzi di varia natura, dal thriller al romanzo storico. È molto difficile che un solo testo mi rapisca in solitaria tanto da terminarlo in due giorni.
Scopri di più sul loro blog, qui
June 19, 2020
Ai tempi del virus. Cento voci tra sentimenti e realtà
Moony partecipa al progetto ai tempi del virus con il breve racconto “Lo svelamento del bruco”. La raccolta, che include 100 firme prestigiose, è ora disponibile gratuitamente in ebook.
Ai tempi del virus. Quando la nostra vita non fu più quella. Cento voci tra sentimenti e realtà
Edizioni All Around
Pagg. 368
Prezzo € 10,00
“Cento voci tra sentimenti e realtà”, il sottotitolo aggiunto a questa edizione, ci racconta che questa volta, a prestare la propria firma, sono ben 100 autori: giornalisti, scrittori, militari, medici, politici, religiosi, economisti, storici, sociologi che, in assoluta libertà, si sono cimentati in un’opera collettiva unica nel suo genere. Questo libro è un viaggio, a tratti fiabesco, a tratti amaro, nelle sensazioni, negli stati d’animo, nelle angosce e nelle speranze che hanno accompagnato la nostra cattività.
È un modo per salutare il ritorno a una “normalità” che sotto molti aspetti non sarà più, inevitabilmente, quella che ci lasciamo alle spalle e per scandagliare con consapevolezza e spirito critico, talvolta anche con ironia, le mille sfaccettature della fase che abbiamo vissuto e di quella che ci attende.
June 12, 2020
Scrittura: lezioni, corsi e workshop online
A giungo e luglio Moony continua con le lezioni individuali su Skype.
In collaborazione con Metis, però, l’offerta si allarga con corsi e workshop e l’aggiunta di altre due incredibili insegnanti, le scrittrici Cecilia Randall e Roberta Dieci.
Per informazioni, contattare l’insegnante ai seguenti recapiti:
Moony Witcher: sestaluna@moonywitcher.com
Roberta Dieci: metis.lezioni@gmail.com
Cecilia Randall: workshop@ceciliarandall.it
May 4, 2020
Radio Canale 96 intervista Moony
April 27, 2020
Ricordi – 10 – LA DONNA CHE VOLA di Moony Witcher
Ho un ricordo nitido della mia infanzia. Anche dei primissimi anni.
Scene, rumori e profumi che ancor oggi mi tengono compagnia.
Dieci brevi racconti che ora dedico a tutti coloro
che nel “Tempo del Coronavirus” possono leggere in pochi minuti.
Mi ero preparata per quel giorno così speciale chiudendomi per ore dentro l’armadio. Con spago e una manciata di puntine ero riuscita ad attaccare all’interno una torcia a pile che penzolava come un lampadario artigianale. Raggomitolata sul fondo leggevo avidamente i romanzi di Verne e De Amicis ma quello che preferivo era “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll. L’avevo letto così tante volte che lo sapevo a memoria. L’anomalo rifugio dell’armadio non fu accettato da mia madre. Non capiva perché mi nascondessi per leggere, gettando sul pavimento gonne e cappotti. L’armadio non era più quel mobile che conteneva vestiti. Ma conteneva solo me e le pagine da leggere.
In effetti era difficile farle capire che avevo bisogno di un luogo stretto e piccolo per poter viaggiare con la mente. Per rinascere standomene china sui libri, una posizione che assomigliava molto ad un feto quando sta dentro la pancia della mamma.
La lettura diventò per me la possibilità di avere un’altra vita. Quella dove l’avventura, la magia e la fantasia aiutavano a superare paure e dolori.
I libri mi davano quella forza che cercavo. Il coraggio di mostrare che non ero così sciocca come diceva la maestra di quinta elementare.
Sì, forse non sapevo risolvere bene i problemi di matematica.
Sì, forse non capivo il senso della geometria. O meglio, comprendevo tutto ma non m’importava dimostrarlo. C’era quell’onda nera che mi travolgeva. Una marea che saliva dentro di me tanto da farmi annegare di lacrime. Erano già trascorsi degli anni dalla morte di mia sorella ma quel dolore si ripeteva ogni giorno e spiegarlo agli adulti era impossibile.
Anche perché, gli adulti, troppo spesso dimenticano di essere stati bambini.
Insomma, dovevo essere forte e superare l’angoscia. Dovevo riempirmi di gioia e meraviglia per affrontare la donna che vola.
I libri sapevano darmi ciò che mancava.
E poi, andare davanti a colei che aveva sfidato il cielo, non era affatto un’occasione banale. Quanti altri bambini avrebbero potuto farlo?
Eccitata a mille avevo guardato la sera prima il telegiornale assieme ai miei genitori, e le immagini di quella signora speciale scorrevano come in un film.
“Domani a pranzo la incontrerai”, disse mio padre gongolandosi sulla poltrona.
E così fu.
M’incamminai con una mano dentro a quella di mio padre e con l’altra stringevo un peluche di giraffa. Ero emozionata in mezzo a tanta gente seduta attorno a lunghi tavoli imbanditi di leccornie e fiori.
Il ristorante dell’Hotel Bonvecchiati, a pochi passi da campo San Luca, era affollatissimo!
Lei, bionda, con la divisa dell’aeronautica sovietica, allargò le braccia e mi venne incontro. Le porsi la giraffa e l’interprete subito le tradusse la timida frase che ero riuscita a dire: “E’ per sua figlia”.
Eh sì, Valentina Tereshkova, bellissima astronauta, prima donna andata nello spazio nel 1963, ora era davanti a me.
Prese la giraffa, sorrise e ringraziò. Poi si chinò e mi baciò sulla guancia destra.
Rimasi a fissarla inebetita. La donna che vola era proprio una persona in carne ed ossa, non un personaggio inventato! Sapere che era salita oltre le nuvole mi procurava una gioia indescrivibile.
Se lei era riuscita a toccare le stelle. Se aveva visto la luna da vicino, allora anch’io potevo farlo. Potevo volare là in alto, nell’infinito e sconosciuto universo. Volare lontano dai dolori e dalla realtà che non mi apparteneva. Sono sicura che tutta la fantasia che ora scrivo nei romanzi per bambini viene da là. Dalla mia infanzia di libri letti con voracità, di giochi con le amiche, di solitudini buie e sofferenze che segnano la vita e lasciano profonde cicatrici.
Il volo è difficile per tutti. L’importante è saper spalancare le ali e mai temere di cadere. E’ accettare di crescere e capire la vita, senza però dimenticare di essere stati bambini.
E sempre quel giorno capii anche questo. Al ritorno dal pranzo mio padre non mi tenne più per mano: “Cammina al mio fianco. Ma da sola”.
April 24, 2020
Ricordi – 9 – BERRETTO VERDE di Moony Witcher
Ho un ricordo nitido della mia infanzia. Anche dei primissimi anni.
Scene, rumori e profumi che ancor oggi mi tengono compagnia.
Dieci brevi racconti che ora dedico a tutti coloro
che nel “Tempo del Coronavirus” possono leggere in pochi minuti.
Entrare in Corte Mosto era come approdare in un piccolo paradiso. C’erano tanti gatti che ronfavano in mezzo all’erba.
Appena attraversavo il sottoportico, salivo sulla scala in pietra ed entravo nella dimora di Margot, incredibile artista che con le canzoni e le marionette affascinava il mondo degli adulti e di noi bambini. Suo figlio, Andrea Liberovici, era già un bimbo geniale. Ora compositore e fine musicista. Era non solo divertente stare con lui davanti al pianoforte, perché l’importante era l’atmosfera libera e vivace che si respirava insieme. Ma l’armonia di Corte Mosto aveva tanto altro da regalarmi, e il dono dell’amicizia lo trovavo anche in un’altra casa, quella che spuntava in fondo alla Corte.
In quella casa abitava Fiorenza, la mia cugina preferita. Amare gli animali e la natura erano valori che condividevamo e per questo le ore trascorrevano liete nel giardino con gli alberi da frutto. Ma quando arrivavano i mesi freddi, con il permesso dei rispettivi genitori, c’era un posto dove andavamo con un entusiasmo esplosivo: il Luna Park!
Le giostre occupavano tutta la Riva degli Schiavoni fino ad arrivare al ponte per andare verso l’Arsenale. L’ultima giostra, però, era la più paurosa: quella dei mostri. Con fantasmi e scivoli, ragnatele e vampiri. No, là non ci andavamo! Fiorenza ed io preferivamo l’autoscontro e i dischi volanti. E con i soldini in mano compravamo i gettoni e lo zucchero filato. Ci sentivamo invincibili sopra i dischi volanti e premere il pulsante per sparare colpendo inesorabilmente tutti gli altri era un grande soddisfazione!
Ragazzine birichine che non avevano ancora la minima idea di cos’erano i ragazzi. Ma c’è sempre la prima volta. Un indizio. Un’emozione. E avvenne tra una giostra e l’altra. Ci eravamo accorte che un paio di maschietti ci stavano alle calcagna. Mostravano interesse in un modo assai ridicolo. Ci seguivano tentando qualche goffa confidenza. Un saluto, un sorriso e occhiate minacciose.
La nostra reazione fu di scoppiare in una risata. Correvamo come pazze per seminarli. Ricordo che uno di loro indossava un buffo berretto di lana verde. Era impossibile non notarlo. Lo scambio di battute non troppo amichevoli avvenne durante la sfida sull’autoscontro. Colpi rimbalzanti e giri del volante. Non eravamo bravissime a pilotare, però la vittoria fu nostra! Colpiti ed affondati!
Le insegne colorate delle giostre presero a luccicare, stava calando la sera e l’obbligo perentorio di ritornare a casa per le 6 del pomeriggio non si poteva dimenticare. E allora la corsa verso il vaporetto che ci riportava alla Giudecca diventava una vera gara di velocità.
Salite a bordo io mi girai verso la riva. Riconobbi quello con il berretto verde che se ne stava impettito davanti all’imbarcadero. Alzò un braccio e mosse la mano in un saluto che fu un addio.
Mai più rivisto. Mai seppi il suo nome. Fiorenza continuò a ridere a crepapelle. Quel giro alle giostre ci fece scoprire che stavamo crescendo. Senza più bambole ma con lo specchio che mostrava i primi segni di un’acerba femminilità.