Per Addestrarti Quotes

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Per Addestrarti (Blood Bonds, #4) Per Addestrarti by Chiara Cilli
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Sei pazzo.
Non lo ero.
Ti piace.
Non era vero.
La vuoi.
Assolutamente no.
Non è tua.
Col cazzo che non lo era.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Nel momento in cui parlò, il suo alito mi lambì le labbra e mi ritrovai a schiuderle per respirarlo.
Per respirarlo, maledizione.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Lei mi stava soggiogando.
Con i suoi occhi.
Con il suo corpo.
Con il suo odore.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Era stato allora che avevo giurato che non sarei mai più stato indifeso. Avrei eretto un muro invalicabile intorno a me. Avrei parlato lo stretto necessario. Non avrei mai più permesso che facessero del male ai miei fratelli, a qualunque costo.
E soprattutto, nessuno si sarebbe mai più avvicinato a me.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Perché non mi hai ancora fatto fuori?» mi chiese, a bassa voce. «Ti sei sbarazzato di altre per molto meno. Perché io sono ancora qui?»
Rimasi impassibile. Dovetti, perché avevo percepito un tumulto nel petto.
Un tumulto che mi aveva sconcertato.
Un tumulto che mi aveva irritato.
«Ho visto qualcosa in te».”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Lotta dopo lotta, i nostri occhi avevano iniziato a cercarsi in un modo che mi aveva inquietato. Elettrizzato. Avevo incominciato a bramare di colpirlo, di essere afferrata dalle sue mani.
Di averlo vicino.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Sollevai lo sguardo. «Perché lo stai facendo?» chiesi, in tono adirato e sconfitto.
André mi scrutò dall’alto con sufficienza. «Per addestrarti.»”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Chi ti ha ferita?» mi domandò, esigente.
Non mi azzardai nemmeno a immaginare quello che mi avrebbe fatto se le avessi mentito. Dovevo dirle la verità. Mettere in pericolo la vita di André non doveva importarmi, maledizione, non doveva.
Perché lui aveva ridotto la mia a tutto questo.
Una lacrima mi scivolò lungo la tempia. «Lui», alitai.
La Regina rivolse il volto al soffitto con un sospiro grave e poi mi sospinse leggermente lontano da sé. «Qual è la prima regola, André?» disse, la voce stentorea.
Lo sentii inspirare forte dal naso, ma non ebbi la forza per guardarlo. «La sua merce deve rimanere inalterata.»
Lei abbassò gli occhi su di lui. «Esattamente.»
Un istante dopo gli incise il collo con l’unghia, nello stesso punto in cui André mi aveva tagliata.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Quelle iridi chiare che mi agganciavano come un magnete e tiravano, tiravano, tiravano.
Come per legarmi a lui.
Spingevano, spingevano, spingevano.
Come per entrarmi dentro.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Non dovrai più sopportare di vedermi, di ascoltare la mia voce, di sentire le mie mani su di te. Sei contento, adesso?»”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Perché è ancora viva?»
Perché non riesco a smettere di pensare di baciarla.
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Gli guardai le labbra carnose, leggermente dischiuse.
Un invito.
Una trappola.
La mia rovina.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“D’un tratto mi fu addosso.
Completamente.
Ogni centimetro del suo corpo era modellato al mio.
Era ovunque.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Uno schiaffo.
Quella maledetta ragazzina mi aveva tirato uno schiaffo. Ancora non riuscivo a crederci, mentre me ne stavo lì, in mezzo al corridoio, inebetito.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Teneva la fronte sul mio cuore.
Cercava riparo.
Protezione.
La voleva da me.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“La guardai a lungo, cercando di carpire ogni suo più piccolo pensiero attraverso il suo sguardo spaventato, ma così ammaliatore.
Fu allora che lo vidi.
Il pericolo.
Un enorme, sinuoso, allettante pericolo.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Hai barato», l’accusai.
Nessuno sano di mente avrebbe mai osato farlo.
Sorrise. Mi sorrise, cazzo. «Ho vinto».”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
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“«Perché stai pensando a chissà cosa,» sibilò sulla mia bocca, dischiusa in un muto lamento, «quando la tua unica preoccupazione dovrebbe essere il fatto che potrei spezzarti il collo da un momento all’altro solo perché mi annoio? Perché tu mi annoi?»”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“I suoi occhi tenevano i miei in un modo terrificante.
In quel momento appartenevo a loro, dimora del gelo più inattaccabile.
Indistruttibile.
Ero sua.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Il mio corpo era il suo.
Il suo cuore era il mio.
Ero nel suo sguardo.
Era nel mio respiro.
Fino alla fine.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
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“E soprattutto, nessuno si sarebbe mai più avvicinato a me.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Perché André Lamaze non aveva un cuore da raggirare.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Ero libero.
Libero da qualsiasi catena.
Libero da lei.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Volevo tornare nel buio e non provare più nulla e non volere più nulla.
Invece provavo tutto.
Invece volevo Nadyia.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Un luccichio predatorio balenò nei suoi occhi, ed ebbi l’impressione che l’aria tra di noi fosse carica di elettricità.
Una tensione che mi accapponava la pelle.
Una tensione che mi attirava inesorabilmente verso di lui.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Devi stare zitta», scandì con voce pericolosamente bassa.
Assentii con un gemito soffocato, il panico che navigava a vele spiegate in me e mi ghiacciava dall’interno.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“«Perché stai pensando a chissà cosa», sibilò sulla mia bocca, dischiusa in un muto lamento, «quando la tua unica preoccupazione dovrebbe essere il fatto che potrei spezzarti il collo da un momento all’altro solo perché mi annoio? Perché tu mi annoi?»
Gli piantai i pugni sull’addome, avvertendolo contrarsi e farsi ancora più duro. Mi stava facendo male; il dolore era come un ago che piano piano stava raggiungendo il cervello.
«Allora fammi smettere di pensare», alitai.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
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“«Non ti libererai così facilmente di me».
Il suo sguardo.
Oh mio Dio.
Divenne puro, letale ghiaccio. Ne percepii la potenza scorrermi sulla pelle come una lama desiderosa di incidere, sporcarsi di rosso. Come un’entità maligna che mi permeava pian piano per risucchiarmi.
Ora fu lui ad osservarmi la bocca, in un modo che mi tolse il fiato. Poi mi si avvicinò. Si chinò fino a sfiorarmi la punta del naso con la sua, e il suo respiro si fuse con il mio.
«Suona come una minaccia, Nadyia», mormorò.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Ma i suoi occhi… Dio, i suoi occhi.
Eccolo, il mio veleno.
Saturo di carnalità e bisogno e pericolo.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti
“Stavo cambiando. Stavo diventando più forte, più fredda. Pian piano cominciavo a perdere l’unica cosa che mi distingueva dai sicari che mi circondavano.
La mia umanità.”
Chiara Cilli, Per Addestrarti

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