Murakami in qualche modo mi ricorda Stephen King. Il primo riesce a dare voce a tanti personaggi diversi, con i loro pensieri, i loro standard, le loro esperienze di vita, sicuramente con profondità, e anche King è bravo in questo, ma forse riesce a toccare meno la sensibilità del lettore.
L'anziano Nakata è dolcissimo. Mi ricorda un po' Lennie Small di Uomini e topi di Steinbeck, ma in versione più intelligente.
— Apr 15, 2021 05:33AM
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