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Non so cosa dire

"Simulare non serve a nulla: ben pochi si impressionano per una maschera posticcia; la verità resta identica a se stessa da qualunque lato tu la rigiri. Gli inganni non hanno consistenza. La menzogna è sottile sottile, anzi, se ben guardi, è trasparente."

Lo stile è molto elaborato, i periodi sono lunghi e ricchi. Ci sono molti aggettivi, molti dettagli. Non so se mi piace una scrittura simile. Probabilmente perchè spesso devo fermarmi a rileggere e non sono abituata, vado più a tutta birra. E' una delle poche volte in cui mi imbatto in uno stile simile, forse perchè leggo pochi memoir ed evito il genere autobiografico

Forse leggere un libro su una famiglia disfunzionale dopo un altro libro su un'altra famiglia disfunzionale, non è il massimo. Un bello stupro nelle prime 30 pagine è il suo.

La parte dove il fratello Shawn la picchia e la manipola mi fa un po' venire i brividi

La voglia di montagna che ti fa venire questo libro è incomparabile

"Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l'acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c'è più niente per te, mentre il futuro è l'acqua che scende dall'alto, portando pericoli e sorprese. passato è a valle, il futuro a monte. Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa."
Che voglia di perdermi in montagna

La madre che sputa il grasso della carne nei tovaglioli e li lascia sul tavolino al ristorante. Il padre che per parlare urla continuamente e non fa fare la doccia ai familiari. I parenti in puglia che vanno al mare con le teglie di lasagne, il parente che le fa vedere il cazzo. L'aborto e il cimitero dei feti. Se i fatti reali fossero anche solo meno della metà, sarebbe ancora sconvolgente. Però che ridere

Sto ridendo tantissimo dalle prime pagine, a quanto pare io e Zerocalcare abbiamo lo stesso senso dell'umorismo

"Anche se si fosse trattato di un cortometraggio girato in economia, quello che mi premeva maggiormente era che lasciasse qualcosa a qualcuno. Che salvasse in qualche modo qualcuno, che diventasse motivo d'ispirazione. In quel modo, avrei continuato a vivere anche dopo i titoli di coda. Pregavo con tutto il cuore di continuare a esistere nei ricordi di qualcuno." sempre qui ci troviamo

Madonna che palle il protagonista, vorrei schiaffeggiarlo ad ogni discorso

Come mi sta sul cazzo l'invidiosa e squattrinata Kuniko pochi personaggi

Natsuo Kirino non ci risparmia critiche sulla società giapponese, dall'alcolismo al mobbing sul lavoro. Quando penso alle donne giapponesi mi viene in mente la mia adorata Marie Kondo, le atmosfere calme e minimaliste. Qui invece c'è il crudo realismo e mi piace molto

Io lo so che questo libro me lo divoro in tre giorni