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Archivio - The Hunger Games
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The Hunger Games Challenge - DOMANDE SULLE TASK E COMMENTI ALLE LETTURE

Quadrante: 5
Task: 3 - Libro ambientato in Europa
Titolo: La ragazza francese
Il libro giusto al momento giusto. Come storia è molto semplice, carina e abbastanza accattivante, ma mi è piaciuta molto probabilmente perché l'ho letto in un momento in cui avevo bisogno di leggerezza e comfort zone. Un'indagine che viene fuori dopo 10 anni e piomba sulla vita di 6 ragazzi che nel frattempo erano andati avanti, erano passati oltre quella vacanza in Francia al termine dell'Università. Leggero, coinvolgente, ma con pochi colpi di scena, ideale quando vuoi leggere qualcosa di leggero ma coinvolgente.

Quadrante: 3
Task: 5
Il club delle divorziate 1
Siamo nel Giappone degli anni settanta e Yuko gestisce un club notturno dove le ragazze intrattengono gli uomini e li invogliano a bere.
Non ero a conoscenza dell'esistenza di locali di questo tipo in Giappone e mi è molto servita la nota di approfondimento in cui Giorgio Colombo spiega che si tratta di una forma di intrattenimento licenziosa, ma che non porta ad un rapporto sessuale. Pare siano luoghi dove gli uomini vanno a rilassarsi dopo il lavoro con donne che li lusingano come farebbero mai le loro mogli. E pare che questo tipo di intrattenimento sia addirittura pagato dagli stessi datori di lavoro, in qualità di rilassamento e svago per i propri dipendenti.
Tornando alla trama, Yuko è divorziata e ha una figlia piccola che, però, trascorre la maggior parte del tempo a casa della nonna, in quanto Yuko ha poco tempo da dedicarle.
Mi ha colpita molto l'approfondimento sulle difficoltà di una madre single di conciliare la vita lavorativa con il ruolo di mamma. In più Yuko fa un lavoro che non è esattamente ben visto e questo mette in imbarazzo la sua bambina e le provoca problemi relazionali coi compagni di asilo.
Il focus di questa storia è sulle condizioni della donna e sulle difficoltà quotidiane che deve affrontare. Sono ben espressi i sensi di colpa, le difficoltà ad accettarsi e il sentirsi incompresi dagli altri. La nostra protagonista è fondamentalmente una persona sola e disillusa dalla vita. Solamente di tanto in tanto riesce a concedersi qualche svago, immancabilmente seguito dalla riprovazione degli altri e, in particolare, della sua stessa madre.
Gli uomini in questo scenario sono descritti come immaturi, superficiali e incapaci di fare fronte alle loro responsabilità.
La predilezione di Kamamura per il punto di vista femminile non gli impedisce tuttavia di sottolineare anche le difficoltà paterne di un genitore divorziato che vorrebbe continuare a frequentare la propria figlia, ma viene ripetutamente ostacolato da chi si sente tradita e nutre rancore nei suoi confronti.
Allo stesso modo c'è il malessere di questa bimba che vuole bene al proprio padre e vorrebbe poterlo vedere più spesso, tanto che scappa di casa per poterlo incontrare e dimostrare così ai compagni che la deridono che anche lei ha un papà.

Quadrante: XII
Task 1 : un libro con un insetto nel titolo
Titolo: Il ragno di Michael Connelly
Ho cominciato la serie di Harry Bosch dal sesto libro e andrò a ritroso da ora in poi. Di Connelly avevo già letto la serie de "Il poeta" e continuo ad apprezzare in questo scrittore lo stato di tensione che ti fa mantenere fino all'ultima pagina.
In questo romanzo affronta l'omicidio di un avvocato di colore,che difendeva più che altro persone che erano state, in un modo o nell'altro, "maltrattate" dal Dipartimento di polizia di Los Angeles, mettendo quindi la popolazione contro l'operato dei poliziotti.
A Bosch l'onere di far luce sulla vicenda, mettendo le mani anche in una rete di pedofilia. Molto bello!

Quadrante 4
Task 5
Il club delle divorziate 2
Dei due volumi ho trovato indubbiamente più coinvolgente il primo, anche perché tratta più temi e in modo più analitico.
Questo secondo volume è un pochino più lento e piatto, ma ho scelto di dargli lo stesso numero di stelline che ho dato al primo perché tutto sommato lo trovo ugualmente riuscito.
Stavolta la trama prende spunto dalle difficoltà economiche che il club sta attraversando, tanto che Yuko è costretta a cercarsi un finanziatore.
Il povero Ken, il barista del club innamorato di Yuko, spera sempre che lei decida finalmente di stare con lui e si assiste a un continuo tira e molla fra i due.
Non nego che in alcuni momenti non ho proprio capito le mosse della protagonista, forse anche perché non mi ritrovo nella mentalità giapponese e fatico a capirne le dinamiche.
In ogni caso speravo in un finale che desse più speranza.

Quadrante: 3
Task: 5
La vita è un romanzo
Ho letto molte recensioni entusiastiche di questo libro, ma a me non ha detto proprio niente. Ammetto che la struttura può essere originale, ma onestamente non mi pare il caso di gridare al capolavoro. Per il resto ho trovato i personaggi molto unidimensionali. Ognuno di loro va in un'unica direzione ed è sempre quella. Non scendo in particolari per non spoilerare, ma la trama è decisamente scarna, se non fosse per i continui cambi di prospettiva.

Quadrante 3
Task 2 (prigioniero/carcerato tra i personaggi principali)
"Il demone a Beslan" di Tarabbia
Il romanzo narra la storia del tristemente famoso attacco terroristico alla scuola di Beslan, in Ossezia, da parte di separatisti ceceni. Più di 300 morti, la metà bambini. Marat, unico sopravvissuto del commando che ha assaltato la scuola, racconta la storia sua e dei suoi compagni, la motivazione che li ha spinti a compiere un simile gesto e quello che è realmente accaduto dentro l’edificio.
La ricostruzione del massacro è puntuale, ma la storia di Marat è romanzata. L’autore però vuole spiegarci la situazione dei ceceni a quel tempo, perseguitati dai russi che facevano retate nei loro paesi per torturare e uccidere chiunque. Nella prima parte infatti Marat racconta le brutalità che il popolo ceceno ha dovuto subire; poi lo scenario si sposta su Beslan, luogo scelto per cercare vendetta.
Da tempo non leggevo un romanzo così crudo e emotivamente provante: Tarabbia non risparmia il lettore perché spiega e descrive nei dettagli sevizie, morti e quant’altro. Impossibile non rimanere colpiti da certe immagini, infatti non consiglierei questo libro a chi è particolarmente sensibile. Però tra i tanti pregi di questo testo c’è proprio lo stile diretto, duro, freddo, onesto, realistico.
Altra idea geniale è stata la scelta di aggiungere due narratori alla voce principale di Marat: Ivan, anziano che si trova fuori dalla scuola e osserva quello che accade, e Petja, bimbo che invece muore nella scuola. I capitoli si alternano per tutto il libro, ma nelle ultime pagine le voci si mischiano ed è un continuo cambio di prospettiva per sottolineare la concitazione di quei momenti (ottima idea anche questa). Di certo la voce del bimbo scuote gli animi e commuove, soprattutto nelle battute finali da brividi.
Non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto questo testo, ma mi ha toccato nel profondo.
Assegno 5 stelle

Quadrante: 3
Task: 5- Un libro con un rating superiore a 3
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
Spassoso e che fa riflettere. Consigliato!
Quadrante: 3
Task: 2- Un libro con un prigioniero/carcerato tra i personaggi principali (SFIDA)
La notte
"È finita. Dio non è più con noi".

Quadrante: CENTRO
Task: Libro ambientato in Africa
Titolo: Resta con me - Ayọ̀bámi Adébáyọ̀
Non ero preparata alla dirompenza di questo romanzo: mi aspettavo la classica storia introspettiva sulla crisi di coppia e la sterilità, magari un po' più originale del solito perchè inserita in un contesto in cui la bigamia è possibile. Effettivamente tutto ciò nel libro lo ritroviamo ma è solo la punta dell'iceberg, perchè la trama procede ad un ritmo serratissimo in cui non mancano colpi di scena e ribaltamenti di prospettiva. Mi sono immersa completamente nelle vite dei protagonisti e non riuscivo a smettere di leggere, è stata un'esperienza totalizzante; fin troppo forse, perchè la curiosità bruciante di girare pagina e svelare un' altra tessera del mosaico non mi ha permesso un coinvolgimento emotivo profondo, né tantomeno mi ha dato il tempo di riflettere sulle tante tematiche che affronta l'opera.
D'altronde la scrittura è incisiva come un bisturi, dritta al punto senza perdersi in descrizioni e facendo molto affidamento sui dialoghi: uno stile che punta tutto sull'immersività e l'immediatezza e che io apprezzo particolarmente.
Non è facile rendere appassionante una vicenda incentrata sulla maternità mancata ed un matrimonio che si sfalda, ma Ayobami Adebayo ci riesce perfettamente e lo fa con grande sensibilità, senza mai sminuire l'importanza dei temi trattati: ottima scoperta, lettura consigliata a chiunque.

Quadrante: 5
Task: (Sfida) - Libro a cui un partecipante della challenge ha dato 5 stelle
Titolo: Ninfa dormiente
Ilaria Tuti si conferma una certezza. Un giallo con elementi mistery che ti tiene incollato alle pagine. Teresa, donna forte e testarda, con un intuito formidabile, ti porta tra i boschi del Friuli. Questa volta, però, siamo nella Val Resia, con abitanti unici nel loro genere e segreti sepolti per 70 anni. Mi è piaciuto davvero tanto, anche se non arriva alla bellezza del primo. A tratti mi è sembrato un po' prolisso, si è dilungato troppo, e la scena finale mi ha lasciata un po' perplessa, a dire il vero. Comunque è un bel giallo, con una storia affascinante, piena di intrighi che non ti fanno abbandonare il libro.

Evento speciale "Because of her, they all think they're invincible,,
Per la task 4 del Quadrante 5 (Libro ambientato in Europa) ho letto Abbaiare stanca
Avevo un ricordo di questo libro come di un'opera profonda e toccante.
Rileggendolo, mi rendo conto che sì, Il Cane (il protagonista è un cane che si chiama Il Cane: ha senso nella storia) ha un percorso di crescita molto belllo e profondo, ma non c'è un singolo personaggio che non abbia un problema o un difetto: Muso Nero è vecchia e cinica, Mela è una bambina viziata, la Spepa e il Muschioso sono due egoisti assurdi, lo Ienoso è un cane che deve sempre buttare tutto in risata e così via.
Certo, Daniel Pennac mostra giustamente che "l'essenziale è invisibile agli occhi" (non a caso frase celebre di un altro grande autore francese), ma nel complesso ne esce un'opera pervasa da una profondissima malinconia e tristezza.
Dopo aver passato una terribile infanzia, Il Cane scampa per un pelo al canile municipale grazie a un capriccio di Mela, che vuole un cane per le vacanze e poi se ne dimentica una volta tornata a Parigi. Solo dopo essere scappato Il Cane riuscirà "ad addestrare" la sua padrona, ma dovrà poi vedersela con i genitori di lei...

Evento speciale "Because of her, they all think they're invincible"
Quadrante 3
Task 5: un libro con rating superiore a 3
Benedizione
Con questa lettura termino la “Trilogia della Pianura” di Haruf. Ho seguito l’ordine di lettura originale e non quello di pubblicazione in Italia (detesto le decisioni arbitrarie prese da parte delle case editrici).
In questo terzo libro ci troviamo sempre nella cittadina di Holt in Colorado, ma qualche anno dopo rispetto al secondo romanzo. Il protagonista principale è Dad, proprietario di una ferramenta che sta morendo di cancro: lo seguiamo nella sua ultima estate e conosciamo così la sua famiglia, oltre ai vicini e agli altri amici del paese. Come sempre Haruf descrive realisticamente la vita di questa sonnacchiosa cittadina dove la vita prosegue tranquilla, non succede mai niente di eccezionale, ma ogni persona vive gioie e dolori personali. Sembra un po’ l’esistenza di tutti noi, per questo ci immedesimiamo subito nelle vicende dei singoli personaggi. Lorraine, figlia di Dad, è una donna di mezza età che ha subìto un dolore enorme che non riesce a superare; Willa e Alene, madre e figlia entrambe anziane, vivono di rimpianti; Alice invece è orfana e sembra ritrovare un po’ di serenità grazie all’amicizia di queste donne. A questi si aggiungono altri personaggi, come il reverendo Lyle, con idee troppo moderne per essere apprezzato dalla comunità.
Unica nota negativa: Haruf ha voluto inserire un po’ troppe storie interessanti che poi ha lasciato in sospeso (ad esempio quella di Lyle). A parte i personaggi di contorno, alcuni meritavano un maggiore approfondimento, ma penso sia proprio una sua peculiarità quella di lasciare in sospeso alcune storie, come nella realtà: chi conosce tutto di tutti?
La parte che ho apprezzato di più è legata a Dad e al suo addio al mondo: le ultime pagine sono commoventi proprio per la semplicità della sua morte e del suo addio agli affetti cari. Impossibile non versare una lacrima.
Continuerò a leggere altri libri di questo autore che, a mio avviso, va letto.
4 stelle

6- Un libro con un marinaio tra i personaggiprincipali/quadrante 11.
L'ultimo marinaio
Nulla di eccezionale, nella media.

T2 del Q2 (copertina rossa)
L'uomo dei dadi
Come al solito riesco a mettermi nei guai con le mie stesse mani. L'evento era fin troppo facile e così me lo sono complicato scegliendo questa lettura che ahimè non mi è piaciuta neanche un po'.
Inizialmente l'ho trovato ironico, spiritoso e anche con qualcosa da dire. Proseguendo nella lettura mi sono accorta che il messaggio era uno e solo quello: la bellezza e il rischio di affidare le proprio scelte al caso (nella fattispecie al lancio di un dado), abbandonando la noia e la prevedibilità della propria vita.
Ok peccato che il protagonista cada nell'assurdo più totale e la descrizione delle sue peripezie, tra l'altro prevalentemente di tipo sessuale, viene presto a noia.

Quadrante: 9
Task: 4
Titolo: Hank Ketcham's Complete Dennis the Menace: 1951-1952
EVENTO SPECIALE
Dennis la minaccia è una famosa striscia a fumetti statunitense, nata negli anni '50, da cui sono stati tratti negli anni cartoni animati e film. Iconico il biondissimo Dennis con le sue immancabili salopette e maglie a righe.
Da noi in Italia però non è mai stato troppo famoso, sicuramente molto meno dei Peanuts di Schultz o della Mafalda di Quino, per rimanere nell'ambito delle vignette incentrate sui bambini; il motivo penso di averlo scoperto leggendo questo libro, che raccoglie le storie degli esordi.
Innanzitutto è un fumetto profondamente americano, che ci mostra lo stereotipo della tipica famiglia di provincia: agiati, di bella presenza e senza un problema al mondo (a parte la piccola peste ovviamente); tra cene del ringraziamento, baseball e Halloween, dubito che negli anni in cui è stato scritto potesse risultare familiare agli italiani. Non solo l'ambientazione, anche le tematiche sono meno universali. Mentre i personaggi di Schultz affrontano questioni esistenziali e Quino manda forti messaggi di critica politica e sociale tramite le sue vignette, Ketcham si limita a scrivere storielle su un bambino discolo. Innegabilmente piacevoli e divertenti, ma nulla di più.
Dove però a mio parere supera i suoi colleghi è nel disegno: il suo tratto è sempre incisivo, ogni linea ha una precisa funzione e dietro l'apparente essenzialità è tutto curato fin nel minimo dettaglio. E' particolarmente impressionante come riesca a far convivere in Dennis l'innocenza e la monelleria, è disegnato in maniera così tenera e vivace che non si può fare a meno di volergli bene nonostante tutto.
Non avevo mai letto questa striscia e penso fosse una lacuna che andava colmata, ma nonostante sia stata una lettura divertente non mi ha interessato al punto da voler proseguire con gli altri volumi.

Quadrante: 7
Task: 4 - Un fantasy
Titolo: Elantris - Tenth Anniversary Author's Definitive Edition
Commento qui

valgono le spezie? (sale, pepe ecc...)
valgono nomi come cavallo, uccello ecc?
Lilirose wrote: "Domande sparse sulla task cibo nel titolo (non ho ancora cercato il libro ma così mi porto avanti):
valgono le spezie? (sale, pepe ecc...)
valgono nomi come cavallo, uccello ecc?"
No e no :)
Posso farti passare pesce, per quanto riguarda gli animali :)
valgono le spezie? (sale, pepe ecc...)
valgono nomi come cavallo, uccello ecc?"
No e no :)
Posso farti passare pesce, per quanto riguarda gli animali :)

Quadrante: 5
Task: 4 (evento) - Titolo completamente diverso dall'originale
Titolo: Ci proteggerà la neve (Salt to the sea)
Sono sconvolta da questo libro. Lo aveva già fatto con "Avevano spento anche la luna" e anche con questo romanzo la Seepetys ha sbriciolato il mio cuore. Ogni libro che riporta l'orrore della seconda guerra mondiale è drammatico, ma sono importanti, sono un mezzo per continuare a ricordare, per non ripetere gli stessi errori. Con questo romanzo ho scoperto un pezzo di storia in più: la vicenda della nave Wilhelm Gustloff, la quale trasportava più di 10 mila civili che fuggivano dai sovietici. Una vicenda che tutt'ora conoscono in pochissimi. Probabilmente ci metterò giorni per riprendermi, ma al momento è il libri migliore che ho letto quest'anno.

Quadrante 6
Task 6, libro con nano tra i protagonisti (task per l'evento)
Ho terminato Il nano
Il nano protagonista di questo romanzo viene definito in prefazione la quintessenza del male. Certo, non è uno stinco di santo, eppure, per me, più che la quintessenza del male, rappresenta un certo tipo di umanità mediocre e invidiosa che rosica di fronte ai successi degli altri e gioisce quando falliscono, pronta a colpire ma solo se ha le spalle coperte o la preda è debole.
O forse il nano è solo una parte di noi, il lato oscuro, l'ombra di jungiana memoria, la malvagità che alberga in un angolo, che magari mettiamo in catene, ma che è indistricabilmente legata al lato migliore di ciascuno.
Il principe non può fare a meno del suo nano (almeno secondo il nano stesso), l'umanità non può eliminare il suo lato malvagio.
Al di là delle riflessioni filosofiche, questo romanzo mi è piaciuto molto. È ben scritto, profondo, inquietante. Lo sguardo del nano è crudele e affilato, sciocco, ma anche illuminato da sprazzi di visione che fanno male
E finalmente inizio il libro per la sfida con Francesco

Lilirose wrote: "ok alla fine ho trovato un libricino corto corto per bambini, che non avevo mai letto, di Gianni Rodari: La torta in cielo, va bene vero?"
OK
OK

Quadrante: Centro
Task: libro con la parola pericolo
Pericoli di un viaggio nel tempo di Joyce Carol Oates. La scrittrice mi piace molto e il setting di questo romanzo è intrigante...non ho tanto compreso alcune scelte nel mezzo e il finale mi è sembrato troppo affrettato... (view spoiler)

Quadrante: 4
Task: 5 - Titolo con 4 parole
Titolo: 25 grammi di felicità
Lo ammetto, ho scelto questo libro solo perché breve e per completare una task della Music Challenge. Sono partita quindi con bassissime aspettative; una storia sui ricci? Pensavo fosse un libricino da poco, quelle classiche letture "da compagnia". All'inizio mi sembrava proprio così, una storia da poco, ma proseguendo è cambiato tutto. Tutto l'amore, tutta la volontà di Massimo per salvare questi animaletti mi ha emozionato e commosso. La storia del suo centro per i ricci è stata una splendida scoperta! Alla fine si è rivelato un libro di una dolcezza infinita e sono davvero contenta di averlo scoperto!

Klela wrote: "Per la task "Un libro con un personaggio che vive di notte" può andare bene La vampira della porta accanto?"
OK
OK


Quadrante: II
Task: 3 - Un crime
Titolo: C'era una volta
Non ho apprezzato molto questo romanzo a causa del fatto che l'intreccio mi è sembrato eccessivamente nebuloso, arzigogolato. L'autrice continua a gettare fumo negli occhi, impedendo una partecipazione attiva del lettore alla risoluzione del caso. La maggior parte dei personaggi, inoltre, muore ammazzata e il colpevole potrebbe essere uno chiunque di loro.
Simona wrote: "Può andar bene il libro Elantris per la task 2 del Quadrante III - Un libro con un prigioniero/carcerato tra i personaggi principali?"
Chi l'ha letto mi dice che non va bene :/
Chi l'ha letto mi dice che non va bene :/

Chi l'ha letto mi dice che non..."
Ok.
E questo va bene come libro con la copertina bianca?

Simona wrote: "Nadia wrote: "Simona wrote: "Può andar bene il libro Elantris per la task 2 del Quadrante III - Un libro con un prigioniero/carcerato tra i personaggi principali?"
Chi l'ha letto m..."
Ok
Chi l'ha letto m..."
Ok

Quadrante 3
Task 2 (prigioniero tra i protagonisti)
L'ultimo detenuto
Ho capito che non riesco ad apprezzare le storie che hanno come protagonisti dei personaggi assolutamente comuni che non fanno nulla di particolare nelle loro vite. Non ho sopportato la lettura di "Stoner" di John Williams e, allo stesso modo, mi sono annoiata leggendo "l'ultimo detenuto".
Mentre leggevo mi sono sentita come il giornalista che intervista Samuel Speed e che aspetta continuamente che lui gli riveli uno scoop, qualcosa di interessante da riportare nel suo articolo e invece nulla di che. Ecco anch'io ho atteso invano un momento di svolta che non è mai arrivato e mi sono sentita un po' presa in giro dal fatto che l'autore abbia allungato il brodo riportando le trame dei libri che Samuel presumibilmente ha letto nella sua vita. Se non hai nulla da dire lascia stare! Non è necessario raggiungere un tot numero di pagine!

Quadrante I
Task 4 : uno sci-fi
Titolo Tau Zero di Poul Anderson
Letto unicamente perchè era la scelta del mio gruppo di lettura in questo periodo, ma sapevo che sarebbe stata una sofferenza; già il genere non è di quelli che mi attirano più di tanto, ma questo era addirittura un Harmony sci-fi....sono più che contenta di averlo finito.

Quadrante: 4
Task 5 - Titolo composto da 4 parole /sfida/
Un autunno a Parigi.
Libro di difficile classificazione. Storia in sé banale ma mi è piaciuta la narrazione.

Quadrante: 3
Task: 5 - rating superiore a 3
Titolo: Un piccolo favore
Ho scelto questo libro tra i consigliati del genere perché ricordo il trailer del film da cui è stato tratto, che mi aveva lasciato una grande angoscia. Il libro? 'na noia mortale. Nessun colpo di scena, nessun tipo di suspense. Una storia piatta dall'inizio alla fine. Le spiegazioni arrivano subito, non c'è nessun mistero, paranoie su paranoie che fanno venire il latte alle ginocchia perché non fanno minimamente paura. Manca il mistero, la tensione, manca tutto quello che mi aspetterei da una domestic suspense. Adesso vorrei vedere il film, per vedere se hanno reso migliore questa storia.

Quadrante 4
Task 5 - Titolo composto da 4 parole
Il vento nei salici
Romanzo veramente gradevole con dei personaggi che ho imparato ad apprezzare. Purtroppo la lettura viene rallentata dalla traduzione veramente esagerata, peccato.

Quadrante: VII - La Bestia
Task: 2- Un libro pubblicato in un anno con il 6 (1966, 2016)
Titolo: Infomocracy di Malka Ann Older (382 pag.)
Ambientato in un futuro non troppo lontano, Infomocracy è un thriller fantascientifico e fantapolitico.
La premessa è che l'assetto politico sia stato modificato dalla presenza di Information, una società a metà tra Wikipedia, Facebook, Google e Paypal: grazie alla disponibilità costante e imparziale di informazioni e dati la democrazia può realmente essere diretta (o quasi, si arriva "solo" al livello di centenal: insomma come il sistema Svizzero) e su scala mondiale. Ogni dieci anni si svolge infatti un'elezione in contemporanea per eleggere la Supermajority (Capo-del-Mondo), basandosi sui voti ottenuti dai vari contestanti a livello locale (occasione per dedicarsi al mandengerring, che è l'opposto del gerrymandering perché si spostano le persone e non i confini dei distretti).
Nel romanzo si intrecciano le vicende di tre personaggi principali:
- Ken, che fa campagna per Policy1st nel tentativo di fare carriera
- Mishima, una agente dell'Information col compito di tenere monitorata la Grande Elezione
- Domaine, esponente di un movimento anarchico anti-Informazione
Questo libro ha un problema, che in realtà è legato all'aspetto più interessante: per poter essere seguite, le storie dei tre personaggi devono essere precedute da un complesso worldbuilding. Essendo ambientato nel futuro del nostro mondo, non è possibile fare a meno di inquadrare cosa sia Information, cosa sia la Supermajority e come sia stato congegnato il complesso sistema di governo.
Questo purtroppo fa sì che il primo terzo circa del romanzo sia dedicato al worldbuilding e sia abbastanza statico, anche se va riconosciuto alla Older di aver fatto di tutto per renderlo appassionante sin da subito. A me ha "disturbato" il fatto che il POV ciclasse tra i tre protagonisti senza un apparente filo logico, ma proseguendo devo riconoscere che non poteva fare altrimenti.
Una volta inquadrata la complessa ambientazione, però, il romanzo scorre piacevolmente e si rivela essere appunto un intrigantissimo thriller socio-politico di cui non vedo l'ora di leggere i seguiti.

Quadrante: I
Task: task 1- Un libro con la copertina bianca.
Titolo:

In un futuro molto lontano da noi ma estremamente coerente, macchine e robot altamente sofisticati svolgono la quasi totalità dei lavori: dalla produzione industriale, al governo societario e dei singoli Stati, mentre tutta una serie di attività man mano cessa perché inutile, fino a sparire anche dai ricordi (leggere, scrivere, recitare, fare o ascoltare musica...). Gli uomini, privi di qualsiasi impegno, languono in uno stato quasi vegetativo sotto l'effetto del SOPOR, una pastiglia miracolosa, inizialmente prodotta e distribuita per ridurre i crimini violenti, sfruttata poi, opportunamente modificata, per risolvere il problema della sovrappopolazione globale, inibendo la fertilità di tutti gli esseri umani e allo stesso tempo inibendo istinti e desideri. Incomprensibilmente il SOPOR continua ad essere distribuito anche quando la popolazione mondiale è drasticamente diminuita. Fino a quando cessano le nuove nascite e rimangono soltanto persone al di sopra dei trent'anni, per lo più single.
In questa società costituita da una massa pigra e indolente, totalmente individualista ("l'unica realtà è quella dentro di te", si insegna nelle scuole), assuefatta al sesso veloce e a spettacoli televisivi ipnotici ed alienanti, in cui non ci si può più toccare, né guardare negli occhi, il reato più diffuso è quello di violazione della Privacy.
Romanzo splendido, dallo stile travolgente, dalla storia avvincente, dalla caratterizzazione dei personaggi perfetta, sia per quanto riguarda i protagonisti umani che per quanto riguarda il robot Spofforth.
Il romanzo offre inoltre continui spunti di riflessione che spaziano dai temi più cari alla fantascienza classica all'abuso delle droghe, al concetto di famiglia e di comunità, alle relazioni sociali, ai disagi e al suicidio.

Distretto 3
Quadrante 3
Task 5 (rating superiore a 3)
La canzone dell'eterno rimpianto
In questo romanzo le protagoniste sono fondamentalmente due: Wang Qiyao e la città di Shanghai. La storia dell'una è un'emblematica revisione della storia dell'altra. Proprio per questo l'autrice di dilunga molto anche sulle descrizioni delle strade, dei negozi e delle case della città, nonché degli stili di vita e del loro mutare nel corso degli anni prima di parlarci di ciò che accade nella vita della nostra eroina.
Il romanzo prende avvio nell'immediato secondo dopoguerra, in una Shangai che si sta sviluppando con eleganza e sobrietà. In questo contesto Wang Qiyao, appena sedicenne, partecipa a un concorso di bellezza che la rende famosa e le fa incontrare un magnate che si innamora di lei e la fa trasferire nella residenza Alice, dove abitano le mantenute.
Ma il fato si mette contro e l'industriale muore lasciando sola e senza protezione la sua amante.
Sono ormai gli anni della rivoluzione culturale e, in parallelo ai sommovimenti politici, anche la vita di Wang Qiyao muta radicalmente. Da allora ci saranno amicizie profonde, anche amori, ma saranno sempre relazioni impossibili, destinate a non durare nel tempo.
Negli anni ottanta, terminata l'epoca di Mao, anche la vita di Wang sembrerà vivere una nuova giovinezza, fino all'ennesimo immancabile e tragico disincanto.
Il romanzo è molto descrittivo, a tratti lo stile mi ha un po' richiamato quello di Faber ne "Il petalo cremisi e il bianco" per la cura del dettaglio nella presentazione delle ambientazioni.
I dialoghi sono ridotti all'osso, ma stranamente non mi è pesato. L'unica cosa che mi ha infastidita è l'impaginazione. Trovo che un'interlinea maggiore e dei margini più ampi avrebbero reso la lettura più piacevole.

Il narratore multiplo è sempre una scelta che mi piace anche se all'inizio è sempre un pò più complicato da seguire. Poi, però, ogni personaggio prende una sua "voce" e piano piano riconosci chi sta parlando. Qui forse si fa un pochino più fatica perchè, credo volutamente non ho trovato grosse differenze tra i tre miniaturisti probabilmente anche per depistare la comprensione dell'assassino.
Scelte interessanti anche quelle di affidare alcune voci ai disegni: il cane, la moneta, l'albero ecc...all'inizio un pò straniante, poi tutto acquista un senso....alla fine i disegni "parlano" davvero.
Mi chiedevo anche in Turchia, a Istanbul è così diverso oggi? L'ambivalenza tra Oriente e Occidente credo sia proprio nella posizione e nella "nomea" di Istanbul, a cavallo tra Oriente e Occidente, ma se penso alla Turchia odierna (che conosco davvero poco) me la immagino sempre in un tira e molla tra due aspetti: tradizione e innovazione, tra religioni, tra Europa e Asia, non solo Oriente e Occidente. La storia della Turchia poi mi sembra davvero affascinante.
Se penso al libro in sè diciamo che nonostante alcuni momenti più pesantini, il libro è scorrevole e se ci si lascia trascinare si fa fatica a metterlo giù. Pamuk scrive strano, ma scrive bene!
E poi, appunto, quando un libro mi lascia curiosità sul suo contesto e il desiderio di saperne di più sul suo mondo vuol dire che ha fatto un buonissimo lavoro!
Per la task del Centro: personaggio che vive di notte ho letto La vampira della porta accanto di Christopher Moore. Ne ho apprezzato il lato leggero, sbarazzino, non impegnato ma non ci ho trovato tutto questo divertimento o sense of humor...certo che gli darò altre possibilità ma per adesso siamo sulla sufficienza.

Quadrante: 3
Task: 1 - Parola "nebbia" nel titolo
Titolo: La ragazza nella nebbia
Ho letto questo libro su consiglio di mia sorella, dopo avermi fatto una testa tanta sulla bellezza dei suoi libri. E poi, la fama di Carrisi lo precede, quindi ero sicura di andare sul sicuro. Beh, forse le alte aspettative che avevo attorno a questo autore hanno influito negativamente. Sono rimasta molto delusa da questa lettura. La storia è ok e la scrittura ottima, ma non ho provato le emozioni che mi aspettavo. Poca suspense, nessun colpo di scena.. mi aspettavo di provare ansia e di rimanere sconvolta, ma non c'è stato nulla di tutto questo e ci sono rimasta un po' male

Quadrante: VII
Task: 1- Un libro con un animale feroce nel titolo
Titolo: Cucinare un orso di Mikael Niemi (346 pagine)
Un thriller-giallo ambientato nella Scandinavia della seconda metà dell'Ottocento, in cui la scomparsa di una serie di ragazze è un pretesto per raccontare la vita di Læstadius, carismatico pastore di origini sami.
La storia è narrata dal punto di vista di Jussi, un giovane sami che il pastore accoglie in casa sua e che alleva quasi come un figlio, e che gli fa da assistente in quella che potremmo definire "un'indagine alla Sherlock Holmes". Læstadius infatti, pur essendo un sami, è una persona colta e intelligente, e molte delle sue tecniche di indagine avrebbero sicuramente impressionato l'investigatore di Baker Street.
Nonostante sia un vero e proprio turn pager, non posso dire che questo romanzo mi abbia affascinato. L'aspetto thriller è risolto in maniera troppo sbrigativa e, soprattutto, il cambio di POV nei capitoli finali (reso necessario dall'evoluzione della vicenda, va detto) disorienta e lascia il lettore con la sensazione di non essere messo a parte della vera conclusione. Tolto questo, la ricostruizione del contrasto tra la congrega di Læstadius e il resto della Chiesa Luterana in Svezia, così come la resa degli aspetti di vita quotidiana di quel mondo sono sicuramente molto affascinanti; ma il focus è sempre messo sul giallo, e non sul romanzo storico.

Quadrante: 1 (Evento)
Task: 1 - Copertina bianca
Titolo: Mia nonna d'Armenia
Non è un classico romanzo storico, come non è una biografia, ma è comunque un libro di enorme tenerezza. La Romand è riuscita a filtrare il dolore che la storia di un genocidio può portare, raccontandola attraverso le parole di una bambina di 7 anni, che a volte non capisce e si fa mille domande. I racconti di Anny, presi da quello che le diceva la nonna quando passavano del tempo insieme, si mescolano a stralci di diario della nonna, la quale ha documentato, con poche righe, quello che le è accaduto tra il195 e il 1918. Mi è piaciuto molto!

Quadrante 3
Task 5 - libro con rating superiore a 3
Libro: Il leone, la strega e l'armadio di C. S. Lewis
Che coccola che è stata...easy ma non banale, intriso di speranza ma non troppo buonista...mi sono subito affezionata ai 4 fratelli della storia...metto il prossimo in wishlist!

Quadrante: 5
Task: 4
La scelta di Nataša
Quando ho scelto di approcciarmi a questo libro pensavo che i contenuti sarebbero stati più "sostanziosi". Detto in parole povere non mi aspettavo di trovarmi di fronte a poco più che una storia d'amore. O, meglio, ad una sequela di paturnie sentimentali.
Ovviamente la parte che ho apprezzato di più è la prima con la storia di Daria e della sua deportazione in Siberia. Questo è l'unico aspetto del libro che salvo in quanto narra di una situazione storica e descrive cosa significasse vivere nell'Unione Sovietica di quei tempi.
Tutto il resto per me è poco più che spazzatura.
Il personaggio di Natasa l'ho trovato superficiale, per non dire idiota. Mi è stata antipatica fin dal primo momento e anche da nonna non è migliorata. La nipote Zoe non è certamente meglio. Insulsa e vuota come poche. Meglio passare ad altro!

Quadrante 5
Task 3
L'ora di Agathe
Non è una brutta lettura, ma non mi è entrato nel cuore. Penso che domani l'avrò già dimenticato. Si legge in fretta e si dimentica alla stessa velocità.

Quadrante: I
Task: 4-uno sci-fi,
Titolo: Dune
Questo primo volume del ciclo di Dune mi è piaciuto proprio tanto. Tanto da metterlo fra i libri più belli che io abbia mai letto. Continuerò sicuramente a leggere il resto della saga.
L'autore ha creato un universo complesso e ricco di dettagli. Gli ha posto alla base una storia passata vasta e coerente, elaborando una struttura sociale, politica e soprattutto religiosa di tutto rispetto. L'intero ciclo è stato scritto in 20 anni. È quindi evidente il lavoro di approfondimento fatto dall'autore. Mi ha ricordato quello di Tolkien.
È stato bello riconoscere quei dettagli che hanno influenzato George Lucas in Guerre Stellari. Encomiabile poi il messaggio ecologico che permea le pagine di questo romanzo scritto nei 1965.

Quadrante I
Per l'evento speciale "Because of Her" ho terminato la Task 4 del quadrante XI (un libro con la copertina blu) leggendo Autobiografia di Petra Delicado
MI è piaciuto molto conoscere tutti i retroscena della vita di Petra, come è arrivata a decidere di essere una poliziotta, qual'è la sua visione dell'amore e dell'amicizia. Una lettura istruttiva che mi farà leggere con occhi diversi i libri della serie.
Ora vorrei capire come spostarmi: devo spostarmi di due quadranti avanti o indietro per l'ultimo evento, giusto? E se mi spostassi nel quadrante XI potrei anche scegliere la stessa task?
Arwen67 wrote: "Distretto :10
Quadrante I
Per l'evento speciale "Because of Her" ho terminato la Task 4 del quadrante XI (un libro con la copertina blu) leggendo Autobiografia di Petra Delicado
M..."
Ti devi spostare di due quadranti in avanti o indietro.
Se ti sposti in Q11 puoi scegliere la stessa task perché quando l'hai letta eri in un altro quadrante.
Quadrante I
Per l'evento speciale "Because of Her" ho terminato la Task 4 del quadrante XI (un libro con la copertina blu) leggendo Autobiografia di Petra Delicado
M..."
Ti devi spostare di due quadranti in avanti o indietro.
Se ti sposti in Q11 puoi scegliere la stessa task perché quando l'hai letta eri in un altro quadrante.
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Quadrante 4
Task 5
Vardø: Dopo la tempesta
Ultimamente sto cercando di approfondire l'argomento della caccia alle streghe e questo libro mi sembrava proprio che potesse fare al caso mio.
Importante sottolineare che il libro è una ricostruzione storica di fatti realmente accaduti, per cui non ci si può rifugiare dietro la facile consolazione che si possa trattare di una storia inventata. Purtroppo l'ignoranza, l'odio e le persecuzioni sono vere.
Il libro si apre con una tragedia: una terribile tempesta si porta via la vita di 40 pescatori, lasciando dietro di sé vedove, orfani o madri che hanno perduto il figlio.
Si viene così a creare una comunità esclusivamente femminile che deve in qualche modo imparare a cavarsela senza l'aiuto degli uomini. Ecco allora che le più intraprendenti imparano a pescare e assumono un ruolo che fino ad allora era solo ed esclusivamente maschile.
Ma si sa che l'andare contro i ruoli prestabiliti è molto rischioso e può disturbare qualcuno e così arriva un nuovo sovrintendente a controllare la situazione.
A questo punto le donne, che sembravano tanto unite, iniziano ad allontarsi fra loro e formano due gruppi: quello delle bigotte che frequentano la chiesa e cercano di arruffianarsi il sovrintendente e quello delle donne che continuano a perseguire l'indipendenza.
Inutile dire che per quest'ultime le prospettive non saranno buone...
La considero una buona lettura, anche se la narrazione procede un po' a rilento per i miei gusti. Probabilmente si vuole rendere l'idea della lentezza in cui trascorrono i giorni in questo territorio desolato e sperduto al nord della Norvegia.
Ci vengono descritte molto bene le usanze del tempo (siamo agli inizi del XVII secolo) e come la gente viveva la propria quotidianità per cercare di sopravvivere all'inclemenza del tempo.
In alcuni momenti mi sono un po' annoiata, ma resta comunque un libro consigliabile per l'ambientazione particolare e per il tema trattato. Si parla molto di rifiuto del diverso e di maldicenze, legate a ignoranza e volontà di sopraffare l'altro...mi pare siano temi molto attuali...