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VnT #3 - LE GRANDI SCOPERTE - Regolamento e Progressi

Al solito, non guardo le trame e quindi mi aspettavo un romanzo e invece era un bel saggio misto ad autobiografia. Comunque contenta, un punto di vista interessante su uno degli eventi della Storia più raccontati! Mi piace quando non-fiction e storie di famiglia si connettono così!

Ecco finalmente la mia recensione in cui spiego i motivi del tempo necessario per l’elaborazione 🙈
https://www.goodreads.com/review/show...
Finito Dylan Dog n. 154: Il battito del tempo, valido come bonus L1 (parola "tempo" nel titolo).
Premetto che di Peter Pan conosco solo il cartone animato di Walt Disney e non ho mai voluto leggere i romanzi di Barrie, ma ho trovato molto bello e interessante questo episodio di Dylan Dog che ha a che fare proprio con il suddetto.
Uno dei più belli Dylan Dog letti finora.
4 stelle
Premetto che di Peter Pan conosco solo il cartone animato di Walt Disney e non ho mai voluto leggere i romanzi di Barrie, ma ho trovato molto bello e interessante questo episodio di Dylan Dog che ha a che fare proprio con il suddetto.
Uno dei più belli Dylan Dog letti finora.
4 stelle

Interessante per il punto di vista insolito e per la caratterizzazione dei personaggi, però ho trovato la narrazione un po' piatta.
Finito Carta bianca di Carlo Lucarelli, valido come bonus L1 (parola "carta" nel titolo).
Se questo è il romanzo di esordio di Carlo Lucarelli, non dirò niente che non sia WOW!
La prosa asciutta e ricca di dialoghi mi ha ricordato molto la serie dedicata al commissario Maigret di Simenon. Il ritmo serrato e l'indagine catturano subito l'attenzione e si arriva all'ultima pagina in un batter d'occhi, colpa anche, ahimè, della brevità del libro.
Mi piace questo commissario De Luca, cinico ed efficiente quanto basta, credo proprio che andrò avanti con la serie.
4 stelle
Se questo è il romanzo di esordio di Carlo Lucarelli, non dirò niente che non sia WOW!
La prosa asciutta e ricca di dialoghi mi ha ricordato molto la serie dedicata al commissario Maigret di Simenon. Il ritmo serrato e l'indagine catturano subito l'attenzione e si arriva all'ultima pagina in un batter d'occhi, colpa anche, ahimè, della brevità del libro.
Mi piace questo commissario De Luca, cinico ed efficiente quanto basta, credo proprio che andrò avanti con la serie.
4 stelle

Iniziato e finito ieri 8/11
Dopo aver eletto questa estate la Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, questa storia della balena Mocha Dick mi ha lasciato addosso molta tristezza.
Più che della balena, la storia è quella dell'umanità: gli animali vivono liberi in mezzo alla natura, finché l'uomo non capisce di poterli sfruttare e, ovviamente, lo fa con molto accanimento.
La balena bianca è perseguitata, conficcata di arpioni e piena di dolore, ma lotta finché le forze glielo permettono e si vendica, diventa crudele, conoscendo, così, un sentimento mai provato prima nella sua vita libera in mezzo all'Oceano.
Bel libro, ma essendo una favola, mi aspettavo un messaggio diverso.
Finito Il treno di Georges Simenon, valido come libro bonus per la L1 (la parola "treno" nel titolo).
Ci sono autori e libri a cui do sempre una seconda chance a distanza di anni, e Simenon è uno di quelli con questo libro in particolare.
Purtroppo non c'è stato feeling: speravo di capire meglio la storia con una seconda lettura e invece è rimasto di nuovo un grande boh e la noia.
Preferisco il Simenon del commissario Maigret, ma non escludo di tentare con qualche altro libro al di fuori della serie poliziesca.
2 stelle
Ci sono autori e libri a cui do sempre una seconda chance a distanza di anni, e Simenon è uno di quelli con questo libro in particolare.
Purtroppo non c'è stato feeling: speravo di capire meglio la storia con una seconda lettura e invece è rimasto di nuovo un grande boh e la noia.
Preferisco il Simenon del commissario Maigret, ma non escludo di tentare con qualche altro libro al di fuori della serie poliziesca.
2 stelle

Che bell'introduzione alla mitologia! Semplice ma efficace.
Finito Storie della storia del mondo di Laura Orvieto, valido come bonus L1 (parola "storia" nel titolo).
La mitologia greca ha sempre il suo fascino, anche quando è raccontata in un linguaggio molto basic per un pubblico junior.
Carina l'idea della mamma che racconta ai figli piccoli le storie degli eroi greci, ma lo stile, appunto, è troppo semplice per i miei gusti.
Digeribile.
3 stelle
La mitologia greca ha sempre il suo fascino, anche quando è raccontata in un linguaggio molto basic per un pubblico junior.
Carina l'idea della mamma che racconta ai figli piccoli le storie degli eroi greci, ma lo stile, appunto, è troppo semplice per i miei gusti.
Digeribile.
3 stelle

Meraviglioso.
Tante piccole storie che raccontate con le parole semplici dei bambini fanno riflettere e non poco.
C'è una morale per tutte ma, al di là del risvolto pedagogico, è stato un vero piacere leggerle.

Miss Marple: Giochi di prestigio- Agatha Christie
Inizio lettura: 08/11/2020
Fine lettura: 10/11/2020
Quello che rende la Christie una delle gialliste migliori di sempre è il fatto che sa stimolare la curiosità del lettore dalle prime righe fino alla conclusione; la tensione non cala mai grazie ad un meccanismo narrativo ben collaudato che fa della semplicità il suo punto di forza. Nonostante gli omicidi non troviamo né violenza né azione nelle sue storie: l'approccio è tutto cerebrale ed il delitto è un pretesto per mettere in scena trucchi ingegnosi che meravigliano ed affascinano i suoi lettori da oltre un secolo.
E' particolarmente vero per questo romanzo, chiamato in italiano "giochi di prestigio" proprio per sottolineare la natura illusoria di quel che ci viene mostrato. Niente è come sembra e spetterà alla dolce ma implacabile Miss Marple smascherare le illusioni per arrivare alla verità, muovendosi in un'atmosfera artificiosa e vagamente eccentrica. I personaggi sono ben caratterizzati anche se lievemente stereotipati, ma è normale in un libro in cui il focus non è l'introspezione ma la soluzione del mistero; la scrittura invece è scorrevole ed incisiva, ogni parola attentamente pesata e calibrata.
Insomma l'ennesimo gioellino uscito dalla penna di Dame Agatha, che consiglio ad occhi chiusi a qualunque amante del giallo.

Ho letto la versione digitale di Nessuno scrive al colonnello di Gabriel García Márquez, non so stabilire quante pagine abbia, ma ho visto che in quella cartacea ne ha meno di 96. Spero vada bene comunque, altrimenti ne leggo un altro.
Come tutti i libri di Marquez anche questo mi ha emozionato tanto, sono tornata a Macondo e mi ci sono ritrovata come a casa.
Il colonnello aspetta da quindici anni di ricevere la sua pensione di veterano di guerra e ogni venerdì si reca al porto ad accogliere la nave che porta la posta, ma ogni volta torna a casa a mani vuote, una casa che piano piano viene svuotata per vendere i pochi mobili che ancora restano al fine di racimolare qualche soldo per mangiare.
Marquez racconta una vita di miseria materiale ma le figure di questi due anziani coniugi sono carichi di una dignità e una compostezza commoventi, soprattutto lui; la moglie, molto più pratica e razionale, gli ricorda che non arriverà mai questa maledetta pensione "Sono stufa di parole e riflessioni" [...] "Ne ho piene le scatole di rassegnazione e dignità"
La conclusione è degna di uno scrittore da Nobel appunto ;) Viene lasciato tutto in sospeso, non c'è conclusione effettivamente ma la risposta del colonnello è esemplare: La donna si disperò. “E nel frattempo che cosa mangiamo” chiese, e afferrò il colonnello per il collo della maglia. Lo scosse energicamente. “Dimmi, cosa mangiamo?”. Il colonnello ebbe bisogno di settantacinque anni - i settantacinque anni della sua vita, minuto per minuto - per giungere a quel momento. Si sentì puro, esplicito, invincibile, nell'istante in cui rispose: ”Merda”.
Standing ovation.


In effetti avevi comunicato che avresti letto questo libro, ma non ci siamo accorte che aveva meno di 96 pagine (svista nostra, altrimenti ti avremmo detto subito si scegliere un altro titolo). In più, in considerazione del fatto che sei in Recupero e non prendi comunque i punti per il numero di pagine del libro, dopo una consultazione tra Master e Mod abbiamo deciso di accettarlo come libro valido.
Prosegui pure con la Tappa di novembre :)

LUGLIO: Tappa 7 - La lampadina Recupero
Saturn: La Lega degli Straordinari Gentlemen Vol. 2 T1
AGOSTO: Tappa 8 - I raggi X Recupero
Saturn: La macchina del tempo T3
SETTEMBRE: Tappa 9 - Il cinema Recupero
Saturn:
OTTOBRE: Tappa 10 - La penicillina Recupero
Saturn:
NOVEMBRE: Tappa 11 - La Macchina di Turing
Acrasia: Allontanarsi T1
Alberto: Tre uomini in barca T2
Anto_s1977:
Emanuela:
Francesco: The Virgin in the Garden T1
Klela: L'ospite T1
Lilirose: Miss Marple: Giochi di prestigio T1 Finito
Morgana: L'amore ai tempi degli 883 T2
Nadia: L'enigma della camera 622 T2
Rolly:
Roz: Chiamate la levatrice T1
Saturn:

Il razzo a propulsione - Anni '50 / '60

Task:
1 - Un libro ambientato in Russia o in USA dal 1960 al 1999 - 15 punti
2 - Un libro con un cane protagonista o accanto al protagonista - 10 punti
3 - Un libro che appartiene al genere space opera - 10 punti

Task: 1 - Un libro ambientato in Francia nel XVIII sec.
Titolo del libro: 1789 e dintorni. L'arte negli anni della Rivoluzione francese
Questo testo riprende una lezione tenuta a Bologna per il bicentenario della caduta della Bastiglia. Riccomini, che procede quasi a braccio, mostra il rapporto fra arte e rivoluzione; non l'arte della rivoluzione, ma come l'arte ha influito sulla storia e viceversa. La rivoluzione nell'arte sembra anticipare gli eventi storici più che narrarli, riflettendo un cambiamento che l'Ancien Regime non era in grado di cogliere. Figura centrale e simbolo della conferenza è Jacques-Louis David, capostipite del neoclassicismo francese. Non è un saggio ricco e approfondito ma comunque un bel testo introduttivo per appassionati di arte e di storia francese.

Ottimo inizio. Ho adorato il percorso svolto dalla protagonista e soprattutto i Daimon, per me fonte di tenerezza e di dolore. Tante tematiche importanti in gioco; sono veramente contenta di aver iniziato questa trilogia poiché avevo dei preconcetti che ho prontamente dissipato. E lo considerano roba da BAMBINI...

Letto dal 13 al 17 novembre
Bellissima lettura. Credo sia uno dei libri di viaggio che non può mancare nella libreria di un appassionato, soprattutto considerato le vicende storiche che hanno coinvolto il Tibet nell'ultimo secolo.
Si divide sostanzialmente in due parti: la prima narra dell'arrivo dell'alpinista sull'Himalaya, della prigionia e della rocambolesca fuga sempre più all'interno del Tibet. Oltre a descrivere i paesaggi e le abitudini del popolo tibetano, Harrer racconta le privazioni subite da lui e dai suoi compagni nel loro continuo sfuggire alle autorità inglesi e tibetane, che non consentono agli stranieri di girare liberamente per il paese. Lo scrittore e uno dei suoi compagni, però, non si arrendono, e dopo una marcia forzata, tormentati dal freddo e dalla fame, senza un soldo e conciati in condizioni pietose, riescono ad arrivare a Lhasa, città santa e capitale del Tibet.
Qui ha inizio la seconda parte del romanzo: i due vengono accolti, nutriti, vestiti e diventano delle piccole celebrità. Comincia così la loro permanenza in città, che permetterà allo scrittore di osservare e descrivere sempre di più i tibetani e il loro modo di vivere.
Il romanzo termina con la fuga di Harrer dal Tibet a seguito dell'invasione cinese. Come molti sanno, l'invasione ha comportato una perdita quasi irreversibile della cultura tibetana, e il suo stesso governo vive in esilio, rendendo tanto più preziosa la testimonianza dell'austriaco, forse l'ultimo occidentale ad aver visto il Tibet come era una volta.
Voto 5

Task: 1 - Un libro ambientato in Inghilterra nel XIX sec.
Libro: La Lega degli Straordinari Gentlemen Vol. 2
La fantastica lega degli straordinari gentlemen in questo secondo capitolo è alle prese con la guerra dei mondi di Wells. In teoria questo volume avrebbe tutti gli elementi per essere una bomba, ma all'atto pratico non è così entusiasmante. Ciò che ha funzionato di meno è il personaggio di Mina Murrey, ma più in generale l'ho trovato proprio un libro stonato... Peccato!
Finito L'enigma della camera 622 di Joel Dicker, valido per la T2 (un libro con un numero nel titolo) di novembre.
Inizio: 16 novembre
Fine: 18 novembre
Non è all'altezza del primo romanzo (La verità sul caso Harry Quebert) ma è stata comunque una bella lettura intensa e ricca di colpi di scena.
La formula già adottata nel libro di cui sopra, dove il protagonista scrittore prende in considerazione un fatto di cronaca non ancora risolto per scrivere il suo nuovo libro, funziona anche stavolta.
Una storia nella storia: l'autore è bravissimo a intrecciare trame e personaggi, tra la stesura del suo romanzo (il protagonista è proprio Joel Dicker) e il mistero che ruota attorno alla camera 622 di un albergo a 5 stelle sulle Alpi svizzere, con l'aiuto di flashback e colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine fino alla fine.
Un bell'applauso perché dopo tutto questo intreccio non si è lasciato sfuggire neanche un filo.
Ma "La verità sul caso Harry Quebert" rimane il mio preferito in assoluto.
4 stelle
Inizio: 16 novembre
Fine: 18 novembre
Non è all'altezza del primo romanzo (La verità sul caso Harry Quebert) ma è stata comunque una bella lettura intensa e ricca di colpi di scena.
La formula già adottata nel libro di cui sopra, dove il protagonista scrittore prende in considerazione un fatto di cronaca non ancora risolto per scrivere il suo nuovo libro, funziona anche stavolta.
Una storia nella storia: l'autore è bravissimo a intrecciare trame e personaggi, tra la stesura del suo romanzo (il protagonista è proprio Joel Dicker) e il mistero che ruota attorno alla camera 622 di un albergo a 5 stelle sulle Alpi svizzere, con l'aiuto di flashback e colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine fino alla fine.
Un bell'applauso perché dopo tutto questo intreccio non si è lasciato sfuggire neanche un filo.
Ma "La verità sul caso Harry Quebert" rimane il mio preferito in assoluto.
4 stelle

Task: 3 - Un libro che appartiene al genere steampunk o time travel
Libro: La macchina del tempo
L'espediente narrativo dei viaggi nel tempo oggi può essere considerato una banalità, ma è da questo libro che tutto ebbe inizio. Dunque già per l'idea il libro prende tanti punti; detto questo, tra le opere di Wells questa non è la più fluida e appassionante. Forse perché ciò che il protagonista dice e pensa è troppo preponderante rispetto a ciò che vede e fa. La narrazione ne risulta un po' confusa e frammentaria. La riflessione su cosa spinge l'essere umano ad andare sempre avanti, in un progresso che non sembra avere limiti, a fare sempre di più, a guardare oltre e dove tutto questo potrebbe condurci è interessante e anche questa idea è stata ripresa da molti autori posteriori a Wells. Nel complesso è un'opera notevole ma con pecche narrative che ne penalizzano il giudizio.

Ho letto Storia di un figlio. Andata e ritorno dal 9 al 19novembre
Continua in questo libro la storia del giovane afghano, Enaiat Akbari, raccontata da Fabio Geda in "Nel mare ci sono i coccodrilli”.
Mentre nel primo libro siamo stati coinvolti dalle rocambolesche avventure di Enaiat, durante la fuga per giungere in una terra più ospitale e meno pericolosa, come si è poi rivelata l'Italia, in questo secondo volume, dal titolo meno particolare, siamo riportati in Afghanistan per capire quali siano state le sorti della madre e dei fratelli del protagonista.
Viene affrontato, quindi, il tema del ricongiungimento familiare, seppur solo telefonico.
Si tratta di un'emozione forte, un momento indimenticabile fissato nella memoria, nel quale le parole vengono meno.
Poi la vita ricomincia a scorrere, ricomincia una nuova routine, nuovi problemi, un nuovo lavoro e poi la voglia di tornare nella propria terra e la consapevolezza di non poterlo fare. Si può tornare, però, in uno Stato vicino, il tempo necessario a ricongiungersi con la sorella, ad assistere alla nascita di una nuova vita e a lasciarsi colpire dalle frecce di Cupido....
È bello prendere in mano un libro che ti riporta nella vita di personaggi, o persone, delle quali hai già avuto modo di conoscere molto. È come tornare in un ambiente noto e particolarmente accogliente.

Brevi ritratti di città e luoghi in cui lo scrittore ha vissuto/lavorato, mostrando storia ed evoluzioni. Un interessante punto di vista.

Quante banalità. E lo sciroppo omeopatico... no comment.

Task: 2 - Un libro che ha ispirato un film (no serie TV)
Libro: La tempesta
Siamo fatti anche noi della materia
di cui son fatti i sogni;
e nello spazio e nel tempo s'un sogno
è racchiusa la nostra breve vita.
E sembra proprio un sogno questo dramma di Shakespeare, così ricco di nostalgia e di poesia. Spiriti, re e innamorati... Tutta l'opera dell'autore è condensata in questo testo. Chi può essere Prospero, il mago che comanda gli spiriti, che mette in scena nuove realtà per i naufraghi, se non Shakespeare stesso, che con la sua magia di poeta ha creato personaggi immortali sul palcoscenico/isola? E come i naufraghi de La tempesta, noi spettatori approdiamo su questa terra misteriosa per rimanere irretiti e affascinati dagli incanti del poeta.

https://www.goodreads.com/review/show...

Inizio: 21/11/20
Fine: 22/11/20
Scorrevole, bella l'ambientazione, interessante la trama ma fino ad un certo punto...i personaggi hanno iniziato ad essere odiosi (uno in particolare) e alcune cose sembrano buttate lì un pò a caso.
3 stelle

TASK 1 Un libro ambientato in Inghilterra dal 1945 al 1960 15 punti
Libro: Chiamate la levatrice di J. Worth
Numero pagine:504
Inizio lettura: 23/11
Fine lettura: 25/11
Un memoir che mi ha molto colpito per l'ambientazione e le tematiche toccate.
Finito Dylan Dog n. 356: La macchina umana, valido come bonus L1 (parola "macchina" nel titolo).
Boh.
Storia che non mi ha coinvolta e che non ho capito dove volesse andare a parare.
L'unica cosa certa è che i mostri non mancano.
2 stelle
Boh.
Storia che non mi ha coinvolta e che non ho capito dove volesse andare a parare.
L'unica cosa certa è che i mostri non mancano.
2 stelle

TASK 1 Un libro ambientato in Inghilterra dal 1945 al 1960 15 punti
Libro: The Virgin in the Garden di A.S. Byatt
Numero pagine:580
Inizio lettura: 17/11
Fine lettura: 25/11
Un romanzo particolare: pur essendo definibile come appartenente al genere "realista" c'è un uso smodato di simbolismo (nei personaggi, nelle situazioni, nei colori...) - che normalmente non è una delle caratteristiche del realismo.
Il simbolismo più evidente è quello nascosto già nel titolo, perché la vicenda è ambientata nel Giugno 1953 (cioè in occasione dell'Incoronazione di Elisabetta II) e ruota intorno alla messa in scena di uno spettacolo teatrale incentrato sulla Regina Elisabetta Prima (la Vergine del titolo), interpretata da una ragazza 17enne (che si pone interrogativi su cosa voglia dire perdere la vergintità).
Inoltre l'autrice ricorre a uno stile narrativo che ricorda molto lo stream of consciousness tipico di Joyce e dei "romanzi psicologici", e in effetti buona parte del romanzo è caratterizzata da ruminazioni psicologiche dei vari personaggi. Il ricorso a questa tecnica narrativa è però molto interessante ed approppriato perché consente di passare da un personaggio all'altro senza soluzione di continuità: un momento stai seguendo il pensiero di Alexander e dopo due righe ti ritrovi nella testa di Frederica senza esserti accorto esattamente in quale punto della frase c'è stato il passaggio. Normalmente l'avrei segnalato come una caratteristica negativa dell'autrice, invece in questo caso è una trovata geniale perché rende la lettura (soprattutto di scene affollate in cui il cambio di POV è usato in maniera massiccia) molto scorrevole e piacevole.
Non mi sarebbe dispiaciuto avere un po' più di azione e un po' meno di introspezione - da cui il mancato raggiungimento della quinta stella, a tratti il romanzo è davvero troppo lento - ma complessivamente il giudizio è positivo e sono quasi tentato di proseguire con la lettura di Still Life per sapere come continua la storia della famiglia Potter.
Perché il finale di The Virgin in the Garden è un non-finale: l'autrice ci informa che quella non è la fine della storia di Frederica, ma tanto per trovare un punto in cui interrompere la narrazione sceglie di fermarsi lì.
Finito Le donne più malvagie della storia d'Italia di Angelica Artemisia Pedatella, valido come bonus L1 (parola "storia" nel titolo).
Non è un capolavoro della saggistica, ma neanche da buttare nell'inceneritore.
Brevi biografie di donne assetate di potere che hanno fatto la storia d'Italia, anche se in negativo ma è pur sempre storia.
Alcune non le conoscevo, ma è colpa della mia ignoranza: durante l'ora di storia dormivo :D
3 stelle
Non è un capolavoro della saggistica, ma neanche da buttare nell'inceneritore.
Brevi biografie di donne assetate di potere che hanno fatto la storia d'Italia, anche se in negativo ma è pur sempre storia.
Alcune non le conoscevo, ma è colpa della mia ignoranza: durante l'ora di storia dormivo :D
3 stelle

Task 3 - Un libro di uno scrittore che ha vinto il premio Nobel
Libro: Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo
In questo reportage sui generis la giornalista Svetlana Alexievich raccoglie le voci di persone che hanno vissuto il crollo dell'Unione Sovietica, che hanno sperimentato il prima e il dopo URSS, e della gioventù post-sovietica, così radicalmente diversa dalla generazione dei loro genitori.
Il filone comune di questo agglomerato di testimonianze sembra essere il disincanto. Comunisti o anticomunisti, sovietici o antisovietici, tutti sembrano terribilmente delusi dal modo in cui si è trasformata la Russia dal '91 in poi. C'è chi rimpiange l'impero, chi non sopporta di vivere senza l'ideale, uno scopo più alto; chi ha lottato per la democrazia, per la libertà e si è trovato a vivere in una giungla, dove un minuto prima si aborriva la ricchezza e un minuto dopo l'unico dio possibile sembra essere il dio denaro.
Ci sono le storie di un paese che si sfalda, di popoli che tenuti assieme bene o male (più male che bene evidentemente) nell'Impero sovietico si ritrovano a massacrarsi a vicenda. Russi, azeri, armeni, georgiani, tagiki... si trasformano in sanguinari inseguendo un nazionalismo che tanto male ha fatto in tutto il Novecento.
Ci sono poi storie più private, molte sono estreme. Tutte hanno in comune la sofferenza, la violenza, l'abuso. Questa massa di racconti, dove la voce della giornalista è quasi assente, ne fanno un libro pieno di disincanto e disperazione. Di certo originale e interessante, è però anche una lettura sofferta, tanto facile nello stile quanto difficile nei contenuti.

Iniziato: 3/12
Finito: 5/12
Numero pagine: 251
Non male. L'atmosfera cupa della brughiera rende il mistero molto godibile, anche se il colpevole è individuabile quasi dall'inizio, se uno fa attenzione! In ogni caso preferisco di gran lunga le raccolte di racconti, alcuni sono assolutamente geniali.
Voto 3

(v.italiana https://www.goodreads.com/book/show/1...)
Non riesco a esprimere coerentemente quanto mi sia piaciuta questa graphic novel e l'impatto che ha avuto su di me.
Finito Storia di una capinera di Giovanni Verga. valido come bonus L1 (parola "storia" nel titolo).
Nonostante sia scritto in maniera impeccabile e il tema interessante, non sono riuscita assolutamente ad entrare in empatia con la protagonista: troppo martire e lagnosa, si lascia trasportare dagli eventi senza lottare, fino all'epilogo un po' troppo melodrammatico.
2 stelle e 1/2
Nonostante sia scritto in maniera impeccabile e il tema interessante, non sono riuscita assolutamente ad entrare in empatia con la protagonista: troppo martire e lagnosa, si lascia trasportare dagli eventi senza lottare, fino all'epilogo un po' troppo melodrammatico.
2 stelle e 1/2

"La mia storia, raccontata in modo onesto e concreto, è la mia arma migliore contro il terrorismo, e ho intenzione di usarla finché quei terroristi non verranno processati. C’è ancora molto da fare. I leader mondiali e in particolare i capi religiosi musulmani devono prendere posizione e proteggere gli oppressi"
Da leggere.
Finito 12 anni schiavo: La straordinaria storia vera di Solomon Northup di Solomon Northup, valido per il bonus L1 (parola "storia" nel titolo).
Ho preferito di gran lunga il film, perché certe cose le comprendi meglio vedendole che leggendole.
Purtroppo durante la lettura non sono riuscita a trovare il giusto feeling e a entrare in empatia con il protagonista, quindi ho fatto fatica a leggerlo.
2 stelle
Ho preferito di gran lunga il film, perché certe cose le comprendi meglio vedendole che leggendole.
Purtroppo durante la lettura non sono riuscita a trovare il giusto feeling e a entrare in empatia con il protagonista, quindi ho fatto fatica a leggerlo.
2 stelle

TASK 1 Un libro ambientato in Russia o in USA dal 60 al 99
Libro: Wild: una storia selvaggia di avventura e rinascita
Numero pagine: 405
Inizio lettura: 13/12
Fine lettura: 15/12
Una storia di sofferenza e rinascita raccontata senza fronzoli e segreti. Molto interessante il percorso intrapreso letteralmente dall'autrice, quello del Pacific Crest Trail. Una lettura che mi è molto piaciuta e che mi ha fatto riflettere.

I viaggi di Gulliver
Avventurosi viaggi per mare portano Gulliver a visitare posti straordinari, popolati dalle più strane razze. Attraverso ognuno di questi incontri Swift critica la società del suo tempo, con appunti parodistici che in parte possono essere validi ancora oggi. Nella terra dei Lillipuziani conosce dei piccoli uomini governati da piccoli problemi che si muovono guerra per motivi futili, come quello di dover decidere il modo corretto di mangiare un uovo. Sembra più facile per questi popoli trovare le piccole differenze che li separano piuttosto che le grandi cose che li accomunano. L'incontro con i Brobdingnag lo vede confrontarsi con questi uomini che sembrano dei giganti non solo sul piano fisico, ma anche su quello morale; al paragone gli europei appaiono tanto piccoli quanto retrogradi. Più particolare e complessa è la terza parte che porta Gulliver nel regno di Laputa, dove i più grandi scienziati rincorrono le più grandi sciocchezze, e su altre impronunciabili isole dove incontra personaggi storici e una razza di immortali, che però non sono destinati a un'eterna giovinezza ma condannati a un'eterna vecchiaia. Il mio viaggio preferito è stato l'ultimo dove, anche se i toni moralistici appesantiscono la lettura, si incontra la splendida razza degli Houyhnhnm: antenati dei Vulcaniani (:D), sono dei magnifici e saggi cavalli governati dalla logica e che vivono nella pace e nel benessere. In tutto il libro la critica alla società europea è spietata: sono presi di mira la corruzione del potere, l'astrusità delle leggi, la profonda disparità fra ricchi e poveri, ma soprattutto la pratica crudele del colonialismo che ha visto la distruzione e la sottomissione della popolazione di mezzo mondo per opera degli europei.
Mi proferì saggiamente che il nostro doveva essere un ben povero paese, se non poteva provvedere il cibo a tutti i suoi abitanti.
Finito La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger, valido come bonus L1 (parola "tempo" nel titolo).
Ho tentato di dare una seconda chance a questa lettura... ma forse sarebbe stato meglio di no, perché comunque la mia opinione non è cambiata, rispetto alla prima volta.
Per 3/4 di libro non succede niente, i continui salti temporali mi hanno creato solo confusione che alla fine mi sono persa e, dulcis in fundo, l'empatia con i personaggi mi è stata negata (ancora una volta). Un disastro, insomma. Fortuna che nel finale si riprende... e meno male, altrimenti ci sarebbe stata una stella in meno nel commento.
Continuo a preferire, di gran lunga, il film.
2 stelle
Ho tentato di dare una seconda chance a questa lettura... ma forse sarebbe stato meglio di no, perché comunque la mia opinione non è cambiata, rispetto alla prima volta.
Per 3/4 di libro non succede niente, i continui salti temporali mi hanno creato solo confusione che alla fine mi sono persa e, dulcis in fundo, l'empatia con i personaggi mi è stata negata (ancora una volta). Un disastro, insomma. Fortuna che nel finale si riprende... e meno male, altrimenti ci sarebbe stata una stella in meno nel commento.
Continuo a preferire, di gran lunga, il film.
2 stelle

Stavolta ho faticato ad ingranare, la storia non voleva proprio decollare, poi quando è comparso Archie tutto ha avuto un senso, di certo è il personaggio più riuscito sebbene non faccia parte della famiglia (solo perchè non porta il cognome Cazalet ma ne ha tutti i diritti per farne parte).
Il titolo azzeccatissimo come sempre, in questo capitolo ognuno va per la sua strada, c'è chi se ne va per sempre, c'è chi divorzia, ma c'è anche chi si ritrova e Home Place resta il rifugio dove rintanarsi quando si è in difficoltà.
Forse quattro stelle sono eccessive però sono troppo affezionata a questa famiglia e in certi momenti mi sono così emozionata che non ho potuto fare a meno di apprezzare ancora una volta lo stile e la scrittura della Howard.

Libro: Preghiera per Černobyl'
Numero pagine: 349
Inizio lettura: 10/12
Fine lettura: 18/12
Il disastro di Černobyl' è uno dei più noti (assieme a Fukushima e forse a Three Miles Island) incidenti nucleari, esaustivamente coperto dalla letteratura e dalla stampa in generale.
Questo libro, da cui nel 2019 HBO a tratto la riuscitissima miniserie Chernobyl, non si occupa di indagare le cause e gli effetti dell'incindente ma si concentra sulle conseguenze psicologiche delle persone direttamente e indirettamente coinvolte nell'incindente.
Assistiamo quindi allo straziante calvario di Lyudmilla Ignatenko, moglie di uno dei primi pompieri accorsi sul luogo del disastro e di conseguenza uno dei primi morti per radiazione; alla sconvolgente rivelazione di come la vita intorno continuasse a svolgersi come prima (quote di produzione da rispettare, campi da coltivare, tasse da pagare) e al contempo tutto fosse cambiato (gli aiuti iniziali seguiti poi dall'ostilità delle popolazioni intorno a Pripyat, le evacuazioni frettolose e forzate, i liquidatori morti per bonificare le scorie sul tetto della centrale); alla necessità di coprire di segreto l'evento per non scatenare il panico tra la popolazione e per non mettere in cattiva luce la Grande Madre Russia; ma soprattutto assistiamo a un grandissimo affresco psicologico del popolo (bielo)russo, che trova pervicacemente un modo di reagire alla catastrofe e di proseguire la vita facendo tesoro (si spera) di quanto accaduto.

Mister Mosly è un enorme cane bianco con qualche macchiolina nera, che il piccolo Corey Ingram sceglie da una numerosa cucciolata di festanti pallette pelose. Tra tutti Mister Mosly è quello che rimane in disparte, in attesa di essere notato e scelto.
Il cucciolo, com'è prevedibile, sconvolge i ritmi della vita familiare, portando caos, ma anche tanto amore ed una contagiosa allegria.
Corey, voce narrante di questa storia per grandi e piccini, ci racconta avventure e disavventure che riguardano Mister Mosly, le quali si intrecciano con la vita quotidiana della famiglia Ingram.
Purtroppo arriva anche il momento della separazione definitiva...
Un libro delizioso, a tratti spassoso, caratterizzato da frasi brevi e linguaggio semplice, in grado di arrivare al cuore dei lettori di ogni età.
Come non immedesimarsi con le gioie, i dolori e il senso di vuoto che i nostri amici a 4 zampe ci danno e ci hanno dato!
Finito Ogni storia è una storia d'amore di Alessandro D'Avenia, valido come bonus L1 (parola "storia" nel titolo).
Durante la lettura di questo libro mi sono chiesta più volte dove fosse finito il D'Avenia di "Bianca come il latte e rossa come il sangue"... Sì, perché questa specie di saggio sull'amore è una roba veramente pesante, noiosa e prolissa.
L'unica nota positiva è che ho scoperto personaggi di cui non sapevo nulla, magra consolazione.
2 stelle
Durante la lettura di questo libro mi sono chiesta più volte dove fosse finito il D'Avenia di "Bianca come il latte e rossa come il sangue"... Sì, perché questa specie di saggio sull'amore è una roba veramente pesante, noiosa e prolissa.
L'unica nota positiva è che ho scoperto personaggi di cui non sapevo nulla, magra consolazione.
2 stelle
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Corretto!