La Stamberga dei Lettori discussion
Discussioni letterarie
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Ventitreesimo GdL: Quo vadis? di Henryk Sienkiewicz
È la prima volta che partecipo a una discussione letteraria. Sarà che mi ha sempre incuriosita, sarà che il libro scelto per questo mese mi incuriosisce... Comunque sarò dei vostri!!! Come funziona di preciso? :-)
Anche per me è la prima volta e il libro mi sembra interessante, cercavo da un po' un romanzo storico da leggere ma non ne trovavo nessuno che mi attirasse, questo sembra faccia al caso mio!
Anto.Ania.Sophie wrote: "È la prima volta che partecipo a una discussione letteraria. Sarà che mi ha sempre incuriosita, sarà che il libro scelto per questo mese mi incuriosisce... Comunque sarò dei vostri!!! Come funziona di preciso? :-)"
Ciao, benvenuta! :) si tratta semplicemente di leggere il libro rispettando le tappe. Non è "obbligatorio", c'è chi si lascia prendere la mano e va troppo avanti o rimane indietro e recupera dopo, semplicemente è più divertente seguire tutti più o meno lo stesso ritmo. Si possono lasciare commenti su questa discussione in qualsiasi momento, avendo cura di nasconderli con il tag (view spoiler) se pensi che potrebbero rovinare la lettura agli altri.
Ciao, benvenuta! :) si tratta semplicemente di leggere il libro rispettando le tappe. Non è "obbligatorio", c'è chi si lascia prendere la mano e va troppo avanti o rimane indietro e recupera dopo, semplicemente è più divertente seguire tutti più o meno lo stesso ritmo. Si possono lasciare commenti su questa discussione in qualsiasi momento, avendo cura di nasconderli con il tag (view spoiler) se pensi che potrebbero rovinare la lettura agli altri.
Ci sarò anche io, anche se devo ancora procurarmi il libro: purtroppo nessun ebook e quindi dovrò aspettare con pazienza che arrivi.
Patrizia wrote: "Ci sarò anche io, anche se devo ancora procurarmi il libro: purtroppo nessun ebook e quindi dovrò aspettare con pazienza che arrivi."Su Liber Liber c'è il PDF, che puoi convertire in EPUB. :-)
Mi unisco per il mio primo GdL sulla Stamberga (e anche in generale). Sono riuscita a trovare una copia di Quo Vadis e resto in attesa di iniziare! ^__^
Devero wrote: "Grazie Arwen, non riesco a trovare la "mia" copia.Chissà mia madre a chi l'avrà prestato."
Oddio, tua madre presta i tuoi libri senza dirtelo? Non sa che si può anche uccidere per questo? :-D
Ehm "mia" è tra virgolette proprio perché in effetti non è che mi appartiene.La trovai da ragazzino in un baule nella soffitta di una casa parrocchiale di un paesino di montagna, era un'edizione dei primi anni '50 se ben ricordo. C'erano tanti libri "strani" o "interessanti" nascosti in quella soffitta...
I libri nelle soffitte sono i più interessanti :) partecipo anche io, mi sono già annotata le tappe, spero di riuscire a stare in pari, dato il tomo che mi ritrovo sul comodino che mi aspetta da due mesi!
Anche io inizierò tra qualche giorno: vorrei arrivare a un punto di qualche tipo del libro che sto leggendo!
Inizierò a leggerlo tra un pochino. Sono riuscita a recuperare l'ebook qualche secondo fa!!! ;)
Letto il primo capitolo e devo ammettere d'averlo trovato piacevole nonostante inizialmente ero dubbiosa, principalmente a causa di uno stile di scrittura appartenente al passato e che mi aveva fatto temere di incappare in titoli come L'Ultimo dei Mohicani il quale, pur avendo amato storia e trasposizione cinematografica, mi aveva provocato non pochi rigurgiti a causa dello stile di scrittura pomposo, arzigogolato e veramente pesante. Quo Vadis, almeno in questo primo capitolo, si è mostrato di facile lettura e comprensione ed i personaggi presentati si fanno seguire e conoscere con leggera simpatia.La trama portante è ancora tutta da scoprire, ma questa prima briciola, chiamiamola così, mette di positivo umore nella prosecuzione della lettura.
Ho letto il primo capitolo e la mia edizione è piena di note a prova di deficiente che spiegano chi è Iside e chi è Venere. Non sono note dell'autore, vero?
Sakura87 wrote: "Ho letto il primo capitolo e la mia edizione è piena di note a prova di deficiente che spiegano chi è Iside e chi è Venere. Non sono note dell'autore, vero?"Non lo so. La mia edizione non ha alcuna nota, quindi suppongo di no.
Io, però, in compenso, spero ardentemente il romanzo migliori nel prosieguo, perché, fino a questo momento, mi pare di trovarmi dentro una telenovela. Vinicio e le sue smanie per Licia sono decisamente esagerati. E anche il ritratto della Roma dell'epoca mi sembra piuttosto stereotipato.
L'unico personaggio che mi ha convinto, sinora, è Chilone, che viene incaricato da Petronio e Vinicio di ritrovare Licia. Una specie di “picaro”, onesto e disonesto al contempo.
Ma credo che la parte più interessante arriverà quando si entrerà nel vivo della questione del cristianesimo, che credo fosse quella che stesse a cuore dell’autore.
Chilone, che ho da poco incontrato, insieme a Petronio, sono gli unici personaggi che mi sembrano degni di esser seguiti. Non mi capita spesso di provare irritazione per i protagonisti principali, ma Marco Vinicio ai miei occhi appare di una presenza arrogante ed inutile che or ora non so del tutto spiegare. Si percepisce, ed in questo va merito all'autore, l'incompletezza dell'uomo che sicuramente troverà se stesso, e la ragione sua di vita, alla fine della sua travagliata ricerca. Ligia, cara Ligia... I personaggi preda del martirio non riesco a digerirli, e, voltando pagina per iniziare un nuovo capitolo, ho l'arcigno desiderio di leggerla presa a sberle. Nemmeno io ho tutte quelle note a margine...
Io ci sono, ma lo inizierò a partire da domani. SOno curiosa! E' da tanto che voglio leggerlo e spero non deluda le mie aspettative.
Ahi ahi Sienkiewicz.iniziamo male. Sacerdoti di Cibele con in mano le pannocchie dorate del granoturco?
se non è un errore del traduttore già perde una stella.
non ricordavo per nulla questo dettaglio.
Questo pezzo me lo sono perso, sarebbe divertente scoprire com'è arrivato dalle Americhe nel I d.C.
I libri di storia ed i musei, come quello di arte e storia di Ginevra, sono pieni di prove che indicano la presenza, ad esempio, di frutta così detta esotica già ai tempi dell'Impero Romano. Gli scambi commerciali erano estremamente fiorenti ed i romani erano ottimi marinai. A me non è parso strano leggere di codeste pannocchie.
A me parecchio.pannocchie di granoturco all'epoca di Nerone non se ne trovavano ad est dell'Atlantico.
certo i marinai dell'impero si davano da fare, ma verso l'Africa orientale e le indie.
A parte ciò che riportano i testi storici imposti, occorrerebbe leggere la parte in originale per vedere se la parola è dell'autore o del traduttore.
Devero wrote: "Ahi ahi Sienkiewicz.iniziamo male. Sacerdoti di Cibele con in mano le pannocchie dorate del granoturco?
se non è un errore del traduttore già perde una stella.
non ricordavo per nulla questo detta..."
Azz ... hai ragione, Devero. Non ci avevo proprio fatto caso. Complimenti.
Probabilmente si tratterà di una imprecisione di traduzione. Strano, comunque, che nessuno l'abbia mai notata prima, dato che il romanzo è stranoto.
Qui, mi sa, che finisci sul Guinness dei primati. :-D
PS: Appello a coloro che parlano polacco - Cosa dice il testo originale? Può essere equivocato?
Io sono più propensa a credere a un'imprecisione nella traduzione (magari erano spighe di grano). Non parlo polacco, ma cerco il testo inglese ;)
Mistero apparentemente svelato. Nella versione inglese tratta dal Gutenberg Project (http://www.gutenberg.org/cache/epub/2...) si legge:
There were priests of Serapis, with palm branches in their hands; priests of Isis, to whose altar more offerings were brought than to the temple of the Capitoline Jove; priests of Cybele, bearing in their hands golden ears of rice;
cioè appunto le spighe di grano.
There were priests of Serapis, with palm branches in their hands; priests of Isis, to whose altar more offerings were brought than to the temple of the Capitoline Jove; priests of Cybele, bearing in their hands golden ears of rice;
cioè appunto le spighe di grano.
Io ho letto solo un paio di capitoli ma la traduzione datata (ho la versione di liber liber) non mi facilita la lettura; se non fosse per la mia resistenza verso i libri cartacei (o meglio, verso il loro ingombro e peso), avrei già cercato una traduzione migliore (sempre che esista).
A me la traduzione un poco arcaica di Liber Liber non dispiace...l'originale era in polacco? Non so perché credevo fosse in francese.
La versione originale dovrebbe essere in polacco, poiché venne pubblicata a puntate sulla Gazzetta Polacca o simile, ed il titolo, stando al web, sarebbe Powieść z czasów Nerona
Devero wrote: "A me la traduzione un poco arcaica di Liber Liber non dispiace...l'originale era in polacco? Non so perché credevo fosse in francese."
L'episodio del granturco mi fa pensare che non sia una traduzione molto accurata.
Più che altro sembra di inizio '900, e sospetto che non sia una traduzione diretta dal polacco.Riguardo alla domanda di Sakura nel primo post, sto iniziando anche io a chiedermi cosa portasse uno scrittore polacco a parlare della Roma di Nerone.
Di certo ha scelto Calina e Ursus per rappresentare la sua terra, visto che i Lugi nel I secolo d.C. vivevano per lo più nella Polonia centrale e meridionale.
Sienkiewicz era cristiano? Perché se lo era allora si spiega il motivo del suo voler scrivere il proprio di quel periodo.
Allora penso che il motivo potrebbe essere questo, simbolicamente l'incendio chiude il capitolo pagano di Roma ed apre quello cristiano. Scrivo simbolicamente perché di Storia ve ne sarà ancora molta, ma forse per un cristiano quel tempo rappresenta una svolta. Poi non essendo io religiosa, non saprei che altro pensare...
Comunque ieri sera ho finito i 14 capitoli settimanali. Devo dire che mi sto abbastanza annoiando: personaggi più piatti della carta velina, tante descrizioni ridondanti, tanti sbadigli.
Sembra un po' uno di quei kolossal storici di serie B. Senti l'odore del cartone delle spade.
Sembra un po' uno di quei kolossal storici di serie B. Senti l'odore del cartone delle spade.









Per chi volesse saperne di più: Sienkiewicz è un autore polacco vissuto tra il 1846 e il 1916, che nel 1905 vinse il Premio Nobel per la letteratura. Diverse sue opere sono state tradotte in italiano, ma la più conosciuta è appunto Quo vadis?, romanzone storico del 1894 (uscito precedentemente a puntate) ambientato nella Roma di Nerone e che narra la storia d'amore tra un patrizio e una cristiana.
Praticamente un romanzo d'appendice, insomma, che ho proposto io stessa mesi fa per la lettura collettiva chiedendomi cosa portasse un polacco a scrivere un romanzo storico ambientato a Roma.
Queste le tappe:
Sabato 1 - venerdì 7: Capitoli I-XIV
Sabato 8 - venerdì 14: Capitoli XV - XXXIII
Sabato 15 - venerdì 21: Capitoli XXXIV - LIII
Sabato 22 - venerdì 28: Capitoli LIV - LXXIV
Spero che saremo in tanti, nonostante la dispersione dei voti (Hardy ne ha avuto uno in meno e Fogazzaro due) e che ne risulterà una lettura partecipata e condivisa.