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Ventitreesimo GdL: Quo vadis? di Henryk Sienkiewicz


Uno dei film amati da mia madre
http://it.wikipedia.org/wiki/Quo_vadi...

Ho sbagliato attore, ma ricordavo un film.
OT: non riesco a quotare da app


@Devero, in effetti Quo Vadis è molto conosciuto. Io però non sapevo dell'esistenza del libro



Proprio sul più bello, immagino. Quando inizia il mistero...
Chilone, che personaggio.


Noto che la cosa che mi piace di più sono i cliffhanger, evidente segnale che Sienkiewicz aveva ben compreso come scrivere romanzi d'appendice.



Comunque, l'entrata in scena dei cristiani qualche scossone alla narrazione l'ha dato. Chilone resta il personaggio migliore: sempre pronto a inventarsi qualcosa per fare i propri interessi. Un vero "picaro", senza dubbio.

Io ho ripreso con tre capitoli, ma mi prende così poco che ho messo in pausa fino a domani, quando l'inerzia forzata della metro mi costringerà a leggerlo senza distrarmi.
Detesto cordialmente Chilone non meno di tutti gli altri, e sì che Petronio mi era anche simpatico ai tempi dei liceo classico!
Detesto cordialmente Chilone non meno di tutti gli altri, e sì che Petronio mi era anche simpatico ai tempi dei liceo classico!








Resta il fatto, però, che non è abilissimo nel tratteggiare i personaggi.

Chi è il traduttore?

Ecco, infatti, come temevo. Comunque per ora non mi dispiace, mi aspettavo qualcosa di molto diverso però complessivamente è una lettura piacevole e nemmeno troppo difficile.




"cretino..."
"cretone..."
Ho trovato decisamente ilare quel momento e non credo che Sienkiewicz volesse ottenere quell'effetto.
Sono indecisa se riprendere oggi con la terza tappa o dedicarmi a Rumore bianco e spostare Quo vadis a lunedì.

Emerge qui solo un po', e si distingue dagli altri personaggi, Petronio e la sua consapevolezza di essere figlio dei suoi tempi. Non fa per lui l'abbracciare la religione cristiana, tanto quanto credere negli dei pagani. In questo senso è una discreta figura, che si interroga da uomo e si risponde da uomo, riconoscendo i suoi difetti e i suoi meriti.
Per il resto, Nerone, Poppea, Vinicio e Licia fanno davvero venire il latte alle ginocchia.

Ricordo un "Ursus Terrore dei Kirghisi" ma anche altri titoli più ambiziosi tipo Spartaco.