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Discussioni letterarie
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Ventitreesimo GdL: Quo vadis? di Henryk Sienkiewicz
Ecco, ma non fecero un film con Deborah Kerr? Non so se sono antichi ricordi o mia immaginazione, ma leggo Vinicio e penso a Kirk Douglas :-\
Lu wrote: "Ecco, ma non fecero un film con Deborah Kerr? Non so se sono antichi ricordi o mia immaginazione, ma leggo Vinicio e penso a Kirk Douglas :-\"Uno dei film amati da mia madre
http://it.wikipedia.org/wiki/Quo_vadi...
Ah ecco! Allora non sono pazza :-DHo sbagliato attore, ma ricordavo un film.
OT: non riesco a quotare da app
Tenuto conto che il primo film Quo Vadis è del 1912 mi chiedo quanto effettivamente questo romanzo abbia influenzato l'immaginario popolare.
@Sakura87 vero!! Che smemorata :D@Devero, in effetti Quo Vadis è molto conosciuto. Io però non sapevo dell'esistenza del libro
Io sospetto di aver pure visto il film quando ero bambino al cinema parrocchiale. Però non ricordo nulla. D'altra parte, all'epoca se non era un western mi addormentavo.
Ahahah io sono cresciuta tra film western, di guerra e polpettoni alla Quo Vadis. I primi grazie a mio padre, i secondi per mia madre. Comunque niente da fare, il mio cervello è fermo sull'immagine di Kirk Douglas che si strappa le vesti al grido di Ligia!
terminata la dose settimanale.Proprio sul più bello, immagino. Quando inizia il mistero...
Chilone, che personaggio.
Per quanto mi affascini la Roma di Nerone, mi sto annoiando e inoltre faccio molta fatica a proseguire la lettura, anche perché la mia edizione presenta caratteri molto piccoli che disturbano la vista.
Arrivato al cap. XXI.Noto che la cosa che mi piace di più sono i cliffhanger, evidente segnale che Sienkiewicz aveva ben compreso come scrivere romanzi d'appendice.
Io sono un pò oltre, faccio un paio di giorni di sosta perché faccio un pò fatica. Eppure l'autore sa come scrivere, come catturare l'attenzione, i cliffhanger menzionati da Devero, ma i personaggi...a parte Petronio e Chilone, gli altri sarebbero tutti da crocifiggere (per restare in tema)...
Io sono arrivata al capitolo 34 e continuo ad annoiarmi. Non mi prende, non riesco ad entrare in empatia con i personaggi.
Io sono al capitolo XXV. Non mi sto annoiando, però mi chiedo come abbia fatto l'autore a meritarsi il Nobel per questo romanzo, che, per il momento, resta a un livello piuttosto basso.Comunque, l'entrata in scena dei cristiani qualche scossone alla narrazione l'ha dato. Chilone resta il personaggio migliore: sempre pronto a inventarsi qualcosa per fare i propri interessi. Un vero "picaro", senza dubbio.
io sono indietro ma anche secondo me la narrazione è lenta, non riesce a prendermi... troppe descrizioni... l'idea poteva essere buona ma non mi trovo in sintonia con i personaggi.... anche petronio non mi convince per nulla.... vediamo come prosegue...
Io ho ripreso con tre capitoli, ma mi prende così poco che ho messo in pausa fino a domani, quando l'inerzia forzata della metro mi costringerà a leggerlo senza distrarmi.
Detesto cordialmente Chilone non meno di tutti gli altri, e sì che Petronio mi era anche simpatico ai tempi dei liceo classico!
Detesto cordialmente Chilone non meno di tutti gli altri, e sì che Petronio mi era anche simpatico ai tempi dei liceo classico!
Non riesco a capire come un autore che sappia scrivere così scorrevolmente ed in modo semplice ed immediato, possa, nel medesimo scritto, dare vita a personaggi così noiosi e tediosi.
Io non lo trovo affatto scorrevole, anzi, lo trovo molto pesante. Sui personaggi sono d'accordo: piatti e scadenti.
Ho appena finito i primi quattordici capitoli e, devo dire sono rimasta piacevolmente sorpresa; mi aspettavo un "mattone" e invece la lettura è piacevole e scorrevole. Domani riparto con i prossimi capitoli e spero che Vinicio la smetta di essere quella specie di macchietta d'uomo che è.
Finita la dose settimanale. Mi aspettavo, sinceramente, che il romanzo prendesse una piega più "profonda" dopo i fatti che hanno direttamente coinvolto i cristiani. E un tentativo c'è, in effetti. Però resta tutto ancora molto superficiale.
Io sono abbastanza indietro (ho letto soltanto sei capitoli) ma, sino a ora, non mi coinvolge. Devo dire che trovo tutti abbastanza stereotipati; probabilmente poteva risultare interessante quando è stato pubblicato perché si trattava di personaggi poco sfruttati e non ancora stereotipati nell'immaginario collettivo.
Altra domanda: l'autore stava prendendo in giro i cristiani o li stava esaltando? Mi sorge questo dubbio...
appena terminata la tappa settimanale, devo dire che la lettura sta scorrendo veloce e i cambiamenti che sono avvenuti mi hanno fatti rivalutare la storia e i personaggi. magari sono stereotipati in alcune caratteristiche, ma tutto sommato comincio a capirli un po' di più. certamente mi aspetto ancora molto ma ora come ora posso dirmi sufficientemente soddisfatta. non credo l'autore voglia criticare o prendere in giro il cristianesimo, mi pare piuttosto che cerchi di esaltarne la spiritualità autentica degli inizi. da quando hanno assunto un ruolo centrale nella storia finalmente il libro ha iniziato a piacermi.
Sicuramente l'autore non voleva affatto prendere in giro i cristiani. Al contrario, la loro condizione intende simboleggiare quella della Polonia oppressa.Resta il fatto, però, che non è abilissimo nel tratteggiare i personaggi.
Je wrote: "Io l'ho iniziato oggi con un'edizione di Famiglia Cristiana che ho paura sia molto parziale."Chi è il traduttore?
Lu wrote: "Imerio Moscardo ha scritto, per bambini, preghiamo ogni giorno. Poco imparziale direi! XD"Ecco, infatti, come temevo. Comunque per ora non mi dispiace, mi aspettavo qualcosa di molto diverso però complessivamente è una lettura piacevole e nemmeno troppo difficile.
Io sono abbastanza indietro proprio perché non mi coinvolge molto (a differenza dell'altro libro che sto leggendo)
Terminata la tappa settimanale e continua a piacermi. Vinicio per fortuna è molto migliorato anche se temo che Chilone abbia in mente qualcosa di spiacevole.
io alla fine ho proseguito la lettura e stanno accadendo parecchie cose interessanti! ho visto anche io un bel cambiamento in Vinicio e per fortuna l'intreccio rende il tutto più complesso, mi piacciono gli sviluppi un po' contorti, anche se mi viene voglia di sfogliare avanti x controllare come prosegue! giusto x tranquillità... soddisfatta, anche secondo me è scritto in modo molto scorrevole e chiaro, soprattutto passata la prima parte che non mi aveva colpita particolarmente!
Non so perché leggendo dello scontro tra Crotone e Ursus mi è venuto in mente 299+1 dove Leonida e Scrotos giovani si scambiano i complimenti.."cretino..."
"cretone..."
Ho trovato decisamente ilare quel momento e non credo che Sienkiewicz volesse ottenere quell'effetto.
Sono indecisa se riprendere oggi con la terza tappa o dedicarmi a Rumore bianco e spostare Quo vadis a lunedì.
Sono arrivata al capitolo XLI e sono sempre più perplessa. Non mi convince nè la parte più propriamente storica, nè la parte inventata. Vado avanti solo perchè è estremamente scorrevole. Ma questa lettura mi sta dando veramente poco. Emerge qui solo un po', e si distingue dagli altri personaggi, Petronio e la sua consapevolezza di essere figlio dei suoi tempi. Non fa per lui l'abbracciare la religione cristiana, tanto quanto credere negli dei pagani. In questo senso è una discreta figura, che si interroga da uomo e si risponde da uomo, riconoscendo i suoi difetti e i suoi meriti.
Per il resto, Nerone, Poppea, Vinicio e Licia fanno davvero venire il latte alle ginocchia.
Bé, dai, la descrizione dell'incendio di Roma non è neanche male. Un po' ripetitiva, forse, ma passabile.





Ricordo un "Ursus Terrore dei Kirghisi" ma anche altri titoli più ambiziosi tipo Spartaco.