serendipity > serendipity 's Quotes

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  • #1
    Michael Ende
    “Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un'unica ora ci può sembrare un'eternità, ed un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quell'ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore.”
    Michael Ende, Momo

  • #2
    Michael Ende
    “Forse lo specchio porterà la mia immagine al principe. Forse può capitare che guardi in alto quando lo specchio sorvola il suo cielo, e allora vedrà la mia immagine. Forse seguirà lo specchio nel suo cammino e mi troverà qui.”
    Michael Ende, Momo

  • #3
    Joe R. Lansdale
    “- Hai finito di fare lo stronzo con me adesso?
    - Quasi. Tutto ciò che ho da dire è che non puoi fare il paladino degli oppressi di professione. Si, le cose sono migliorate per i neri e le donne e i gay, ma è stato grazie ai neri, alle donne e ai gay, non alle teste di cazzo come questo gruppetto qui. I bianchi e gli etero sono arrivati per dare una mano, va bene, dopo che i neri hanno detto "basta" e sono stati presi a botte in testa, e lo stesso vale per i gay e le donne. Sono i bianchi e gli etero che controllano le cose, e le avrebbero potute cambiare in ogni momento.”
    Joe R. Lansdale

  • #4
    Joanne Greenberg
    “Deborah se ne stava pigramente seduta sul pavimento del reparto in attesa di Anterrabae, quando vide Carla venire verso di lei. "Ciao, Deb...".
    "Carla? Non pensavo tu fossi quassù".
    Carla pareva esausta: "Deb...Non ne posso più dell'odio che ho dentro! Ho deciso di venire quassù così posso urlare e sbraitare fino a perdere la voce".
    Si guardarono sorridendo: sapevano benissimo che il reparto D non era poi il "peggiore", era soltanto il più onesto. Gli altri reparti avevano uno "status" da conservare e una forma da mantenere.
    Chi sta sul ciglio dell'inferno è terrorizzato dal diavolo, ma per coloro che sono già all'inferno il diavolo è soltanto una persona come le altre, niente di speciale.
    Nei reparti A e B i sintomi venivano appena bisbigliati, si prendevano i sedativi nel terrore dei rumori forti, del dolore manifesto e della disperazione autentica. Le donne del reparto D oscillavano come navi in mare aperto ma erano libere dai modi subdoli e perfidi di chi tiene nascosta la pazzia.”
    Joanne Greenberg, Non ti ho mai promesso un giardino di rose

  • #5
    Chimamanda Ngozi Adichie
    “L'unica ragione per cui dici che la razza non è un problema è perché vorresti che non lo fosse. Tutti lo vorremmo, ma è falso. Vengo da un paese in cui la razza non è un problema ; non mi sono mai pensata nera e lo sono diventata solo al mio arrivo in America. Se sei nero in America e ti innamori di un bianco, la razza non è un problema finché siete da soli, perché siete solo voi e il vostro amore. Ma appena esci fuori la razza ha importanza eccome. Ma noi non ne parliamo. Non le diciamo nemmeno ai nostri partner bianchi, le piccole cose che ci fanno incazzare e quelle che vorremmo capissero meglio, perché abbiamo paura che ci rispondano che stiamo esagerando, o che siamo troppo sensibili. E non vogliamo che ci dicano: «Guarda quanti progressi abbiamo fatto, solo quarant'anni fa sarebbe stato illegale perfino essere una coppia, e bla bla bla», perché sai cosa pensiamo quando lo dicono? Pensiamo: « Ma perché cazzo avrebbe dovuto essere illegale, in fondo?» Ma non diciamo nulla del genere. Accumuliamo tutto dentro la testa e quando veniamo a simpatiche feste progressiste come questa, diciamo che la razza non è un problema perché è quello che ci si aspetta da noi, per far stare meglio i nostri simpatici amici progressisti. È la verità. Lo dico per esperienza.”
    Chimamanda Ngozi Adichie, Americanah

  • #6
    Chimamanda Ngozi Adichie
    “Provò con Facebook. Kosi era attiva su Facebook, metteva foto su foto e si teneva in contatto con tantissima gente, ma lui aveva cancellato l'account diverso tempo prima. All'inizio era entusiasta di Facebook, fantasmi di vecchi amici che si materializzavano con tanto di mogli e mariti e figli, e foto con la loro brava scia di commenti. Ma prese a sgomentarsi per l'aria di irrealtà, l'abile manipolazione delle immagini per creare una vita parallela, foto che le persone scattavano avendo solo Facebook in mente, fatte sullo sfondo di ciò di cui andavano fiere. Adesso aveva riattivato l'account in cerca di Ifemelu, ma lei non aveva un profilo. Forse era disincantata verso Facebook quanto lo era lui.”
    Chimamanda Ngozi Adichie

  • #7
    Philip Roth
    “- La mia mente divaga, - mi disse, un po' come se io fossi un medico passato di lí per informarmi sui suoi strani e inquietanti nuovi sintomi. - Arrivato in fondo alla pagina cerco di riassumere ciò che ho letto, e la mia mente è vuota: sono rimasto seduto in poltrona senza far niente. Certo, ho sempre letto i libri con la penna in mano, ma ora scopro che se non lo faccio, anche quando leggo una rivista, la mia attenzione non resta concentrata su quello che ho davanti a me.”
    Philip Roth

  • #8
    Philip Roth
    “La gente non legge pensando all'arte: legge pensando alle persone. E le giudica per quello che sono. E come credi che giudicherà i personaggi del tuo racconto? A quali conclusioni credi che arriverà? Ci hai pensato?”
    Philip Roth, The Ghost Writer

  • #9
    Joanne Greenberg
    “«Ascolta» disse Furii, «non ti ho mai promesso un giardino di rose. Non ti ho mai promesso una giustizia infallibile... Non ti ho mai promesso né felicità, né tranquillità. Posso però aiutarti a essere libera per poter poi combattere per queste cose. Ciò che posso offrirti è soltanto una sfida e stare bene significa poterla accettare e portarla avanti sfruttando le tue possibilità. Non ti ho mai promesso cose che non esistono e il giardino di rose, il giardino della perfezione non esiste... e se esistesse sarebbe pure noioso!»”
    Joanne Greenberg, Non ti ho mai promesso un giardino di rose

  • #10
    F. Scott Fitzgerald
    “Daisy ha una voce indiscreta," osservai.
    "È piena di..." esitai.
    "Ha una voce piena di soldi," disse lui all'improvviso.
    Era così. Prima non me n'ero mai reso conto. Era piena di soldi: era quello l'inesauribile fascino che saliva e scendeva dentro, il tintinnio, il canto dei cembali... Lassù in un palazzo bianco la figlia del re, la ragazza d'oro...”
    Francis Scott Fitzgerald, The Great Gatsby

  • #11
    Lemony Snicket
    “Per esempio, una volta amavo una donna che per vari motivi non poteva sposarmi. Se me l'avesse detto di persona naturalmente sarei stato molto triste, ma alla fine mi sarebbe passata. Invece, lei scelse di scrivere un libro di duecento pagine, diffondendosi su ogni singolo dettaglio della cattiva notizia, prolungando così all'inverosimile la mia tristezza.”
    Lemony Snicket, The Miserable Mill

  • #12
    Harper Lee
    “No, tutti devono imparare, nessuno nasce sapendo già le cose. Walter è intelligentissimo, soltanto rimane indietro perché a volte deve andare nei campi ad aiutare suo padre; ma è in gamba lo stesso. No Jem, io credo che la gente sia di un tipo solo: gente, e basta!”
    Harper Lee, To Kill a Mockingbird

  • #13
    Nick Hornby
    “Sometimes you know you've got a chance with a girl because she wants to fight with you. If the world wasn't so messed up, it wouldn't be like that. If the world was normal, a girl being nice to you would be a good sign, but in the real world, it isn't.”
    Nick Hornby

  • #14
    Nick Hornby
    “For alarmingly large chunks of an average day, I am a moron.”
    Nick Hornby, Fever Pitch

  • #15
    Nick Hornby
    “It's no good pretending that any relationship has a future if your record collections disagree violently or if your favorite films wouldn't even speak to each other if they met at a party.”
    Nick Hornby

  • #16
    Nick Hornby
    “People worry about kids playing with guns, and teenagers watching violent videos; we are scared that some sort of culture of violence will take them over. Nobody worries about kids listening to thousands - literally thousands - of songs about broken hearts and rejection and pain and misery and loss.”
    Nick Hornby, High Fidelity

  • #17
    Lemony Snicket
    “« Siete pronte? » domandò alla fine Klaus.
    « No » rispose Sunny.
    « Neanch'io » disse Violet, « ma se aspettiamo di essere pronti aspetteremo tutta la vita. Andiamo ».”
    Lemony Snicket, The Ersatz Elevator

  • #18
    Michela Murgia
    “A volte il timore di passare per una che non sa le cose finisce per farmi sembrare una che non le capisce.”
    Michela Murgia

  • #19
    Michela Murgia
    “«Dev’essere triste tornare a casa e non trovarci mai nessuno», mi ripetevano in confidenza le coppie che conoscevo, come se la tristezza fosse un fatto di sottrazione numerica, un disagio che l’avere qualcuno per casa avrebbe potuto scongiurare. Ho provato per un po’ a smentire queste letture commiseranti, ma nessuno aveva davvero interesse a sentirsi dire che a me andava bene cosí. Sono troppo destabilizzanti gli appagamenti raggiunti fuori dalla norma, oltre i confini di quei patti taciti su cui si reggono molte relazioni che amiamo definire solide. Le varianti di struttura non sono gradite. Ogni volta che ho detto che ero felice così, ho sempre scortonegli occhi altrui il bisogno di non crederci. Al contrario, ogni volta che ho concesso la falsa conferma della mia incompiutezza li ho visti rassicurati di aver fatto bene a considerarsi per tutta la vita la metà di qualcun altro e tenere insieme sotto lo stesso tetto, dentro lo stesso letto, solitudini e patrimoni a qualunque costo. Per questo io non insistevo. Non ho mai provato il bisogno di prendere a calci le quinte dei teatri altrui quando non era necessario. Oltretutto è rischioso: nessuno può sapere quanto rumore fa una certezza che si rompe.”
    Michela Murgia, Chirù

  • #20
    Michela Murgia
    “Perché non la vuole mai dire nessuno la parola giusta, quella che significa solo sé stessa?
    Morto, questa è la parola, non mancato.
    Mancato lo era sin dall'inizio.
    Morto, ditela una buona volta quesa parola.
    Mio padre è morto due anni fa, e perso lo avevo da sempre.”
    Michela Murgia, Chirù

  • #21
    Dino Buzzati
    “Difficile è credere in una cosa quando si è soli, e non se ne può parlare con alcuno. Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangano sempre lontani; che se uno soffre, il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.”
    Dino Buzzati, The Tartar Steppe

  • #22
    Alice Munro
    “Ora non credo piú che la gente abbia segreti precisi e comunicabili, né sentimenti esuberanti e facili da riconoscere. Non ci credo piú.”
    Alice Munro, The Moons of Jupiter

  • #23
    Lemony Snicket
    “Wicked people never have time for reading. It's one of the reasons for their wickedness.”
    Lemony Snicket

  • #24
    Philip Roth
    “Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.”
    Philip Roth, American Pastoral

  • #25
    Philip Roth
    “Mai, in tutta la sua vita, aveva avuto occasione di chiedersi: «Perché le cose sono come sono?» Perché avrebbe dovuto farlo se per lui erano sempre state perfette? Perché le cose sono come sono? Una domanda senza risposta, e fino a quel momento era stato così fortunato da ignorare addirittura che esistesse la domanda.”
    Philip Roth, American Pastoral

  • #26
    Amélie Nothomb
    “Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino.”
    Amélie Nothomb, Métaphysique des tubes

  • #27
    Ray Bradbury
    “Ritornò a fissare la parete. E come, la faccia di lei, assomigliava inoltre a uno specchio! Impossibile; perché, quante persone hai mai conosciuto che riflettessero la tua propria luce verso di te? Le persone erano più spesso -cercò un paragone, ne trovò uno nel campo della sua attività professionale- come torce, che si consumavano fimmeggiando fino a spegnersi con un sibilio. Quanto raramente le facce degli altri s'imprimevano nella tua immagine e ti rimandavano la tua stessa espressione, il tuo più segreto, incerto pensiero!”
    Ray Bradbury, Fahrenheit 451

  • #28
    J.D. Salinger
    “Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto.”
    J.D. Salinger, The Catcher in the Rye

  • #29
    J.D. Salinger
    “Be', proprio così,- insistette. -Perchè non ti sposi?
    Abbandonando la sua posizione, Zooey prese dalla tasca posteriore dei calzoni un fazzoletto piegato, lo scrollò per aprirlo, e lo usò per soffiarsi il naso una, due, tre volte. Poi, mettendo via il fazzoletto, disse: -Mi piace troppo viaggiare in treno. Quando sei sposato non puoi più sederti vicino al finestrino.
    -Non è una buona ragione!
    -E' un'ottima ragione. Emigra, Bessie. Lasciami in pace. Perchè non vai a fare un bel giretto in ascensore? Tra l'altro ti brucerai le dita, se non spegni quel maledetto mozzicone.”
    J.D. Salinger, Franny and Zooey

  • #30
    Lemony Snicket
    “La morte di una persona cara è una strana cosa. Noi tutti sappiamo che il nostro tempo in questo mondo è limitato, e che alla fine ci ritroveremo tutti sotto un lenzuolo per non rialzarci più. E tuttavia è sempre una sorpresa quando succede a qualcuno che conosciamo. È come quando saliamo le scale al buio per andare a casa e pensiamo che ci sia un altro gradino, e invece non c'è. Il piede ricade pesantemente nell'aria, e c'è un momento di spiacevole sorpresa in cui cerchiamo di modificare la nostra idea delle cose.”
    Lemony Snicket, The Reptile Room



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