Chirù Quotes

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Chirù Chirù by Michela Murgia
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“A diciotto anni anch'io credevo che avrei sposato il tizio con cui stavo, che gli amici con cui uscivo sarebbero stati i pilastri della mia vita, e che la piccola e casuale rete di rapporti in cui mi muovevo sarebbe stata la base inclusiva su cui innestare tutte le relazioni future. Non avrei perso nessuno, questo credevo, e non mi passava nemmeno per la testa che i nomi delle persone che in quel momento consideravo care sarebbero stati dimenticati, i loro volti confusi con altri e le loro esistenze così lontane dalla mia da non desiderarne più alcuna notizia. Se mi avessero detto che un giorno, in cima al cumulo dei miei cadaveri sociali, la sola cosa che avrei ricordato di quella gente sarebbero stati i riti che avevamo condiviso non ci avrei creduto.”
Michela Murgia, Chirù
“«Dev’essere triste tornare a casa e non trovarci mai nessuno», mi ripetevano in confidenza le coppie che conoscevo, come se la tristezza fosse un fatto di sottrazione numerica, un disagio che l’avere qualcuno per casa avrebbe potuto scongiurare. Ho provato per un po’ a smentire queste letture commiseranti, ma nessuno aveva davvero interesse a sentirsi dire che a me andava bene cosí. Sono troppo destabilizzanti gli appagamenti raggiunti fuori dalla norma, oltre i confini di quei patti taciti su cui si reggono molte relazioni che amiamo definire solide. Le varianti di struttura non sono gradite. Ogni volta che ho detto che ero felice così, ho sempre scortonegli occhi altrui il bisogno di non crederci. Al contrario, ogni volta che ho concesso la falsa conferma della mia incompiutezza li ho visti rassicurati di aver fatto bene a considerarsi per tutta la vita la metà di qualcun altro e tenere insieme sotto lo stesso tetto, dentro lo stesso letto, solitudini e patrimoni a qualunque costo. Per questo io non insistevo. Non ho mai provato il bisogno di prendere a calci le quinte dei teatri altrui quando non era necessario. Oltretutto è rischioso: nessuno può sapere quanto rumore fa una certezza che si rompe.”
Michela Murgia, Chirù
“Perché non la vuole mai dire nessuno la parola giusta, quella che significa solo sé stessa?
Morto, questa è la parola, non mancato.
Mancato lo era sin dall'inizio.
Morto, ditela una buona volta quesa parola.
Mio padre è morto due anni fa, e perso lo avevo da sempre.”
Michela Murgia, Chirù
“Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro. Quella linea sottile può restare invisibile per lungo tempo, animando l’illusione dell’intero come fa la crepa nel cuore di un piatto scheggiato. Quando quella frattura cede è sempre a causa di un niente: basta un grado in meno nell’aria a provocare la contrazione della materia e metterne a nudo la ferita. Altre volte a far cessare il patto silenzioso delle molecole è un tocco lieve, uno sfiorare il bordo dorato del piatto senza altra intenzione che la carezza. Allora la finzione dell’integrità cade all’improvviso e rivela l’anima in cocci, irreversibile. Bisogna essere molto attenti per riconoscere nei gesti altrui il suono sordo della ceramica scheggiata. Io non lo ero. Nell’anima infranta di Nin quel suono non lo avevo mai sentito, impegnata com’ero ad ascoltare l’eco della mia.”
Michela Murgia, Chirù
“Želja da ga zapamtim ponekad je bila jača od želje da ga ponovno vidim.”
Michela Murgia, Chirù
“Quando ero piccola mia madre mi diceva continuamente che ero cattiva, anche se non mi sembrava di fare cose cattive, non piú di mio fratello. Ero obbediente quanto si può esserlo restando bambini, ero diligente a scuola e a casa, eppure restavo sempre cattiva. Era come se quella definizione non riguardasse quello che facevo, ma quello che ero. Solo dopo l’ho capito.”
Michela Murgia, Chirù
“Dovoljno je samo malo svijesti da se udaljiš od onoga što ti se ne čini dostojnim, ali mnogo je više treba da se vratiš i to ispraviš.”
Michela Murgia, Chirù
“Pred prljavim šalicama nerado popijene kave, znala sam da više nema potrebe objasniti mu kako je obitelj mjesto gdje biti krv nečije krvi znači biti rana jedan drugome.”
Michela Murgia, Chirù
“Moramo biti veoma pažljivi kako bi u tuđim gestama prepoznali prigušeni zvuk napukle keramike.”
Michela Murgia, Chirù
“Nikog neću izgubiti, to sam vjerovala, i nije mi ni padalo na pamet da će imena osoba koje sam tada držala dragima biti zaboravljena, njihova lica ispremiješana s drugima, a njihovi životi tako daleko od mojega da o njima više neću željeti ni čuti.”
Michela Murgia, Chirù
“Riječ je o dozi, prijateljice moja. Doza je ta koja otrov čini otrovom.”
Michela Murgia, Chirù
“Sono troppo destabilizzanti gli appagamenti raggiunti fuori dalla norma, oltre i confini di quei patti taciti su cui si reggono molte relazioni che amiamo definire solide. Le varianti di struttura non sono gradite. Ogni volta che ho detto che ero felice cosí, ho sempre scorto negli occhi altrui il bisogno di non crederci. Al contrario, ogni volta che ho concesso la falsa conferma della mia incompiutezza li ho visti rassicurati di aver fatto bene a considerarsi per tutta la vita la metà di qualcun altro e tenere insieme sotto lo stesso tetto, dentro lo stesso letto, solitudini e patrimoni a qualunque costo.”
Michela Murgia, Chirù