Patryx’s
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Non conosco per niente questa autrice e voglio iniziare dal suo libro più famoso (che per di più va bene anche per altre sfide :P )

task 1.21a (Giuseppe) Leggi un libro in cui ci sia un'indagine italiana
Giallo umbro
Una lettura abbastanza piacevole per esplorare i boschi attorno a Spoleto, luogo dove viene ritrovati il cadavere di una giovane donna e di un lupo. Per scoprire il mistero che si nasconde dietro la sua morte indagano Agostino (biologo esperto di fauna locale), Peppe (cacciatore e, a modo suo, amante della natura) e Raniero (architetto di nobili origini) e, come c'era da aspettarsi ne vengono a capo dando un grosso aiuto alle indagini di polizia.
L'intreccio creato dall'autore è interessante anche se spesso i passaggi più rilevanti ai fini dell'indagine non sono mostrati ma piuttosto riportati in terza persona dopo che sono accaduti. Altra pecca, a mio parere, riguarda i personaggi che in certi passaggi del racconto sfiorano lo stereotipo riducendosi a macchiette prive di spessore psicologico.

Task 3.3a (Rosa) Leggere un libro ambientato durante la seconda guerra mondiale
Il sentiero dei nidi di ragno
Calvino, attraverso gli occhi di un bambino, racconta i partigiani e la resistenza. Il suo racconto è lontano dall'agiografia della resistenza restituendo agli uomini che combattevano i tedeschi tutta la loro umanità, fatta di difetti e, in alcuni casi, di assenza di ideologia (ma non per questo di valori). Nonostante la scarsa opinione che lo stesso Calvino ha di questo suo romanzo, secondo me vale la pensa leggerlo per capire il clima politico e culturale dei primi anni del dopo guerra.

1. Nemico, amico, amante... pag. 315
2. Chi ti credi di essere? pag. 274
3. La vista da Castle Rock pag, 312
4. Troppa felicità pag. 332
5. Amica della mia giovinezza pag. 320
6. Le lune di Giove pag. 292
7. Danza delle ombre felici pag. 252

task 1.21b (Giuseppe) Leggi un libro ambientato in Puglia
Riportando tutto a casa
Durante gli anni Ottanta un gruppo di adolescenti baresi è totalmente risucchiato dall'odio e dal disprezzo verso i genitori, dalla ricerca di trasgressioni sempre più distruttive e non si rende conto degli avvenimenti epocali che, a guardarli bene, annunciavano quei valori sociali e politici che hanno poi caratterizzato l'Italia dalla fine degli anni novanta sino a oggi (più o meno).
Questo, però, si può dire di ogni generazione e, quasi certamente, tra trent'anni, gli adolescenti di oggi attribuiranno un nuovo significato ad eventi che oggi neanche li scalfiscono.
Gli unici personaggi per cui ho provato qualche interesse sono proprio quegli adulti che cavalcano da protagonisti la Bari da bere che fa da sfondo all'intera vicenda ma la cui caratterizzazione psicologica è solo accennata. Peccato.

3.2b (Feseven) Leggere un libro qualsiasi edito da Iperborea, casa editrice che pubblica libri di scrittori provenienti da paesi nordici.
Le api
Un dato è certo: in Estonia l'estate è molto piovosa, anzi direi che è più frequente la pioggia del sole e di questo clima non si giova per nulla l'umore malinconico e la salute cagionevole di Laurentius, il protagonista di questo romanzo vincitore nel 2013 del premio dell'unione Europea per la letteratura.
L'ambientazione è a Tartu, città estone sede di un'antica università, alla fine del XVII secolo, un'età di confine tra le idee moderne di Newton e Boyle e l'alchimia (che, comunque, continuerà a dominare per molti decenni ancora la medicina, all'epoca non distinta dalla psicologia e la filosofia), tra la validazione delle ipotesi secondo il metodo scientifico e la superstizione favorita dalla grande carestia che colpì in quei decenni (a causa proprio delle estati piovose che si susseguirono) l'Europa Settentrionale. Un vero e proprio scontro di civiltà che lacera anche Laurentius che deve faticare per mantenere la razionalità impersonata dall'Accademia e dalle nuove teorie scientifiche ma poco inclini a farsi carico dei problemi sociali causati dal difficile momento storico.
Interessanti (e molto utili) le due postfazioni, una dell'autore e l'altra del traduttore.

task 3.23b (NonnaBaigia) Leggere un libro di scrittura collettiva
Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010
Questo libro raccoglie racconti pubblicati dai Wu Ming nel decennio 200-2010 sul loro sito o su altri volumi antologici. Ho ritrovato tutto lo stile e la poetica dei Senza nome senza quelle lungaggine che, a volte, si trovano nei loro romanzi.
Il racconto più divertente quello su Topo Lino e la sua ribellione per le limitazioni alla sua libertà individuale imposte dalla Beazney.
Le questioni affrontate sono tante e tutte ci riguardano da vicino: l'eutanasia e la pornografia dei sentimenti (tra i miei preferiti), le vicende storiche osservate da punti di vista alternativi, la tutela dei diritti di accesso all'acqua ma anche la speranza e la fiducia nelle persone.

(Feseven) Leggere un libro qualsiasi edito da Iperborea, casa editrice che pubblica libri di scrittori provenienti da paesi nordici.

1.22b (Rowizyx) Leggere un libro che parli dei nativi americani (nord e sud)
Manituana
Un romanzo molto interessante per guardare la guerra d'indipendenza americana da un diverso punto di vista (quello della Nazione Mohawk e degli altri nativi che, insieme a loro, costituiscono le sei Nazioni Irochesi).
Nella mia idea (preconcetta? stereotipata?) indiani e uomini bianchi sono sempre contrapposti, con gli indiani nella parte delle vittime e tutti gli altri in quella dei carnefici; per tale ragione mi ha stupito molto leggere di un'alleanza politica e militare tra nativi e inglesi: forse, se la guerra d'indipendenza fosse andata diversamente, la storia dei nativi americani sarebbe stata molto diversa.
Rispetto ad altri libri dei Wu Ming (primo fra tutti Q) l'intreccio narrativo ha la prevalenza sulla ricostruzione delle motivazioni delle varie parti in gioco, in compenso la lettura risulta molto più scorrevole.


5.10 (Gordinha70) Un romanzo in cui il protagonista ha almeno 70 anni
Un calcio in bocca fa miracoli
Avevo da tempo questo libro tra quelli da leggere ma avevo paura di rimanere delusa. Ascolto con piacere il Ruggito del coniglio da moltissimi anni e temevo che il libro non fosse all'altezza delle mie aspettative: mi sarebbe dispiaciuto moltissimo, come se avessi poi dovuto dire a un caro amico che il suo romanzo non mi era piaciuto. Il rischio c'era perché i personaggi, almeno all'inizio, tendono allo schematismo, a volte eccessivo (l'anziano burbero, l'anziano buono nonostante tutto, la portinaia femme fatale, l'ex-moglie amareggiata, la cognata saccente) e non sempre la scrittura arguta e orientata a smontare tutte quelle ipocrisie che chiamiamo politicamente corretto risulta sufficiente a dare corpo alla storia. A un certo punto il registro cambia ed è quando l'autore approfondisce la relazione tra il nostro burbero anziano settantacinquenne e la figlia Anna, ormai anche lei donna adulta con le sue difficoltà; la delicatezza del rapporto tra padre e figlia, e di tutto il non detto che finisce per accumularsi, mi sembra la parte più riuscita del romanzo, quella in cui ognuno di noi (in quanto figlio e/o genitore) può identificarsi.

3.30b (Betelgeuse) COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI: Leggere una storia incentrata sui fantasmi o con protagonista un fantasma
Il libro delle storie di fantasmi
Una grande delusione: mi aspettavo dei racconti scritti da Dahl, invece lui è soltanto il curatore di una raccolta abbastanza scialba e di cui si poteva fare a meno; del resto lo stesso autore, nella prefazione, si lamenta della scarsa qualità dei racconti di fantasmi scritti da metà Ottocento agli anni ottanta (la prima edizione della raccolta è del 1983).


Task 3.32a (Micol) Leggere un libro che parli di una zona di confine
Qui è proibito parlare
Sloveni, chi sono costoro?
Non mi sono mai soffermata sulla storia Slovenia nonostante le vicende di questa nazione siano strettamente intrecciate con quelle italiane; la sua storia è, in parte, simile a quella del Sud Tirolo divenuto italiano a seguito della dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, conseguenza della sconfitta nella Prima Guerra Mondiale. Eppure del Sud Tirolo si parla spesso in tutta la penisola per la situazione particolare della lingua e delle autonomie di cui gode. Poco (quasi nulla) si dice sulla minoranza di lingua slovena in Italia e sulle persecuzioni subite durante il ventennio fascista; forse qualcosa viene detto sulla perdita dell'Istria da parte dell'Italia e delle persecuzioni che la minoranza italiana dovette subire dal regime di Tito.
Il libro di Pahor mi ha aiutato a colmare molte lacune e a conoscere meglio la Slovenia con la sua lunga tradizione letteraria (purtroppo poco è tradotto in italiano) e la sofferenza della sua gente costretta a rinunciare alla lingua madre durante il Fascismo (Qui è proibito parlare lo sloveno); anche dopo, sotto il regime comunista, l'identità nazionale slovena ha avuto difficoltà ad affermarsi: l'agognata indipendenza è arrivata soltanto nel 1991.
Al di là di questo apprezzamento storico, la lettura del romanzo però non mi ha coinvolto molto per la lentezza della narrazione e per una certa tendenza didascalica che trasforma tutte le vicende in proclami patriottici, anche se mai l'autore si fa portavoce di tendenze populistiche e demagogiche.