Patryx’s
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(group member since Jan 21, 2012)
Patryx’s
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from the Reading Challenges group.
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Leggerò Uomini e topi (ma non subito) di 117 pagine, task di primo livello.

Voto 9
Dulcis in fundo
A conclusione di questi mesi ho letto un libro che mi ha piacevolmente sorpreso; un libro che non avrei mai scelto spontaneamente tra quelli scritti da Guareschi (autore di cui non avevo letto nulla) proprio perché non amo i racconti brevi né tantomeno i diari di viaggio. Invece è stata una bellissima sorpresa: ho scoperto un uomo geniale, con una grande capacità di analisi politica e sociale, le cui conclusioni amare e pessimiste sono ancora molto attuali.

Generalmente non amo leggere racconti, prefe..."
Sono contenta che tu abbia apprezzato la mia proposta! Anche io amo i romanzi lunghi e raramente leggo i racconti: la Munro è stata una bella scoperta proprio perché in poche pagine riesce a restituire i personaggi con tutte le loro sfaccettature e complessita! Un nobel meritato (almeno secondo me).

1. Volti nell'acqua di Janet Frame
2. La ballata del re di denari di Yuri Herrera
3. Il rumore delle cose che cadono di Juan Gabriel Vásquez
4. La festa del caprone di Mario Vargas Llosa
5. Il birraio di Preston di Andrea Camilleri
6. Il frutteto di Benjamin Tammuz
7. Metello di Vasco Pratolini
8. Memoriale del convento di José Saramago
9. La figlia dell'aggiustaossa di Amy Tan
10. Il vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù di Christopher Moore
11. Maus I: Racconto di un sopravvissuto - Mio padre sanguina storia di Art Spiegelman
12. Il ragazzo che leggeva Verne di Almudena Grandes
13. Il cacciatore di larve di Amir Tag Elsir
14. Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque
15. La donna del tenente francese di John Fowles
16. I viceré di Federico De Roberto
17. Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati
18. Marianna Sirca di Grazia Deledda
19. Il porto degli spiriti di John Ajvide Lindqvist
20. Cassandra di Christa Wolf


Voto: 6
E' il primo libro che leggo di questa autrice e l'ho trovato una lettura piacevole ma dopo una settimana che l'ho terminato mi accorgo che non mi ha colpito particolarmente. Forse quello che più mi ha fatto riflettere è la capacità dell'autrice di mostrare le diverse facce dell'amore e la difficoltà (direi, nel caso di questo romanzo, l'impossibilità) di definire in maniera netta le modalità giuste di dimostrarlo. L'amore è tale solo quando è totalizzante oppure deve avere un posto importante (ma non preponderante) nella nostra vita? I protagonisti di "Mercurio", con le loro scelte, ci indicano la via che hanno deciso di seguire, una scelta che, in alcuni momenti della vita, riguarda ciascuno di noi.


Voto: 4
Il libro l'ho finito diversi giorni fa ma ho avuto bisogno di qualche giorno per decidere il voto e capire bene cosa scrivere.
La lettura è stata abbastanza noiosa perché gli stessi concetti venivano ripetuti più e più volte; inoltre mi ha disturbato il tono eccessivamente aggressivo e l'acredine verso tutto e tutti. Il protagonista mi è sembrato troppo centrato su se stesso e incapace di vedere gli altri se non come lo specchio di sé: si tratta di una scelta voluta e non ingenua ma non è riuscita a conquistarmi.

In realtà la Nothomb non mi dispiace ma voglio leggere da un po' Il matematico indiano di Leavitt e potrebbe essere l'occasione giusta.
P.S. Sp..."
E io è da un po' che voglio leggere la Nothomb: quindi accetto lo scambio!

Oltre a Bernhard, non vanno bene: Munroe (è la mia autrice), Zsabò e Grisham (già letti).
Aspetto fiduciosa :)

Un libro in bianco e nero
La lettura di questo romanzo mi ha rievocato immagini di vecchi film in bianco e nero, dove tutto ruota attorno ai valori dell’onore, della patria: dove i protagonisti hanno un’accezione (per me) desueta della società, della famiglia e, soprattutto, della libertà individuale. A tratti mi sembrava di essere dentro un film disneyano dove tutti i conflitti, seppur presenti, sono comunque sfumati e, ancor prima di sapere come finisce, è chiaro agli spettatori che si naviga a vele spiegate verso il lieto fine.
La lettura è stata piacevole ma non mi ha indotto a grandi riflessioni, nonostante il tema centrale della guerra e della necessità di trasformare il dolore individuale in impegno sociale; anche i personaggi non mi hanno suscitato grandi emozioni: tutti troppo stereotipati e prevedibili.
Do comunque un 7 per lo stile coinvolgente e fiabesco.

Ho terminato questo libro da diversi giorni ma ho aspettato a commentarlo perché non ero certa di cosa effettivamente mi fosse rimasto...
Il libro offre molti spunti di riflessione e quello che mi ha colpito meno è proprio la condizione della donna: in una società distopica, fortemente teocratica, la donna è ridotta a mero contenitore per la riproduzione. Forse perché sono cresciuta in un contesto storico in cui (probabilmente sbagliando) le conquiste "femministe" sono date per assodate ma non sono riuscita a ritenere plausibile una tale deriva della società.
Il monito dell'autrice, più in generale, riguarda secondo me la superficialità con cui si danno per inalienabili dei diritti che invece potrebbero gradualmente ridursi siano a diventare inesistenti e tutto nell'indifferenza generale. Vigilare dunque e non dare nessun diritto per scontato.
La normalità, diceva Zia Lydia, significa ciò a cui si è abituati. Se qualcosa potrà non sembrarvi normale al momento, dopo un po' di tempo lo sarà. Diventerà normale.

Eccomi, presente!
Tra i libri che ho letto a me è piaciuto molto "amico nemico amante"

voto: 6,5
Una piacevole lettura che mi ha immerso nei meccanismi delle cause civili e delle strategie degli avvocati: Grisham riesce a trasformare anche la lista dei documenti in un momento avvincente!
Ho trovato affrettata la parte del processo ma, del resto, non era quella la parte principale di tutta la vicenda.