RECENSIONE DI "FINO ALL'ULTIMO RESPIRO" DAL BLOG "MY BOOKISH PHILOSOPHY"

Silvia del blog "My bookish philosophy" firma una nuova recensione per il mio secondo romanzo, "Fino all'ultimo respiro".

LINK ALLA RECENSIONE:

TRASCRIZIONE:

Il mio commento: Fisso la lineetta nella pagina bianca che lampeggia. Non è che non so cosa dire, il problema è che non so come dirlo…

La situazione… Si può pensare che trattando un argomento del genere ci si possa trovare davanti a un libro deprimente, invece questa storia arriva dritta al cuore e, anche se sì, mette un po’ di tristezza, fa anche riflettere. Proprio come mi ero immaginata prima di leggerlo, fa riflettere perché ti ritrovi davanti a una situazione che non ti immagini, o almeno, a cui non si pensa mentre si vive la propria vita di tutti i giorni, almeno finché non ti tocca da vicino e allora tutto assume un altro senso. Questa ragazza, Allyson, un po’ per caso, incontra Coleen, una diciasettenne malata di cancro. All’inizio Allyson è un po’ sconcertata, perché, anche se frequentavano la stessa scuola un tempo, non si ricorda affatto di lei. Le prime volte che le porta i compiti pensa quasi a scappare da lì e a cercare di non rivederla più. Vedere le altre persone stare male (davvero male) ci fa scattare un istinto che ci fa girare la testa dall’altra parte. Un po’ come la madre di Allyson, che quando apprende la notizia che sua figlia va quotidianamente a trovare Coleen rimane sconvolta e cerca di dissuaderla dall’andare a trovarla ancora. Allyson però persiste e piano piano si affeziona a Coleen. Non è sempre facile, perché la malattia la prosciuga. Spesso sta male a causa della chemioterapia, oppure è molto stanca. Attraverso il romanzo con gli occhi di Allyson seguiamo i processi di malattia/guarigione di Coleen.
La cosa che mitiga un po’ la durezza della situazione (e che quindi alleggerisce un po’ il romanzo) è la vita di Allyson al di fuori di Coleen. Lei va comunque a scuola, a volte esce con la sua migliore amica Sheona (se avete letto la trama è la ragazza che inizialmente portava i compiti a Coleen, ma poi a causa di un impegno chiede ad Allyson il favore di portarle i compiti. All’inizio doveva essere un giorno, poi una settimana, finché Allyson non decide di andare a trovare Coleen indipendentemente dai compiti) e il ragazzo di lei, Wallace. E a proposito di amici, questo romanzo fa riflettere anche perché, se nella vita si possono avere molti amici, non tutti poi resteranno al tuo fianco nei momenti difficili, quando avresti veramente bisogno di loro.

I personaggi… Allyson è una ragazza molto dolce e generosa. Anche se è spaventata non si allontana mai da Coleen e la aiuta sempre. Coleen invece, quando può, cerca di essere spensierata. Mi ha fatto molta tenerezza leggere che fosse una super fan degli One Direction e che tra i suoi sogni c’era quello di andarli a vedere a un concerto! I personaggi più presenti, eccetto le due ragazze, sono il fratello di Allyson, Neil, che diventerà una figura importante anche per Coleen (si preoccupa sempre per la sorella e lei si confida sempre con lui. Sarà proprio lui infatti, il primo a cui dirà delle sue visite a Coleen) e poi i genitori delle due ragazze. Da una parte abbiamo il padre che gestisce un negozio di pesca e sa tutto sulla pesca (ma non pesca) e la madre ipocondriaca di Allyson, mentre dall’altra parte abbiamo i due genitori distrutti di Coleen che non sanno bene (soprattutto la madre, perché il padre è la roccia su cui fa affidamento) come gestire quello che gli è capitato: una figlia malata terminale. Poi abbiamo due gruppi di amici: Fenella, Jean, Kenna e Donella, Rosie e Olivia. Le nomino tutte insieme perché non c’è molto da dire su di loro, ma ricordate quando prima ho detto che si possono avere molti amici anche se sono veramente pochi quelli reali, quelli che, nonostante tutto, stanno al tuo fianco nei momenti difficili? Ecco, su di loro ho detto tutto. E poi abbiamo Scott. All’inizio è la cotta impossibile di Allyson, mentre lui non sa nemmeno che lei esista, ma, leggendo la storia le cose cambieranno.

Conteggi finali… Il finale è stato davvero commovente.
Mi sono piaciuti particolarmente gli ultimi paragrafi del libro che volevo mettere come citazione, però avevo già letto altre parti che mi sembrava più d’effetto, quindi lo dico qui, anche perché mi sembra un buon modo per concludere questa recensione. Un po’ come se fosse un augurio e un “consiglio” sulla vita: Coleen mi ha insegnato a essere forte, a superare le difficoltà […] con il sorriso sulle labbra, fino all’ultimo respiro.

Dal libro: - Se vivi nel momento, il tempo passerà così com’è. E non va misurato in minuti, ore e giorni, sai?
- E come va misurato? – chiedo.
- In respiri.
- In respiri? – Non posso fare a meno di ripetere. Lei poggia la sua mano sulla mia pancia e ridacchio, sorpresa, poi mi faccio seria quando la vedo in viso: - Senti? – sussurra – Io lo sento. Tu stai respirando. Ascolta il tuo corpo, ti sta parlando…
Abbasso lo sguardo sulla sua mano sulla mia maglietta, ne sento la pressione contro la pancia. La guardo alzarsi e abbassarsi impercettibilmente a ritmo del mio respiro.
- Che cosa mi sta dicendo? – sussurro – che cosa mi sta dicendo il mio corpo?
Coleen mi guarda negli occhi, poi sorride:
- Che sei viva.
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Published on June 07, 2014 12:40 Tags: adolescenti, all, cancro, fino, recensione, respiro, ultimo
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