RECENSIONE DAL BLOG "BRICIOLE COLORATE"
Una nuova recensione per il mio romanzo d'esordio, sul blog "Briciole Colorate".
LINK ALLA RECENSIONE:
http://briciolecolorateworld.blogspot...
VALUTAZIONE: 5/5
TRASCRIZIONE:
Non è stato facile scrivere questa recensione, la particolarità del tema e la sua stessa importanza mi hanno più volte fatto restare davanti a un foglio bianco, mentre cercavo le parole migliori per poter rendere al meglio quanto mi aveva lasciato questo romanzo.
La mia amica ebrea di Rebecca Domino è la storia di Seffi, una ragazzina tedesca catapultata di colpo nell'incubo del secondo conflitto mondiale. Alle prese con i graduali cambiamenti della sua quotidianità, la incontriamo nell'Amburgo del 1943 insieme alle sue amiche, tra le lezioni in casa, gli ultimi giochi della loro età, la nostalgia per quei giorni in cui non v'erano preoccupazioni e il pensiero costante che va quello che poco distante accade, gli scontri, le persone care che sono lontane al fronte, attenta a cogliere rumori anomali, il fischio delle bombe in avvicinamento. Una ragazza che cresce e che si trova in bilico tra la fanciullezza e l'adolescenza vera e propria, tra le idee che le derivano dalla propria famiglia e il suo personale pensiero che si va formando, alla ricerca della propria strada, di un futuro di nuovo felice e spensierato. Giorni che trascorre con la sua famiglia, il padre tornato dalla guerra, la madre e il fratello, un giovane fermamente convinto nel perseguire le idee di Hitler, nell'incertezza che quel conflitto ha portato nelle vite di tutti e in quell'apparente serenità che è data solo dall'essere ancora in vita. Un evento improvviso giungerà a smuovere i loro giorni, una famiglia ebrea che chiede aiuto, una ragazzina della stessa età di Steffi. Un'amicizia che nasce e cresce in punta di piedi, nella reciproca paura che il regime in atto aveva instaurato nelle menti, scoprendosi e riscoprendo se stesse, ritrovando una speranza che sembrava che sembrava essersi persa con il proseguire del conflitto.
Una storia che si snoda tra il pregiudizio verso gli ebrei e l'amicizia che nella difficoltà riesce lo stesso a sbocciare, andando oltre quelle differenze che le parole e la tradizione dettavano, trovando nelle somiglianze il terreno fertile per conoscersi.
Una lettura impegnativa per il tema che affronta, imperdibile per la bravura che l'autrice ha dimostrato nel presentare non solo quello che è accaduto all'epoca, ma anche il punto di vista di una ragazzina che nulla poteva fare per cambiare in grande il mondo, le sue emozioni, i suoi dubbi, le sue paure, la sua voglia di vivere e di ritrovare i giorni felici che sembravano perduti. Una scrittura efficace e snella che riesce a far entrare il lettore nelle vicende, trasmettendo le emozioni stesse che i protagonisti vivono.
Un romanzo che consiglio a tutti e che vi invito a scoprire.
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http://briciolecolorateworld.blogspot...
VALUTAZIONE: 5/5
TRASCRIZIONE:
Non è stato facile scrivere questa recensione, la particolarità del tema e la sua stessa importanza mi hanno più volte fatto restare davanti a un foglio bianco, mentre cercavo le parole migliori per poter rendere al meglio quanto mi aveva lasciato questo romanzo.
La mia amica ebrea di Rebecca Domino è la storia di Seffi, una ragazzina tedesca catapultata di colpo nell'incubo del secondo conflitto mondiale. Alle prese con i graduali cambiamenti della sua quotidianità, la incontriamo nell'Amburgo del 1943 insieme alle sue amiche, tra le lezioni in casa, gli ultimi giochi della loro età, la nostalgia per quei giorni in cui non v'erano preoccupazioni e il pensiero costante che va quello che poco distante accade, gli scontri, le persone care che sono lontane al fronte, attenta a cogliere rumori anomali, il fischio delle bombe in avvicinamento. Una ragazza che cresce e che si trova in bilico tra la fanciullezza e l'adolescenza vera e propria, tra le idee che le derivano dalla propria famiglia e il suo personale pensiero che si va formando, alla ricerca della propria strada, di un futuro di nuovo felice e spensierato. Giorni che trascorre con la sua famiglia, il padre tornato dalla guerra, la madre e il fratello, un giovane fermamente convinto nel perseguire le idee di Hitler, nell'incertezza che quel conflitto ha portato nelle vite di tutti e in quell'apparente serenità che è data solo dall'essere ancora in vita. Un evento improvviso giungerà a smuovere i loro giorni, una famiglia ebrea che chiede aiuto, una ragazzina della stessa età di Steffi. Un'amicizia che nasce e cresce in punta di piedi, nella reciproca paura che il regime in atto aveva instaurato nelle menti, scoprendosi e riscoprendo se stesse, ritrovando una speranza che sembrava che sembrava essersi persa con il proseguire del conflitto.
Una storia che si snoda tra il pregiudizio verso gli ebrei e l'amicizia che nella difficoltà riesce lo stesso a sbocciare, andando oltre quelle differenze che le parole e la tradizione dettavano, trovando nelle somiglianze il terreno fertile per conoscersi.
Una lettura impegnativa per il tema che affronta, imperdibile per la bravura che l'autrice ha dimostrato nel presentare non solo quello che è accaduto all'epoca, ma anche il punto di vista di una ragazzina che nulla poteva fare per cambiare in grande il mondo, le sue emozioni, i suoi dubbi, le sue paure, la sua voglia di vivere e di ritrovare i giorni felici che sembravano perduti. Una scrittura efficace e snella che riesce a far entrare il lettore nelle vicende, trasmettendo le emozioni stesse che i protagonisti vivono.
Un romanzo che consiglio a tutti e che vi invito a scoprire.
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