RECENSIONE DAL BLOG "GIULIA'S WORLD"

Giulia del blog "Giulia's world" firma una nuova recensione per il mio romanzo:

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TRASCRIZIONE:

Altro libro sull'olocausto, per quanto questo sia diametralmente opposto al precedente che vi ho recensito. Infatti qui si ricordano i tedeschi che hanno aiutato in qualche modo gli ebrei a sfuggire ai campi di concentramento. Lo so, ora penserete che è tutta un'invenzione, non è mai esistito un tedesco nella Germania nazista che volesse aiutare gli ebrei. Forse è questo che mi fa più arrabbiare, abbiamo fatto di tutta l'erba un fascio! Visto che la maggior parte dei tedeschi era favorevole ad Hitler, pensiamo che nessuno li abbia aiutati, che nessuno la pensasse diversamente. Eppure se ci pensate nei campi di concentramento non c'erano solo ebrei, ma anche preti cattolici, dissidenti e chi era contrario alle parole di Hitler. Molti se ne dimenticano, ricordiamo solo la grande maggioranza dei tedeschi, li etichettiamo come dei mostri, eppure c'è stato qualcuno che ha cercato di aiutare i suoi connazionali ebrei.
Questa è una cosa che ho sempre sostenuto, non possiamo credere che tutti fossero dei mostri. Almeno io non riesco a crederlo, forse perchè quando sono stata a Berlino non vedevo persone orgogliose del loro passato. Vedevo persone che si vergognavano per ciò che era stato fatto, ma che al tempo stesso erano desiderose di tramandare tutte queste crudeltà affinchè le generazioni future capissero l'importanza di non ripetere certi meccanismi. In Germania senti parlare di nazismo solo nei musei, eppure organizzano tantissime mostre, riunioni culturali, cose che in Italia purtroppo non ho visto se non un'estate a Riva del Garda (che bella mostra, molto bella ed istruttiva!).
Vorrei che si ponesse l'accento anche su quelle persone che hanno sacrificato la loro vita per salvare anche solo un ebreo.
In questo libro ci viene raccontata la storia di Josepha, una ragazzina che si trova a vivere ad Amburgo in uno dei momenti più terribili per la storia della città. Un giorno una famiglia di ebrei bussa alla porta della sua casa, suo padre decide di nasconderli nella soffitta della loro casa.
Per tutto il romanzo vediamo la crescita di Josepha, da ragazza spensierata a giovane donna spaventata e cresciuta troppo in fretta. Ma non solo, vediamo anche come avvicinandosi sempre di più a questa famiglia, soprattutto a Rina che ha la sua stessa età, comincia a chiedersi se quello che le hanno sempre detto fosse giusto, se veramente gli ebrei sono la più grande minaccia per la sua nazione. In questo libro non vediamo solo avvenimenti storici drammatici susseguirsi, come il bombardamento di Amburgo, ma anche la crescita di Josepha che comincia a pensare con la sua testa e non come le è stata imposto. La vediamo cambiare idea su molte cose, soprattutto su ciò che Hitler e il partito hanno sempre cercato di far diventare la normalità per i tedeschi.
La parte migliore di questo romanzo è appunto questa, vedere come due ragazze così diverse e che non sarebbero mai dovute venire a contatto, riescano a mettere da parte i rispettivi preconcetti e a diventare amiche. Non esistevano più ariani ed ebrei, erano solo due ragazze che avvicinandosi hanno scoperto che non erano diverse, che avevano molti punti in comune.
Una storia d'amicizia molto toccante, che ci fa riflettere su quanto siano stupidi certi preconcetti che la società ci impone.

VALUTAZIONE: 4/5
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Published on March 19, 2014 11:07 Tags: amica, ebrea, ebrei, germania, guerra, hitler, indipendenti, italiani, la, mia, mondiale, nazisti, olocausto, scrittori, seconda
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