Francesca Rossini's Blog, page 6

July 20, 2016

La mia nuova uscita




Ieri qualche anima nera ha deciso di rovinarmi l'uscita del nuovo romanzo facendomi uno scherzetto niente male: hanno segnalato ( serve più di uno perchè la segnalazione si trasformi in blocco) il link di acquisto del mio libro. Risultato? non potevo postarlo su facebook , una finestra di messaggio si apriva dicendomi di rimuovere il link perchè segnalato come non appropriato.
Premesso che non contiene parolacce nè contenuti pornografici: è un romance contemporaneo, ironico, innocuo.
Oggi proseguo per la mia strada, con un po' di entusiasmo in meno, con un po' di amarezza in più: ho sempre cercato di dare spazio a tutti gli autori, in questo mio piccolo blog, i miei libri non sono best sellers, a chi potevo dar fastidio?


In questo spazio però oggi sono qui per ringraziare tutte le persone che mi hanno dimostrato affetto e solidarietà, perchè queste persone velenose non sanno che il mondo dell'editoria è pieno di serpi, ma anche di gente onesta, sincera, che non pensa solo al proprio tornaconto , ma cerca di aiutare gli altri.

Dopo questa lunga premessa.......rullo di tamburi...............

eccomi a presentare IL MAESTRO PARLA STRANO... Amori e guai ai tempi della 'buona scuola'
un romanzo leggero, ma che affronta anche tematiche delicate, che parla di rapporti di amore e amicizia, ma anche dello splendido legame che si instaura tra insegnante e alunno.

Punta il riflettore su molte cose che non vanno nella scuola italiana, ma anche e soprattutto sulla modalità di scuola di qualità, che molte insegnanti riescono a raggiungere solo grazie alla loro passione, nonostante la burocrazia, strutture e mentalità fatiscenti.

E' un romanzo in cui ho messo tutta la mia anima da insegnante unita alla mia anima romantica. spero il risultato sia piacevole. buona lettura!

ecco la sinossi :


Laura, una maestrina tutta d’un pezzo, occhiali, capelli tirati in uno chignon e la convinzione che la vita sia fatta di sacrificio e organizzazione. Lorenzo, un eterno precario, convinto che la vita sia solo battute di spirito e occhiate dolci alle colleghe. Due anime opposte, che dovranno imparare a collaborare per un anno. Laura rimarrà ferma nelle sue convinzioni, barricata nelle sue certezze e protetta dalla quotidianità che l’anziano padre e il fidanzato hanno plasmato attorno a lei? Riusciranno a trovare un punto d’incontro, per il bene dei loro alunni? Cosa nasconde Lorenzo nella vita lontana lasciata a Piacenza?



https://www.amazon.it/Il-maestro-parla-strano-scuola-ebook/dp/B01IP412D6/ref=sr_1_5?ie=UTF8&qid=1469007018&sr=8-5&keywords=francesca+rossini




cartaceo.....
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Published on July 20, 2016 02:41

July 17, 2016

La gioia in una recensione......

Ciao amici on line, cado dal sonno,ma voglio condividere con voi la gioia per questa recensione, non solo per il fatto che sia positiva, ma perchè innanzi tutto porta a galla il lavoro da me più amato, ma che ha avuto meno seguito, forse perchè un secondo volume, non saprei...
Il recensore ha colto perfettamente ciò che volevo trasmettere al lettore, ha capito che al centro della storia ci sono per me i personaggi, che ho amato in modo viscerale, cercando di renderli vivi sulla carta, come lo erano nel mio cuore. Questo riconoscimento mi ha fatto commuovere e mi ha dato la carica che mi fa da sprone a continuare e chissà che non ritenterò ancora con il thriller. Per ora aspettatevi una nuova sorpresa tutta in rosa 
:-) http://www.writersdream.org/forum/forums/topic/30456-phoenix-persecuzioni-francesca-rossini-comitato-di-lettura/



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Published on July 17, 2016 14:16

July 15, 2016

A tu per tu con Daniele Donisi



Buon pomeriggio lettori on line, oggi conosciamo meglio l'autore Daniele Donisi, che ci racconta di lui, presentandoci il suo romanzo :Bracbah: il ritorno dei demoni



CIAO, SONO LIETA DI CONOSCERTI MEGLIO.TI PRESENTI COME (AUTORE, BLOGGER, LETTORE…)? Autore
Mi chiamo Daniele Donisi,Sono nato a Napoli nel 1982. Dopo aver conseguito il diploma di Perito Tecnico Industriale Informatico, ho deciso di frequentare la facoltà di Ingegneria Informatica, ma non potendo continuare gli studi, nel 2006 ho iniziato a lavorare e proprio in questo periodo, ho deciso di iniziare a scrivere la mia saga Fantasy che da sempre avevo in mente o nel cassetto, come si usa dire. Finito il primo libro non ho voluto attendere che il termine della saga così ho scelto di pubblicare l’ebook con il self publishing di Amazon KDP. Ho scelto questa strada perché ci sono molto vantaggi per lo scrittore (abbreviazione dei tempi di pubblicazione, meno costi di produzione e aggiornamento continuo, pieni poteri decisionali sulle royalties e sul prezzo di copertina, autonomia creativa e produttiva, avere un pubblico più vasto anche di altri paesi) e per il lettore che può avere un libro a basso costo e ogni utilizzabile su ogni device
Tornando a me e abbandonando momentaneamente la mia saga fantasy, mi considero una persona sensibile, intelligente, sempre pronta a sperimentare e conoscere. Mi considero una persona sensibile, intelligente, simpatica e sempre pronta a sperimentare e conoscere. Per quel che riguarda i miei gusti, amo i mattoncini LEGO e quando posso ne compro delle scatole per collezionarli; ascolto molto la musica, specialmente rock e pop (tra cui il Liga, U2, Linking Park, Coldplay); leggere e infine mi piace molto il cinema fantasy e di fantascienza.


  

QUALE GENERE DI LIBRI AMI LEGGERE? Fantasy / FantascenzaUN LIBRO IN PARTICOLARE CHE AMI? I Primi capitoli della saga di Heitz Markus (Le Cinque Stirpi e La guerra dei nani)QUAL È L’ULTIMO LIBRO CHE HAI LETTO? I nove custodi del sepolcro di Martin Rua
COSA PREFERISCI, EBOOK O CARTACEO? Preferisco entrambi, anche se ultimamente leggo più le versioni digitali.
DOVE PREFERISCI LEGGERE? A casa
QUALCOSA DI PIÙ FRIVOLO E PERSONALE:
CHE COLORE PREFERISCI? Rosso /Arancione HAI UN PERSONAGGIO STORICO O DEL CINEMA O SCRITTORE AL QUALE TI ISPIRI O CUI VORRESTI ASSOMIGLIARE? PERCHÉ? Non ho un personaggio storico, o famoso, a cui mi ispiro particolarmente. Ma ammiro tutti coloro che realizzano  i loro sogni e che nella vita fanno ciò che li rende felici. Perché anch’io voglio realizzare i miei sogni.
COSA FAI NELLA VITA? Sono progettista di segnalamento ferroviario.DA COSA NASCE QUESTA TUA PASSIONE? Sono appassionato di fantasy e fin da piccolo ho sempre perso le ore a fantasticare con la mente. Quindi, un giorno, mi sono detto perché non scriverle tutte le fantasie che immagino? Ed è così che ho iniziato a scrivere. Mi rilassa scrivere. In alcuni momenti farlo mi aiuta accantonare o attenuare tutti i pensieri colmi di problemi.
QUALI I TUOI SOGNI PER IL FUTURO? Diventare Famoso, va bene? Diciamo che nel piccolo voglio mettere su famiglia e avere una continuità lavorativa stabile.
PARLACI DEL TUO LAVORO :GENERE Fantasy (o Epic Fantasy)TITOLO Bracbah: il ritorno dei demoniFORMATO kindle ebookPREZZOTRAMADanyĕħl è un giovane ragazzo che vive con la sua famiglia in una “casa” albero gigante, nei pressi del villaggio di Lifetown nelle terre del regno di Castleshlie. Nel mondo Bracbah nessun umano è come lui, nemmeno la sua famiglia: occhi verdi, orecchie appuntite, capelli neri. Con suo padre lavora le terre del re, come un umile contadino, quando improvvisamente la sua vita cambiò. Tutto ebbe inizio durante i giorni dell’Anello di Luce, nel momento in cui incontrò una veggente e il suo spirito, i quali gli svelarono il suo destino: salvare tutte le creature di Bracbah da un nuovo ritorno dei demoni. Spinto dal suo buon cuore e dalla consapevolezza di essere il prescelto degli spiriti, Danyĕħl intraprese un lungo viaggio per salvare una vita, ma questa scelta lo porterà a scontrarsi con nuovi nemici e a seguire la sete di vendetta, tralasciando il suo destino e i suoi affetti. Nel frattempo, le città vengono assediate dai demoni e comincia una lunga la battaglia con gli uomini del re Kâħel e il leone magico Ålehx. Quando tutto ormai sembra perduto per il popolo di Castleshlie, Danyĕħl arriverà in loro aiuto compiendo, in parte, il suo destino.




LINK ACQUISTO  https://www.amazon.it/dp/B01D2PX3QM
COME È NATA QUESTA STORIA? Non saprei come raccontare o descrivere la nascita della storia, diciamo che all’inizio avevo voglia di creare un nuovo mondo e in cui si potessero vivere mille avventure separate tra loro, ma con una piccola trama verticale che univa i vari protagonisti. Tuttavia quando ho iniziato a scrivere, i personaggi hanno iniziato a prendere vita (sembra strano da spiegare e da crederci) e hanno quasi scelto loro come  condurre la storia, io li stavo solo accompagnando nel loro viaggio.
IN QUANTO TEMPO È PASSATA DALLA TUA MENTE AI LETTORI?Il primo libro ci ha messo davvero tanto ad uscire dal “famoso cassetto”. Ho iniziato ad scrivere nel lontano 2006 e ci ho messo circa 10 anni per metterlo nelle mani dei lettori. Il secondo libro è in dirittura di arrivo, mancano pochi capitoli poi passa alla fare di editing (sperando di metterci meno di 10 anni per la pubblicazione )





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 ESTRATTO:
Il bibliotecario







Come ogni mattino, l’anziano bibliotecario di New Olyum si svegliò presto, abbandonando il tepore del letto per vestirsi nella fredda e umida aria mattutina. Era sua consuetudine alzarsi di buon ora e dirigersi quietamente nei sotterranei del palazzo della biblioteca, vicino alle antiche fondamenta della vecchia biblioteca, per il solito giro di controllo. Lì erano custoditi, sotto strati di polvere, dei tomi e delle pergamene preziose e solo poche persone avevano il permesso di accedervi, oltre alla famiglia reale.

Come tutti i giorni, regnava un silenzio irreale nella costruzione, finché l’anziano non udì un rumore sospetto.

«Chi sei? Cosa credi di fare qui?» gridò forte, con l’eco della sua voce che si espandeva in ogni direzione.

Non avendo ricevuto alcuna risposta rimase in silenzio.

Nel frattempo, circondata da scaffali ripieni di alcuni ninnoli, tre o quattro libri e alcuni rari fiaschi di vino elfico, quella voce invisibile sembrò a Tala un’entità spirituale senza un’apparenza di visibilità. La fanciulla fece qualche passo in avanti e con la poca luce che emanava la candela scrutò attraverso gli scaffali senza però riuscire a distinguere colui che l’aveva sorpresa in quel luogo segreto e proibito.

«Ti sei sciolta dalla paura? Guarda che ti vedo…» le disse l’anziano.

Tala rimase in silenzio per qualche istante, era spaventata e indecisa: non sapeva se scappare o rispondere.

«Sono qui! Non ti vedo, dove sei…»

«Sono nello scaffale accanto al tuo…»

«Ma chi sei? Perché mi hai spaventato in questo modo?»

Poco dopo, il bibliotecario sbucò dal buio con una candela più grande. Era un uomo di bassa statura, molto esile e dall’aria appassita. Sul volto erano visibili i segni del tempo, molte rughe e una lunga barba grigia quasi sfiorava il pavimento.

«Ragazzina, non hai il permesso di venire qui!» disse puntandole contro un dito tutto piegato dall’artrosi, «Ma lo sai che hai dei bellissimi occhi verdi? Mi ricordi un amico…» continuò, avvicinando la candela al suo viso.

«Da lontano, nella sala principale, ho visto una piccola porta e sono entrata. Voglio conoscere le antiche leggende di Bracbah.» ribatté Tala.

La paura le era quasi passata; cominciava ad essere impaziente, voleva leggere quelle storie a tutti i costi.

Il silenzio calò improvvisamente per alcuni lunghissimi istanti, poi il bibliotecario disse: «Allora, ragazzina sapientona, come ti chiami?»

«Mi chiamo Tala. Dove sono i libri segreti?»

«Vai così di fretta? Grazie per aver chiesto il mio nome!» disse contrariato, poi s’incamminò verso un’altra stanza.

“Che impertinenza, più ci penso e più mi ricorda qualcuno” rifletté tra sé e sé.

«Ora dove vai?»

«Alla tua domanda rispondere non è facile come vorresti. Forse il modo migliore è rivolgerti a mia volta alcune domande. Conosci le leggende dei prescelti?»

Una pausa.

«Conosci il ritorno dei demoni?»

Udendo quelle parole Tala s’irrigidì. Quelle parole erano sinonimo di tutte le cose orribili della vita, reali e immaginarie, erano usate per spaventare i bambini e suscitavano immagini di spettri e troll, fantasmi e morte. Tala lo guardò e annuì lentamente. L’anziano si concesse una pausa prima di proseguire.

«Mi chiamo Ahsdì e come sai sono il bibliotecario. E forse sono quello che più ha viaggiato, poiché nessuno della mia famiglia si è spinto oltre le Terre ferme di Bracbah.» poi di scatto si fermò e si voltò indietro, «Ragazzina, ancora lì? Vuoi sfamare la tua sete di sapere oppure vuoi restare al buio?» disse Ahsdì, mentre le tendeva la mano invitandola a seguirlo, «Dai, seguimi, ma devi promettere che ciò che vedrai e sentirai non uscirà mai da questo luogo. D’accordo?»

Lei annuì e gli corse dietro: «D’accordo.»

Ahsdì precedeva di qualche passo Tala; proseguirono nel buio lungo il corridoio, finché non arrivarono in fondo ed entrarono in uno stanzino. Il bibliotecario si accostò a una parete, toccò dei meccanismi nascosti, si sentirono scattare delle molle. Dopo qualche istante la parete iniziò a spostarsi: si allontanava da loro e mostrava sulla destra una piccola porta che dava in un altro ambiente. Un momento dopo, Ahsdì accese altre candele che illuminarono sufficientemente quella piccola stanza. Sembrava molto antica. L’aria sapeva di chiuso e di muffa, ma era respirabile, il pavimento era composto da travi di legno, ammuffite dal tempo, che scricchiolavano ad ogni loro passo, ma le pareti e il soffitto erano in pietra dura, liscia e non lavorata. C’erano polvere e ragnatele ovunque.

Tala subito si sedette comodamente su una sedia vicino ad un vecchio tavolo di legno, anch’esso ammuffito, mentre l’anziano bibliotecario scomparve per qualche istante nella zona buia della stanza. Si udì un leggero stridere di chiavi, poi ricomparve con uno strano libro. Era molto grosso e consumato, la rilegatura era fatta a mano con corde di cuoio.

«Ecco il libro!» disse appoggiandolo delicatamente sul tavolo, «Ogni istante ed ogni particolare delle leggende di Bracbah che tu vorrai sapere sono in questo libro. Sono i miei appunti.»

«Come fai a sapere ogni particolare delle leggende, se tu non c’eri?»

«Chi ti dice che io non c’ero!? Ora ascolta, ti leggerò la mia leggenda preferita.»

Si sedette accanto alla ragazza e sistemò al meglio le candele così da riuscire a leggere.

«Cominciamo.» disse Ahsdì schiarendosi la voce e attirando l’attenzione della ragazza, prima di iniziare a leggere, «La leggenda che sto per raccontarti prende avvio da una storia molto lontana nel tempo, quando gli spiriti di Bracbah decisero che era giunto il momento di far nascere un nuovo prescelto. Erano passati circa mille anni dalla grande fuga degli umani dall’isola di Rohat verso le terre ferme; tempo in cui l’ultimo prescelto decise di sacrificare la sua vita per il bene di tutti gli esseri viventi. Le Terre ferme di Bracbah erano caratterizzate dalla presenza di tre razze: gli elfi, i giganti e i nani; ogni villaggio aveva le proprie caratteristiche ed erano in armonia tra loro, non avevano confini, non avevano rivalità o sentimenti d’odio, non avevano sete di potere e non usavano mai la magia…»

«Ehm… il prescelto?» domandò improvvisamente.

Ahsdì la guardò e chinò il capo. La sua voce si spense e rimase in silenzio per qualche istante fissando il suo libro.

«Con calma, dammi il tempo…» le disse con una smorfia d’irritazione.

Tala scosse la testa e sbuffò: «Conosco già la storia delle vecchie terre. Non puoi andare più avanti?»

Ahsdì le lanciò un’altra occhiataccia che lasciava intendere come interruzioni e commenti non fossero graditi.

«Bracbah ha una sorta di maledizione: ogni mille anni c’è sempre il rischio di una catastrofe che possa portare il pianeta a distruggersi. L’equilibrio tra bene e male si era rotto: il male reclamava e pretendeva la sua parte, tuttavia gli spiriti si erano già preparati scegliendo il proprio guerriero per riportare l’equilibrio. Alcuni lo chiamavano l’eletto, altri il prescelto. Era un umano dalle caratteristiche uniche: aveva le orecchie leggermente a punta e gli occhi verdi lucenti, che riflettevano la sua bontà e il fuoco della vita.»

«Ottimo, è la leggenda che volevo ascoltare!»

«Tala… shhh, ma come sei impaziente… hai da fare?»

«Ops… perdonami.» rispose la ragazza, portandosi le mani sulle labbra come segno che sarebbe rimasta in silenzio.

«L’ultimo giorno in cui ho visto il prescelto è stato quando venne da me per trovare una risposta al suo futuro e in cambio mi diede delle mappe di alcuni villaggi dove avrei potuto trovare qualcosa di unico da mettere nei miei scaffali.»

«Aspetta… aspetta… hai detto che l’hai conosciuto? Ma come hai fatto! E poi tu sei vecchio!» disse Tala, strattonando il braccio ad Ahsdì.

«Grazie per il vecchietto. Sempre molto gentile.» ironizzò il bibliotecario, «Non sempre quello che vedi è la realtà. Ricorda, a volte l’apparenza inganna. E anche le maledizioni…» disse con un lungo sospiro, «Ora posso continuare a leggere?!»

Tala fece cenno di sì con la testa, e Ahsdì dopo un colpetto di tosse riprese il suo racconto.

«Tutto ebbe inizio per qualche strano caso, una mattina…»


1
Uno strano spirito



La giornata si prospettava particolarmente clemente: l’erba e le foglie degli alberi erano di un verde vivido e il loro profumo riempiva la casa. Mentre si preparava, Danyĕħl si godeva il vento mattutino che entrava dalla finestra e che proveniva dal mare. Appena fu pronto, corse giù in cucina, mangiò velocemente una scodella di pappa d’avena per colazione, poi uscì da casa e s’incamminò verso Castleshlie, dove si eseguivano i preparativi per il leggendario rito dell’anello di luce.

Il sole aveva già iniziato il suo percorso, ben presto Danyĕħl si lasciò alle spalle la sua casa e gli edifici di Lifetown attraversando a passo svelto la via che divideva la campagna. Da un lato verdi campi arati, dall’altro terre a riposo utilizzate per i pascoli degli animali. La strada si distendeva diritta e tranquilla, senza possibilità di perdersi. Mentre avanzava tra l’erba e le pozzanghere, nella lieve foschia mattutina che rendeva meno calda la passeggiata, Danyĕħl si accorse che nell’aria c’era un profumo particolare di lamponi e dei campi di grano appena falciati che imbiondivano al sole. Inspirò a fondo più volte, per essere sicuro di quei profumi. Al primo impatto quella sensazione gli sembrò alquanto strana, perché non era periodo per quelle fragranze, ma poco dopo non ci fece più caso, la sua mente era già in altro mondo: l’idea di incontrare nuova gente, maghi e stregoni gli avevano catturato la mente rendendolo felice. Il resto del cammino fu tranquillo e in poche ore arrivò alla fine dei campi.

Si fermò in mezzo alla strada e vide in lontananza le palizzate di legno che delimitavano la via d’ingresso a Castleshlie, subito dietro le maestose mura di cinta. Già al primo sguardo si notava che le mura erano ricoperte dai vessilli reali e da grandi bandiere. Si passò la mano sul viso, era esausto e i morsi della fame si stavano facendo sentire, così affrettò il passo, voleva raggiungere il prima possibile gli altri forestieri che stavano attraversando il ponte levatoio. Mentre camminava, la sua attenzione fu catturata da una strana ombra, troppo piccola per essere il riflesso di un uomo. Si concentrò più attentamente, mise le mani vicino agli occhi e intuì subito che c’era uno spirito che stava volteggiando attorno al ponte levatoio. Lo guardava fisso negli occhi, come se lo stesse aspettando per accoglierlo. Quella stranissima situazione lo incuriosì molto e cercò di avvicinarsi il prima possibile, tuttavia non fece in tempo: appena si avvicinò al ponte lo spirito si disperse tra la folla. Con un’espressione perplessa, Danyĕħl pensò tra sé e sé che la stanchezza e la fame gli avessero giocato un brutto scherzo. Si piegò sulle ginocchia, prese un po’ di fiato e, quando recuperò le energie, iniziò anche lui ad attraversare il ponte.

L’emozione era tanta, si sentiva in soggezione. Il varco era enorme e il ponte era diviso in due parti: una grande per far passare le carrozze, gli animali e i giganti, e una piccola per far passare gli uomini. Agli estremi c’erano tre grosse catene di ferro che servivano per far alzare il ponte di notte o in caso di pericolo. Sotto il ponte c’era un profondo solcato pieno d’acqua che veniva riempito da un canale sotterraneo proveniente dal fiume Gizur. Mentre il varco era diviso in due sezioni tramite enormi cancellate spesse tre palmi di mano. Danyĕħl guardava il tutto con gli occhi stupiti da queste maestosità.

«Ehi, contadino, muoviti, non ti fermare!» gridò una guardia al cancello.

A quelle urla, Danyĕħl ebbe un sobbalzo e riprese a camminare.

All’interno delle mura, la città era un labirinto di costruzioni che si snodavano in strade tortuose bordate di alberi, strane vie serpeggianti e vicoli talmente stretti da impedire il passaggio a due uomini accostati. C’erano magazzini, granai e stalle per gli animali; case di pietra, locande di legno, mercati e taverne. Al centro della città, su una zona rialzata, si alzavano le mura annerite del castello del re Kâħel, una mastodontica struttura che era protetta da due torri di avvistamento altrettanto alte. Anche su queste mura sventolavano vessilli e bandiere della casata reale.

Le vie erano affollatissime di persone, di creature magiche e di ragazzini che correvano e giocavano. Ovunque c’era confusione, tanta da far girare la testa. Nell’aria risuonavano grida, risate, voci e clamori; erano udibili fino a grande distanza. I maghi e gli stregoni avevano posto le loro tende e i loro banchetti al centro delle strade più grandi. Danyĕħl si guardò intorno, le bancarelle erano ovunque. Vide in lontananza, due ragazzini aiutare una vecchietta a montare il suo banchetto, e quando si avvicinò percepì i dolci e seducenti profumi delle mele di zucchero e dei biscotti caldi fatti in casa. Gli venne un sorriso compiaciuto sulle labbra. Di fianco a lui passarono una decina di servi che trasportavano lunghi rotoli di raffinati tessuti di lana di una dozzina di colori vividi. Sul lato opposto della strada, un grasso armaiolo stava tirando sul prezzo con un viaggiatore, sicuramente inesperto per dei pettorali d’armatura lavorati con l’argento. Esponeva anche elaborati elmi con la forma di bizzarri animali. Non molto lontano da dove si trovava, c’era una giovane e seducente donna che vendeva ori pregiati: anelli, cinturini, medaglioni. Al suo fianco stava seduto in un angolo un uomo bruto, sicuramente il marito, che restava in rigoroso silenzio ma con uno sguardo minaccioso. Si notava che stava sudando parecchio dalle macchie che erano comparse sul suo vestito vellutato.

Nel suo giro tra le vie, Danyĕħl osservava tutto quello che c’era intorno a sé con grande esaltazione, per lui tutto era una nuova scoperta; il mercato di Lifetown era certamente meno chiassoso e molto più tranquillo. Trovò anche molti soldati del Re che si aggiravano per le strade e per le bancarelle del mercato, garantendo la sicurezza, con elmetti di rame e tuniche verdi e gialle imbottite e lunghe fino alla coscia e con foderi delle spade lunghe che pendevano dalle cinture fino a sfiorare il terreno.



Aveva bisogno di una pausa, era stanco, decise quindi di cambiare zona della città e di trovare un posto in cui riposare. Sostò per un po’ di tempo seduto su di un mucchio di pietre vicino al muro di una casa nella zona dei maghi e dei vecchi sciamani. Erano esperti di peyote, di infusioni di erbe e di altre sostanze allucinogene, preparavano polveri e pozioni magiche per attrarre forestieri e passanti per vendergliele.

Quando si sentì riposato, incuriosito dalle loro arti magiche, si avvicinò alle tende ed iniziò a gironzolare. Improvvisamente fu attirato da alcuni odori forti, alzò il naso verso il cielo, annusò intensamente e seguì l’odore di quelle erbe magiche e delle candele fino all’ingresso di una tenda nera e buia. Vi entrò. Erano accese solo due o tre piccole candele e la bruja massaggiava con gesti arcaici il corpo di uno straniero malato con erbe infuocate, mentre pregava gli spiriti e bruciava erba su un braciere, invocando la magia delle piante, del cielo, delle acque e del fuoco. Dopo aver passato le erbe bruciate sul corpo, con movimenti rapidi e circolari, si fermò e aspettò il risultato del trattamento. Lo straniero era guarito.

Danyĕħl scrutò il tutto, compiaciuto e stupefatto, ma per qualche instante si sentì scrutato e decise di uscire fuori dalla tenda. Si guardò intorno, e non molto lontano da dove si trovava, c’era di nuovo quello strano spirito che aveva visto qualche ora prima. Cercò di andargli incontro, ma uno stregone lo afferrò per un braccio e lo trascinò alla sua bancarella.

«Compra qualcosa da me… ti farò diventare potente… ti farò diventare forte… dai, compra da me, straniero…» gli disse in continuazione.

Ma quando riuscì a liberarsi dalla presa del mercante, fu troppo tardi: ormai aveva perso di vista lo spirito.

Molto seccato, Danyĕħl proseguì lentamente la sua passeggiata. Per rintracciare lo spirito, decise di entrare in un’altra tenda fingendo di comprare qualche pozione e qualche amuleto, mentre con la coda dell’occhio cercava di capire se lo spirito lo stava seguendo di nuovo. All’improvviso ebbe nuovamente quella strana sensazione di essere osservato. Con molta tranquillità si allontanò dalla tenda, si mischiò tra i passanti e gli andò incontro.

Quando gli fu vicino gridò ad alta voce cercando di attrarre la sua attenzione: «Ehi, Spirito! Ti voglio solo parlare! Ti prego!»

Lo spirito, colto di sorpresa, scappò, e a Danyĕħl non rimase altro che inseguirlo per tutta Castleshlie.

Mentre lo rincorreva, inavvertitamente, si scontrò con un’innocente fanciulla ed entrambi caddero in terra.

La fanciulla, alquanto inviperita, si alzò velocemente e, mentre si risistemava il velo che le copriva parte del volto, gli urlò contro: «Ehi, straniero! Ma sono questi i modi? Contegno! Devo mica chiamare le guardie?!»

Danyĕħl s’inchinò mortificato e si scusò all’istante per lo spiacevole inconveniente dandole una mano a ripulirsi il vestito; e dopo qualche momento d’imbarazzo, per farsi perdonare, la invitò a unirsi a lui nella passeggiata. Così d’un tratto la ricerca dello spirito passò in secondo piano.

«Sono Danyĕħl e vengo da Lifetown un villaggio a sud di qui. Vogliate perdonarmi per averla importunata. Volete assaggiare un dolce fatto in casa?»

«Vado matta per i dolci…» rispose la ragazza.

Durante quel breve tragitto per raggiungere la bancarella della vecchietta, fu la fanciulla a rompere l’imbarazzante silenzio che si era creato: «Fin da bambina adoro gironzolare per le tende del bazar. Ma in questi giorni è diventato quasi un incubo: c’è troppa gente! Ma dimmi, come mai sei qui?»

«Sono giorni che ho una strana sensazione, qualcosa dentro di me mi diceva che dovevo partecipare ai riti per l’anello di luce.»

«Interessante…»

«La parte interessante è che da quando sono qui, ho visto uno spirito che mi segue…»

«Davvero!?» esclamò meravigliata, «Sei un potente stregone?»

«Oh no, lady. Non sono uno stregone o una creatura magica, ma… un semplice contadino.»

«Se vuoi, lo cerchiamo insieme…» propose la ragazza.

«Non c’è bisogno. Sicuramente mi troverà lui di nuovo, credo.»

Si fecero largo tra la calca, in una via stretta e piccola per cercare di sbucare in una delle grandi vie della città, dove c’erano tanti carretti per il cibo.

«Guarda! Guarda!» disse la fanciulla, indicando a Danyĕħl un carretto nel quale un vecchietto rugoso stava facendo arrostire della carne e delle spezie sulla pietra arroventata.

«Il carretto con la carne?» rispose scosso il ragazzo.

«Sì sì, proprio quello. Quella è la migliore carne di tutta Castleshlie. Molto meglio dei dolci.»

La fanciulla pregò il ragazzo di assaggiare con lei la bistecca, e a Danyĕħl non risultò difficile dire di sì.

«La carne è buona, ma ha un gusto diverso da quella che mangio al mio villaggio.» rilevò Danyĕħl dopo un paio di morsi.

«È la mia specialità, faccio queste bistecche con la carne di cavallo» spiegò l’anziano signore, «mentre le spezie le faccio venire dal marcato di Lyra.»

«Ah… capito…» e sul volto di Danyĕħl comparve una leggera delusione.

Questo strappò alla ragazza una rapida risata.

«E tu non ridere… non ho mai mangiato carne di cavallo.» le disse, poi fece un timido sorriso.

«Vi offro un vino rosso o una birra?» domandò ancora il vecchietto, «Ho tutti i tipi di vini: dolce per la signora, forte e robusto per lei, signore. Una bottiglia? Una coppa o solo un assaggio?»

«La ringrazio, ma è meglio di no. Già vedo gli spiriti da sobrio, figuriamoci dopo aver bevuto il vostro vino.»

Entrambi i ragazzi si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere.

Dopo aver mangiato, girovagarono per buona parte della giornata. La ragazza vide una bancarella con tanti splendidi mantelli e convinse Danyĕħl a fare da modello perché doveva comprarne uno per fare un regalo. Entrambi comprarono il loro mantello, pagarono il mercante e andarono via.

Girato un angolo, capitarono davanti a un porticato, dove c’erano delle panche. Decisero di continuare lì la loro chiacchierata mentre si riposarono.

«Oggi è stata una bella giornata, aveva ragione il mio istinto, non mi sono mai divertito tanto. Ma ancora non so il vostro nome.» domandò Danyĕħl.

«Vero, Danyĕħl, hai ragione. Non sono stata del tutto sincera con te. Ti ringrazio per avermi fatto questa domanda solo a fine giornata.»

Danyĕħl si voltò verso di lei con aria perplessa e preoccupata.

«Mi chiamo Ŷesĩm e sono la Principessa di Castleshlie.»

A queste parole la guardò negli occhi con un’espressione scioccata e quando capì che la ragazza non mentiva, scattò in piedi dinnanzi a lei e poi si inginocchiò chiedendo perdono: «Principessa! Perdonatemi.»

La Principessa si alzò dalla panca, lo prese per la maglia cercando di tirarlo su con tutte le sue forze: «Danyĕħl, così mi stai offendendo, ti stai comportando come tutti al palazzo. Ti prego, alzati e non farmi scoprire dalle guardie.»

«Oh, per tutti gli spiriti, davvero sei scappata? E perché?»

Ŷesĩm sospirò più volte: «Sono scappata dalle mie stanze perché vorrei tanto assistere alla vita che c’è fuori. Mio padre, il re, non mi permette di uscire senza scorta, soprattutto in questi giorni particolari.»

«Capisco, sei già scappata?» chiese dolcemente Danyĕħl.

«Sì, sono uscita dal castello molte volte, ma solo con te mi sono divertita. Mi hai trattato come una tua amica, senza farmi sentire in soggezione e per questo ti ringrazio.»

«Ho fatto poco o nulla, ti ho solo fatto cadere.»

«Ti chiedo di continuare sempre così, sarà il nostro piccolo segreto, come due veri amici. Comportati come se fossi una contadina come te! Mi raccomando.»

Danyĕħl acconsentì facendo un ampio gesto con la testa e poi riprese a commentare i comportamenti dei passanti come se nulla fosse accaduto.

Tra una risata e un’altra, si avvicinò il crepuscolo e giunse l’ora di tornare alle proprie abitazioni. Si diedero appuntamento al giorno seguente alla bancarella della carne per cercare insieme lo spirito.



Era notte fonda ormai, e Danyĕħl tornò di corsa a casa, mentre le stelle spuntavano ad oriente. Appena arrivò sotto l’albero, vi entrò in modo molto furtivo e silenzioso, arrampicandosi sui rami ed entrando dalla finestra cercando in tutti i modi di evitare rumori molesti per non svegliare tutta la sua famiglia. In punta di piedi si gettò subito nella sua stanza.

«Ålehx, svegliati!» sussurrò con voce delicata all’orecchio del suo amico, che inizialmente fece finta di nulla e continuò a dormire.

Ma quando Danyĕħl divenne più insistente, il leone si girò dal lato opposto del letto.

«Shhhh!!! Zitto, fammi dormire!» borbottò in maniera scocciata.

«Ti devo dire una cosa importante…» disse il ragazzo, mentre lo strattonava.

Ålehx si alzò di soprassalto dal letto: «Ma sei impazzito? È notte fonda!»

«No, non direi!! Anzi, ascoltami, è una cosa seria, serissima!»

«Che hai combinato?»

«Ålehx, ho visto uno spirito, e per ben due volte! Com’è possibile? Perché mi spiava?» disse Danyĕħl, mentre si metteva nel letto.

«Molto strano…» rispose Ålehx, «Credo sia un servo di una strega o stregone molto potente. Forse hai visto quello spirito perché hai delle reminiscenze di Sarnoron e dei suoi poteri. Però devo vedere con i miei occhi e sentire con i miei sensi. Ma quando ci ritorni a Castleshlie?»

«Nooo! Ancora lui…» disse con voce triste, e per il disappunto si nascose sotto le coperte e rimase in silenzio per qualche instante, «Ci dovrei ritornare per la cerimonia finale.»

«Bene, verrò anch’io. Forse possiamo capire il vero motivo per il quale sei stato scelto anni fa per salvare quello spirito dell’est.»

«Perfetto! Buonanotte!»

«Notte…»









GRAZIE PER AVERCI DONATO UN PEZZETTO DI TE ;-)



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Published on July 15, 2016 06:34

July 11, 2016

Libri in regalooooo!!!!!

Eccomi qui, offerte promo, nuove uscite, ultimamente non mi fermo un momento! ed ora sono qui a regalare a 5 fortunati ( spero si ritengano tali :-)) i miei phoenix versione cartacea, a scelta tra il primo e il secondo volume.

Come partecipare? semplice: basta aver acquistato in ebook o cartaceo uno dei miei nuovi libri : mamma e papà sono single
o il libro per bambini: Angiolino e il paese del mai

 e postare nei commenti sotto al post della mia pagina autore, o anche qui sotto, la foto dell'acquisto. attribuirò ad ogni foto un numero e sabato ne estrarrò 5. in bocca al lupo!!!!!!

ecco i premi in palio




https://www.facebook.com/Phoenix-Francesca-Rossini-769383003097186/
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Published on July 11, 2016 05:32

#summerpromo

Ed eccoci anche quest'anno è arrivata l'estate, vi state godendo le meritate vacanze? Bene, noi autori pensiamo a voi e per farvi godere delle belle letture abbiamo messo i nostri ebook a prezzi stracciati.... cosa aspettate allora?
Buona lettura e buon relax!



https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FSotto-sabbia-8-I-Mainstream-ebook%2Fdp%2FB007R7ZGX0%2Fref%3Dsr_1_2%3Fie%3DUTF8%26qid%3D1467899364%26sr%3D8-2%26keywords%3Dsotto%2520la%2520sabbia&h=IAQFnbZ1v

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FNorsemen-Valerio-Sericano-ebook%2Fdp%2FB016U4KQ1M%2Fref%3Dsr_1_1%3Fie%3DUTF8%26qid%3D1467899963%26sr%3D8-1%26keywords%3DNorsemen&h=LAQH4_UgG

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2Fdagli-occhi-color-Lamore-tempi-ebook%2Fdp%2FB00X6NK9UO%2Fref%3Dsr_1_3%3Fie%3DUTF8%26qid%3D1467900100%26sr%3D8-3%26keywords%3Dvalerio%2520Sericano&h=-AQGpJNbu

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FLo-Spirito-del-Guerriero-Dono-ebook%2Fdp%2FB01B6ROR9U%2Fref%3Dpd_sim_351_1%3Fie%3DUTF8%26dpID%3D51AujPlLJjL%26dpSrc%3Dsims%26preST%3D_UX300_PJku-sticker-v3%252CTopRight%252C0%252C-44_OU29_AC_UL160_SR102%252C160_%26psc%3D1%26refRID%3DEYBGM4588SS6GF4M2ZK8&h=lAQGQN7-q

https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FIl-Male-nellAnima-Trilogia-Dono-ebook%2Fdp%2FB01BUHNLYS%2Fref%3Dsr_1_1%3Fie%3DUTF8%26qid%3D1467905561%26sr%3D8-1%26keywords%3Dclaudia%2520melandri&h=tAQGFngmi


http://amzn.to/1oXSR3t


https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FLettere-fra-lerba-Clara-Cerri-ebook%2Fdp%2FB01A7XU6A8%3Fie%3DUTF8%26qid%3D1452075472%26ref_%3Dsr_1_3%26s%3Ddigital-text%26sr%3D1-3&h=nAQGEA7ZR


https://www.amazon.it/BROKEN-Daniela-Ruggero-ebook/dp/B01FP8ENU4/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1468236531&sr=1-1&keywords=broken

E NATURALMENTE I MIEI!!!
https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_2?__mk_it_IT=%C3M%C3%C5%BD%C3%C3&url=search-alias%3Daps&field-keywords=FRANCESCA+ROSSINI

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Published on July 11, 2016 04:46

July 9, 2016

Opinioni e recensioni libri: Recensione del giorno: "PHOENIX. OPERAZIONE PARROT...

Opinioni e recensioni libri: Recensione del giorno: "PHOENIX. OPERAZIONE PARROT...: PHOENIX OPERAZIONE PARROT di Francesca Rossini Lettere Animate Editore, 2014, pag.188 Genere: thriller Dove comprarlo: Amazon      ...
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Published on July 09, 2016 09:09

July 7, 2016

a tu per tu con Mattia Rubino






BIOGRAFIA AUTORE: Mattia Rubino, pseudonimo di Mattia Vanfiori, nato a Canicattì (Sicilia), il 12 luglio 1995. Ha studiato presso il liceo Psico-Pedagogico di Ravanusa, dove ha conseguito il diploma. La scrittura è da sempre la sua più grande passione. L’animale che più lo affascina è il lupo e tutte le leggende che lo riguardano. Uomo o Lupo è il suo primo romanzo, pubblicato mediante Self-publishing. 


— Il mio romanzo si incentra sulla storia di quattro cacciatori di licantropi, che viaggiano per tutta l’Inghilterra con l’obiettivo di uccidere gli uomini lupo e salvare la gente indifesa. La storia è ambientata verso la seconda metà dell’800, ma nel romanzo sono presenti degli sbalzi temporali che ci riportano indietro nel tempo, facendoci conoscere eventi passati, che si ricollegheranno ai protagonisti principali, determinandone le azioni nel bene o nel male. Il tema centrale del romanzo sono però i sentimenti umani contro gli istinti feroci e animaleschi che fanno parte di ognuno di noi. Il sentimento che primeggia è l’amore, che visto sotto i vari punti di vista, disprezzato o acclamato, finisce per influenzare le scelte e le azioni dei personaggi. L’amore resta il sentimento più potente, che determinerà le azioni del protagonista principale, vittima della maledizione degli uomini lupo, aiutandolo nella scelta tra il bene e il male, tra la ragione o l’istinto animale, tra l’essere un uomo o divenire a tutti gli effetti un lupo. 



GENERE: Fantasy

TITOLO: Uomo o Lupo

FORMATO: Cartaceo/Ebook

PREZZO: Cartaceo: 22,00/36,00 Ebook: 5,99

TRAMA: Maledizioni e uomini lupo, streghe e stregoni, magia nera e magia bianca. Amore, amicizia e fratellanza. Odio, rabbia e disprezzo. Persone disposte a uccidere pur di raggiungere i propri scopi e persone pronte a morire pur di proteggere i propri cari. Fratelli che si amano e fratelli che invece si odiano. Amore e dolore. Uomo o Lupo, il bene contro il male, la natura umana contro quella animalesca. Solo una vincerà. Ma quale delle due? Uomo o Lupo?



LINK ACQUISTO: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/fantascienza/241380/uomo-o-lupo/

COME è NATO QUESTO PROGETTO?

Ho sempre desiderato scrivere un romanzo sugli uomini lupo, poiché sono sempre stato attratto dai lupi e dalle leggende che li riguardano. Il mio desiderio era scrivere una storia incentrata sulla maledizione degli uomini lupo e sulla drammaticità di una tale condizione. Molti film, adesso, presentano la licantropia come un dono, piuttosto che come una maledizione. E ciò è abbastanza sciocco, poiché si stravolge la tradizione e si presenta la licantropia, o qualunque altro genere di maledizione, come un dono che ti conferisce potenza e abilità innate, come qualcosa che si possa giungere addirittura a desiderare, quando invece è tutt’altro. Le leggende sui licantropi sono ben diverse. Ci sono fortunatamente altri film o libri che le presentano per ciò che sono: uomini vittima della maledizione, che vivono in costante lotta con le due nature, quella umana e quella animale, e che temono di far del male ai propri cari. Con Uomo o Lupo presento la maledizione dei licantropi per quella che è, attraverso le vicende del protagonista cerco di esprimere la drasticità della cosa, ma anche la speranza che lo porta a non farsi sopraffare dalla rabbia e a non perdere la ragione.

IN QUANTO TEMPO è PASSATO DALLA TUA MENTE AI LETTORI?

Circa due anni. Ho lavorato molto al mio romanzo, impegnandomi con dedizione e passione, fino a giungere alla storia che ho infine pubblicato.

COSA C’è DI TE IN QUELLO CHE SCRIVI?

In quello che scrivo esprimo, anche attraverso alcuni personaggi della storia, il mio pensiero, le mie idee e ciò in cui credo, come, del resto, credo che faccia ogni scrittore a questo mondo.

PARLACI DEL TUO PERCORSO EDITORIALE, COME SEI ARRIVATO ALLA PUBBLICAZIONE?

Ho pubblicato il mio romanzo attraverso ilmiolibro.it, una delle numerose piattaforme di self-publishing presenti in rete. Ho avuto una buonissima esperienza con ilmiolibro.it e penso che in seguito pubblicherò ancora con questo sito, che offre ai propri iscritti l’opportunità di pubblicare il proprio libro in versione cartacea e di creare anche l’ebook, decidendo il prezzo di quest’ultimo. La maggior parte dei servizi che offre il sito sono a pagamento, ma sono indubbiamente ottimi, poiché al proprio libro viene assegnato un codice ISBN e si può scegliere se metterlo in vendita nel sito della feltrinelli e altri store online, oltre che sul sito stesso. Inoltre, ilmiolibro.it permette anche l’interazione con gli altri utenti, potendo valutare, commentare o recensire le opere altrui e ricevere un giudizio sulla propria. Posso dire di essermi trovato bene con il miolibro.it, l’unico difetto è forse il fatto che l’autore debba provvedere personalmente al deposito legale del proprio scritto, ma per il resto la mia esperienza è positiva e il self-publishing rimane una fondamentale risorsa e un’opportunità in più per uno scrittore non ancora affermato e che vuole farsi conoscere attraverso le proprie opere. Non posso che ritenermi più che soddisfatto.


GRAZIE PER AVERCI DONATO UN PEZZETTO DI TE ;-)


Estratto.


– Ascoltami bene, ho promesso che avrei protetto questa gente anche mettendo a repentaglio la mia stessa vita, perciò non ti permetterò di far strage di altri innocenti. Se non io, ti uccideranno i miei compagni. E così metteremo fine alla maledizione. Sono stato abbastanza chiaro?


Miles fissò il lord seriamente. Quest’ultimo digrignò i denti, scoppiando poi a ridere, stranamente divertito.


– Povero illuso. - gli disse - Non sai quanti sciocchi in passato hanno sprecato le loro vite, illudendosi di poter mettere fine alla maledizione degli uomini lupo. Ma non è così semplice, sai? Non ne hai idea.
– Ma che stai dicendo?

- Credi che sia facile sconfiggere una maledizione? Credi che basti uccidere la persona che ne è soggetta per far sì che questa muoia con essa? Può darsi. Ma talvolta questa sopravvive alla persona che la possiede e passa a quell’altra che ha cercato di metterne fine. E così via, venendo a creare un ciclo interminabile di passaggi. Non è facile sconfiggere una maledizione e a furia di combatterla, se non stai attento, prima o poi, ne cadrai vittima tu stesso. Se hai orecchie per intendere, intendi.


LINK:http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/static/resources/minireader/reader.html?bookId=1175886&start=1


https://www.facebook.com/MattiaRubino.Uomo.Lupo/?__mref=message_bubble


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Published on July 07, 2016 04:50

July 3, 2016

audiorecensione. Leggo rosa

Eccomi qui a mostrarvi questa recensione, la prima AUDIO-RECENSIONE che io abbia mai ricevuto. Devo dire che sentir parlare 'a voce' delle proprie 'creature' è davvero emozionante. Rende i protagonisti ancor più reali e vivi. 

Grazie Leggo rosa, mi avete fatto emozionare!!!!!


https://www.youtube.com/watch?v=B-ftKDBPG1M&feature=youtu.be



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Published on July 03, 2016 07:59

June 27, 2016

Recensione 18 giorni





Titolo: 18 giorni

Autore: Sara Fiore
Formato: ebook 
· Lunghezza stampa: 72 pagine
Prezzo: o,99 ebook . 6,24 cartaceo


Sinossi:
Ci sono attimi in cui la vita rallenta. Ore di lunghe attese, piene di paura e speranza. Così sono trascorsi i primi diciotto giorni della vita di mia figlia. La sua vita è iniziata difficilmente, da un ospedale all’altro per poter sopravvivere a un problema congenito. Non è stato facile affrontare quei momenti tra l’emotività e gli imprevisti post parto, quando si tira fuori una forza che non si sa neanche di avere. In queste poche parole voglio raccontarle cosa è successo in quei giorni, felice che lei non ne ricorderà mai nemmeno uno.
RECENSIONE: 
Ho pianto dalla prima all’ultima riga, come solo una mamma può fare.
Un racconto delicato, semplice e forse per questo così toccante.
È la descrizione dei 18 giorni che seguono la nascita, 18 giorni che dovrebbero essere fatti di pacata dolcezza, di coccole e sogni per il futuro, che però per alcune coppie si trasformano in giorni di terrore e sgomento, quando tutte le certezze si sgretolano davanti alla consapevolezza che si concretizza: è capitato a noi, non agli ‘altri’. Questa riflessione porta sempre alla rabbia e alla frustrazione: di chi è la colpa? Cosa ho fatto di sbagliato? Queste le domande che assillano la mente traumatizzata.
Il dialogo in seconda persona con la bambina nata è dolcissimo e rende viva la narrazione.
Ho vissuto attimo per attimo questi 18 giorni, divorando in un’ora le pagine.
Mi ha regalato forti emozioni e l’autrice mi deve un pacchetto di fazzoletti ;-) davvero una bella lettura, emozionante e scorrevole. Bravissima Sara Fiore!


Consigliatissimo.



È un racconto che scatena forti emozioni, soprattutto empatia per questi genitori spiazzati dal dolore e per la bimba così piccola e già così forte, una vera guerriera.
Una lettura che consiglio a tutti, munendosi però di fazzoletti per catturare le lacrime che scorreranno a fiumi! 









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Published on June 27, 2016 06:57

June 23, 2016

Nell'eternità mi lascio abbracciare



Cari amici on line, stasera vi presento un giovane poeta, Francesco Ruggiero ecco a voi la nostra chiacchierata: 


CIAO, SONO LIETA DI CONOSCERTI MEGLIO.

TI PRESENTI COME (AUTORE, BLOGGER, LETTORE…)?

Ciao a tutti, mi chiamo Francesco Ruggiero, ho 31 anni, sono un autore e vengo da Torino.

Con la Kimerik, oltre il mio libro di poesie, ho pubblicato in alcune antologie Kimerik altre poesie, inoltre nel 2014 ho pubblicato in ebook una trilogia fantasy: “La Trilogia della Pergamena di Vanoinen”. Sempre con la Kimerik.

Sono anche primo Shodan in calligrafia Giapponese e Web Engineer.[image error]



QUALE GENERE DI LIBRI AMI LEGGERE?

Amo leggere romanzi fantasy, raccolte di poesie, romanzi storici.



UN LIBRO IN PARTICOLARE CHE AMI?

In sincerità né ho tre che amo molto, La Divina Commedia di Dante Alighieri, il Silmarillion di Tolkien e Miramar di Nagib Mahfuz.

Sono tre libri che rappresentano tre generi che amo molto. Cioè la letteratura di Dante, il fantasy poetico di Tolkien e la poesia pura e il racconto di uno spaccato di altri tempi di Mahfuz.



QUAL è L’ULTIMO LIBRO CHE HAI LETTO?

Il Fabbro di Wootton Major di Tolkien. Una storia di fate, grandi torte e magia.


COSA PREFERISCI EBOOK O CARTACEO?

Il cartaceo rimane il mio preferito, sfogliare un libro, sentire l’odore della carta, un classico intramontabile. Mentre l’ebook ha il suo perché comunque, a livello di costo è più economico, più facile da trasportare essendo un file salvato su tablet, pc portatile, smartphone.


DOVE PREFERISCI LEGGERE?

A casa, in viaggio, ovunque.


QUALCOSA DI Più FRIVOLO E PERSONALE:

Sono una persona riservata, tranquilla, amo viaggiare, praticare sport, tennis soprattutto, seguo molto il calcio, sono tifoso Juventino. Amo collezionare statuine e busti in resina di personaggi fantasy e del cinema, ogni tanto mi faccio prendere un po’ la mano negli acquisti. Devo stare attento ;D



CHE COLORE PREFERISCI?

Il mio colore preferito è il blu perché mi rilassa e mi ricorda il mare che amo.

Come secondo colore preferito però c’è il bianco perla, che riporta al colore della Luna e della purezza.

Luna che è il mio pianeta astrologico, legato al segno del Cancro: il mio segno zodiacale.



HAI UN PERSONAGGIO STORICO O DEL CINEMA O SCRITTORE AL QUALE TI ISPIRI O CUI VORRESTI ASSOMIGLIARE? PERCHé?

Un personaggio che amo del cinema è Boromir del Signore degli Anelli, nel film interpretato da Sean Bean. Adoro questo personaggio perché rispecchia l’Uomo in tutte le sue debolezze e in tutta la sua forza. Può sbagliare, ma poi ritrova la forza e il coraggio di rimediare all’errore e diventare un eroe.

L’eroismo finale di Boromir è leggendario, mi piacerebbe somigliare a lui in questo. A livello di scrittori, c’è ne sono tanti, da Dante a Tolkien, da Lewis delle Cronache di Narnia a Mahfuz. Prendo spunto da tutti loro. L’ultima poesia del mio libro, “Alessandria d’Egitto” l’ho scritta prendendo spunto dalle parole dello scrittore egiziano Mahfuz nel suo libro “Miramar”, è una dedica alla sua opera e alla città di Alessandria in Egitto.



COSA FAI NELLA VITA?

Lavoro come impiegato, in un ingrosso di vernici da quasi quindici anni.


DA COSA NASCE QUESTA TUA PASSIONE?

Dalla passione per la letteratura. Ho sempre amato leggere e devo dire che ho parecchia fantasia. Leggendo tanti libri di poesie e fantasy ho dato vita alla mia opera.


QUALI I TUOI SOGNI PER IL FUTURO?

Continuare a scrivere. Coltivare sempre questa passione e vedere dove mi porterà. L’importante è scrivere tutto quello che uno ha da dire, poi piacere al pubblico, alla gente, questo è nuovamente importante





PARLACI DEL TUO LAVORO/I :

GENERE: Poesie

TITOLO: Nell’Eternità mi lascio abbracciare

FORMATO: Cartaceo/Ebook

PREZZO: Cartaceo 12,00€/Ebook 1,99€

TRAMA: Raccolta di Poesie, pensieri profondi










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LINK ACQUISTO :

https://www.amazon.it/Nelleternità-lascio-abbracciare-Ruggiero-Francesco-ebook/dp/B01BHFVQXG/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1466672619&sr=1-1&keywords=nell%27eternità+mi+lascio+abbracciare



COME è NATA QUESTO PROGETTO?

Questo progetto è nato intorno al 2005, iniziando a scrivere le prime poesie, poi man mano negli anni scrivevo e aggiungevo altre poesie, fino al 2010, l’anno della pubblicazione cartacea.





IN QUANTO TEMPO è PASSATO DALLA TUA MENTE AI LETTORI?

Tempo materiale, nel giro di 5 anni.





COSA C’è DI TE IN QUELLO CHE SCRIVI?

Praticamente tutto, tutto quello che sono, o quasi, lo trovate in quello che scrivo.

Sono poesia e fantasia ;D

Nel mio piccolo, ovviamente.



PARLACI DEL TUO PERCORSO EDITORIALE, COME SEI ARRIVATO ALLA PUBBLICAZIONE?

Ho pensato che far conoscere il mio libro, le mie poesie, i miei pensieri fosse importante per me, quindi su internet ho scoperto la casa editrice Kimerik e mi sono buttato nella pubblicazione cartacea nel 2010. Mentre ho pubblicato il libro in ebook nei primi mesi del 2016.

Sono molto contento di questo.

Ringrazio la casa editrice Kimerik per avermi aiutato a realizzare il mio sogno.



COME PUBBLICIZZI IL TUO LAVORO?



Mia sorella Valentina nella sua pagina Twitter, gestisce la pubblicità del mio libro di poesie.



GRAZIE PER AVERCI DONATO UN PEZZETTO DI TE ;-)



Grazie a te Francesca! ;D


Vi allego due bellissime poesie dal libro...








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Published on June 23, 2016 13:10