Francesca Rossini's Blog, page 27

March 12, 2015

Non pensavo che la promozione fosse così faticosa.... sin...

Non pensavo che la promozione fosse così faticosa.... sinceramente sono un po' stanca di correr dietro a classifiche, gruppi facebook pubblicitari e robe simili. UN attimo di scoraggiamento, di solito sono molto positiva, ma... beh, capita no?
Uno pensa che pubblicando il più sia fatto, lo scopo raggiunto, invece no, la salita è appena iniziata: una guerra a suon di spam, di lambiccamenti del cervello per escogitare un modo carino e non invasivo per farsi conoscere.
E poi arriva la sequela d'imbroglioni, che ti propone di tutto, a pagamento, giocando sull'ingenuità dell'autore in erba. Ormai ho il disgusto per tutto e tutti e per la prima volta in vita mia sono diventata diffidente. é davvero un mondo ostico quello editoriale ed io credo di aver bisogno di una pausa. Il mio desiderio principale, la mia gioia, è scrivere e penso che mi dedicherò principalmente a questo in questi giorni. Ho voglia di staccare la spina, via dalla classifica amazon-kobo, dalle recensioni che magicamente spariscono senza alcun motivo, via da chi rompe in ogni modo che la fantasia possa suggerire... tutti pretendono, pretendono e nessuno si ferma ad ascoltarti veramente.
VOGLIO SCRIVEREEEEE!!!
Scusate lo sfogo, oggi è una giornata no, e almeno sul mio blog posso gridarlo ai quattro venti , senza che qualcuno giudichi o critichi, scrivendo cattiverie solo per il gusto di 'metter becco' 
buon pomeriggio gente, vado a scrivere un po' del seguito di Phoenix.
:-)

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Published on March 12, 2015 08:33

March 11, 2015

Book chef

http://ilmomentodiscrivere.org/2015/02/02/pubblica-il-tuo-racconto-con-bookchef-il-web-talent-di-scrittura-creativa-de-il-momento-di-scrivere/


Partecipa a BookChef e diventa uno scrittore!

Sei ancora in tempo a partecipare, aspettiamo il tuo racconto !!!!!!




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inShare0Il momento di scrivere è orgoglioso di presentare la prima edizione del web talent di scrittura creativa BookChef. In palio per i partecipanti lapubblicazione delle proprie opere con importanti editori e una scheda di valutazione per una propria opera completa.
Ci piace definire BookChef un web talent di scrittura creativa. Se invece volete una spiegazione classica, è un concorso letterario online.Cos’è BookChef?BookChef nasce dalle menti di Giuseppe Monea e Francesca Rossini (li conoscete, vero?). I due autori del blog hanno deciso di organizzare una gara tra aspiranti scrittori e mettere in palio la pubblicazione delle loro storie grazie a due importanti editori:  Infinito Edizioni  e  Genesis Publishing . Inoltre, gli amici di Nativi Digitali Edizioni offriranno una scheda di valutazione per un’opera completa.
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Published on March 11, 2015 08:22

March 9, 2015

appena preso! chi lo ha letto?



appena preso! chi lo ha letto?
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Published on March 09, 2015 09:36

March 5, 2015

le mie letture 2

Ecco la seconda parte. Ora non mi resta che leggere quelli che mi mancano....
ecco i link:

l'attimo eterno


dodici posti dove non volevo andare


a un passo dalla vita


VI SEGNALO ANCHE QUESTI, NELLE MIE PROSSIME LETTURE:


carne umana


la piscina delle mamme



Solo un Attimo

solo un attimo
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Published on March 05, 2015 13:01

FINALE JONAS




Qualcosa lo fece svegliare, la riconobbe ancor prima di aprire gli occhi: era la sua mano poggiata sulla guancia. Non seppe reprimere un sorriso. Lo fissava seria, Jonas temette una sfuriata. Ritrasse la mano, ma lentamente, fissandolo.“Mi dispiace” disse semplicemente. “Non sono sempre stato così stronzo vero?”Finalmente lei sorrise, scosse la testa e Jonas notò che piangeva. Gli si buttò al petto e prima che potesse formulare un qualsiasi pensiero coerente lo baciò. In un attimo milioni di momenti come quello, eppure diversi, affollarono la sua mente. Baci della donna che aveva amato e perduto, sensazioni che aveva creduto perse e che ora vorticavano nel suo animo spezzettato.L’amò con tutta la passione di una prima volta, ma con la consapevolezza e la disperazione di un’ultima.“Non ricordo ancora tutto, ma so che ti amavo, e che provo ancora qualcosa di indelebile per te Emma” le disse più tardi, i loro corpi abbracciati in quello sgabuzzino, come clandestini.“Lo so” commentò lei sfiorandolo di piccoli baci sul petto.“Devo andare alla Braintec, lì ci sono le risposte” disse poi riscuotendosi e alzandosi di scatto.“Ho qualcosa per te, qualcosa che volevo darti quando fossi tornato in te stesso”“Non sono ancora me stesso, non del tutto”“Lo sei molto più che negli ultimi mesi prima dell’incidente” sorrise lei alzandosi a sua volta.Posò ancora lo sguardo avido sul suo corpo perfetto, ricordandosi solo allora delle sue gambe sintetiche. Si sbrigò a coprirsi, ma lei lo fermò.“Nathan?”Lui la guardò imbronciato.“È stato bello” disse arrossendo lievemente.Il suo sorriso rischiarò il suo umore.“Ecco” gli porse una valigetta. Lui l’aprì evi trovò un dispositivo di memoria esterna.“È tuo, te lo avrei dato, ma non eri pronto”Posizionò i sensori alle tempie e si preparò a cercare qualcosa d’interessante tra i dati. Aprì la mail che aveva dimenticato di avere. Ce ne era una che attirò lo sguardo: era datata 1/9/2090 Alla stessa ora dell’incidente. Era della dottoressa Hors. Una cartina. La braintec aveva tre laboratori clandestini, poi c’erano le abitazioni del proprietario. Cinque: tre in città, una a Newmiami e l’ultima a Coldlake. Nessun testo.Attivò istantaneamente la chiamata: “Hors ti passo a prendere tra due minuti, se c’è ancora speranza che sia viva so dove trovarla”.Non aveva altre possibilità, se avesse fallito avrebbero diramato l’allarme e fatto sparire la Hors, sempre che fosse ancora viva …… coldlake era silenzioso e isolato, i tre avanzavano, pistola alla mano tra fitte canne. Gli occhiali termici rivelarono la presenza di un unico uomo. Dopo tutto quel tempo i controlli erano scemati, cercò di convincersi Jonas. Sperò con tutto se stesso che il motivo non fosse il più ovvio: non c’era più nulla da controllare.“Andiamo!”Fecero irruzione: un ubriacone, una dottoressa e un invalido. L’uomo fu atterrato immediatamente dal colpo preciso dell’agente anziano, che sembrava ringiovanito.Perquisirono la casupola, nulla, Jonas stava per dichiararsi sconfitto quando udì leggeri colpi sotto di lui. Percorse avanti e indietro il pavimento di legno, poi iniziò a dare colpi con il piede: “qui!” si accucciò e tirò fuori una lama laser, di quelle per il campeggio. Un attimo dopo la vecchia botola scattò e una luce artificiale illuminò il suo volto. Scesero e si trovarono in un laboratorio lindo, moderno e quasi accogliente. Hors crollò in ginocchio piangendo di gioia, mente la figlia lo abbracciava tra i singhiozzi. Jonas sentì il sangue colare dalle narici. Si sedette su un divanetto e aspettò che i giramenti di testa passassero.La ragazza lo guardò riprendendosi subito:“Non pensavo fossi ancora vivo, hai il chip?”“No, me lo hanno tolto, ma non ricordo nulla e non mi sento molto in forma a dire il vero” come in risposta alle sue stesse parole vomitò.“È colpa mia, gli ho inserito i mei ricordi per smuovere la memoria ed arrivare a te” piangeva ancora, come un bambino.“Il chip corrode lentamente l’amigdala e parti delle aree associative del lobo temporale, l’idea era che si sostituisse ad esse per incrementare la capienza dei ricordi. Ma pare che il cervello si difenda rigettandoli”“Ma io non ho più il chip”Emma gli tamponava il naso, preoccupata.“Andiamocene, prima che scatti qualche sistema di allarme, riuscì a dire Jonas, si alzò barcollando e seguì gli altri.…..Aprì gli occhi, ancora l’ospedale, ma sorrise vedendo lei al suo fianco. “Sembra che il chip abbia corroso anche l’ippocampo e che il processo innescato sia irreversibile: il tuo cervello sta attaccando se stesso” disse.E Jonas si domandò cosa diavolo ci fosse da sorridere.“Abbiamo una soluzione” disse finalmente, accarezzandogli la fronte. Lui alzò un sopracciglio in segno di domanda.“Nostro figlio” disse in un soffio.Jonas si alzò di scatto:“Io, io mi dispiace”“Lo so, l’ho perso dopo il tuo incidente: troppa paura di perderti” “Non ti ho chiesto io di abortire?” sembrava liberato di un peso enorme.Lei scosse il capo, gli occhi lucidi. Non avrei potuto, eri cambiato e mi hai detto che saresti uscito dalla mia vita e dalla sua, per proteggerci. Non sapevi cosa ti sarebbe successo.La Hors intervenne bruscamente: “Non è un’operazione semplice e dobbiamo tentare prima che la situazione peggiori”Jonas guardò senza capire.“L’embrione è conservato, come da procedura standard e ha il 50% del tuo DNA, ed un cervello in forma primitiva, pronto ad adattarsi e crescere legando con il tuo. Avrai ancora infiltrazioni della vita di mio padre e buchi di memoria, ma potrebbe funzionare. Potrai forse riavere i tuoi ricordi, ma soprattutto non rischierai di divenire un vegetale.Jonas sentì stringere forte la mano e per la prima volta, da quando si era svegliato in quello stesso letto sapeva chi era e cosa voleva, era felice:
“Facciamolo”
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Published on March 05, 2015 07:10

February 28, 2015

bella iniziativa del blog di Tiziana Cazziero: votate la ...


bella iniziativa del blog di Tiziana Cazziero: votate la copertina che più vi piace ,potrete vincere due ebook. Anche la copertina di Phoenix è tra quelle in lista ;-)


https://www.facebook.com/events/334675986743283
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Published on February 28, 2015 06:13

February 27, 2015

articolo sul momento di scrivere: scrittori e social....


libri in reteScrittori in retePOSTED BY FRANCESCA ROSSINI ON 27/02/2015 IN GUIDENEWS | 8 VIEWS | LEAVE A RESPONSE
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scrittore internet Eccoci qua, noi neo scrittori, gettati, invischiati, catapultati più o meno attivamente nella rete. Come utilizziamo questo strumento? Quanto è utile e quanto invece dannoso?
Eh sì, oggi mi gira di scrivere un articolo un po’ particolare, nato da mie riflessioni su tutto ciò che circonda il mondo di un aspirante, neo o navigato scrittore.
Partiamo dall’inizio: voglio scrivere un romanzo. Tempo addietro dopo l’idea iniziale (be’, quella ci vuole sempre) me ne andavo in biblioteca, o a fare interviste alla gente o divoravo ogni libro o giornale che trattasse l’argomento. Non troppo diverso da quello che faccio oggi, l’unica differenza è che oggi posso farlo comodamente seduto sul mio divano. E non sto parlando di tempi da dinosauro (non sono così vecchia), di prima che esistesse internet, parlo di pochi anni fa, quando le informazioni in rete erano molto inferiori e le connessioni più lente ( e le tariffe meno vantaggiose!). La quantità d’informazioni in rete oggi è pazzesca, io per il mio Phoenix ho scovato di tutto in rete, comprese le immagini video della prigione della STASI e le riprese in diretta dei monti Appalachi.
Ora, una volta raccolte abbastanza notizie posso iniziare a scrivere, ho la possibilità di consultare innumerevoli guide, per ogni gusto e stile, basta sceglierne una o fare un mix tra quelle che mi sembrano più consone al mio modo di scrivere.
Ma la vera opportunità, a mio avviso, viene dai social.
social Voglio esercitarmi? Ricevere giudizi? Ci sono piattaforme di scrittura con contatto e commento del ‘pubblico’, gruppi in cui partecipare ad esercizi collettivi. Ce ne sono di tutti i generi e per tutti i gusti. Si cresce incredibilmente grazie al confronto con gli altri. Ricevere critiche immediate al proprio lavoro innesca un meccanismo di messa in discussione, di ricerca personale e di voglia di migliorare, che fa fare passi da giganti.
Sotto questo aspetto i social sono un arricchimento, una miniera d’oro da sfruttare. Già la possibilità di conoscere gente con le tue stesse passioni e interessi. Parliamoci chiaro, chi di voi è tanto fortunato da poter parlare col suo amico che è venuto a prendere un caffè del problema del POV o dell’INFODUMP? O del dilemma tra self e case editrici a pagamento? Pochi, eh? Invece quanti di voi possono farlo in rete? Quante persone avete potuto conoscere, anche solo virtualmente, che considerate addirittura amici? Io parecchie, e ne sono felicissima.
Parliamo dei gruppi a tema, parlo di gruppi appositi, non solamente amici virtuali con cui scambiare battute o vignette, parlo di luoghi e persone con cui condividere la nostra passione.
Personalmente ho due distinte opinioni riguardo questi gruppi e molto dipende da come sono gestiti: Quelli che trovo aridi, che non mi fanno crescere come persona e come ‘scrittrice’ sono i gruppi di ‘spam’ quelli in cui ognuno arriva, scarica il link e sparisce veloce come un razzo, senza soffermarsi a leggere gli altri, senza presentarsi e interagire. Non so nemmeno quanto funzionino a livello di pubblicità, perché se tutti postano senza leggere, chi è che noterà il nostro link?
Frequento molto poco questi gruppi e quando lo faccio cerco di leggere prima i post degli altri, di commentare, di cercare un contatto con qualcuno, ma devo ammettere che spesso si trovano sempre gli stessi link, sempre delle stesse presone, sempre identici e passa ogni voglia.
Molto spesso questo non è colpa nemmeno degli amministratori dei gruppi, ormai arresi allo spam selvaggio. Anch’io gestisco delle pagine facebook e devo ammettere con amarezza di aver dovuto fare la ‘maestrina’ bacchettona e rimproverare o cancellare post di persone che venivano a scaricare link senza interagire. (per non parlare di materiale non attinente o pornografico)
Il secondo tipo di gruppi on line sono quelli in cui c’è effettivamente uno scambio, parlo dei più seri e ‘professionali’ gruppi di linkedin, in cui ognuno posta una domanda, uno spunto, e ci si confronta ( più o meno civilmente) o i gruppi più alla buona su facebook o google +, in cui si parla un po’ di tutto, ma con prevalenza di tematiche sulla scrittura, in cui ci si confronta e ci si dà consigli di ogni tipo. In questo tipo di gruppo ho trovato molte amicizie, oltre che ottimi consigli e dritte sul mondo dell’editoria e della scrittura. Nel mio preferito per esempio, si spazia dai consigli sull’editing o sulla promozione, ai commenti sulle letture dei libri degli autori del gruppo stesso, con consigli, lodi e anche critiche. Si cerca di aiutarci a vicenda nella giungla in cui ci si è tuffati pubblicando un libro.
Vorrei consigliare ad ogni aspirante scrittore di scegliere e frequentare un gruppo del genere, perché si possono imparare molte più cose in questi luoghi virtuali, che in letture su letture di materiale specifico, che spesso nemmeno si trova per alcune tematiche troppo specifiche o troppo nuove.
Oltre a questo l’intrecciare amicizie, il leggersi a vicenda e commentare, ed anche criticare i propri lavori è qualcosa che non ha prezzo in termini di miglioramento e voglia di mettersi alla prova.
Tirando le somme, credo di poter affermare tranquillamente che la tecnologia, anche nel campo della scrittura abbia permesso a molti una possibilità, che forse non avrebbero avuto. Unico problema derivante è che, come in tutte le cose, c’è chi sfrutta bene le possibilità e chi no, chi si mette in gioco e cerca di prendere il meglio dall’esperienza, chi invece resta fermo nelle proprie convinzioni. Chi fa scambio e si arricchisce, chi si sente già arrivato e pretende di non essere criticato, di essere ‘acquistato’ senza mai nemmeno leggere. Mi è capitato di inorridire più volte sentendo gente che si definisce scrittore, dicendo però che non legge…. Ma questa è un’altra storia.
E voi che approccio avete con i social?http://ilmomentodiscrivere.org/2015/02/27/scrittori-rete/
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Published on February 27, 2015 06:20

February 25, 2015

February 24, 2015

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Leila e Clay ringraziano :-) 
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Published on February 24, 2015 12:37