Francesca Rossini's Blog, page 25
April 14, 2015
segnalazione
Stasera vi segnalo un'altra autrice della 'scuderia' Lettere Animate, vi presento l'elefante è già in valigia di Paola Casadei, fatemi sapere le vostre opinioni a riguardo ;-)
SINOSSI (breve)
Carlotta è una ragazza molto sensibile, ha sedici anni e dopo una vita trascorsa in Africa si trasferisce in Italia, in una città piuttosto chiusa e borghese del centro nord. Nella sua scuola precedente erano rappresentate almeno trenta nazionalità diverse. Le sue amiche sono meticce, russe, francesi, e vivono come lei le difficoltà di trasferimenti a volte improvvisi. Passione per le foto, grande affetto per il fratellino adottato, Carlotta all’inizio si sente pesante, con un carico di paure e angosce che tiene nascoste nel cassetto della sua scrivania e che un giorno riesce a rileggere per elaborarle a distanza di anni. Nell’arco di un anno cerca di costruirsi una nuova vita: riuscirà a sentirsi più leggera, a trovare un nuovo equilibrio? E chi è Filippo? Sua madre, Giulia, per compiere il percorso di distacco da tutto quello che l’Africa ha significato per lei utilizza la sua cucina e propone regolarmente ricette africane, bobotie, thieboudienne, caril de camarão. Viaggi, ricordi, amicizie nuove o ritrovate, drammi e speranze completano il quadro del romanzo. Cosa sarà poi L'origine dell'uomo e della donna secondo la teoria della deriva dei continenti"?
DESCRIZIONEUno vero e proprio Zibaldone legato a sedici anni vissuti in Africa, tra ricordi di viaggi e riflessioni di un’adolescente profonda e sensibile che ora, con l’ennesimo trasloco che la porta a vivere in Italia, vede stravolto il suo mondo e deve trovare il suo posto nella nuova società; conversazioni Skype con le amiche lasciate sul percorso e sparse per il mondo, fotografie della propria vita in espatrio che un bambino africano utilizza per le sue ricerche per la maestra. L’Africa non è una sola, Kapuscinski dice che “…è un vero e proprio oceano, un pianeta a parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. È solo per semplificare che lo chiamiamo Africa. In realtà, a parte la sua denominazione geografica, l’Africa non esiste.” Non lascia indifferente nessuno, ti marca a vita. Come sarà ora vivere in Italia?
BREVE PASSAGGIO, INCIPITMi chiamo Carlotta e vivo con un nodo in gola. Ho sedici anni, mi sento sola perché sono diversa da tutte le persone che mi circondano, e questo non mi piace. Non appartengo a nessun luogo. Ho abitato in Africa per cinquemilasettecentosessantaquattro giorni (5764!), per me l’Italia significava solo che la scuola era finita e nonni e cugini mi aspettavano per le vacanze. Ho trascorso un’infanzia felice, ricordo viaggi bellissimi, gran parte dei quali legati al mare: squali, balene e pesci colorati. I miei genitori ridevano spesso, e spesso facevamo safari alla ricerca dei big five nei parchi naturali del Sudafrica e dei Paesi limitrofi, Namibia e Botswana. La prima volta che ho visto la neve - ero in Kenia - avevo nove anni: era bianca come le nuvole. Ed ora mi ritrovo qui in Italia.
BIOGRAFIA
![]()
Nata a Forlì in una bella giornata di giugno, dopo il Liceo Classico a Forlì si laurea con 110 e lode (per errore) in Farmacia. Per alcuni anni lavora in farmacia, poi è Direttore Tecnico di un laboratorio omeopatico. Dal ’95 per amore lascia la sua città e vive a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto anni in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove è prof di musica e insegna pianoforte e italiano. Sposata, madre di due adolescenti che parlano quattro lingue, dall’Africa si è portata alcuni souvenir viventi: due gatti sudafricani, Mango e Kruger e un cane mozambicano, Luna.Da quasi due anni risiede con tutta la sua famiglia a Montpellier. Adora viaggiare, leggere, suonare il piano e cucinare i piatti dei paesi in cui ha vissuto.
Link acquisto: http://www.amazon.it/Lelefante-gi%C3%A0-valigia-Paola-Casadei-ebook/dp/B00V3R9GLS/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1427181984&sr=1-1&keywords=lettere+animate+editore
Pag. autore FB: https://www.facebook.com/pages/Paola-Casadei/902981043085411?ref=hl
Nome Twitter: Paola Casadei @FarolfiPaola
Linkedin: Paola Farolfi
Published on April 14, 2015 11:48
April 13, 2015
Italians do it Better - Books Edition: Recensione: PHOENIX. OPERAZIONE PARROT di Francesc...
Italians do it Better - Books Edition: Recensione: PHOENIX. OPERAZIONE PARROT di Francesc...: Buongiorno amici lettori! Eccomi qui di nuovo con voi a parlare di letture assolutamente made in Italy. Il romanzo di cui vi parlerò oggi...
Recensione: PHOENIX. OPERAZIONE PARROT di Francesca RossiniBuongiorno amici lettori!Eccomi qui di nuovo con voi a parlare di letture assolutamente made in Italy. Il romanzo di cui vi parlerò oggi è un intreccio tra una spy story e un romance. Si tratta di Phoenix. Operazione Parrot di Francesca Rossini.
Titolo: Phoenix. Operazione ParrotAutore: Francesca RossiniEditore: Lettere Animate EditorePagine: 219Prezzo: € 1,99 (ebook)
TRAMA1983. Un affascinante ed enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena di una terza donna, l’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti. Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico.
LA MIA RECENSIONENon è tra i miei generi preferiti, né per i libri né per i film, ma ogni tanto una bella spy story non mi dispiace. Phoenix è un bel romanzo, molto "di intrattenimento", che ha saputo incuriosirmi con la sua storia. Facciamo un salto indietro nel tempo. E' il 1983, il Muro di Berlino è ancora su, la Germania è ancora divisa tra est e ovest e la Guerra Fredda tra gli Stati Uniti d'America e la Russia è ancora pericolosamente attiva. Lo spionaggio è in uno dei suoi momenti di maggior lavoro. Clay Hobbs è una spia americana che col nome in codice di Blue Shadow ha saputo creare non pochi problemi ai sovietici. Il suo nuovo incarico è quello di prelevare da un ospedale di Washington l'agente del KGB Egor Vinogradov, sua vecchia conoscenza. Un giochetto da ragazzi per il leggendario Blue Shadow che, aiutato dall'infermiera e informatrice Leila Lane, si mette subito in azione. Tuttavia un incarico da poco si trasforma presto in un pericolosa avventura per Clay e Leila, portandoli a viaggiare per mezza Europa fin oltre la cortina di ferro per cercare di smascherare un complotto pericoloso per le alleanze americane nel vecchio continente.La storia ha tutto il fascino di un romanzo vecchio stampo, con gli intrighi politici, le spie che sotto lo smoking d'ordinanza nascondono qualsiasi congegno per intercettare e ascoltare, le fughe rocambolesche. Il tutto è poi condito da molti dettagli che mi hanno fatto pensare ad una approfondita ricerca sugli eventi di quegli anni; dettagli che però non rendono la storia scontata ne tantomeno noiosa. All'inizio temevo un po' l'effetto James Bond, ma alla fine non l'ho percepito. 007 e Clay potranno pur essere simili nella loro spavalderia da uomini tutti d'un pezzo, ma non lo sono come personaggio. Clay è infatti un protagonista in realtà dalle mille sfaccettature: è un agente arrogante, un playboy incallito, un assassino spietato, un ragazzo traumatizzato dalla guerra in Vietnam e, perché no, un uomo spiazzato dai propri sentimenti. All'inizio mi sembrava il classico "troppo bello per essere vero", bellissimo, sempre elegante, con l'occhio giusto, il capello giusto, la macchina giusta. Poi però, piano piano, quasi casualmente iniziamo a scoprire piccoli dettagli del suo passato che ce lo fanno riscoprire come personaggio e capire molto meglio. Vediamo un po' oltre quella barriera glamour che inizialmente sembra caratterizzarlo. Leila è il pesciolino fuor d'acqua nel mondo di Clay, è una mamma, un'infermiera, ha una sorella problematica, una vita sentimentale disastrosa. Chiusa in questa vita comune, nella sua routine, Leila diventa informatrice per il governo americano e aspira a diventare una vera e propria spia. Nel romanzo viene mostrato più volte il suo lato forte, la sua intelligenza e anche la sua testardaggine. Mi ha convinto meno come personaggio perché nei momenti in cui guarda Clay mi cade nel cliché del quanto è bello quanto è bello, ma è sinceramente l'unico appunto che mi sento di fare.Per il resto devo dire che la storia è scritta veramente bene, con qualche refuso qua e là. Scorrevole, avvincente, si legge tutto di un fiato. Spero in un secondo libro con Clay e Leila come protagonisti, per vedere come prosegue la loro storia ma anche per immergermi ancora in una bella storia di spie e complotti!
Voto
Recensione: PHOENIX. OPERAZIONE PARROT di Francesca RossiniBuongiorno amici lettori!Eccomi qui di nuovo con voi a parlare di letture assolutamente made in Italy. Il romanzo di cui vi parlerò oggi è un intreccio tra una spy story e un romance. Si tratta di Phoenix. Operazione Parrot di Francesca Rossini.
Titolo: Phoenix. Operazione ParrotAutore: Francesca RossiniEditore: Lettere Animate EditorePagine: 219Prezzo: € 1,99 (ebook)
TRAMA1983. Un affascinante ed enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena di una terza donna, l’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti. Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico.
LA MIA RECENSIONENon è tra i miei generi preferiti, né per i libri né per i film, ma ogni tanto una bella spy story non mi dispiace. Phoenix è un bel romanzo, molto "di intrattenimento", che ha saputo incuriosirmi con la sua storia. Facciamo un salto indietro nel tempo. E' il 1983, il Muro di Berlino è ancora su, la Germania è ancora divisa tra est e ovest e la Guerra Fredda tra gli Stati Uniti d'America e la Russia è ancora pericolosamente attiva. Lo spionaggio è in uno dei suoi momenti di maggior lavoro. Clay Hobbs è una spia americana che col nome in codice di Blue Shadow ha saputo creare non pochi problemi ai sovietici. Il suo nuovo incarico è quello di prelevare da un ospedale di Washington l'agente del KGB Egor Vinogradov, sua vecchia conoscenza. Un giochetto da ragazzi per il leggendario Blue Shadow che, aiutato dall'infermiera e informatrice Leila Lane, si mette subito in azione. Tuttavia un incarico da poco si trasforma presto in un pericolosa avventura per Clay e Leila, portandoli a viaggiare per mezza Europa fin oltre la cortina di ferro per cercare di smascherare un complotto pericoloso per le alleanze americane nel vecchio continente.La storia ha tutto il fascino di un romanzo vecchio stampo, con gli intrighi politici, le spie che sotto lo smoking d'ordinanza nascondono qualsiasi congegno per intercettare e ascoltare, le fughe rocambolesche. Il tutto è poi condito da molti dettagli che mi hanno fatto pensare ad una approfondita ricerca sugli eventi di quegli anni; dettagli che però non rendono la storia scontata ne tantomeno noiosa. All'inizio temevo un po' l'effetto James Bond, ma alla fine non l'ho percepito. 007 e Clay potranno pur essere simili nella loro spavalderia da uomini tutti d'un pezzo, ma non lo sono come personaggio. Clay è infatti un protagonista in realtà dalle mille sfaccettature: è un agente arrogante, un playboy incallito, un assassino spietato, un ragazzo traumatizzato dalla guerra in Vietnam e, perché no, un uomo spiazzato dai propri sentimenti. All'inizio mi sembrava il classico "troppo bello per essere vero", bellissimo, sempre elegante, con l'occhio giusto, il capello giusto, la macchina giusta. Poi però, piano piano, quasi casualmente iniziamo a scoprire piccoli dettagli del suo passato che ce lo fanno riscoprire come personaggio e capire molto meglio. Vediamo un po' oltre quella barriera glamour che inizialmente sembra caratterizzarlo. Leila è il pesciolino fuor d'acqua nel mondo di Clay, è una mamma, un'infermiera, ha una sorella problematica, una vita sentimentale disastrosa. Chiusa in questa vita comune, nella sua routine, Leila diventa informatrice per il governo americano e aspira a diventare una vera e propria spia. Nel romanzo viene mostrato più volte il suo lato forte, la sua intelligenza e anche la sua testardaggine. Mi ha convinto meno come personaggio perché nei momenti in cui guarda Clay mi cade nel cliché del quanto è bello quanto è bello, ma è sinceramente l'unico appunto che mi sento di fare.Per il resto devo dire che la storia è scritta veramente bene, con qualche refuso qua e là. Scorrevole, avvincente, si legge tutto di un fiato. Spero in un secondo libro con Clay e Leila come protagonisti, per vedere come prosegue la loro storia ma anche per immergermi ancora in una bella storia di spie e complotti!
Voto
Published on April 13, 2015 13:34
April 11, 2015
ancora consigli librosi
Ecco i lavori di una carissima collega, fatemi sapere se vi piacciono, io stessa ho in programma la loro lettura, penso inizierò con 'IL PASSO DEL RAGNO'
buona lettura a tutti!
LA MORTE È UN’OPZIONE ACCETTABILE
genere: romanzo thrillertotale pagine: 154Disponibile sul sito della CE in cartaceo: http://www.casadeisognatori.com/la-morte-e-unopzione-accettabile-gabriella-griecoprezzo 9.90Disponibile su tutti gli store online in e-book: http://www.amazon.it/morte-%C3%A8-unopzione-accettabile-ebook/dp/B00TMRA1A6/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1428306831&sr=1-2&keywords=il+passo+del+ragnoprezzo 5.99
DESCRIZIONEuna donna entra in una stazione di polizia italiana e sequestra tre persone. È sola contro centinaia di agenti, ma nessuno può intervenire. La ragione? Semplice: la donna stringe in mano un detonatore; il detonatore è collegato a dell’esplosivo; l’esplosivo è assicurato a una cintura; la cintura gira attorno al torace dei sequestrati. Il pulsante del detonatore è già stato schiacciato: nel momento in cui il pollice dovesse allentare la presa, i sequestrati salterebbero per aria. Alla donna non accadrebbe nulla, qualora l’esplosione avvenisse lontano da lei. E se dovesse avvenire nelle sue vicinanze… non avrebbe importanza, poiché per la sequestratrice la morte è un’opzione accettabile. Pagina dopo pagina, il romanzo spiegherà chi è la donna e per quale motivo agisce con tanta rabbia e tanta determinazione.CONSIGLIATO Achi ama il thriller e l’azione, i lavori di Connolly, la solida narrativa di genere, le trame ben congegnate. Sconsigliato a quelli che non mollano un libro mentre cucinano: rischiate di mangiare pasta scotta.
Audiolettura di un brano: https://www.youtube.com/watch?v=hmkaT_Go9zcVideorecensione: https://www.youtube.com/watch?v=50WXJ_ldNik
IL PASSO DEL RAGNO
genere: romanzo thrillerpag. 145Disponibile su Amazon in ebook : http://www.amazon.it/passo-del-ragno-Gabriella-Grieco-ebook/dp/B00OPJQCK4/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1428312674&sr=1-1&keywords=il+passo+del+ragnoprezzo 1,99A breve disponibile anche in cartaceo.
Trama: Marila e Francesco si incontrano, si piacciono, si sposano. Una vita semplice e tranquilla. In apparenza. Un passato poco chiaro influisce sul presente e sugli altri personaggi: il Ragno, l’ombra e la mosca. Sola una cosa è chiara: il Ragno è un assassino, la mosca è la sua vittima. E l’ombra? L’ombra è fumo... Il lettore viene trasportato nell’inferno in cui lentamente si trasforma la vita dei due protagonisti, ma fino all’ultimo, fin quando il Ragno non si svelerà in tutta la sua rabbiosa violenza, ne ignorerà il perché.Audiolettura di un brano: https://www.youtube.com/watch?v=F_yjz-j9Jj8
MinibioPagina Facebook: https://www.facebook.com/gabriella.grieco60?fref=ts Che dire di me? A parte le notizie biografiche, ritengo che la cosa principale sia questa: chi non mi conosce sostiene che io sia poco socievole. Non è vero. Io sono molto socievole, ma solo con chi mi piace davvero.Chi mi piace? Chi non si prende troppo sul serio e sa ridere di se stesso, chi ama come me la compagnia degli animali e le passeggiate in montagna, chi non si sente sempre in competizione con tutto il mondo.Non mi piace chi parla tanto per parlare, chi mi tiene per ore al telefono, chi si sente superiore agli altri.Per il resto… Sono nata a Salerno, felicemente sposata, ho due figli ormai adulti, un cane di media taglia e incerta ascendenza e un dolcissimo gatto persiano.Mi rilassa lavorare in giardino e ascoltare musica, mi piace ricomporre i puzzle sotto il criptico sguardo del mio gatto, apprezzo i videogiochi (ebbene sì, sono da sempre un’appassionata videogiocatrice!) e, ma forse questo è inutile dirlo, amo leggere e scrivere. Non amo la brutta tv né la confusione; preferisco il silenzio allo spreco di parole, una passeggiata col mio cane a una serata al pub. Mi piacciono sia mare che montagna, ma di più fuori stagione.
Ho pubblicato anche tre racconti in tre diverse antologie. Per la Casa Editrice I Sognatori, nell’antologia “Il Cerchio Capovolto 4” è uscito il mio racconto “Il condannato” http://www.casadeisognatori.com/il-cerchio-capovolto-vol-4-aa-vvdi cui si trova l’audio lettura qui: https://www.youtube.com/watch?v=QvobNzX2TO0
In “Garfagnana in giallo – Antologia Criminale 2014” ho pubblicato il racconto “Camera Oscura” http://www.amazon.it/Garfagnana-giallo-2014-Antologia-criminale/dp/8897973221/ref=sr_1_cc_2?s=aps&ie=UTF8&qid=1428313529&sr=1-2-catcorr&keywords=antologia+criminale
Infine, con Lettere Animate, ho pubblicato “Sogno di Natale” nell’ebook ShortStory 1 http://www.amazon.it/ShortStory-1-aa-vv-ebook/dp/B00VH7LWFC/ref=sr_1_3?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1427959273&sr=1-3&keywords=lettere+animate+editore
Sono stata ammessa (ma, ahimè, lì mi sono fermata) al Premio Scerbanenco 2014; ho vinto il Concorso de “Il Cerchio Capovolto” nel 2013; ho vinto il Premio Garfagnana in Giallo 2014; ho vinto il Premio Holmes Awards 2015 con un romanzo inedito che spero esca l’anno prossimo; ho vinto un paio di contest con due racconti, uno dei quali è “Sogno di Natale”.
buona lettura a tutti!
LA MORTE È UN’OPZIONE ACCETTABILE
genere: romanzo thrillertotale pagine: 154Disponibile sul sito della CE in cartaceo: http://www.casadeisognatori.com/la-morte-e-unopzione-accettabile-gabriella-griecoprezzo 9.90Disponibile su tutti gli store online in e-book: http://www.amazon.it/morte-%C3%A8-unopzione-accettabile-ebook/dp/B00TMRA1A6/ref=sr_1_2?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1428306831&sr=1-2&keywords=il+passo+del+ragnoprezzo 5.99
DESCRIZIONEuna donna entra in una stazione di polizia italiana e sequestra tre persone. È sola contro centinaia di agenti, ma nessuno può intervenire. La ragione? Semplice: la donna stringe in mano un detonatore; il detonatore è collegato a dell’esplosivo; l’esplosivo è assicurato a una cintura; la cintura gira attorno al torace dei sequestrati. Il pulsante del detonatore è già stato schiacciato: nel momento in cui il pollice dovesse allentare la presa, i sequestrati salterebbero per aria. Alla donna non accadrebbe nulla, qualora l’esplosione avvenisse lontano da lei. E se dovesse avvenire nelle sue vicinanze… non avrebbe importanza, poiché per la sequestratrice la morte è un’opzione accettabile. Pagina dopo pagina, il romanzo spiegherà chi è la donna e per quale motivo agisce con tanta rabbia e tanta determinazione.CONSIGLIATO Achi ama il thriller e l’azione, i lavori di Connolly, la solida narrativa di genere, le trame ben congegnate. Sconsigliato a quelli che non mollano un libro mentre cucinano: rischiate di mangiare pasta scotta.
Audiolettura di un brano: https://www.youtube.com/watch?v=hmkaT_Go9zcVideorecensione: https://www.youtube.com/watch?v=50WXJ_ldNik
IL PASSO DEL RAGNO
genere: romanzo thrillerpag. 145Disponibile su Amazon in ebook : http://www.amazon.it/passo-del-ragno-Gabriella-Grieco-ebook/dp/B00OPJQCK4/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1428312674&sr=1-1&keywords=il+passo+del+ragnoprezzo 1,99A breve disponibile anche in cartaceo.
Trama: Marila e Francesco si incontrano, si piacciono, si sposano. Una vita semplice e tranquilla. In apparenza. Un passato poco chiaro influisce sul presente e sugli altri personaggi: il Ragno, l’ombra e la mosca. Sola una cosa è chiara: il Ragno è un assassino, la mosca è la sua vittima. E l’ombra? L’ombra è fumo... Il lettore viene trasportato nell’inferno in cui lentamente si trasforma la vita dei due protagonisti, ma fino all’ultimo, fin quando il Ragno non si svelerà in tutta la sua rabbiosa violenza, ne ignorerà il perché.Audiolettura di un brano: https://www.youtube.com/watch?v=F_yjz-j9Jj8
MinibioPagina Facebook: https://www.facebook.com/gabriella.grieco60?fref=ts Che dire di me? A parte le notizie biografiche, ritengo che la cosa principale sia questa: chi non mi conosce sostiene che io sia poco socievole. Non è vero. Io sono molto socievole, ma solo con chi mi piace davvero.Chi mi piace? Chi non si prende troppo sul serio e sa ridere di se stesso, chi ama come me la compagnia degli animali e le passeggiate in montagna, chi non si sente sempre in competizione con tutto il mondo.Non mi piace chi parla tanto per parlare, chi mi tiene per ore al telefono, chi si sente superiore agli altri.Per il resto… Sono nata a Salerno, felicemente sposata, ho due figli ormai adulti, un cane di media taglia e incerta ascendenza e un dolcissimo gatto persiano.Mi rilassa lavorare in giardino e ascoltare musica, mi piace ricomporre i puzzle sotto il criptico sguardo del mio gatto, apprezzo i videogiochi (ebbene sì, sono da sempre un’appassionata videogiocatrice!) e, ma forse questo è inutile dirlo, amo leggere e scrivere. Non amo la brutta tv né la confusione; preferisco il silenzio allo spreco di parole, una passeggiata col mio cane a una serata al pub. Mi piacciono sia mare che montagna, ma di più fuori stagione.
Ho pubblicato anche tre racconti in tre diverse antologie. Per la Casa Editrice I Sognatori, nell’antologia “Il Cerchio Capovolto 4” è uscito il mio racconto “Il condannato” http://www.casadeisognatori.com/il-cerchio-capovolto-vol-4-aa-vvdi cui si trova l’audio lettura qui: https://www.youtube.com/watch?v=QvobNzX2TO0
In “Garfagnana in giallo – Antologia Criminale 2014” ho pubblicato il racconto “Camera Oscura” http://www.amazon.it/Garfagnana-giallo-2014-Antologia-criminale/dp/8897973221/ref=sr_1_cc_2?s=aps&ie=UTF8&qid=1428313529&sr=1-2-catcorr&keywords=antologia+criminale
Infine, con Lettere Animate, ho pubblicato “Sogno di Natale” nell’ebook ShortStory 1 http://www.amazon.it/ShortStory-1-aa-vv-ebook/dp/B00VH7LWFC/ref=sr_1_3?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1427959273&sr=1-3&keywords=lettere+animate+editore
Sono stata ammessa (ma, ahimè, lì mi sono fermata) al Premio Scerbanenco 2014; ho vinto il Concorso de “Il Cerchio Capovolto” nel 2013; ho vinto il Premio Garfagnana in Giallo 2014; ho vinto il Premio Holmes Awards 2015 con un romanzo inedito che spero esca l’anno prossimo; ho vinto un paio di contest con due racconti, uno dei quali è “Sogno di Natale”.
Published on April 11, 2015 05:22
passaggi da PHOENIX
Stamattina mi sono svegliata pensando che da un po' non posto qualche stralcio, ecco qui degli assaggini di phoenix:
stralci: Lunedì 31 Ottobre ore 7:00
La sveglia suonava ormai da molto, Leila la sentiva con la parte attiva della sua mente, ma un’altra parte di sé continuava a dormire e sognare avventure entusiasmanti, lunghi baci appassionati, un paio di occhi di un intenso verde. Scattò seduta all’improvviso, era successo davvero? Era stato tutto un sogno? Aveva davvero conosciuto un uomo misterioso, bellissimo, affascinante e… Spia? Si stropicciò gli occhi sorridendo, un sordo dolore alla nuca le ricordò che era tutto vero, beh quasi tutto: niente baci, avventure misteriose, solo tanta paura e una bella botta in testa.Si guardò intorno, non aveva sentito suo figlio alzarsi, aveva davvero dormito profondamente, la bocca era impastata e sentiva un saporaccio, i postumi della sua avventura.Scese dal letto e sentì gridare al piano di sotto:«Ti ho detto di ridarmelo subito, imbecille!»«No, no e no!»«Mmmm, oh no!» mormorò Leila stropicciandosi gli occhi: “Vita reale! Problemi reali” pensò, erano i ragazzi che litigavano come al solito.
………………Buio, Clay fu svegliato dal rumore della sua stessa tosse, non sapeva se fosse giorno o notte, non che avesse molta importanza, viste le circostanze, gli doleva tutto, ma era vivo, almeno per ora. Si tastò le ferite per capire quanto sangue stava perdendo e fu sorpreso di sentire che il suo corpo aveva delle fasciature, era stato medicato, non avevano intenzione di lasciarlo morire, per ora.La testa gli doleva e pulsava, non riusciva a pensare lucidamente. Aveva perso Vinogradov, di nuovo, questo era certo, se ne fosse uscito vivo aveva anche tutto questo da mettere in conto al russo, oltre alla vecchia cicatrice sul braccio. Wallace era morto e quasi certamente anche Nalvano, quella missione si era trasformata in un vero incubo.…………………..
Il traffico era pazzesco quella mattina, Leila era impaziente, stava per arrivare in ritardo per la terza volta quella settimana, si sarebbe messa nei guai con la caporeparto. Quella strega della signorina Margaret Terry, un donnone di novanta chili per un metro e ottanta, che metteva paura solo a guardarla. Leila rabbrividì ricordando come la sua voce la colpiva sempre alle spalle come una martellata: «Signorina LANE!». Sussultò al solo pensiero, poi scosse la testa facendo una smorfia, consapevole che l’avrebbe accolta in quel modo tra qualche minuto.Cercò parcheggio nell’interrato, ma naturalmente non lo trovò: pioveva e lei non aveva un posto riservato, si sarebbe bagnata, visto che aveva anche dimenticato a casa l’ombrello.Sospirò, parcheggiò nel primo posto libero, lontanissimo, ovviamente, scese dall’auto e mise il piede in una pozza: «Meraviglioso!» esclamò. Camminò veloce tenendosi stretto il cappotto sul collo, la pioggia gelata le sferzava il viso.Corse agli spogliatoi, aprì il proprio armadietto e urlò scattando all’indietro e cadendo sulla panca alle sue spalle.……………………Leila era stata zitta fino a quel momento, ma la stanchezza, il freddo e soprattutto la paura, avevano portato la sua pazienza all’esasperazione: era di umore nero e aveva bisogno di prendersela con qualcuno, di sfogarsi:«Grazie tante signor agente segreto dei miei stivali!» esordì all’improvviso, Clay si girò di scatto a guardare nella sua direzione senza fermarsi, gli occhi sbarrati in una muta domanda.«Avevi organizzato tutto alla perfezione eh? Mi hai dato anche quella stramaledetta botta in testa, che ancora fa male, tra l’altro, e tutto per niente: mi hanno collegata a te ugualmente, mi hanno rapita! Bella spia sei, devi essere un agente di bassissimo livello, una vera schiappa.»
«Una vera schiappa?» chiese divertito.
stralci: Lunedì 31 Ottobre ore 7:00
La sveglia suonava ormai da molto, Leila la sentiva con la parte attiva della sua mente, ma un’altra parte di sé continuava a dormire e sognare avventure entusiasmanti, lunghi baci appassionati, un paio di occhi di un intenso verde. Scattò seduta all’improvviso, era successo davvero? Era stato tutto un sogno? Aveva davvero conosciuto un uomo misterioso, bellissimo, affascinante e… Spia? Si stropicciò gli occhi sorridendo, un sordo dolore alla nuca le ricordò che era tutto vero, beh quasi tutto: niente baci, avventure misteriose, solo tanta paura e una bella botta in testa.Si guardò intorno, non aveva sentito suo figlio alzarsi, aveva davvero dormito profondamente, la bocca era impastata e sentiva un saporaccio, i postumi della sua avventura.Scese dal letto e sentì gridare al piano di sotto:«Ti ho detto di ridarmelo subito, imbecille!»«No, no e no!»«Mmmm, oh no!» mormorò Leila stropicciandosi gli occhi: “Vita reale! Problemi reali” pensò, erano i ragazzi che litigavano come al solito.
………………Buio, Clay fu svegliato dal rumore della sua stessa tosse, non sapeva se fosse giorno o notte, non che avesse molta importanza, viste le circostanze, gli doleva tutto, ma era vivo, almeno per ora. Si tastò le ferite per capire quanto sangue stava perdendo e fu sorpreso di sentire che il suo corpo aveva delle fasciature, era stato medicato, non avevano intenzione di lasciarlo morire, per ora.La testa gli doleva e pulsava, non riusciva a pensare lucidamente. Aveva perso Vinogradov, di nuovo, questo era certo, se ne fosse uscito vivo aveva anche tutto questo da mettere in conto al russo, oltre alla vecchia cicatrice sul braccio. Wallace era morto e quasi certamente anche Nalvano, quella missione si era trasformata in un vero incubo.…………………..
Il traffico era pazzesco quella mattina, Leila era impaziente, stava per arrivare in ritardo per la terza volta quella settimana, si sarebbe messa nei guai con la caporeparto. Quella strega della signorina Margaret Terry, un donnone di novanta chili per un metro e ottanta, che metteva paura solo a guardarla. Leila rabbrividì ricordando come la sua voce la colpiva sempre alle spalle come una martellata: «Signorina LANE!». Sussultò al solo pensiero, poi scosse la testa facendo una smorfia, consapevole che l’avrebbe accolta in quel modo tra qualche minuto.Cercò parcheggio nell’interrato, ma naturalmente non lo trovò: pioveva e lei non aveva un posto riservato, si sarebbe bagnata, visto che aveva anche dimenticato a casa l’ombrello.Sospirò, parcheggiò nel primo posto libero, lontanissimo, ovviamente, scese dall’auto e mise il piede in una pozza: «Meraviglioso!» esclamò. Camminò veloce tenendosi stretto il cappotto sul collo, la pioggia gelata le sferzava il viso.Corse agli spogliatoi, aprì il proprio armadietto e urlò scattando all’indietro e cadendo sulla panca alle sue spalle.……………………Leila era stata zitta fino a quel momento, ma la stanchezza, il freddo e soprattutto la paura, avevano portato la sua pazienza all’esasperazione: era di umore nero e aveva bisogno di prendersela con qualcuno, di sfogarsi:«Grazie tante signor agente segreto dei miei stivali!» esordì all’improvviso, Clay si girò di scatto a guardare nella sua direzione senza fermarsi, gli occhi sbarrati in una muta domanda.«Avevi organizzato tutto alla perfezione eh? Mi hai dato anche quella stramaledetta botta in testa, che ancora fa male, tra l’altro, e tutto per niente: mi hanno collegata a te ugualmente, mi hanno rapita! Bella spia sei, devi essere un agente di bassissimo livello, una vera schiappa.»
«Una vera schiappa?» chiese divertito.
Published on April 11, 2015 02:26
April 10, 2015
Un seguito per il vostro romanzo
http://ilmomentodiscrivere.org/2015/04/10/un-seguito-per-il-vostro-amato-libro/
Un seguito per il vostro amato libro…POSTED BY FRANCESCA ROSSINI ON 10/04/2015 IN GUIDE | 4 VIEWS | LEAVE A RESPONSEinShare0Ed eccomi qui, con il foglio bianco che mi attende, il primo dal cambiamento radicale de ‘il momento di scrivere’, cosa è cambiato? Tutto e niente. Io sono sempre io, i consigli che cerco di dare nascondono sempre la stessa passione e desiderio di condividere le mie esperienze. Magari d’ora in poi andrò un pochino più sul personale, cercherò oltre che essere utile, anche di farvi conoscere sempre meglio chi è Francesca.
Attualmente sono alle prese con la stesura del secondo volume di Phoenix e proprio per questo mi sento di condividere con voi dubbi, difficoltà e –spero- soluzioni.
Può sembrare tutto più semplice: i personaggi ci sono già, quasi vivi e pulsanti, con il loro carattere e le loro vicende personali. Basta trovare la via per proseguire la storia e il gioco è fatto…. Ma quando mai! Me ne sto rendendo sempre più conto ora che sono impantanata fino al capo a cercare di dare una direzione alla vicenda.In primis bisogna essere all’altezza del primo lavoro, meglio ancora superarsi, perché i lettori avranno molte aspettative se hanno deciso di spendere ancora i loro soldi per acquistare il seguito.
Inoltre bisogna far attenzione a muoversi all’interno delle caratteristiche caratteriali dei personaggi, che come detto poco fa, sono già state plasmate nel primo volume. Bisogna farli agire in modo coerente con la personalità che li ha fatti amare dai lettori. E già questo non è semplice, specialmente se la trama è diversa. E andiamo a vedere proprio questo aspetto: la trama deve essere simile? L’ambientazione la stessa? Come possiamo sbizzarrirci? Prima di rispondere dobbiamo partire dal primo volume: la storia è conclusa? Ci sono elementi lasciati in sospeso? Se sì dobbiamo collegarci alla trama principale, procedendo fino all’epilogo. Se invece il primo volume era autoconclusivo (anche se magari qualche aspetto in sospeso) possiamo sbizzarrirci in trame originali e addirittura altre ambientazioni, avendo cura però di approfondire la vita, i legami, il mondo che circonda i personaggi. Portando il lettore a conoscerli sempre di più. Un po’ come avviene nelle serie televisive, in cui pian piano ci affezioniamo ai personaggi e conosciamo meglio il mondo in cui vivono. Dopo un po’ ci sembra di ritrovare vecchi amici, ci sembra di conoscere davvero i protagonisti. Questo è sia un fatto positivo che un fattore di rischio, perché il lettore potrebbe indignarsi se facciamo agire un personaggio in modo completamente discordante con la personalità che abbiamo costruito.
Altro quesito su cui mi sono arrovellata (lo sanno bene i miei amici del gruppo ‘aspiranti scrittori’ di facebook) è l’inserimento di nuovi personaggi: cosa si aspetta il lettore? Preferisce ‘interagire’ con i vecchi personaggi, con cui è entrato in sintonia o vuole una ventata d’aria fresca con nuovi ingressi? E se si decide di inserirli, quale rilevanza dargli in ordine di trama e pagine cui dedicare loro?
Sono arrivata alla conclusione che affiancare nuove figure a quelle vecchie sia un elemento positivo, devono però essere ben integrate con i ‘vecchi’ personaggi e ben caratterizzate. Per quanto riguarda lo ‘spazio’ da concedergli non so ancora rispondere, proverò a cimentarmi con il seguito di Phoenix, mi direte voi se il risultato sarà gradevole o meno.
Per ora sto lottando con la documentazione serrata dei luoghi e delle vicende storiche, come ho fatto con il primo… penso che, se mai ci sarà un terzo libro lo ambienterò a Manziana (il mio paese) , in un tempo storico che conosco a menadito
Inoltre, mi sembra di conoscere talmente bene i miei Leila e Clay che mi capita di provare irritazione per i loro comportamenti. Proprio per questo ho iniziato a scrivere anche qualcos’altro, tanto per staccare la spina e non andare in overdose con loro.Lamentele e scherzi a parte, consiglio finale: non prendete sotto gamba la decisione di dare un seguito al vostro lavoro. Può essere anche più difficile che iniziare una storia nuova di zecca.
Un seguito per il vostro amato libro…POSTED BY FRANCESCA ROSSINI ON 10/04/2015 IN GUIDE | 4 VIEWS | LEAVE A RESPONSEinShare0Ed eccomi qui, con il foglio bianco che mi attende, il primo dal cambiamento radicale de ‘il momento di scrivere’, cosa è cambiato? Tutto e niente. Io sono sempre io, i consigli che cerco di dare nascondono sempre la stessa passione e desiderio di condividere le mie esperienze. Magari d’ora in poi andrò un pochino più sul personale, cercherò oltre che essere utile, anche di farvi conoscere sempre meglio chi è Francesca.
Attualmente sono alle prese con la stesura del secondo volume di Phoenix e proprio per questo mi sento di condividere con voi dubbi, difficoltà e –spero- soluzioni.Può sembrare tutto più semplice: i personaggi ci sono già, quasi vivi e pulsanti, con il loro carattere e le loro vicende personali. Basta trovare la via per proseguire la storia e il gioco è fatto…. Ma quando mai! Me ne sto rendendo sempre più conto ora che sono impantanata fino al capo a cercare di dare una direzione alla vicenda.In primis bisogna essere all’altezza del primo lavoro, meglio ancora superarsi, perché i lettori avranno molte aspettative se hanno deciso di spendere ancora i loro soldi per acquistare il seguito.
Inoltre bisogna far attenzione a muoversi all’interno delle caratteristiche caratteriali dei personaggi, che come detto poco fa, sono già state plasmate nel primo volume. Bisogna farli agire in modo coerente con la personalità che li ha fatti amare dai lettori. E già questo non è semplice, specialmente se la trama è diversa. E andiamo a vedere proprio questo aspetto: la trama deve essere simile? L’ambientazione la stessa? Come possiamo sbizzarrirci? Prima di rispondere dobbiamo partire dal primo volume: la storia è conclusa? Ci sono elementi lasciati in sospeso? Se sì dobbiamo collegarci alla trama principale, procedendo fino all’epilogo. Se invece il primo volume era autoconclusivo (anche se magari qualche aspetto in sospeso) possiamo sbizzarrirci in trame originali e addirittura altre ambientazioni, avendo cura però di approfondire la vita, i legami, il mondo che circonda i personaggi. Portando il lettore a conoscerli sempre di più. Un po’ come avviene nelle serie televisive, in cui pian piano ci affezioniamo ai personaggi e conosciamo meglio il mondo in cui vivono. Dopo un po’ ci sembra di ritrovare vecchi amici, ci sembra di conoscere davvero i protagonisti. Questo è sia un fatto positivo che un fattore di rischio, perché il lettore potrebbe indignarsi se facciamo agire un personaggio in modo completamente discordante con la personalità che abbiamo costruito.
Altro quesito su cui mi sono arrovellata (lo sanno bene i miei amici del gruppo ‘aspiranti scrittori’ di facebook) è l’inserimento di nuovi personaggi: cosa si aspetta il lettore? Preferisce ‘interagire’ con i vecchi personaggi, con cui è entrato in sintonia o vuole una ventata d’aria fresca con nuovi ingressi? E se si decide di inserirli, quale rilevanza dargli in ordine di trama e pagine cui dedicare loro?
Sono arrivata alla conclusione che affiancare nuove figure a quelle vecchie sia un elemento positivo, devono però essere ben integrate con i ‘vecchi’ personaggi e ben caratterizzate. Per quanto riguarda lo ‘spazio’ da concedergli non so ancora rispondere, proverò a cimentarmi con il seguito di Phoenix, mi direte voi se il risultato sarà gradevole o meno.
Per ora sto lottando con la documentazione serrata dei luoghi e delle vicende storiche, come ho fatto con il primo… penso che, se mai ci sarà un terzo libro lo ambienterò a Manziana (il mio paese) , in un tempo storico che conosco a menadito
Inoltre, mi sembra di conoscere talmente bene i miei Leila e Clay che mi capita di provare irritazione per i loro comportamenti. Proprio per questo ho iniziato a scrivere anche qualcos’altro, tanto per staccare la spina e non andare in overdose con loro.Lamentele e scherzi a parte, consiglio finale: non prendete sotto gamba la decisione di dare un seguito al vostro lavoro. Può essere anche più difficile che iniziare una storia nuova di zecca.
Published on April 10, 2015 05:59
April 9, 2015
phoenix... work in progress :-)
Chapter 4 - Imprisonment
Mugginess, hot sticky skin, tormented by mosquitoes. Clay is asleep, not in his own bed, he's exhausted but he can't manage to relax, his sleep is fitful, something holds him in limbo in that state of half-sleep, the heat, the itchiness, but not just that, a dull noise, far away, familiar and unfamiliar at the same time, torments him. Clay doesn't want to hear, he doesn't want to open his sleepy eyes, but the sound becomes more insistent, closer. Suddenly he yells. In his mind? No, it's real. He sits up all at once, his senses instantly alert, he knows those sounds: gunshots. He grabs the gun and kicks his partner, who immediately sits up, accustomed just like he is to going from a state of sleep to wakefulness. They exit the hut, the sky is morning red, in flames, screams of terror and excitement. Clay doesn't understand, the village was empty when they had set up camp, evidently the locals had come back thinking that the enemy, they, had gone, and now they were fighting for those four dilapidated huts. Gunshots, from his other companions. The enemy, the yellow men are armed only with sticks and hatchets. The noise is relentless; it torments him.
Darkness. Clay was woken by the sound of his own cough. He didn't know if it was day or night, not that it much mattered given the circumstances. Everything hurt but he was alive, at least for now. He touched his wounds to see how much blood he was losing and was surprised to feel bandages on his body. He had been bandaged up. They didn't intend to kill him, not yet. His head hurt and pulsated, he couldn't think clearly. He had lost Vinogradov again, that was certain. If he got out of this alive the Russian would have this to answer for in addition to that scar on his arm. Wallace was dead and it was likely that Nalvano was too. That operation had become a nightmare. He heard footsteps, the squeak of a rusty door and finally a faint light illuminated the room. It seemed like a low wattage flashlight. Clay looked around, a damp cell improvised in some filthy, moldy basement. He wondered where they had taken him.. A tank of a man, tall with broad shoulders, yanked him abruptly to his feet without saying a word."Hey, take it easy big fella!" he complained, feeling pain everywhere. His voice was hoarse and scratchy. He sounded uncertain even to himself. The man grunted loudly in response, he shoved up the steep, wet staircase. Clay felt stabbing pains in his knee and his side with every step, he leaned against the slimy wall in order to not slip in the semi-darkness. He smelled mold and mildew and heard the sound of water dripping from the ceiling. They must have been in someplace very humid, maybe near the Potomac.
Climbing upward he began to see light, he lowered his head in order to pass under the archway of the low doorway, then he found himself in a wide open space and finally felt the warmth from a heater. He kept on coughing. ........
Mugginess, hot sticky skin, tormented by mosquitoes. Clay is asleep, not in his own bed, he's exhausted but he can't manage to relax, his sleep is fitful, something holds him in limbo in that state of half-sleep, the heat, the itchiness, but not just that, a dull noise, far away, familiar and unfamiliar at the same time, torments him. Clay doesn't want to hear, he doesn't want to open his sleepy eyes, but the sound becomes more insistent, closer. Suddenly he yells. In his mind? No, it's real. He sits up all at once, his senses instantly alert, he knows those sounds: gunshots. He grabs the gun and kicks his partner, who immediately sits up, accustomed just like he is to going from a state of sleep to wakefulness. They exit the hut, the sky is morning red, in flames, screams of terror and excitement. Clay doesn't understand, the village was empty when they had set up camp, evidently the locals had come back thinking that the enemy, they, had gone, and now they were fighting for those four dilapidated huts. Gunshots, from his other companions. The enemy, the yellow men are armed only with sticks and hatchets. The noise is relentless; it torments him.
Darkness. Clay was woken by the sound of his own cough. He didn't know if it was day or night, not that it much mattered given the circumstances. Everything hurt but he was alive, at least for now. He touched his wounds to see how much blood he was losing and was surprised to feel bandages on his body. He had been bandaged up. They didn't intend to kill him, not yet. His head hurt and pulsated, he couldn't think clearly. He had lost Vinogradov again, that was certain. If he got out of this alive the Russian would have this to answer for in addition to that scar on his arm. Wallace was dead and it was likely that Nalvano was too. That operation had become a nightmare. He heard footsteps, the squeak of a rusty door and finally a faint light illuminated the room. It seemed like a low wattage flashlight. Clay looked around, a damp cell improvised in some filthy, moldy basement. He wondered where they had taken him.. A tank of a man, tall with broad shoulders, yanked him abruptly to his feet without saying a word."Hey, take it easy big fella!" he complained, feeling pain everywhere. His voice was hoarse and scratchy. He sounded uncertain even to himself. The man grunted loudly in response, he shoved up the steep, wet staircase. Clay felt stabbing pains in his knee and his side with every step, he leaned against the slimy wall in order to not slip in the semi-darkness. He smelled mold and mildew and heard the sound of water dripping from the ceiling. They must have been in someplace very humid, maybe near the Potomac.
Climbing upward he began to see light, he lowered his head in order to pass under the archway of the low doorway, then he found himself in a wide open space and finally felt the warmth from a heater. He kept on coughing. ........
Published on April 09, 2015 13:36
#ioleggodifferente
In Italia si legge poco. E quei pochi leggono sempre gli stessi. È un fatto. Questione di visibilità, di ben orchestrate campagne marketing, di un monopolio editoriale conclamato. Difficile convincere un non lettore ad appassionarsi alle pagine scritte o allo schermo di un e-reader, lo sappiamo. Ma è altrettanto difficile far sì che un lettore forte, di quelli che leggono più di un libro al mese, scopra un panorama narrativo diverso da quello che gli viene proposto sugli scaffali delle grandi librerie di catena. Ed è per raggiungere quel lettore che nasce #ioleggodifferente.Differente non vuol dire migliore, vuol dire diverso. Ci sono molti autori validi, pubblicati da case editrici piccole e indipendenti, che non riescono materialmente a raggiungere i lettori. Manca la distribuzione, manca la pubblicità, manca la volontà, anche, di andare “a caccia” di qualcosa di diverso, di un nome nuovo, di storie inconsuete. #ioleggodifferente nasce per favorire l’incontro tra scritture poco conosciute e lettori. #ioleggodifferente è su twitter: https://twitter.com/leggodifferente e su Facebook con la pagina https://www.facebook.com/ioleggodiffe... è su instagram, su pinterest, su google+#ioleggodifferente è una rete di blog che da sempre si interessano di scrittori e scritture differenti.#ioleggodifferente sarà un sito (di prossima pubblicazione). #ioleggodifferente è, soprattutto, voglia di agire adesso: gli autori che aderiscono al progetto mettono a disposizione una copia di un loro libro; uno stralcio verrà pubblicato sul sito. Chi vorrà lo leggerà e lo commenterà. L’autore, a proprio insindacabile giudizio, regalerà a un lettore/commentatore una copia del libro. Il lettore riceverà il libro e ne documenterà l’arrivo con una foto che verrà pubblicata sul sito, sui blog e su tutti i social coinvolti. Il lettore leggerà il libro, lo commenterà (a proprio insindacabile giudizio), poi sceglierà un altro lettore cui passarlo. E la procedura riprenderà in una catena di lettura/passaparola che può allargarsi ai librai che vorranno partecipare, mettendo in vetrina uno o più libri DIFFERENTI consigliandoli ai propri clienti (con l’indispensabile complicità degli editori coinvolti).Invitiamo editori, autori, lettori e librai interessati ai libri DIFFERENTI:a seguire #ioleggodifferente sulla pagina fb e sugli altri social e/o a collaborare attivamente alle iniziative in preparazione iscrivendosi al gruppo fb #ioleggodifferente.A breve il sito e molte novità: restate in contatto!
Published on April 09, 2015 12:21
April 8, 2015
segnalazione
ED ECCO UN ALTRA NOVITA' DA SEGNALARVI : BUONA LETTURA!
Titolo: Costellazione di brufoliAutore: Mauro Colarieti
Editore: Lettere Animate
Anno di pubblicazione: 2015
Genere: Young Adult LGBT
Lunghezza: 300 pagine
Prezzo: € 1,99
Link Amazon: http://amzn.to/1MJpj4j
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/cdbmc?ref=hl...
SINOSSI:
Quando Fabrizio viene adocchiato dagli Artisti del Retrobottega, una vera e propria mafia di liceali gay, capisce da sé che le cose sarebbero cambiate in poco tempo. Cominciando a uscire con loro, il ragazzo si ritrova catapultato in una realtà che lo aiuterà a scoprire meglio quello che è, evidenziando lati del suo carattere fino a quel momento nascosti.
Contemporaneamente, in un’altra città, Lohn sta cercando in tutti i modi di resistere all’ambiente degradante in cui la sua vita viene inscenata, e grazie a nuovi arrivi, la sua esistenza sembra avere la possibilità di diventare degna di essere vissuta.
Loro due, insieme ad altri personaggi secondari, vengono studiati attraverso il multi-POV (che arriva a contare cinque voci narranti) e ci accompagnano per tutto lo svolgimento della trama; pur vivendo situazioni completamente diverse, il lettore può comprendere alcune particolari che accomunano tutti loro. Il romanzo, diviso in quattro parti, lascia spazio a diverse tematiche dei giorni nostri, analizzando come ognuno possa vivere la propria adolescenza in base alla personalità e alle scelte fatte.
“Costellazione di brufoli” enfatizza una società moderna, dove gli atteggiamenti omofobici si stanno estinguendo e dove l’orientamento sessuale è un’etichetta sociale soltanto apparente.
Nel testo compaiono, in modo equilibrato, alcuni versi di canzoni collegate alla storia, di artisti musicali che spaziano da Mina ai Cage the Elephant.
Tra delusioni e soddisfazioni, i nostri protagonisti continuano a percorrere le loro vite, nascondendo segreti e ambizioni che nemmeno loro riescono a inquadrare e comprendere al meglio.
È una serie di situazioni narrate da ragazzi che dispongono di tanto ma che non si sentono mai abbastanza, membri tipici di una generazione che è propensa a sapere tutto, ma che forse, in fin dei conti, capisce ben poco.
BIOGRAFIA AUTORE:
Mauro Colarieti nasce il primo Aprile del 1997, nonché anno della pecora Dolly, di Titanic e di Google. Abita a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, dove tutt’ora frequenta il liceo.
Nel giorno del suo diciottesimo compleanno pubblica “Costellazione di brufoli” (Lettere Animate Editore, 2015), il suo romanzo d’esordio, nonchè primo capitolo di una trilogia.
ESTRATTO:
Perché noi adolescenti non siamo deboli, pretendiamo tutto senza dare niente, e usiamo i nostri istinti per ficcarci in guai più grandi di noi. Rendiamo le nostre vite un qualcosa di molto simile a una gigantesca costellazione, una rete stellare che tutti possiamo osservare e in cui tutti, più o meno, possiamo rivederci.
Sono delle costellazioni di esperienze, orrende e magnifiche, che descrivono l’immensità dell’adolescenza che ognuno di noi possiede o ha posseduto. Forse, tra questa moltitudine offerta dal cielo notturno, gli adolescenti sono delle stelle. Alcuni si sentono speciali, arrivano a pensare che il mondo sia stato costruito per farli star male, quando in realtà fa di tutto per proteggerli.
Sapete cosa? A loro non interessa, perché fuggire da una costellazione che non si sente propria è l’unica soluzione per chiunque preferisca precipitare a fondo piuttosto che illuminarsi di false speranze.
Probabilmente io e Dan siamo un po’ così, come delle stelle cadenti.
Attraversiamo l’atmosfera, silenziosamente, ma il nostro bagliore non ci permette di scappare dalla costellazione in cui Fabrizio e gli altri sono rimasti intrappolati. Non riusciamo ad andarcene, se non facendoci notare.
Scappiamo perché è l’unica cosa che sappiamo fare.
Scappiamo dalle stelle più ingenue, quelle difettose. Con difetti come la superbia, il cinismo, perfino la sensibilità e l’empatia, in un sistema dove essere buoni provoca solo disagi e sofferenza.
Scappiamo dal cerchio stellare delle labbra screpolate, degli occhi strabici, dei fianchi larghi.
Io e lui stiamo evadendo dalla costellazione dell’eterna giovinezza, e vogliamo esplorare il cielo.
Non vogliamo più far parte della costellazione adolescenziale, la costellazione dell’apparecchio per i denti, degli occhiali da vista e delle costole sporgenti.
Noi non siamo più parte della costellazione di brufoli; noi vogliamo andare oltre.
Published on April 08, 2015 09:11
segnalazioni
Ed eccomi qui a segnalarvi qualche lettura.
Iniziamo da SUL FILO DEL RASOIO di Elisa Liliana Locatelli
Titolo: Sul filo del rasoio -racconti di vite disperateAutrice: Elisa Liliana LocatelliSinossi: Suicidio, violenza sulle donne, omicidio, autolesionismo: tematiche difficili da trattare ma tremendamente contemporanee. Sì, sono racconti pesanti, ma il gioco vale la candela. L’obiettivo di questa antologia è accompagnare il lettore nel viaggio della comprensione, illuminare la via del dolore. Dobbiamo aprire gli occhi e capire che molto spesso incontriamo persone che nascondono il vero “io”, i veri problemi: il seme del disagio si insinua ovunque. Non giudichiamo: ascoltiamo, capiamo, aiutiamo.
Genere: racconti, drammaticoData di pubblicazione:metà aprile
L’introduzione: Questa raccolta di racconti tratta di diverse tematiche: autolesionismo, suicidio, autoerotismo, omicidio, amore, violenza.Racconti di vite disperate è una raccolta che vuol far riflettere sulle problematiche della società del giorno d’oggi, problematiche che raramente vengono affrontate.Quante persone soffrono di autolesionismo? Quante persone usano il sesso come valvola di sfogo? Quante persone giungono ad uccidersi poiché non vedono altra via d’uscita? Quante persone sono abbandonate a loro stesse e non ricevono aiuto? E quante, invece, rifiutano questo aiuto? Purtroppo sono molte e spesso i problemi vengono sottovalutati.Questa raccolta non risolverà i problemi di nessuno, ma spero con tutta me stessa che aiuti molti di voi lettori a riflettere su cose di cui –magari- ignoravate l’esistenza, ma, soprattutto, spero che aiuti a superare i pregiudizi nei confronti di quelle persone che vengono considerate pazze perché autolesioniste o drogate o con istinti suicidi: sono come tutti voi, semplicemente hanno bisogno di aiuto.E quell’aiuto potrebbe arrivare proprio da voi.Buona lettura.
Un estratto (uno dei racconti presenti nella raccolta) : S'avvicinò al parapetto del ponte e si sporse per osservare il fiume che lento e inesorabile scorreva. Le acque erano semplicemente gelide. Bastava un semplice bagnetto di nemmeno dieci minuti per congelare.
Osservò attentamente il fiume scorrere per parecchi minuti, per poi annuire lentamente. Che senso aveva? Nulla, ormai, aveva più un senso.
Piegò appena il capo di lato e passò la lingua sulle labbra, giusto per inumidirle ed evitare che si spaccassero a causa del freddo. Ironia della sorte: la cosa che più lo preoccupava era avere le labbra screpolate.
Si sedette sul parapetto con le gambe a penzoloni nel vuoto, fissando ancora l'acqua scorrere.
Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, lucidi e arrossati per le lacrime versate.
Prima che potesse cambiare idea estrasse una pistola. Aprì la bocca e la richiuse attorno alla canna. Pochi attimi e premette il grilletto.
Non sentì niente, non fece nemmeno in tempo a pensare "Sto morendo" che tutto era finito.
Il suo corpo cadde in avanti e finì nel fiume.
Forse lo avrebbero ritrovato dopo giorni e giorni.
Forse.
Ma alla fine che importava?
A nessuno importava che vivesse.
A nessuno importava che si fosse ucciso.
Lo sbaglio era stato eliminato.
L'inutilità che non riusciva a far niente per nessuno era stata eliminata.
Ora tutti sarebbero stati meglio.
Biografia dell’autrice: Elisa Liliana Locatelli nasce il 22 marzo 1990: deve i suoi nomi al fratello maggiore –che scelse il nome Elisa- e alla nonna paterna –che si chiamava Liliana come lei-.Passa un’infanzia felice, coccolata dai genitori e dagli amici di famiglia, finché raggiunge l’adolescenza: qui iniziano –purtroppo- le prese in giro da parte dei suoi coetanei. Vittima di bullismo, Elisa è costretta ad affrontare svariati problemi personali fino all’età di ventitré anni: è solo allora che –finalmente- riesce ad uscire dal vortice nero della depressione. Ha studiato scienze sociali al liceo, per poi iscriversi all’università Statale di Milano, dove frequenta Scienze Infermieristiche, che però abbandona poiché capisce che non è la sua strada: è così che inizia a frequentare corsi di cucina per dilettanti. La scrittura le ha salvato la vita più di una volta, poiché è stata la sua valvola di sfogo: ha iniziato a scrivere a quindici anni, in uno dei momenti più bui della sua vita. E’ stata proprio Ada, la protagonista del suo romanzo “La farfalla dalle ali bucate”, ad aiutarla a superare quei momenti grigi, quando credeva che tutto era nero. Ha autopubblicato su Amazon diverse sue opere:- “Un nuovo inizio”, romanzo breve erotico uscito il 15 dicembre 2014- “La farfalla dalle ali bucate”, romanzo drammatico young adult uscito il 6 gennaio 2015.A breve uscirà l’antologia “Sul filo del rasoio - Racconti di vite disperate”. Al momento sta lavorando a una storia a episodi che viene pubblicata sul sito www.haremsbook.com(intitolata “Notti brave al Naked”, di genere erotico), a uno spin off de “Un nuovo inizio” (sempre genere erotico) e alla propria autobiografia.Tra i suoi libri preferiti: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., Il giovane Holden di J.D. Salinger e la saga di Harry Potter di J.K. Rowling.
Iniziamo da SUL FILO DEL RASOIO di Elisa Liliana Locatelli
Titolo: Sul filo del rasoio -racconti di vite disperateAutrice: Elisa Liliana LocatelliSinossi: Suicidio, violenza sulle donne, omicidio, autolesionismo: tematiche difficili da trattare ma tremendamente contemporanee. Sì, sono racconti pesanti, ma il gioco vale la candela. L’obiettivo di questa antologia è accompagnare il lettore nel viaggio della comprensione, illuminare la via del dolore. Dobbiamo aprire gli occhi e capire che molto spesso incontriamo persone che nascondono il vero “io”, i veri problemi: il seme del disagio si insinua ovunque. Non giudichiamo: ascoltiamo, capiamo, aiutiamo.
Genere: racconti, drammaticoData di pubblicazione:metà aprile
L’introduzione: Questa raccolta di racconti tratta di diverse tematiche: autolesionismo, suicidio, autoerotismo, omicidio, amore, violenza.Racconti di vite disperate è una raccolta che vuol far riflettere sulle problematiche della società del giorno d’oggi, problematiche che raramente vengono affrontate.Quante persone soffrono di autolesionismo? Quante persone usano il sesso come valvola di sfogo? Quante persone giungono ad uccidersi poiché non vedono altra via d’uscita? Quante persone sono abbandonate a loro stesse e non ricevono aiuto? E quante, invece, rifiutano questo aiuto? Purtroppo sono molte e spesso i problemi vengono sottovalutati.Questa raccolta non risolverà i problemi di nessuno, ma spero con tutta me stessa che aiuti molti di voi lettori a riflettere su cose di cui –magari- ignoravate l’esistenza, ma, soprattutto, spero che aiuti a superare i pregiudizi nei confronti di quelle persone che vengono considerate pazze perché autolesioniste o drogate o con istinti suicidi: sono come tutti voi, semplicemente hanno bisogno di aiuto.E quell’aiuto potrebbe arrivare proprio da voi.Buona lettura.
Un estratto (uno dei racconti presenti nella raccolta) : S'avvicinò al parapetto del ponte e si sporse per osservare il fiume che lento e inesorabile scorreva. Le acque erano semplicemente gelide. Bastava un semplice bagnetto di nemmeno dieci minuti per congelare.
Osservò attentamente il fiume scorrere per parecchi minuti, per poi annuire lentamente. Che senso aveva? Nulla, ormai, aveva più un senso.
Piegò appena il capo di lato e passò la lingua sulle labbra, giusto per inumidirle ed evitare che si spaccassero a causa del freddo. Ironia della sorte: la cosa che più lo preoccupava era avere le labbra screpolate.
Si sedette sul parapetto con le gambe a penzoloni nel vuoto, fissando ancora l'acqua scorrere.
Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, lucidi e arrossati per le lacrime versate.
Prima che potesse cambiare idea estrasse una pistola. Aprì la bocca e la richiuse attorno alla canna. Pochi attimi e premette il grilletto.
Non sentì niente, non fece nemmeno in tempo a pensare "Sto morendo" che tutto era finito.
Il suo corpo cadde in avanti e finì nel fiume.
Forse lo avrebbero ritrovato dopo giorni e giorni.
Forse.
Ma alla fine che importava?
A nessuno importava che vivesse.
A nessuno importava che si fosse ucciso.
Lo sbaglio era stato eliminato.
L'inutilità che non riusciva a far niente per nessuno era stata eliminata.
Ora tutti sarebbero stati meglio.
Biografia dell’autrice: Elisa Liliana Locatelli nasce il 22 marzo 1990: deve i suoi nomi al fratello maggiore –che scelse il nome Elisa- e alla nonna paterna –che si chiamava Liliana come lei-.Passa un’infanzia felice, coccolata dai genitori e dagli amici di famiglia, finché raggiunge l’adolescenza: qui iniziano –purtroppo- le prese in giro da parte dei suoi coetanei. Vittima di bullismo, Elisa è costretta ad affrontare svariati problemi personali fino all’età di ventitré anni: è solo allora che –finalmente- riesce ad uscire dal vortice nero della depressione. Ha studiato scienze sociali al liceo, per poi iscriversi all’università Statale di Milano, dove frequenta Scienze Infermieristiche, che però abbandona poiché capisce che non è la sua strada: è così che inizia a frequentare corsi di cucina per dilettanti. La scrittura le ha salvato la vita più di una volta, poiché è stata la sua valvola di sfogo: ha iniziato a scrivere a quindici anni, in uno dei momenti più bui della sua vita. E’ stata proprio Ada, la protagonista del suo romanzo “La farfalla dalle ali bucate”, ad aiutarla a superare quei momenti grigi, quando credeva che tutto era nero. Ha autopubblicato su Amazon diverse sue opere:- “Un nuovo inizio”, romanzo breve erotico uscito il 15 dicembre 2014- “La farfalla dalle ali bucate”, romanzo drammatico young adult uscito il 6 gennaio 2015.A breve uscirà l’antologia “Sul filo del rasoio - Racconti di vite disperate”. Al momento sta lavorando a una storia a episodi che viene pubblicata sul sito www.haremsbook.com(intitolata “Notti brave al Naked”, di genere erotico), a uno spin off de “Un nuovo inizio” (sempre genere erotico) e alla propria autobiografia.Tra i suoi libri preferiti: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., Il giovane Holden di J.D. Salinger e la saga di Harry Potter di J.K. Rowling.
Published on April 08, 2015 09:03
April 7, 2015
in cerca di opinioni sincere
Ora basta, sono stufa marcia.
Ma amazon controlla la veridicità delle recensioni?
Ho messo il libro gratis ed ecco le recensioni negative, ci sta,lo sapevo, l'avevo messo in preventivo.
La storia può piacere o meno, il modo di scrivere idem, anche il riferimento a qualche refuso di battitura sfuggito all'editore ( anche se non ci dovrebbe essere), ma oggi è stato scritto che il libro è illeggibile per la sintassi , ora proprio no:
Io la sintassi la insegno per mestiere e questa recensione oltre a svilirmi come scrittrice lede la mia immagine d'insegnante.
Colleghi, genitori che leggeranno queste parole si faranno forse venire il dubbio sulle mie capacità. Certo, chi mi conosce sa quanto valgo, certo chi ha letto il libro veramente sa che non è vero... intanto le parole rimangono lì e ci sono già due persone che hanno votato perché proprio quella recensione fosse ritenuta utile. Allora mi vien voglia di buttare tutto nel cesso e dire: ma chi cavolo me lo fa fare!!
Per chi fosse disponibile invito a scaricare gratuitamente l'anteprima e dirmi se davvero vedete errori di sintassi, perché davvero a questo punto non sono più sicura di nulla.
da qui si scarica gratis l'anteprima
http://www.amazon.it/Phoenix-Operazione-Parrot-Francesca-Rossini-ebook/dp/B00Q3NZWAG/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1418410475&sr=1-1&keywords=phoenix
Ma amazon controlla la veridicità delle recensioni?
Ho messo il libro gratis ed ecco le recensioni negative, ci sta,lo sapevo, l'avevo messo in preventivo.
La storia può piacere o meno, il modo di scrivere idem, anche il riferimento a qualche refuso di battitura sfuggito all'editore ( anche se non ci dovrebbe essere), ma oggi è stato scritto che il libro è illeggibile per la sintassi , ora proprio no:
Io la sintassi la insegno per mestiere e questa recensione oltre a svilirmi come scrittrice lede la mia immagine d'insegnante.
Colleghi, genitori che leggeranno queste parole si faranno forse venire il dubbio sulle mie capacità. Certo, chi mi conosce sa quanto valgo, certo chi ha letto il libro veramente sa che non è vero... intanto le parole rimangono lì e ci sono già due persone che hanno votato perché proprio quella recensione fosse ritenuta utile. Allora mi vien voglia di buttare tutto nel cesso e dire: ma chi cavolo me lo fa fare!!
Per chi fosse disponibile invito a scaricare gratuitamente l'anteprima e dirmi se davvero vedete errori di sintassi, perché davvero a questo punto non sono più sicura di nulla.
da qui si scarica gratis l'anteprima
http://www.amazon.it/Phoenix-Operazione-Parrot-Francesca-Rossini-ebook/dp/B00Q3NZWAG/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1418410475&sr=1-1&keywords=phoenix
Published on April 07, 2015 08:25


