Sarah Iles's Blog, page 38

October 28, 2013

Sogni di sangue

0.99 centesimi, per Newton Compton, per leggere un racconto di Lorenza Ghinelli, autrice finalista al Premio Strega.


La Ghinelli consegue il Master in tecniche della narrazione presso la Scuola Holden di Torino e pubblica “Il Divoratore”, un romanzo di ampio successo che le apre il mondo editoriale… e non solo.


Si vede lontano un miglio che è brava a scrivere, sarà per dote naturale o per le tecniche acquisite durante i suoi studi ma scrive proprio bene. In realtà non l’ho notato dal racconto oggetto del post ma spulciando qua e là gli altri suoi libri. Se c’è qualcosa che mi fa venire i brividi, in senso positivo, è leggere i suoi incipit.


Bando alle ciance.


sognidisangue


Sogni di Sangue è scritto magistralmente e non presenta alcuna sbavatura stilistica se non la ripetizione continua dell’aggettivo “coriaceo”, che poi potrebbe anche essere un modo per lasciare nella mente del lettore una sensazione.


Enoch, ragazzino fragile e indifeso, vive con la madre che ne muove anche gli ordigni dei tutori di metallo e tenta ogni giorno di sopravvivere nella jungla adolescenziale in cui i suoi coetanei lo “pestano” ogni giorno. Poi… un amuleto e un libro cambieranno la sua vita, per sempre.


Certo il mistero è ben steso ma è un libro per una fascia di età molto giovane, a mio avviso, non che questo rappresenti un difetto ma il mio metro di giudizio si è un pò “sfasato” nella mancata relazione tra copertina-titolo-contenuto. Questo perchè a vederlo sembra di acquistare un horror d’effetto e poi a leggerlo è ben altroooooooooooooo…


Sarah Iles


 



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Published on October 28, 2013 15:54

September 27, 2013

Sabotaggio d’amore

Nella vita è utile sabotarsi, rischiare di andare contro se stessi pur di compiacere la persona amata. Sabotarsi dunque equivale a annichilirsi, vivere in funzione dell’altro come x e y in un universo senza virgole.


sabotaggio


Amélie Nothomb mi è piaciuta, mi ha meravigliato la forza espressiva nelle sue righe caustiche, solforiche, precise e dirette. Non è un’autrice, almeno in questo libro, piena di fronzoli ma si percepisce tutta la sua cultura nella scelta delle parole e nella sua fantasia.


Sabotaggio d’amore è un libro di amore e guerra come lo è l’Iliade, dice l’autrice,  e la Nothomb riesce a esprimere concetti chiarissimi e di grande spessore attraverso le gesta giornaliere di bambini che giocano a fare la guerra. E’ uno di quei libri in cui non puoi dire molto della trama perchè altrimenti scopri tutto il senso e non lasci al lettore la libertà di leggerlo e interpretarlo. Dietro ai giochi però si celano tutti i comportamenti e le beffe degli adulti, le guerre inutili, le decisioni basate su mere congetture, l’invenzione della guerra come stimolo ad andare avanti, come necessità dei “tempi moderni”. Poi c’è l’amore, il ritratto di una speranza dentro le tribolazioni e la scoperta che probabilmente l’amore è la massima espressione della tribolazione e come tale non potrà che portare sofferenza, spesso: “quell’amore mi ispirava un tale oblio di me stessa che non avrei esitato a coprirmi di infamia”.


Per rendere infelice una persona è necessario che prima la si ami e che lei ci ami. E’ un concetto di una così lineare tempra che mi lascia disarmata.


“… ti devo rendere infelice per avere un’occasione poi di renderti felice, in ogni caso l’essenziale è che sia per causa mia, mia amata, se tu potessi provare per me un decimo di quello che io provo per te saresti felice di soffrire, all’idea del piacere che mi dai soffrendo. Il piacere mi mandava in estasi.”


Bellissimo… leggetelo..


Sarah Iles


 



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Published on September 27, 2013 05:31

September 19, 2013

La voce delle onde

voceonde


“Gli sembrava che soltanto il mare sarebbe stato abbastanza cordiale da rispondere alla sua muta conversazione”.


Yukio Mishima entra di diritto tra “quelli di cui voglio leggere tutto”.


La prosa dell’autore giapponese probabilmente non è proprio quella a cui noi italiani siamo abituati (nel bombardamento editoriale) e a tratti potrà apparire scarna e infantile. Ma il bello di questo autore è che devi finire tutto il libro per dare un senso e bellezza a tutto quello che hai letto.


Confesso che ho acquistato il libro con il serio timore di ritrovarmi davanti alle stesse “movenze”, in scrittura si intende, della Yoshimoto e invece no.


Tante volte ho trovato B. Yoshimoto “sempliciotta” e fortemente sopravvalutata, Mishima è più bravo… di gran lunga.


La voce delle onde è un racconto chiaro e semplice che però ti lascia a tratti l’amaro in bocca perchè definisce alcuni aspetti della vita di ognuno e li paralizza lì… sulle onde del mare.


“Le attendeva la sensazione fredda e soffocante di una corsa senza respiro, l’inesprimibile agonia del momento in cui l’acqua penetrava a forza sotto gli occhiali, l’orgasmo e il subitaneo timore di un collasso che s’impadroniva di tutto il corpo proprio quando un’ostrica era quasi a portata di mano.”


E’ centrale la figura del mare, delle isole, della vita dei pescatori, una quotidianeità che insegna il coraggio e il sacrificio prima dell’amore e della passione. Shinji e Hatsue, impareranno a sacrificare il loro amore davanti alle volontà di un intero villaggio prima di viverlo.


Ho amato particolarmente l’attenzione per il dettaglio e la meraviglia che un amore semplice tra adolescenti può suscitare. Due corpi che si guardano attraverso le fiamme di un piccolo fuoco, nudi, rossi e in fremito… che vanno incontro a qualcosa che entrambi non conoscono e non sanno definire. TUTTO da scoprire.


Mishima è in grado di creare voci con le sue parole e di far apparire monotona una tempesta e struggente un filo di sole rosso al tramonto sul viso di una ragazza.


Se volete iniziare una lettura d’oltreoceano… ve lo consiglio.


Sarah


 



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Published on September 19, 2013 05:30

September 18, 2013

Il rovescio della medaglia

Ciao ciao…


dopo il precedente post in cui facevo un bell’elenco di tutte le cose positive di questo anno, oggi vorrei precisare qualcosina.


Le 10 cose che ho… :



Se facciamo una bella stima probabilmente i due terzi del mondo è composto da (noi) autori esordienti
Gli esordienti che credono in quello che scrivono sono tanti, molti però credono di aver scritto la bibbia contemporanea e questo vale anche per i più blasonati autori…
Ahimè gli umili sono rimasti pochi
Ho conosciuto e intervistato scrittori esordienti che si autopubblicavano e oggi sono editi da grandi case editrici
Ho letto il libro più bello, e meglio congegniato, degli ultimi anni, del mio caro amico Alessandro Cortese, “EDEN”
Ho capito la differenza tra un buon libro di letteratura erotica e un libro volgare grazie alle ragazze di “Lite editions”
Ho notato che alcuni poeti quando li critichi… mmm ti minacciano di querela
Ho sperimentato l’importanza di un Like sincero su FB
Ho capito che non esistono generi letterari belli ma solo libri BELLI
Questo mondo pieno di contraddizioni mi appartiene!!!

Sarah I.



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Published on September 18, 2013 02:41

September 16, 2013

Un anno di… scrittura e lettura… un anno di ME

Quando un anno fa ho lasciato tutto, per dedicarmi alle mie passioni, non sapevo dove sarei andata a finire, quale pozzo mi avrebbe accolta.


Mi sentivo come chi  riesce a scappare da una prigione e poi si volta continuamente a guardare indietro. La sensazione era questa ma io non mi sono mai voltata indietro se non in questo momento per cercare di capire se la scelta è stata giusta.


E’ stata giusta. Un anno di “me”, lo definisco così, mi ha portato tantissime gioie.


Ho aperto un blog, una pagina FB, un profilo Twitter e conosciuto tanta gente nuova che un pizzico alla volta ha accresciuto il mio animo e la mia voglia di fare. Ho assorbito da tutti e spero di aver dato qualcosa anche io agli altri.


Il 2013 è l’anno della mia laurea magistrale, del mio primo contratto editoriale, della pubblicazione del mio primo libro, della mia prima sceneggiatura e del mio primo cortometraggio e non riesco a trovare le parole giuste per esprimere quanto bello sia tutto questo. Forse solo adesso elencandole me ne rendo davvero conto. Già… è davvero un “annus mirabilis”.


Fare consuntivi a volte aiuta!!!!


Questi traguardi però hanno anche significato tanta apprensione, tanto stress e duro lavoro. Notti insonni passate davanti al pc, occhi penzolanti e dita doloranti nonchè sedere a “panella”, come si dice in Sicilia.


Ho cercato però di trasformare tutto, di farne un divenire continuo anche in quei giorni in cui la concentrazione e la voglia di fare mancavano.


Adesso sento di poter camminare da sola, di avere capacità da sfruttare e curiosità per il mio nuovo mondo… e si sa, chi è curioso… arriva dove vuole arrivare!!!


Chi, come me, vive tutta la vita fra le nuvole e in mezzo ai suoi sogni non può che volerli vedere realizzati. Questo è quello che cercherò di fare sempre, non perdendo mai la semplicità e l’umiltà che mi hanno sempre dato le giuste chiavi per affrontare tutte le mie sfide.


… to be continued!


BENTORNATI—


xxx Sarah Iles


 



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Published on September 16, 2013 01:00

August 30, 2013

Io, Michele e … il nonno

Non posso aspettare il 15 settembre (quindi il ritorno ufficiale a Sulle Parole)  per raccontare questo aneddoto, quindi lo faccio adesso.


Quando ho cominciato la mia “vita” on line, ho conosciuto, in un famoso sito di pubblicazione di libri (ilmiolibro.it) lo scrittore Michele Scaranello.


Michele si è subito rilevato persona attenta e scrittore “fertile”, oserei dire, nonchè bravo sceneggiatore. Abbiamo spesso parlato e ci siamo letti a vicenda. Un giorno, chiacchierando del suo libro e del periodo storico trattato, la seconda guerra mondiale, gli ho raccontato della perdita che abbiamo avuto in famiglia, ovvero del fratello di mio nonno che è uno dei tanti dispersi della campagna in Russia… e di quanto mio nonno non abbia mai smesso di sperare di riabbracciare suo fratello.IMG_0287


Michele ha regalato, per l’affetto che ancora lega mio nonno alla memoria di suo fratello, una copia del suo libro con dedica al mio nonno.IMG_0286IMG_0290


 


Il libro, Fuga dalla steppa, è arrivato oggi e mio nonno, 88 anni, dopo 9 anni che non scriveva più, a causa di una patologia degenerativa oculare, ha voluto scrivere ugualmente due righe per ringraziare Michele del suo pensiero.


Ti ringrazio Michele e spero ti faccia piacere ricevere queste parole.


 


” Grazie Michele


per questo regalo.


La memoria di mio fratello Vincenzo


è sempre viva.


Totò.”


GRAZIE Michele, è stato un momento dolcissimo che ricorderò sempre, la difficoltà di mio nonno nello scrivere e comunque la sua determinazione mi hanno commosso.


Sarah!!!



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Published on August 30, 2013 06:57

August 6, 2013

Vacanza

Anche la vacanza deve essere una condizione dell’anima!!!


Buone vacanze a tutti… ci rivediamo a settembre!!!


Sarah Iles


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Published on August 06, 2013 07:05

July 26, 2013

L’amuleto

 


amuletojpg


Neera.


Ammetto che non conoscevo Anna Zuccari, alias Neera, l’autrice de “L’amuleto”, per cui, dopo aver letto il libro, sono andata in giro alla ricerca della sua biografia e ho scoperto che è una delle autrici italiane dell’ ’800 più prolifiche.


Ma a scuola perchè non è neppure nominata? Ha un modo di scrivere divino, avrei detto contemporaneo e invece è di due secoli fa.


E’ diretta, fresca, alla portata di tutti e anche elegante nell’esposizione. Sono rimasta di sasso quando ho scoperto che era così conosciuta… o almeno dovrebbe esserlo a mio avviso.


Wiki dice di lei: “Scrittrice prolifica e di successo, il tema dominante della sua narrativa è l’analisi della condizione femminile – della quale ella accetta il ruolo socialmente subordinato  limitandosi a rivendicare le ragioni del cuore e della sensibilità femminile a fronte della mediocrità della realtà quotidiana nella quale le protagoniste dei suoi romanzi finiscono per ripiegare.”


Non sono pienamente d’accordo perchè anche se le protagoniste, come Emma nel libro che ho letto, finiscono per ripiegare, affrontano con audacia e forza i sentimenti che le investono e in queste espressioni Neera è bravissima.


Il libro l’ho divorato in un giorno è quando ho letto l’ultima riga… ho gridato… perchè non poteva finire così!


La protagonista vive sola in una grande casa, accudisce il figlio insieme a due domestici e ogni tanto legge e rilegge le lettere del marito che vive in Francia ormai da anni. In questo spazio si insinua, senza che lei se ne renda conto, l’amore, quello vero, quello che lei non ha conosciuto.


Ma non immaginatevi grandi performace amorose perchè è un’intreccio di occhi, dita, tramonti, foglie, emancipazione e parole, scritte e lette.


Neera cuce addosso a Emma l’abito della moglie servizievole e della madre amorosa… ma quando sarà l’amore a necessitare la sua attenzione saprà riconoscerlo?


Bello… bello bello… leggetelo… è un ebook gratuito presente nella Amazon list… e in più di un’autrice italiana…


Sarah Iles


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Published on July 26, 2013 09:20

July 25, 2013

Libera me

Libera meInizia un nuovo progetto… Libera me!!


Una sceneggiatura scritta da me che avrà vita grazie all’estro e alla bravura di due registi, Massimiliano Aiello e Piero De Luca.


Visitate la nostra pagina FAn Facebook- Libera me


Il Mediometraggio è dedicato a tutte le donne che vivono il dramma della violenza, a quelle che lo superano e a quelle che ne rimangono prigioniere per sempre.


Sarah Iles


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Published on July 25, 2013 07:12

July 23, 2013

… stella

ballerinagambaC’era una stella che danzava


e


sotto quella sono nata.


(W. Shakespeare)



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Published on July 23, 2013 17:29