Bianca Rita Cataldi's Blog, page 8

September 24, 2017

Settembre: perché amiamo questo mese e ciò che rappresenta

Chi di noi non ama settembre, il mese più malinconico eppure pieno di speranza dell’anno? Non c’è quasi nessuno che, pur sentendo mancare l’estate, non accolga questo mese con un brivido di aspettativa. Ma quali sono i veri motivi che ci spingono ad amare settembre? Me lo sono chiesto mentre scorrevo la bacheca di Facebook e mi saltavano di continuo agli occhi post di “benvenuto” per questo particolare periodo dell’anno. E ho cercato di darmi alcune risposte. Queste sono solo le mie: voi cosa...

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Published on September 24, 2017 23:10

September 21, 2017

Daily planning: perché è importante e dove trovare planner gratis

Il daily planning (programmazione giornaliera) è sempre stata un mostro, per me. Ho sempre odiato programmare in anticipo ciò che avrei fatto durante il giorno. Il punto fondamentale è che sono pigra e, soprattutto, molto disorganizzata. Credo di aver ereditato questa caratteristica da mio padre, famoso per aver studiato il programma per la Maturità in una settimana. E per non aver mai programmato le lezioni, da insegnante di matematica. Ecco, in questo io sono molto simile a lui. Vado a brac...

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Published on September 21, 2017 10:51

September 16, 2017

The Beguiled – L’inganno: una proposta di interpretazione

The Beguiled – L’inganno (Sofia Coppola 2017) è un film che lascia senza parole. Sono le 23.19, sono appena tornata dal cinema del campus e sono sconvolta. D’altra parte, ormai dovrei esserci abituata perché la Coppola mi fa sempre quest’effetto. Magari i suoi film hanno delle pecche, forse c’è sempre qualche buco nella trama, però mi piace. La amo da anni, dai tempi delle Vergini suicide, che tra l’altro mi è tornato più volte alla mente durante The Beguiled. Stessi colori, stessa atmosfera...

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Published on September 16, 2017 01:03

September 13, 2017

Primark Haul – settembre 2017. Cancelleria, abiti, cosmetici

Per la serie “non solo libri”, ecco qui il primo (e purtroppo non ultimo) Primark Haul dell’anno. Ho raccolto nel video il risultato di due sessioni d’acquisto, per cui troverete davvero tanta roba. Se volete saperne di più su prezzi, taglie ecc non esitate a commentare nel post

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Published on September 13, 2017 07:03

September 7, 2017

Due o tre cose che dovremmo imparare dagli irlandesi

Il mio primo contatto con gli irlandesi è avvenuto sei anni fa. Avevo diciannove anni, non avevo viaggiato chissà quanto e tutto mi sembrava nuovo e bello a prescindere. Eppure, ebbi sin dall’inizio la sensazione di avere a che fare con un popolo incredibilmente gentile, accogliente e generoso. Quando ne parlai a casa, gli amici e i parenti mi risposero “Ma no, è solo che hai incontrato le persone giuste”. E io ci ho creduto davvero. Poi mi sono trasferita in Irlanda e ho avuto la conferma di...

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Published on September 07, 2017 07:03

September 1, 2017

Libri, film, telefilm – agosto 2017

Questo mese, lo ammetto, è stato davvero povero di film e di telefilm, tanto che li troverete solamente nel titolo. Ciò che ho visto l’ho visto di corsa, a morsi, per cui non fa testo. Ci rifaremo durante settembre. In compenso, le letture sono andate molto bene, anche grazie alla bellissima iniziativa della #squadreadathon. Per cui, saziamoci di libri, ché l’inverno sarà lungo.

I libri

libri

LA TRAMA

«Una #GirlBoss è padrona della sua vita. Prende quel che vuole perché lavora per ottenerlo»

Da...

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Published on September 01, 2017 09:42

August 28, 2017

5 risorse gratis per gli appassionati di libri e di arte

Per chi ama l’arte e la letteratura è di certo un sogno sentirsi dire che libri e cataloghi delle mostre “sono gratis”. Queste due paroline magiche, però, sono di solito accompagnate da una qualche misura di illegalità. Immediatamente pensiamo ai gruppi Facebook in cui si scambiano PDF, a eMule, a uTorrent, ecc. E invece, qualche misura perfettamente legale per poter fruire di risorse culturali gratuitamente esiste. Tra le altre, ne ho selezionate cinque particolarmente dedicate al mondo dell...

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Published on August 28, 2017 06:41

August 19, 2017

Oprah Winfrey: 6 lezioni di vita

Oprah Winfrey, classe 1954, è uno dei miei personali modelli di vita. Nata da una famiglia umile del Mississippi, cresciuta con una storia di abusi alle spalle, è diventata la donna che tutti conosciamo per la sua filantropia e per il celebre show che porta il suo nome. Da qualche tempo ho iniziato a documentarmi su di lei, a leggere biografie e memoir, e ho selezionato sei lezioni di vita che, a mio parere, Oprah potrebbe offrire a tutti noi. Perché avere dei modelli non significa imitarli p...

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Published on August 19, 2017 05:34

August 16, 2017

Il quaderno della gratitudine: perché è importante dire grazie

Se c’è una cosa che ho capito in venticinque anni di vita è l’importanza di dire grazie. Non semplicemente per cortesia e non solo a chi ci sta facendo un favore. La gratitudine è un concetto più ampio, da applicare a ogni aspetto della vita. C’era chi diceva “Quando siete felici, fateci caso”. Perché la verità è che siamo bravissimi a ricordare costantemente tutto ciò che non va. E un po’ meno bravi a notare le cose belle, quando accadono. E accadono, sempre.

Questione di prospettiva

 

Non...

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Published on August 16, 2017 04:16

August 13, 2017

Sarahah: che cos’è e perché non lo userò mai


Sarahah è una nuova app social di origine arabo-saudita, nata con l’intento di esprimersi liberamente e di poter fornire feedback anonimi senza temere ritorsioni. Il successo è stato immediato e l’app è presto diventata virale. Eppure, la domanda sorge spontanea: ne avevamo veramente bisogno?



Sarahah: Anonymous is the way


Non è la prima volta che abbiamo a che fare con social in cui l’anonimato la fa da padrone. In realtà, la prima cosa che ho pensato è stata: ma non c’era già Ask? Sì, ma Ask nasceva per un motivo diverso. Più che la critica bella e buona, aveva alla base la curiosità. Diciamo pure che Ask veniva e viene usato soprattutto per stalkerare il ragazzo che ti piace, ecco.


Sarahah, invece, ha un altro scopo. L’idea è quella di poter inviare messaggi agli utenti in forma del tutto anonima. Questo significa che ora potremo dire quello che pensiamo di quella stronza che se la tira su Instagram. Giusto? Giusto.


E davvero, non c’è nulla di male a dire ciò che si pensa. Il rischio, però, si nasconde nell’anonimato. Sì, perché quando ci mettiamo la faccia siamo costretti a rispettare un limite. Quando commentiamo un post su Facebook dobbiamo tener presente il nostro nome. Che cosa succede, invece, quando siamo davvero liberi di dire tutto ciò che pensiamo? Ma soprattutto, tutte quelle critiche che siamo pronti a sputare servono davvero a qualcosa?


Per una critica (dis)truttiva


Nella descrizione della app in App Store si legge che Sarahah ci aiuterà tutti a migliorarci grazie all’aiuto di feedback sinceri. E qui l’ahahahah ci sta tutto. Sì, perché dubito fortemente che i feedback possano essere del tutto scevri dalle solite invidie o anche dall’antipatia, punto e basta, Se io Bianca Cataldi ricevo una recensione negativa a un mio libro dal mio ex, quella recensione non mi aiuterà a crescere. Se due scrittrici hanno litigato e l’una insulta l’altra su Sarahah, nessuna delle due potrà crescere attraverso quei feedback.


Questo perché, tanto per farla semplice, l’anonimato è sempre esistito e non è sempre stato sinonimo di sincerità. Il voler collegare l’anonimato alla sincerità mi fa inorridire. Spesso e volentieri, infatti, tutto ciò diventa solamente la maschera dietro la quale nascondersi per sputare veleno gratuitamente. Non ci lamentavamo forse delle recensioni firmate “Cliente Amazon” nelle quali si diceva soltanto “questo libro fa schifo?”. Era una critica costruttiva, quella? O quando l’ex ci telefonava alle tre di notte con l’anonimo? O quando alle elementari quella stronza del primo banco ci faceva trovare le minacce di morte anonime nel diario di Barbie?


L’anonimato, sin da quando eravamo all’asilo, è sempre stato sinonimo di guai.


Per costruire la gentilezza


Di Sarahah, insomma, non avevamo proprio bisogno. Semmai, ciò che davvero ci serve è un’app che ci insegni a costruire la gentilezza. Io non so chi siete, non so in quale contesto professionale viviate, ma conosco il mio: l’editoria. L’editoria è quel mondo lì in cui si creano cose belle passando attraverso percorsi tortuosi e spinosi. Com’era quella citazione? Dalla merda nascono i fior. Ecco, così.


L’editoria – ma vale per tutti i contesti professionali – è un mondo in guerra. Ogni giorno scoppiano polemiche, gli autori si tirano per i capelli a vicenda, ed è una cosa che capisco. Lo capisco perché, in cattività, si diventa cattivi. E il mondo dell’editoria è spietato, competitivo e affollato. Nessuna sorpresa, dunque, per gli exploit di cattiveria che ogni giorno riempiono i social.


Ecco perché Sarahah mi fa paura. Perché se già non ci facciamo remore a insultare firmandoci, figuriamoci cosa potremmo fare con l’anonimato. Mi fa paura perché la gentilezza è qualcosa da costruire, non da minare alla base. Soprattutto, mi spaventa la facilità con la quale è possibile ferire chi legge. Perché, diciamoci la verità, non è vero che “mi scarico Sarahah per gioco”. Non è vero che “massì, mica ci sto male sul serio”. Sono giorni che vedo gente che si difende su Facebook per ciò che ha letto su Sarahah. Tutti noi abbiamo i nostri punti deboli. Io, quando qualcuno mi dà dell’anoressica senza sapere quanto devo lottare per tenermi i miei chili, sto male. Ecco perché non scaricherò mai Sarahah. Mi tengo l’ahah del mio dolce non sapere. Sarahah tenetevela voi che siete forti.


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Published on August 13, 2017 08:43