Lisa Knight's Blog, page 3
February 22, 2021
LABORATORIO DI IMMAGINAZIONE ATTIVATA
SEMINARIO ESPERENZIALE a numero chiuso
15 GIUGNO 20019
ore 9,30 – 18,30 MESTRE – FORTE MARGHERA sala esperienziale C32
per il ciclo Anima errante – Psicologia immaginale e esperienza corporea
ESPLORANDO L’IMMAGINAZIONE ATTIVATA
L’ incontro offre la possibilità di sperimentare un’esperienza di viaggio interiore volto alla trasformazione di vissuti dolorosi sotto forma di un lavoro sulle immagini che emergono dallo stato di transe legato alla pratica di respirazione finalizzato al ritrovamento di un nuovo equilibrio.
Gli psicoterapeuti di Explora hanno unito l’esperienza della tecnica dell’Immaginazione Attiva di provenienza junghiana alla Respirazione Olotropica di Grof e ai percorsi di cura presenti in molte culture tradizionali, in particolare quella africana-Dogon: il modello terapeutico confluito da queste tre provenienze permette di allargare l’esperienza corporeo-immaginale a una riflessione psichica più ampia.
Come volutamente evocato dal nome Explora, nel viaggio interiore i partecipanti provano nel gruppo un’esperienza di viaggio trasformativo guidato dal flusso immaginativo e dal costante accompagnamento della musica.
La musica, il filo rosso di questo percorso terapeutico, insieme all’ambiente protetto, al gruppo e alla tecnica di respirazione permette l’alterazione più o meno profonda dello stato di coscienza. Lo stato di trance – lo stato alterato di coscienza – permette di raggiungere immagini e sensazioni che provengono dagli strati più profondi della psiche.
Gli elementi del proprio vissuto che emergono durante la trance (nuclei complessuali, elementi perinatali, tracce transpersonali, memorie infantili, o fattori traumatici, etc..) diventano così ricco materiale di elaborazione terapeutica.
ore 9.30: ritrovo, accoglienza dei partecipanti, presentazione
della giornata, rilassamento
ore 10.30/12.30: primo turno di respirazione
ore 13.00/15.00: rilassamento, pausa e pranzo condiviso (incluso)
ore 15.00/17.00: secondo turno di respirazione
ore 17.00/18.00-18.30 riflessione finale e conclusione
Modalità:
Ciascun partecipante sceglierà tra i partecipanti un compagno che gli starà vicino durante l’esperienza.
Si formeranno quindi delle coppie che si alterneranno nell’esperienza di Respirazione Attiva, dando vita a due sessioni musicali di durata di un’ora e trequarti circa.
L’introduzione dell’esperienza è dedicata al rilassamento dei respiranti in comoda posizione distesa sul proprio materassino: a partire da questo stato si attiverà progressivamente lo stato alterato di coscienza che ognuno, in base alla propria personale inclinazione potrà serenamente sperimentare, con la tranquillità e l’accompagnamento del team di terapeuti. A conclusione della giornata ci sarà un momento corale di condivisione dell’esperienza.
I terapeuti di Explora rimangono a disposizione anche nelle settimane a seguire per eventuali dubbi, riflessioni, necessità di chiarimento in merito all’esperienza di stato alterato di coscienza o semplicemente per un confronto su eventuali sogni emersi nella cornice clinica del propri studi privati. Spesso infatti queste esperienze sono cariche di materiale immaginale, proprio per la ricchezza del contenuto e la potenza dell’esperienza che chiedono di essere analizzati ed espressi. É proprio la competenza della psicologia analitica che permette di dare valore e voce a questo materiale messo in moto dall’esperienza di transe.
CONDUCONO IL CORSO ESPERENZIALE:
dott. MARCO GAY, psicoterapeuta
dott.ssa ANNA PERIZ, psicologa psicoterapeuta
MARLIS BORDATO operatrice di respirazione olotropica, mediatrice familiare e ricercatrice in psicologia analitica
STEFANO GERARD operatore di respirazione olotropica
parteciperanno
ANDREA VIANELLO psicologo psicoterapeuta – Associazione Imaginalis
PER INFORMAZIONI sull’esperienza e COSTI
cel. 3280304534 – 3772043030
imaginalis.venezia@gmail.com
IMAGINALIS organizza un ciclo di appuntamenti esperenziali sulla TRANSE per i quali è possibile prendere contatto ed informazioni ai riferimenti sopra indicati


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SULLE ORME DI GIORDANO BRUNO
La psicologia analitica fondata da Carl Gustav Jung può essere meglio compresa nella sua relazione con il tema dell’immaginario e della potenza immaginativa se considerata all’interno di una tradizione di pensiero che vede la sua genesi con alcuni pensatori pre socratici come Eraclito, e attraverso i secoli passando per Platone, Plotino, Marsilio Ficino, Giordano Bruno, il rinascimento italiano e altri grandi penisatori giunge a noi, attraverso le vesti di una psicologia del profondo che pone al centro l’immagine è l’immaginazione come strumento di conoscenza e di cura. Andrea Vianello psicologo psicoterapeuta a Mestre e Giuseppe Scalici professore di filosofia, attraverseranno le epoche osservando il filo rosso che connette pensieri e pensatori lontani tra loro nel tempo ma vicini nella visione del mondo.
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February 17, 2021
L’INFINITO VIGORE
17.02.2021EVENTO ONLINE sulla figura ed il pensiero di Giordano Bruno, interverranno:Professor Giuseppe Scalici, filosofoMarco Carniello, filosofoDott. Andrea Vianello – Psicologo Psicoterapeuta
PER PARTECIPARE:https://www.gotomeet.me/Pensierincircolo/infinito_vigore
“Cossì siamo promossi a scuoprire l’infinito effetto dell’infinita causa, il vero e vivo vestigio de l’infinito vigore” Giordano Bruno, La Cena de le Ceneri 1584
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November 28, 2020
CICATRICI
Per il ciclo – CORPI ERMETICI – Psicologia immaginale e medicina
“CICATRICI. Etiam sanato vulnere, cicatrix manet”
La cicatrice è una risposta che il nostro corpo fornisce a una esperienza traumatica. È il tentativo di “riparare” una lesione o qualcosa che ci ha ferito. Le cicatrici lasciano il segno, un marchio, un ricordo che si trattiene nel flusso incessante degli eventi della nostra vita. Spesso sono momenti dolorosi, attimi da cui ci si vorrebbe allontanare. Il corpo e la mente invece, li trattengono attraverso un segno che ha sempre un riflesso nel ricordo e nell’emozione che in questa rimane intrappolato.Con l’aiuto della psicoterapia, della chirurgia estetica e dell’osteopatia, approfondiremo il rapporto tra emozioni e timori intorno al tema della cicatrice, comprendendo cosa si possa imparare e quali vantaggi vi siano nel rapporto con questo segno cutaneo e psichico, che ci collega intimamente alla nostre vulnerabilità e alle fragilità umane che coinvolgono tutti noi.
Interverranno:
dott. Andrea Vianello psicologo psicoterapeuta
Le ferite dell’Anima: psicoterapia e Trauma
dott.ssa Roberta Giomo psicologa psicoterapeuta
Cicatrici e immagine corporea : segni che restano
dott.ssa Linda Martellani chirurgo plastico
Cicatrici invisibili: mito o realtà?
dott. Mirco Boccolini, osteopata
Cicatrici: perturbazioni dell’omeostasi corporea
INGRESSO LIBERO
FINO AD ESAURIMENTO POSTI
per riservare un posto si prega di scrivere una mail a : imaginalis.venezia@gmail.com indicando nome cognome e numero partecipanti
DURANTE LA SERATA SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AL SEMINARIO ESPERENZIALE SUL TEMA “CICATRICI” A NUMERO CHIUSO CHE SI TERRÀ IL 12 GENNAIO dalle 9.30 alle 17.30
info : imaginalis.venezia@gmail.com


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November 14, 2020
ELEVAZIONE E PROFONDITA’ NEL CULTO DI APOLLO
Relatori:
“Apollo in chiaroscuro” Dott. Alessandro Gabetta psicologo junghiano, Imaginalis – dialoghi tra psicologia immaginale, scienze, arti e culture Nessuna divinità olimpica rappresenta gli ideali di armonia e perfezione formale come Apollo, dio della musica, della poesia e della medicina. Per Winckelmann l’idea stessa di classicità greca si esalta nell’apollineo per la sua tensione verso il sublime, la purezza e l’elevazione che separa il divino dall’umano. Ma Apollo è anche la divinità terrifica e vendicativa che emerge dalla putrescenza e semina pestilenze, per cui il dio della bellezza e della luminosità sembra abbinarsi ad una serie di oscuri paradossi, avvalorando l’adagio di Goethe: “dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”.
“L’arco e la lira: lo sciamanesimo iperboreo e l’estasi apollinea” Dott. Marco Maculotti, direttore e redattore AXIS mundi Dallo sciamanesimo iperboreo praticato dagli iatromanti e ricostruito da Culianu fino all’analisi filosofica ad opera di Giorgio Colli, Apollo appare al tempo stesso in tutta la sua duplicità e armonia, mysterium tremendum ed enigma irrisolvibile, portatore di estasi per mezzo della lira e di morte per mezzo dell’arco.
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October 17, 2020
LUCI E OMBRE, FISICA ED IMMAGINE
La luce ha sempre rappresentato un tema affascinante e misterioso, che ha attratto la curiosità di scienziati e filosofi dagli antichi Greci ai giorni nostri. Ripercorreremo lo sviluppo storico della descrizione fisica della luce, da Empedocle ad Einstein, soffermandoci sul grande dibattito del 17esimo secolo sulle due teorie rivali, quella corpuscolare e quella ondulatoria
LUCI ED OMBRE FISICA ED IMMAGINEL’ Ombra e la Luce nelle opere di CaravaggioDi Paolo Pistellato Chiunque volesse descrivere lo stile di Caravaggio in pochi punti, metterebbe al primo posto l’uso drammatico di luci e ombre; l’osservazione è così scontata da sembrare ormai criticamente superflua. Eppure nelle singole opere questa lotta dall’esito incerto fra antagonisti indispensabili l’uno all’altro rimanda a significati riccamente articolati: teologici, morali, psicologici, filosofici ecc., tanto che l’osservazione ottica di un fenomeno fisico si trasforma in pensieri luminosi cavati dall’ombra. LA FISICA DELLA LUCE di Luca Ferialdi La luce ha sempre rappresentato un tema affascinante e misterioso, che ha attratto la curiosità di scienziati e filosofi dagli antichi Greci ai giorni nostri. Ripercorreremo lo sviluppo storico della descrizione fisica della luce, da Empedocle ad Einstein, soffermandoci sul grande dibattito del 17esimo secolo sulle due teorie rivali, quella corpuscolare e quella ondulatoriaCon Luca Ferialdi, fisico teorico all’ Università di Trieste discuteremo le più curiose proprietà della luce, nonché alcune sue applicazioni moderne





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October 10, 2020
IL LATTE DELL’ANIMA
In occasione della settimana mondiale dell’ allattamento al seno, Sabato 10 Ottobre 2020 Imaginalis organizza un appuntamento di approfondimento interdisciplinare per riflettere sullo sfondo psicologico e mitologico di un gesto antico e su quali implicazioni simboliche e relazionali siano in esso contenute.Una occasione di approfondimento all’aperto, nel contesto del Parco del Centro Donna a Mestre Viale Giuseppe Garibaldi, 155a, dalle 16.00 alle 18.30 per riflettere su mitologie e immaginazioni su questo potente e simbolico gesto.INGRESSO LIBERORELATORI- Andrea Vianello, psicologo psicoterapeuta- Francesco Boer, scrittoreSeguirà una Tavola Rotonda con i Relatori e conEleonora Lanzerotto, Ostetrica,Mirco Boccolini, osteopatain caso di pioggia l’incontro si terrà presso il Centro Culturale Candiani a Mestre.”Il latte è un simbolo antichissimo, che da sempre fa parte dell’immaginario dell’ uomo. E’ un vero e proprio archetipo su cui si basa la nostra cultura: ogni bambino, in ogni civiltà e in ogni regno della storia, ha iniziato la sua vita nutrendosi da questa fonte naturale, fatta di amore e protezione. E’ normale dunque che la traccia di questo aspetto simbolico si trovi in tutti i secoli, in culture anche molto distanti fra loro.Le “Veneri” preistoriche sono la prima testimonianza archeologica in cui l’allattamento ha una valenza sacrale. Nell’Antico Egitto Iside allatta Horus, e in Grecia il piccolo Ercole ruba con uno stratagemma una poppatada Era, diventando così immortale. Cipro e l’India, Napoli e l’Iran – non c’è luogo in cui non si trovi una commovente testimonianza di questo sentimento al tempo stesso religioso e familiare. Non a caso la Madonna che allatta è una delle immagini più diffuse nell’arte sacra medievale. E’nelle dotte speculazioni dell’alchimia rinascimentale, tuttavia, che il simbolo dell’allattamento raggiunge il suo apice, diventando il legame d’amore fra Cielo e Terra, fra l’Eterno e l’Uomo. Nel simbolo dell’allattamento troviamo dunque il raccordo fra il cosmo e l’essere umano, fra il corpo e il sacro, fra la Terra e il Cielo.” F. Boer






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October 5, 2020
LA LUCE DEL BUIO
Nuovo appuntamento con la Psicologia Immaginale a Mestre:
LA LUCE DEL BUIO, psicoterapia ed esperienza religiosa
Sabato 5 Ottobre ore 17.30 presso Fondazione Forte Marghera
– ingresso libero fino ad esaurimento posti –
Relatore: Marco Gay, psicoterapeuta junghianoNella vita di ognuno di noi è possibile affrontare delle fasi di profonda oscurità di vedute: un buio che a volte ci attanaglia e priva la nostra immaginazione della capacità di prospettare delle vie di uscita. Così come un cielo nero e privo di luce getta in noi antiche inquietudini e un profondo senso di smarrimento, così nella nostra esistenza la mancanza di luce viene temuta per il suo potere annichilente.
La cosiddetta “morte della coscienza” si manifesta nel divenire della vita interiore: nell’oscura notte dell’anima, anche il mistico è esposto a questo “nulla” della coscienza. Nell’incontro osserveremo questo simbolo del “cielo nero”, quale si presenta nel corso di importanti passaggi individuativi. Attingeremo dalla pratica clinica e dai sogni di pazienti in psicoterapia, comprendnedo ed individuando la direzione tracciata dalle “luci interiori” che, come le stelle, indicano la rotta da seguire per la nostra individuazione.
numero di posti limitato – è suggerita iscrizione tramite mail: imaginalis.venezia@gmail.com
IL RELATORE
Marco Gay Psicoterapeuta e psicoanalista junghiano, è co-fondatore della Scuola di Formazione Psicoterapeutica LI.S.T.A. di cui è Presidente. Si è formato al C.G. Jung Institut di Zurigo e ha lavorato per sei anni alla Clinica Zürichberg. È fondatore e Presidente dell’Associazione Culturale Metis, che promuove seminari, gruppi di supervisione e convegni nel campo della psicologia analitica del profondo e delle scienze umane. Ha lavorato per anni approfondendo le pratiche rituali e di guarigione presso le comunità Dogon del Mali.
E’ tra i fondatori della rivista “La pratica analitica” .






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October 3, 2020
LAVORARE LA LUCE : LABORATORIO ESPERIENZIALE
ALCHIMIA NELLA STANZA D’ANALISI. IL CUORE E L’ALAMBICCO.
ALESSANDRO GABETTA, psicologo psicoterapeuta
L’introduzione dell’alchimia da parte di Carl Gustav Jung nell’alveo della psicologia risale ad una insoddisfazione interpretativa da parte dello psichiatra svizzero rispetto alla ricchezza del materiale onirico. Comparivano infatti motivi ricorrenti di particolare impatto e di non agevole comprensione senza il ricorso all’immaginario alchemico. Fu una coincidenza specifica ad impressionare Jung: una paziente aveva sognato un’aquila che inizialmente librava in cielo e che improvvisamente girava il capo per dilaniarsi le ali e precipitare a terra. Se il sogno poteva essere interpretato dal punto di vista simbolico come una enantiodromia per la paziente dalla dimensione spirituale celeste alla materialità terrestre, per Jung a prima vista il tema del sogno doveva avere degli antecedenti archetipici. Per caso, sfogliando la Cantilena Ripley, lo psichiatra svizzero si imbatté nella medesima immagine del sogno. L’alchimia è quindi una fonte inesauribile di immagini che sgorgano nella vita onirica ma al tempo stesso pratica di laboratorio che presenta reali analogie con il lavoro psicoanalitico. Nel segreto della stanza di analisi come nel laboratorio dell’alchimista si tenta di modificare atteggiamento, personalità e persino il corpo, guidati dalle immagini e dagli effetti dell’archetipo della trasformazione.
ALCHIMIA REALE: ESTRARRE LA LUCE DALLA MATERIA.
GIOVANNI ATROP, studioso di Alchimia
Se l’iniziando all’alchimia “si ostinava, contro ogni speranza, a coprire l’uscita dal labirinto, se accettava la stanchezza delle corse vane, degli erramenti sterili, l’angoscia dell’abbandono, senza mai allentare la sua volontà di indovinare l’enigma, a questo stadio la ricerca si trasformava in un drammatico combattimento spirituale in cui l’energia dell’intera psiche entrava in azione, in cui le risorse interiori mobilitate dall’estrema intensità della meditazione e provate durante anni di lotta, di prove e di sforzi, intervenivano infine in maniera sempre più opprimente fino all’improvvisa apparizione di una serie d’illuminazioni e di uno stato particolare di coscienza: lo stato di risveglio” Renè Allleau, Aspetti dell’alchimia tradizionale.
La via della vera Alchimia solca i sentieri della materia, nei segreti di questa condensazione sensibile vi è l’accesso al sottile. Fuggire dalla materia è fuggire dallo spirito, scendere nel basso equivale a salire verso la Luce. VOLUMI E TRASPARENZE: LA SEDUZIONE DEL VETRO NELLA DIALETTICA CON LA LUCE
ANDREA TOSI, docente di letteratura e storia dell’istituto superiore ” Abate Zanetti”
Il vetro è un materiale affascinante, ha origini molto lontane ed è difficile stabilire in quale periodo e in quale luogo esatto sia avvenuta la sua scoperta. Ma la leggenda narrata da Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia per la quale sarebbe il frutto di una casualità, dà il via ad un viaggio suggestivo che ha sedotto storici, scienziati ed alchimisti. Certamente, il vetro, approdando a Venezia, ebbe il suo sviluppo maggiore nel Medioevo e nel Rinascimento. Così, attraverso la trasparenza, l’uso dei colori o di paste vitree, quali calcedonio e avventurina, ad imitazione delle pietre dure, aprì una strada che nei secoli si arricchì, via via, di forme e decorazioni. Ma ad elevare ed esaltare questo materiale contribuisce anche l’arte contemporanea, la quale ne svela la sua dimensione poetica ed il suo linguaggio espressivo. Il percorso creativo che, ad esempio, può portare un artista come Livio Seguso, dopo aver assimilato le regole e le potenzialità del vetro secondo una tradizione millenaria, a tracciare una nuova strada nella prospettiva dell’opera plastica e del concettualismo scultoreo, dimostra che il vetro, quale materiale, ha una sua poetica e, in questo aspetto, la luminosità e la trasparenza sono elemento unificante. LA LUCE CONDENSATA: I SENTIERI SIMBOLICI DELL’AMBRA
SARA GARBELLINI, archeologa
L’ uomo conosce l’ambra da migliaia di anni, eppure la magia di questo materiale continua ad affascinarlo nonostante il progredire della scienza abbia svelato la maggior parte dei suoi misteri. L’ ambra ha moltissime caratteristiche: è leggera, calda, nei suoi riflessi si vedono tutte le sfumature del colore del sole; è un dono del mare, durante la lavorazione sprigiona profumo, e il fuoco la consuma totalmente facendole sprigionare un aroma ancora piú intenso. L’ ambra è una sostanza naturale che, come la psiche fa con il ricordo, ci connette con la memoria, preservando frammenti di un mondo antico: piccole foglie, minuscoli insetti, profumi di foreste preistoriche che possono giungere intatti a noi oggi, migliaia e migliaia di anni dopo. Per queste peculiarità, gli antichi, fin da subito le attribuirono poteri protettivi e curativi, elevandola a merce preziosa: dono degli dei, lacrime delle ninfe, o materiale che arrivava dai confini del mondo oltre il giardino delle Esperidi. L’ ambra (elektron in greco) se sfregata si carica elettricamente, introducendo al tema del campo elettrostatico, di quelle inquietanti azioni a distanza che agiscono nel mondo invisibile della fisica dei campi elettromagnetici, assimilando di nuovo questa linfa naturale alle proprietà dello psichismo e alle sue azioni visibili nelle trame delle nostre vite.
LABORATORIO ESPERIENZIALE SULLA LAVORAZIONE DELL’AMBRA
FRANCESCO PAVAN, maestro orafo
In quest’ultima parte della giornata, si verrà introdotti alla tecnica di lavorazione dell’ambra, attraverso l’illustrazione pratica di tecniche antiche legate all’arte orafa. In particolare, verrà mostrata la realizzazione di un vago (si opterà per la forma cilindrica), partendo da un pezzo d’ambra grezzo. I partecipanti potranno così assistere a tutte le fasi di realizzazione dell’oggetto. A questo, seguirà una parte più marcatamente pratica ed esperienziale, in cui ognuno avrà la possibilità di immergersi nella manualità fine della lavorazione e della trasformazione della materia preziosa dell’ambra. Si procederà attraverso le ultime fasi della trasformazione, quella della lucidatura e, con l’ausilio di un trapano ad archetto (metodo antico) e l’assistenza del maestro orafo Francesco Pavan, quella dell’incisione del vago stesso. L’incisione scelta per la realizzazione è quella dell’occhio di dado, simbolo solare, che verrà pertanto a coincidere con la chiusura del percorso affrontato attraverso la storia e la pratica dell’alchimia nella sua natura complessa e nella sua relazione con la psicologia del profondo. Infine, applicato un cordino al piccolo manufatto, quest’ultimo potrà rimanere a ricordo dell’esperienza fatta durante la giornata di approfondimento e studio.
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September 30, 2020
IL TRIONFO DEI GRANDI ANTICHI: IL CIRCOLO LOVECRAFT
“Poeta del mondo post-copernicano, mitografo di atomi e molecole, Howard Phillips Lovecraft fu tra i pochi che riuscirono a guardare in faccia l’abisso aperto dalla dissoluzione della realtà operata dalla modernità. Forse risiede proprio qui la rCutagione del suo successo, si diceva, che sembra non diminuire con l’avvicendarsi dei decenni, nell’attesa che il Grande Cthulhu torni a reclamare la sua parte, quando le stelle saranno finalmente allineate”.
Andrea Scarabelli, Howard Phillips Lovecraft, Argonauta dell’Altrove, in Oltre il Reale, p. 43.

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