Amedeo Balbi's Blog, page 5
December 13, 2013
Segni dal cielo
È tutta colpa di Giotto. Quando dipinse l’Adorazione dei Magi, negli anni tra il 1303 e il 1305, ebbe l’idea di raffigurare il generico (e non meglio identificato) fenomeno celeste di cui parlano i Vangeli dipingendo, sopra la capanna, una stella con una lunga coda. Si pensa che Giotto avesse visto la cometa di Halley, apparsa nel 1301, e ne fosse rimasto impressionato al punto da usarla nel dipinto. Sia come sia, da allora, per colpa sua, dici cometa e pensi al Natale. Quindi, quando è sembrato che quest’anno potessero esserci non una, ma addirittura due comete visibili durante le feste, la gente è andata al settimo cielo (ah-ah). Purtroppo, una delle due, ISON, si è sbriciolata durante il passaggio attorno al Sole. Resta l’altra, Lovejoy C/2013 R1: chissà che fine farà, ma probabilmente non darà un grande spettacolo a occhio nudo. (Continua a leggere sul Post...)




Published on December 13, 2013 23:24
December 8, 2013
Comete alla radio
L'altro giorno, alla Rete Uno della Radio Svizzera, abbiamo chiacchierato per un'oretta di ISON e di comete in generale. La puntata si riascolta qui.




Published on December 08, 2013 07:04
November 26, 2013
Il minimo teorico
Ancora lezioni. Questa volta, però, si tratta di un corso che copre praticamente tutto quello che c'è da sapere sulla fisica moderna, a un livello di base. Il "minimo teorico", lo chiama Leonard Susskind, che spiega il progetto così:
Susskind non è solo un fisico brillante, è anche un ottimo insegnante. Perciò, se avete (tanto) tempo libero e voglia di imparare, non potrebbe andarvi molto meglio di così. Naturalmente, oltre a un po' di algebra dovete sapere anche l'inglese. Se invece preferite studiare sui libri, ci sono le versioni cartacee sulla fisica classica e, a breve, sulla meccanica quantistica.
A number of years ago I became aware of the large number of physics enthusiasts out there who have no venue to learn modern physics and cosmology. Fat advanced textbooks are not suitable to people who have no teacher to ask questions of, and the popular literature does not go deeply enough to satisfy these curious people. So I started a series of courses on modern physics at Stanford University where I am a professor of physics. The courses are specifically aimed at people who know, or once knew, a bit of algebra and calculus, but are more or less beginners.Non fatevi ingannare dalla presentazione vagamente dimessa. Stiamo parlando di tanta roba: gli argomenti principali sono la meccanica classica, la meccanica quantistica, la relatività speciale e generale, la cosmologia e la meccanica statistica, ognuno dei quali diviso in una decina di lezioni di circa novanta minuti. Se non vi bastasse, c'è anche del materiale supplementare avanzato: entanglement, relatività, fisica delle particelle (concetti di base, modello standard, supersimmetria e grande unificazione), teoria delle stringhe, buchi neri, bosone di Higgs e meccanica quantistica avanzata.
Susskind non è solo un fisico brillante, è anche un ottimo insegnante. Perciò, se avete (tanto) tempo libero e voglia di imparare, non potrebbe andarvi molto meglio di così. Naturalmente, oltre a un po' di algebra dovete sapere anche l'inglese. Se invece preferite studiare sui libri, ci sono le versioni cartacee sulla fisica classica e, a breve, sulla meccanica quantistica.




Published on November 26, 2013 03:14
November 17, 2013
La meccanica quantistica spiegata da Hans Bethe
Dopo quelle di Dirac, un'altra serie di lezioni di un grande della fisica teorica, Hans Bethe. Che nel 1999, alla bella età di 93 anni, spiegò la meccanica quantistica nel modo più semplice possibile agli ospiti di una casa di riposo. Ora le tre lezioni restaurate, con l'aggiunta di un'introduzione e di altro materiale, si possono vedere su questo sito.
Bethe, per inciso, vinse il Nobel per la fisica nel 1967 per i suoi lavori sulla produzione di energia nelle stelle attraverso le reazioni nucleari. (E sì, nel caso abbiate letto Cosmicomic, è proprio il Bethe di Alpher, Bethe e Gamow.)
(via Open Culture)
Bethe, per inciso, vinse il Nobel per la fisica nel 1967 per i suoi lavori sulla produzione di energia nelle stelle attraverso le reazioni nucleari. (E sì, nel caso abbiate letto Cosmicomic, è proprio il Bethe di Alpher, Bethe e Gamow.)
(via Open Culture)




Published on November 17, 2013 01:09
November 7, 2013
Oggi è il giorno
Solo un rapido aggiornamento per comunicare che da oggi Cosmicomic dovrebbe iniziare ad arrivare nelle librerie. Se il vostro libraio di fiducia non ce l'ha ancora, ditegli gentilmente di darsi una mossa. Altrimenti, questo è il link per acquistarlo su Amazon.
Approfitto per avvisare chi si trova dalle parti di Cagliari che domani e dopodomani sono al Cagliari FestivalScienza 2013, a raccontare insieme ad Antonio Pascale come siamo arrivati dal Big Bang alla civiltà. (Ma ci saranno delle copie di Cosmicomic anche lì, nel caso.)
Per finire, un'intervista fatta la settimana scorsa a Genova in occasione della presentazione di Cosmicomic al Festival della Scienza.
Approfitto per avvisare chi si trova dalle parti di Cagliari che domani e dopodomani sono al Cagliari FestivalScienza 2013, a raccontare insieme ad Antonio Pascale come siamo arrivati dal Big Bang alla civiltà. (Ma ci saranno delle copie di Cosmicomic anche lì, nel caso.)
Per finire, un'intervista fatta la settimana scorsa a Genova in occasione della presentazione di Cosmicomic al Festival della Scienza.




Published on November 07, 2013 01:44
November 1, 2013
Ecco qui

Ah, il profumo della carta...
Dopo oltre un anno di lavoro collettivo (e una quantità smodata di email scambiate: Luca Blengino alla fine ne ha contate 1329) questo è Cosmicomic, in carta e inchiostro. Secondo me è venuto molto bene, ma mi è difficile essere obiettivo. Se siete in questi giorni al Festival della Scienza di Genova (a proposito, se avete perso la presentazione dell'altro giorno, il video è online a questo link) avete la possibilità di mettere le mani sulle prime copie e giudicare da voi. Oppure potete fare un salto a Lucca per gli appuntamenti di domani. Altrimenti, dovrete aspettare ancora qualche giorno prima di trovarlo in tutte le librerie.




Published on November 01, 2013 02:27
October 30, 2013
Cosmicomic: diretta streaming dal Festival della Scienza
Oggi alle 18, a questo link, verrà trasmessa la diretta della presentazione di Cosmicomic al Festival della Scienza di Genova. (Se ci riesco, più tardi aggiornerò questo post per trasmettere la diretta anche qui.)




Published on October 30, 2013 01:49
October 25, 2013
Appuntamento a Genova e a Lucca per parlare di Cosmicomic
Cosmicomic è in stampa, e le prime copie dovrebbero essere pronte a breve, giusto in tempo per arrivare (calde calde appena sfornate come una fugàssa) al Festival della Scienza di Genova. Dove, il 30 ottobre, ovvero mercoledì prossimo, sarò al Palazzo Ducale per parlare di fumetti, dell'universo e di tutto il resto con il peraltro direttore del Post, Luca Sofri. Iniziamo alle 18, tutti i dettagli qui (per partecipare è consigliabile prenotarsi). Per chi non passa da Genova, ci sarà una diretta in streaming.
Appena il tempo di finire le trofiette al pesto e si riparte, destinazione Lucca Comics and Games, dove il sabato successivo, 2 novembre, parteciperò alla sessione Comics & Science (il programma completo è qui). Alle 15.30, allo spazio Showcase, parleremo di fumetti e scienza (e nello specifico di Cosmicomic) con Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ma non dimenticate che alle 12.15 a Palazzo Ducale ci sarà la presentazione di Misterius, con Leo Ortolani). Se non avete voglia di sgomitare tra le torme di cosplayer, ci sarà anche una presentazione solo per Cosmicomic alle 17.00 alla libreria Ubik di Lucca (potete scaricare l'invito qui). Spero che mi resti anche un po' di tempo per curiosare tra gli stand.
Con chi ci sarà, ci vediamo lì. Intanto vi lascio con un bell'articolo apparso l'altro ieri su Europa.
Appena il tempo di finire le trofiette al pesto e si riparte, destinazione Lucca Comics and Games, dove il sabato successivo, 2 novembre, parteciperò alla sessione Comics & Science (il programma completo è qui). Alle 15.30, allo spazio Showcase, parleremo di fumetti e scienza (e nello specifico di Cosmicomic) con Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ma non dimenticate che alle 12.15 a Palazzo Ducale ci sarà la presentazione di Misterius, con Leo Ortolani). Se non avete voglia di sgomitare tra le torme di cosplayer, ci sarà anche una presentazione solo per Cosmicomic alle 17.00 alla libreria Ubik di Lucca (potete scaricare l'invito qui). Spero che mi resti anche un po' di tempo per curiosare tra gli stand.
Con chi ci sarà, ci vediamo lì. Intanto vi lascio con un bell'articolo apparso l'altro ieri su Europa.




Published on October 25, 2013 02:35
October 21, 2013
Comics & Science
All'inizio dell'anno ho ricevuto una email: «Stiamo organizzando una cosa, ti andrebbe di partecipare?». L'email si è autodistrutta dopo trenta secondi, ma ho fatto in tempo ad accettare.
Così, qualche tempo dopo, mi sono ritrovato insieme ad altri scienziati nello scantinato di una libreria di Roma per partecipare a una riunione supersegreta. In fondo alla sala poco illuminata, seduto dietro un lungo tavolo, c'era una persona che ci è stata presentata come un famoso autore di fumetti, e a cui ci è stato detto di rivolgerci con il nome in codice "Leo". Questo particolare potrà servire a spiegare come mai alcuni dei presenti stringevano fra le mani tremanti la copia di un albo che aveva per protagonista un topo. No, non quello, un altro.
Non sono autorizzato a rivelare i dettagli di ciò che è successo in seguito. Mi limiterò a riferire che "Leo", senza lasciarsi impietosire dai maldestri tentativi di captatio benevolentiae ("Sono un fan della prima ora, la seguo dai tempi di Steamboat Willie!") ha invitato uno dopo l'altro gli scienziati a sedersi di fronte a lui e li ha interrogati, segnando le risposte su un taccuino. A un certo punto è toccato pure a me.
Qualche giorno fa, dopo mesi passati a svegliarmi nel cuore della notte urlando "Non lo so, cos'è l'energia oscura, lo giuro!", ho ricevuto un'altra email. Diceva «Sta per uscire» e conteneva un file pdf. La prima pagina era questa:
Era tutto vero, quindi. Quel "Leo" era davvero un autore di fumetti, visto che qui dentro c'è una storia scritta e disegnata da lui. Io l'ho letta, e adesso conosco la triste vicenda del matematico Jean-Pierre Bagolot e della sua lotta con il pettine, le teorie incomprese dell'astrofisico Henri Gordon Leverain, ma soprattutto mi interrogo sul mistero che si nasconde dietro la Grande Enciclopedia delle Scienze. Ho ancora le lacrime agli occhi. Per le risate.
Se volete leggerlo anche voi (e ve lo consiglio) Comics & Science verrà presentato in anteprima al Festival della Scienza di Genova il 26 e 27 ottobre. Saranno presenti Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ideatori e curatori dell'albo, pubblicato dal CNR) insieme a Leo Ortolani personalmente di persona (che non sarà lì per interrogare, ma per firmare le copie).
Si replica a Lucca Comics, il 2 novembre a partire dalle 12.15 (in quell'occasione ci sarò anch'io, ma di questo parliamo meglio un'altra volta).
Così, qualche tempo dopo, mi sono ritrovato insieme ad altri scienziati nello scantinato di una libreria di Roma per partecipare a una riunione supersegreta. In fondo alla sala poco illuminata, seduto dietro un lungo tavolo, c'era una persona che ci è stata presentata come un famoso autore di fumetti, e a cui ci è stato detto di rivolgerci con il nome in codice "Leo". Questo particolare potrà servire a spiegare come mai alcuni dei presenti stringevano fra le mani tremanti la copia di un albo che aveva per protagonista un topo. No, non quello, un altro.
Non sono autorizzato a rivelare i dettagli di ciò che è successo in seguito. Mi limiterò a riferire che "Leo", senza lasciarsi impietosire dai maldestri tentativi di captatio benevolentiae ("Sono un fan della prima ora, la seguo dai tempi di Steamboat Willie!") ha invitato uno dopo l'altro gli scienziati a sedersi di fronte a lui e li ha interrogati, segnando le risposte su un taccuino. A un certo punto è toccato pure a me.
Qualche giorno fa, dopo mesi passati a svegliarmi nel cuore della notte urlando "Non lo so, cos'è l'energia oscura, lo giuro!", ho ricevuto un'altra email. Diceva «Sta per uscire» e conteneva un file pdf. La prima pagina era questa:

Era tutto vero, quindi. Quel "Leo" era davvero un autore di fumetti, visto che qui dentro c'è una storia scritta e disegnata da lui. Io l'ho letta, e adesso conosco la triste vicenda del matematico Jean-Pierre Bagolot e della sua lotta con il pettine, le teorie incomprese dell'astrofisico Henri Gordon Leverain, ma soprattutto mi interrogo sul mistero che si nasconde dietro la Grande Enciclopedia delle Scienze. Ho ancora le lacrime agli occhi. Per le risate.
Se volete leggerlo anche voi (e ve lo consiglio) Comics & Science verrà presentato in anteprima al Festival della Scienza di Genova il 26 e 27 ottobre. Saranno presenti Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ideatori e curatori dell'albo, pubblicato dal CNR) insieme a Leo Ortolani personalmente di persona (che non sarà lì per interrogare, ma per firmare le copie).
Si replica a Lucca Comics, il 2 novembre a partire dalle 12.15 (in quell'occasione ci sarò anch'io, ma di questo parliamo meglio un'altra volta).




Published on October 21, 2013 07:06
October 16, 2013
Nei panni di Baumgartner
È passato un anno dal salto di Felix Baumgartner dalla stratosfera e c'è un video che mostra l'intera caduta in tempo reale e in prima persona. (Interessanti anche i dati fisici e biometrici.) Per i veri appassionati c'è anche un documentario sull'impresa (ma bisogna essere registrati a rdio).
(via kottke)




Published on October 16, 2013 00:59