La fine è il mio inizio Quotes
La fine è il mio inizio
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Tiziano Terzani4,037 ratings, 4.47 average rating, 258 reviews
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La fine è il mio inizio Quotes
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“Una strada c'è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici «Oh, ma guarda, c'è un filo!». Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto è il tuo istinto.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, ti tiene all'erta.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Quando hai un problema fermati, fermati, fermati. Ascoltalo e cerca di trovare la risposta dentro di te. Perchè c'è. Dentro di te c'è qualcosa che ti tiene insieme, che ti aiuta, c'è una vocina. Ascoltala.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Lei era tutto. Primo, costituiva una certezza attorno alla quale tutto girava, una certezza di libertà e un senso di sicurezza. E' stata quello che il grande poeta bengalese che cito sempre è riuscito così bene a descrivere, il palo al quale l'elefante si fa legare con un filo di seta. Se l'elefante dà uno strattone può scappare quando vuole, ma non lo tira. Ha scelto di essere legato con un filo di seta a quel palo.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione, ma il corpo non siamo noi.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“quando hai un problema fermati, fermati, fermati. Ascoltalo e cerca di trovare la risposta dentro di te. Perché c’è. Dentro di te c’è qualcosa che ti tiene insieme, che ti aiuta, c’è una vocina. Ascoltala. Questi la chiamano «Dio», quelli la chiamano qualcos’altro, ma c’è.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“L’uomo ormai è succube dell’economia. Tutta la sua vita è determinata dall’economia. Questa, secondo me, sarà la grande battaglia del futuro: la battaglia contro l’economia che domina le nostre vite, la battaglia per il ritorno a una forma di spiritualità – che puoi chiamare anche religiosità – a cui la gente possa ricorrere. Perché è una costante della storia umana, questo voler sapere cosa ci sei a fare al mondo. Occorrono nuovi modelli di sviluppo. Non solo crescita, ma parsimonia. Vedi, Folco, io dico che bisogna liberarsi dei desideri. Ma proprio per il perverso sistema del consumismo la nostra vita è tutta centrata su giochi, sport, mangiare, piaceri. Il problema è uscire da questo circolo vizioso: una cosa dopo l’altra dopo l’altra. Porca miseria, questo ti impone dei comportamenti che sono assolutamente assurdi. Tu non vuoi certe cose ma il sistema del consumismo ti convince, ti seduce a volerle. Tutta la tua vita dipende da quel meccanismo. Se invece cominci a non parteciparvi resistendo, digiunando, allora è come se usassi la non violenza contro la violenza. La violenza che ci fa alla fine? Mica te la possono cacciare in gola, la roba!”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“L'unica rivoluzione che serve, [è] quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c'è la natura dell'uomo. E se l'uomo non cambia, se l'uomo non fa questo salto di qualità, se l'uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all'interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Avanzar, buscar, buscar lo otro. Ocuparse de todo lo que es distinto. Salir de los caminos trazados. Viajar ha sido importantísimo para mí. Esa sensación de descubrimiento ha sido importantísima. Ésa era mi vida, no me detenía nada.”
― El fin es mi principio
― El fin es mi principio
“Weißt Du, Folco, es gibt Dinge, Ereignisse, Worte, die dich streifen, ohne dir etwas zu sagen. Später aber, in einer anderen Situation, kann genau das gleiche Wort womäglich dein ganzes Leben verändern. Aber wie unsere geliebten Inder sagen: ist der Schüler bereit, erscheint der Meister.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Damit beginnst Du, mit Schweigen, mit Stille. Nach Mutter Theresa führt die Stille zum Gebet, das Gebet zum Glauben, der Glaube zur Liebe und die Liebe zur Tat. Doch am Anfang dieses Prozesses steht die Stille. Fragte sich jemand: "Wie ist es möglich, sich zu verändern?", gab sie immer eine ganz einfache Antwort: Beginn mit Schweigen.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Ein Sadhu hat mir einmal etwas Interessantes gesagt. Ich weiss nicht, ob es stimmt, aber mir kam es sinnvoll vor. Er meinte, achtundneunzig von hundert Gedanken hat man schon mal gehabt. Auch die Gedanken wiederholen sich. Deshalb kann man sie genauso gut anhalten, also ganz zum Schweigen bringen. In der Stille findet man dann vielleicht einen oder zwei Gedanken, die wirklich neu sind.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Il futuro è una scatola vuota in cui metti tutte le tue illusioni.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Perché bisogna conoscere per poter trovare.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“L'unica rivoluzione che serve è quella dentro di te. Le altre si ripetono in maniera costante, perché al fondo c'è la natura dell'uomo. E se l'uomo non cambia, se l'uomo non fa questo salto di qualità, se l'uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all'interesse, tutto si ripete.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Il primo passo di ogni guerra è la disumanizzazione del nemico. Il nemico non è un uomo come te, quindi non ha gli stessi diritti.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Nie należy osądzać życia innych ludzi. Nawet jeżeli ktoś umarł w młodym wieku na zapalenie jąder, to może jego los właśnie w ten sposób się dopełnił.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“FOLCO : "Socialisme" et "communisme" sont devenus presque des gros mots. Quelle est l'essence de ce rêve à laquelle on pourrait s'identifier, au lieu de le repousser sans même y réfléchir ?
TIZIANO : L'idée du socialisme était simple : créer une société dans laquelle il n'y aurait pas de patrons pour contrôler les moyens de production, moyens avec lesquels ils réduisent le peuple en esclavage; Si tu as une usine et que tu en es le patron absolu, tu peux licencier et embaucher à ta guise, tu peu même embaucher des enfants de douze ans et les faire travailler. Il est clair que tu engranges un profit énorme, qui n'est pas dû uniquement à ton travail, mais également au travail de ces personnes-là. Alors, si les travailleurs participent déjà à l'effort de production, pourquoi ne pas les laisser coposséder l'usine ?
La société est pleine d'injustices. On regarde autour de soi et on se dit : mais comment, il n'est pas possible de résoudre ces injustices ?
Je m'explique. Quelqu'un a une entreprise agricole en amont d'un fleuve avec beaucoup d'eau. Il peut construire une digue pour empêcher que l'eau aille jusqu'au paysan dans la vallée, mais ce n'est pas juste. Ne peut-il pas, au contraire, trouver un accord pour que toute cette eau arrive également chez celui qui se trouve en bas ? Le socialisme, c'est l'idée d'une société dans laquelle personne n'exploite le travail de l'autre. Chacun fait son devoir et, de tout ce qui a été fait en commun, chacun prend ce dont il a besoin. Cela signifie qu'il vit en fonction de ce dont il a besoin, qu'il n'accumule pas, car l'accumulation enlève quelque chose aux autres et ne sert à rien. Regarde, aujourd'hui, tous ces gens richissimes, même en Italie ! Toute cette accumulation, à quoi sert-elle ? Elle sert aux gens riches. Elle leur sert à se construire un yacht, une gigantesque villa à la mer. Souvent, tout cet argent n'est même pas recyclé dans le système qui produit du travail. Il y a quelque chose qui ne tourne pas rond. C'est de là qu'est née l'idée du socialisme.
FOLCO : Et le communisme ? Quelle est la différence entre le socialisme et le communisme ?
TIZIANO : Le communisme a essayé d'institutionnaliser l'aspiration socialiste, en créant - on croit toujours que c'est la solution - des institutions et des organismes de contrôle. Dès cet instant, le socialisme a disparu, parce que le socialisme a un fond anarchiste. Lorsqu'on commence à mettre en place une police qui contrôle combien de pain tu manges, qui oblige tout le monde à aller au travail à huit heures, et qui envoie au goulag ceux qui n'y vont pas, alors c'est fini. (p. 383-384)”
― La fine è il mio inizio
TIZIANO : L'idée du socialisme était simple : créer une société dans laquelle il n'y aurait pas de patrons pour contrôler les moyens de production, moyens avec lesquels ils réduisent le peuple en esclavage; Si tu as une usine et que tu en es le patron absolu, tu peux licencier et embaucher à ta guise, tu peu même embaucher des enfants de douze ans et les faire travailler. Il est clair que tu engranges un profit énorme, qui n'est pas dû uniquement à ton travail, mais également au travail de ces personnes-là. Alors, si les travailleurs participent déjà à l'effort de production, pourquoi ne pas les laisser coposséder l'usine ?
La société est pleine d'injustices. On regarde autour de soi et on se dit : mais comment, il n'est pas possible de résoudre ces injustices ?
Je m'explique. Quelqu'un a une entreprise agricole en amont d'un fleuve avec beaucoup d'eau. Il peut construire une digue pour empêcher que l'eau aille jusqu'au paysan dans la vallée, mais ce n'est pas juste. Ne peut-il pas, au contraire, trouver un accord pour que toute cette eau arrive également chez celui qui se trouve en bas ? Le socialisme, c'est l'idée d'une société dans laquelle personne n'exploite le travail de l'autre. Chacun fait son devoir et, de tout ce qui a été fait en commun, chacun prend ce dont il a besoin. Cela signifie qu'il vit en fonction de ce dont il a besoin, qu'il n'accumule pas, car l'accumulation enlève quelque chose aux autres et ne sert à rien. Regarde, aujourd'hui, tous ces gens richissimes, même en Italie ! Toute cette accumulation, à quoi sert-elle ? Elle sert aux gens riches. Elle leur sert à se construire un yacht, une gigantesque villa à la mer. Souvent, tout cet argent n'est même pas recyclé dans le système qui produit du travail. Il y a quelque chose qui ne tourne pas rond. C'est de là qu'est née l'idée du socialisme.
FOLCO : Et le communisme ? Quelle est la différence entre le socialisme et le communisme ?
TIZIANO : Le communisme a essayé d'institutionnaliser l'aspiration socialiste, en créant - on croit toujours que c'est la solution - des institutions et des organismes de contrôle. Dès cet instant, le socialisme a disparu, parce que le socialisme a un fond anarchiste. Lorsqu'on commence à mettre en place une police qui contrôle combien de pain tu manges, qui oblige tout le monde à aller au travail à huit heures, et qui envoie au goulag ceux qui n'y vont pas, alors c'est fini. (p. 383-384)”
― La fine è il mio inizio
“Et c'est alors que j'ai eu cette autre belle vision, une vision qui me plaisait : la vie ne s'arrête jamais. On peut lancer du napalm, on peut lancer du sel, on peut tuer tout le monde. Pendant un certain temps, on ne voit rien. Puis, paf ! une petite plante sort de terre, un marché réapparaît, deux personnes font l'amour, et la vie reprend son cours, avec cette avidité de vivre qui fait partie de la vie ! On sentait combien la présence de la vie était forte, vraiment forte. (p. 193)”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Debo decir con toda sinceridad que siempre he despreciado a los anglosajones que afirmaban ser objetivos. ¡Pamplinas! Yo no he dicho nunca que soy un periodista objetivo porque no lo soy. Porque nadie lo es, y los que afirman serlo son falsos e hipócritas. ¿Cómo puedes ser objetivo? No lo eres nunca. Porque, como nos enseña Kurosawa en la película Rashomon, la misma historia vista por seis personas distintas son seis historias distintas. Porque la manera en que miras un episodio, los detalles en los que te fijas, los olores que percibes son tu elección personal, que influye muchísimo en tu juicio. Además, ¿por qué debo decir que soy objetivo? ¿Qué valor tiene esa objetividad? Está bien que el lector sepa que no eres objetivo. Que eso es lo que tú piensas. El primer libro que escribí, Pelle di leopardo, es muy personal, está lleno de opiniones, lleno de emociones, de sensaciones sobre la guerra. Los hechos están, pero los otros hechos son mis emociones. En Vietnam quieres que el Vietcong gane la guerra. Estás a favor del Vietcong y en contra de los norteamericanos. Es mucho más honrado decir que eres muy subjetivo y explicar tu subjetividad que afirmar que eres objetivo y no serlo nunca.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“FOLCO: Ci sono moltissimi stimoli oggi per cui la mente non è mai in pace. Dal rumore della televisione, alla radio in macchina, al telefono che squilla, alla scritta pubblicitaria sull’autobus che ti passa davanti. Non riesci a fare pensieri lunghi. Fai pensieri corti. I pensieri sono corti perché le interruzioni sono frequentissime. TIZIANO: Giustissimo. I pensieri sono corti come uno spot televisivo. E il silenzio non esiste più. FOLCO: Quando lavoravo a Calcutta, Madre Teresa mi ha dato quella che chiamava la sua «carta da visita» su cui c’era scritto «Il frutto del silenzio è la preghiera». Incominci col silenzio. Il silenzio, secondo lei, porta alla preghiera, la preghiera alla fede, la fede all’amore, l’amore all’azione. Ma l’inizio dell’intero processo è il silenzio. Se uno si chiedeva «Come incomincio la mia trasformazione?» lei dava una risposta ben chiara: la incominci col silenzio.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“C’è un discorso che Gandhi fa nel 1909 in cui si guarda attorno e si chiede «Cos’è la vera civiltà? La civiltà nasce da un tipo di comportamento che indica all’uomo il sentiero del dovere [...], l’osservanza della moralità. Raggiungere la moralità significa raggiungere la padronanza della nostra mente e delle nostre passioni».”
― La fine è il mio inizio
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“La ragione sragiona. È arrivata al limite di se stessa, non ti puoi più fidare della ragione. Pensa cosa vuol dire «capire». Pensaci bene! Non capisci con la ragione. C’è un capire della ragione che rimane in superficie. È soltanto quando fai l’esperienza tu – intima, intuitiva – di quel capire, che capisci davvero. FOLCO: Come, per esempio? TIZIANO: In tutte le cose. Come capisci i tuoi rapporti umani, il tuo posto nella vita e nella società? Capisci dove stai con la ragione, ma non capisci. La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull’istinto, sul cuore. Questo cuore noi ce lo siamo dimenticati. Lo prendiamo per una roba che levi, che rimetti, che sostituisci con una pompa. Invece è uno strumento incredibile di comprensione.”
― La fine è il mio inizio
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“l’unica rivoluzione che serve, quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c’è la natura dell’uomo. E se l’uomo non cambia, se l’uomo non fa questo salto di qualità, se l’uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all’interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“FOLCO: Non servono le rivoluzioni? TIZIANO: E da qui il mio passo verso l’unica rivoluzione che serve, quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c’è la natura dell’uomo. E se l’uomo non cambia, se l’uomo non fa questo salto di qualità, se l’uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all’interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.”
― La fine è il mio inizio
― La fine è il mio inizio
“Devo dire con grande sincerità che ho sempre disprezzato gli anglosassoni che pretendevano di essere obiettivi. Ma balle! Io non ho mai detto che sono un giornalista obiettivo, perché non lo sono. Perché nessuno lo è, anche quelli che pretendono di esserlo sono solo falsi e finti. Come puoi essere obiettivo? Non lo sei mai. Perché, come ci insegna Kurosawa nel film Rashomon, la stessa storia vista da sei persone diverse sono sei storie diverse. Perché il modo stesso in cui guardi un episodio, i dettagli che scegli, gli odori che senti sono la tua scelta personale che influisce moltissimo sul tuo giudizio.”
― La fine è il mio inizio
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“primo passo di ogni guerra è la disumanizzazione del nemico. Il nemico non è un uomo come te, quindi non ha gli stessi diritti.”
― La fine è il mio inizio
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“Tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa e' una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che innanzitutto e' il tuo istinto, e poi forse da qualcosa che i tuoi amici indiani chiamano il karma e con cui spiegano tutto, anche cio' che a noi e' inspiegabile.”
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“There are two things that grant a bit of immortality: books and children”
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“Ma mi chiedo se questo non sia il primo passo verso la modernizzazione che inevitabilmente nel giro di pochi anni, cura il tracoma ma porta anche un industriale di Hong Kong a installare quattro o cinque macchine da cucire in un androne de lMustang e a mettere quelle sorridenti donne, che adesso vanno al mercato, o lavano nel fiune, a cucire per otto ore al giorno le sue scarpe o le sue t.shirt”
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