Una storia semplice Quotes

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Una storia semplice Una storia semplice by Leonardo Sciascia
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Una storia semplice Quotes Showing 1-8 of 8
“Yaşamda belli bir noktaya gelince, en son ölen umut değil, en son umut ölümdür.”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“Ad un certo punto della vita non è la speranza l’ultima a morire, ma il morire è l’ultima speranza.”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“Posso permettermi di farle una domanda?... Poi gliene farò altre, di altra natura... Nei componimenti d'italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?".
"Perché aveva copiato da un autore più intelligente".
Il magistrato scoppiò a ridere. "L'italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica...".
"L'italiano non è l'italiano: è il ragionare" disse il professore. "Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto ".”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“Dati quegli ordini, e continuando a dire all’agente che era rimasto con lui di non toccar nulla, il brigadiere cominciò a fare il suo lavoro di osservazione, in funzione del rapporto scritto che gli toccava poi fare: compito piuttosto ingrato sempre, i suoi anni di scuola e le sue non frequenti letture non bastando a metterlo in confidenza con l’italiano. Ma, curiosamente, il fatto di dover scrivere delle cose che vedeva, la preoccupazione, l’angoscia quasi, dava alla sua mente una capacità di selezione, di scelta, di essenzialità per cui sensato ed acuto finiva con l’essere quel che poi nella rete dello scrivere restava. Così è forse degli scrittori italiani del meridione, siciliani in specie: nonostante il liceo, l’università e le tante letture.”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“...Il brigadiere cominciò a fare il suo lavore di osservazione, in funzione del rapporto scritto che gli toccava poi fare: compito piuttosto ingrato sempre, i suoi anni di scuola e le sue non frequente letture non bastando a metterlo in confidenza con l’italiano. Ma, curiosamente, il fatto di dover scrivere delle cose che vedeva, la preoccupazione, l’angoscia quasi, dava alla sua mente una capacità di selezione, di scelta, di essenzialità per cui sensato ed acuto finiva con l’essere quel che poi nella rete dello scrivere restava. Cosi è forse degli scrittori italiani del meridione, siciliani in specie: nonostante il liceo, l’universita e le tante letture.”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“«L'italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica...».
«L'italiano non è l'italiano: è il ragionare» disse il professore. «Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto».”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“Scattava subito, pregiudizialmente, quali che fossero le persone che le rappresentavano, una irriducibile disparità di punti di vista tra le due istituzioni: l’arma dei carabinieri, il corpo di polizia. Un lungo, storico contenzioso li divideva: e tutti i cittadini che ci cadevano in mezzo finivano col dibattervisi drammaticamente”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice
“il brigadiere cominciò a fare il suo lavoro di osservazione, in funzione del rapporto scritto che gli toccava poi fare: compito piuttosto ingrato sempre, i suoi anni di scuola e le sue non frequenti letture non bastando a metterlo in confidenza con l’italiano.”
Leonardo Sciascia, Una storia semplice