Brute Quotes
Brute
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Kim Fielding4,818 ratings, 4.11 average rating, 737 reviews
Brute Quotes
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“Ah. but that is the best form of meditation: to live simply in the moment and enjoy it.”
― Brute
― Brute
“it seemed to him that no matter what evils a man had committed, making him suffer purely for the sake of suffering was pointless. It didn't undo the harm he had wrought; it didn't please anyone or improve anyone's life.”
― Brute
― Brute
“Aric’s voice was hoarse by the time he ended the tale, but he didn’t want to go to sleep. There was something so wonderfully intimate about sitting with another person like this, sharing a story, the candlelight flickering in the darkness. It was as if the rest of the world disappeared as long as the storytelling continued.”
― Brute
― Brute
“Perché lo fai, Bruto? Perché rischiare così tanto per lui?”
“Lo amo.”
Per la sorpresa di Bruto, il Principe Aldfrid non si mostrò arrabbiato. Anzi, fece un piccolo sorriso triste. “Bene. Voglio dire, nonostante tutto sono contento che abbia almeno questo. Dei, era… era speciale.”
“Lo è ancora,” rispose Bruto in tono piatto”
― Brute
“Lo amo.”
Per la sorpresa di Bruto, il Principe Aldfrid non si mostrò arrabbiato. Anzi, fece un piccolo sorriso triste. “Bene. Voglio dire, nonostante tutto sono contento che abbia almeno questo. Dei, era… era speciale.”
“Lo è ancora,” rispose Bruto in tono piatto”
― Brute
“Cosa siete l’uno per l’altro?”
Aric esitò per un momento, incerto su cosa rispondere, e Gray intervenne. “Lo amo,” disse semplicemente, in tono fiero.
Le sopracciglia cespugliose del signor Noft si alzarono. “Tu ami… questo? È perché sei cieco e non sai com’è, forse.”
Aric arrossì di rabbia e vergogna e strinse i denti. Si era ormai abituato a essere accettato dal personale del palazzo e si era quasi dimenticato quanto bruciasse la derisione. Ma Gray si accigliò e fece un passo verso il primo ufficiale, le mani strette a pugno lungo i fianchi. “So esattamente com’è, stronzo, ed è per questo che lo amo.”
― Brute
Aric esitò per un momento, incerto su cosa rispondere, e Gray intervenne. “Lo amo,” disse semplicemente, in tono fiero.
Le sopracciglia cespugliose del signor Noft si alzarono. “Tu ami… questo? È perché sei cieco e non sai com’è, forse.”
Aric arrossì di rabbia e vergogna e strinse i denti. Si era ormai abituato a essere accettato dal personale del palazzo e si era quasi dimenticato quanto bruciasse la derisione. Ma Gray si accigliò e fece un passo verso il primo ufficiale, le mani strette a pugno lungo i fianchi. “So esattamente com’è, stronzo, ed è per questo che lo amo.”
― Brute
“Ma… io sono…”
“Non azzardarti a dire c-che sei stupido o che n-non vali niente. Non osare! S-sei un gigante perché un corpo normale sarebbe troppo piccolo per quello che sei.
“Sono il tuo carceriere!”
“N-nessuno può togliere queste catene. Ma hai li… liberato il mio cuore”
― Brute
“Non azzardarti a dire c-che sei stupido o che n-non vali niente. Non osare! S-sei un gigante perché un corpo normale sarebbe troppo piccolo per quello che sei.
“Sono il tuo carceriere!”
“N-nessuno può togliere queste catene. Ma hai li… liberato il mio cuore”
― Brute
“Oh, dei, no!”
“Che succede, Bruto?”
“Io… niente.” Aveva solo compreso di essere innamorato, tutto lì”
― Brute
“Che succede, Bruto?”
“Io… niente.” Aveva solo compreso di essere innamorato, tutto lì”
― Brute
“Era ferito gravemente. Ma non sono un eroe. Ho visto qualcosa che doveva essere fatta, e l’ho fatta.”
Con una leggera risata, Gray gli strinse il ginocchio. “È… è quello che fa-fanno gli eroi, Aric.”
“Ma non sono…”
“Mi… mi hai salvato.”
Aric scosse la testa, tirando leggermente la catena che assicurava il collo di Gray al pavimento. “Sei ancora prigioniero.”
“Mi hai salvato,” ripeté in tono fermo Gray, rivolto ad Aric. E poi lo baciò.”
― Brute
Con una leggera risata, Gray gli strinse il ginocchio. “È… è quello che fa-fanno gli eroi, Aric.”
“Ma non sono…”
“Mi… mi hai salvato.”
Aric scosse la testa, tirando leggermente la catena che assicurava il collo di Gray al pavimento. “Sei ancora prigioniero.”
“Mi hai salvato,” ripeté in tono fermo Gray, rivolto ad Aric. E poi lo baciò.”
― Brute
“Se vuoi, posso provare a leggere ad alta voce. Non… non sono ancora molto bravo, ma…”
“Mi piacerebbe,” lo interruppe Gray con voce bassa. “M-mi manca leggere. Mi… mi manca co-così tanto!”
Aric fece finta di non sentire i suoni che Gray emetteva nel tentativo di soffocare i singhiozzi. C’erano occasioni in cui un uomo desiderava conforto, altre in cui trovava maggiore dignità nell’essere lasciato solo.”
― Brute
“Mi piacerebbe,” lo interruppe Gray con voce bassa. “M-mi manca leggere. Mi… mi manca co-così tanto!”
Aric fece finta di non sentire i suoni che Gray emetteva nel tentativo di soffocare i singhiozzi. C’erano occasioni in cui un uomo desiderava conforto, altre in cui trovava maggiore dignità nell’essere lasciato solo.”
― Brute
“Fu contento di riuscire a leggerne bene la maggior parte. Non riusciva ancora a decifrare alcune parole, ma si era allenato molto a leggere nelle settimane precedenti, e se una parola non era troppo lunga o difficile, riusciva a leggerla. Avvertì in petto una strana sensazione, e capì che si trattava di orgoglio. Eccolo là, un ignorante mostro mutilato, ma che sapeva leggere. Era come se il resto del mondo avesse avuto un segreto meraviglioso che aveva finalmente condiviso con lui.”
― Brute
― Brute
“Gray s’inginocchiò sul pavimento per un attimo, prima di sporgersi a prendere la coperta, che gli era scivolata via quando aveva afferrato Aric. Se la mise intorno alle spalle e si rannicchiò nuovamente nell’angolo. “No-non me-me…rito la… la tua… tua gentilezza.”
Aric non era certo che ‘gentilezza’ fosse la parola giusta per definire quello che aveva fatto. Sì, aveva reso la vita del prigioniero leggermente migliore, ma gli era costato poco”
― Brute
Aric non era certo che ‘gentilezza’ fosse la parola giusta per definire quello che aveva fatto. Sì, aveva reso la vita del prigioniero leggermente migliore, ma gli era costato poco”
― Brute
“Bruto non si allontanò, e per diversi minuti rimasero entrambi lì in piedi, mano nella mano, il respiro che risuonava contro le pareti della cella. Bruto non fu neanche particolarmente sorpreso quando Gray chinò la testa e, evitando la mano insaponata, premette le labbra sul suo grosso avambraccio. “Gra…zie, Bruto.”
“Non è il mio nome.” Chiaramente non era padrone della propria lingua.
Ma Gray si limitò ad alzare la testa. “Come?”
“Bruto. Mi chiamano così. Mi chiamano tutti così da quando… da quando ero un bambino. Ma non è il mio vero nome.” A volte se lo dimenticava. Pensava a se stesso come a Bruto, e l’ultima persona a chiamarlo con il suo vero nome era stata sua madre, subito prima di morire. Lo aveva abbracciato e baciato sulla testa, e lo aveva chiamato ‘bravo ragazzo’, prima di avvelenarsi.
“Co-co… come ti chiami?” la voce di Gray era calma.
“Aric. Sono Aric.”
Gray sorrise. “Ciao, Aric.”
― Brute
“Non è il mio nome.” Chiaramente non era padrone della propria lingua.
Ma Gray si limitò ad alzare la testa. “Come?”
“Bruto. Mi chiamano così. Mi chiamano tutti così da quando… da quando ero un bambino. Ma non è il mio vero nome.” A volte se lo dimenticava. Pensava a se stesso come a Bruto, e l’ultima persona a chiamarlo con il suo vero nome era stata sua madre, subito prima di morire. Lo aveva abbracciato e baciato sulla testa, e lo aveva chiamato ‘bravo ragazzo’, prima di avvelenarsi.
“Co-co… come ti chiami?” la voce di Gray era calma.
“Aric. Sono Aric.”
Gray sorrise. “Ciao, Aric.”
― Brute
“Co-co… cosa… s-st… stai… fa-face…ndo?” Le catene di Gray non gi permettevano di raggiungere le sbarre della cella, ma avanzò quanto poté, come per unirsi a Bruto.
“Sto… studiando le lettere. Ci provo. Non sono molto bravo.”
“Pe-pe-perché?”
“Perché sono goffo e stupido e…”
“No! Pe-per…ché vu-vuoi… stu-stu…diarle?”
“Me lo chiedono tutti. L’altro giorno sono andato a fare una passeggiata, e ho visto una libreria. Centinaia… no, migliaia di libri. Era come se ognuno di essi racchiudesse un segreto. Credo di voler vedere qualcuno di quei segreti.”
― Brute
“Sto… studiando le lettere. Ci provo. Non sono molto bravo.”
“Pe-pe-perché?”
“Perché sono goffo e stupido e…”
“No! Pe-per…ché vu-vuoi… stu-stu…diarle?”
“Me lo chiedono tutti. L’altro giorno sono andato a fare una passeggiata, e ho visto una libreria. Centinaia… no, migliaia di libri. Era come se ognuno di essi racchiudesse un segreto. Credo di voler vedere qualcuno di quei segreti.”
― Brute
“Voglio imparare a leggere. Warin ha detto che andava a lezione.”
“Perché qualcuno come te dovrebbe aver bisogno di leggere?”
Bruto non aveva una risposta. Non aveva avuto bisogno di saper leggere per lavorare per Darius, e non ne aveva bisogno per occuparsi di Gray. Non aveva intenzione di diventare uno studioso, o di essere rispettato per qualcosa che non fosse la sua taglia. “Voglio… voglio imparare le cose,” riuscì finalmente a mormorare.
Lord Maudit grugnì, ma poi scosse le spalle. “Molto bene. Avrai le tue lezioni”
― Brute
“Perché qualcuno come te dovrebbe aver bisogno di leggere?”
Bruto non aveva una risposta. Non aveva avuto bisogno di saper leggere per lavorare per Darius, e non ne aveva bisogno per occuparsi di Gray. Non aveva intenzione di diventare uno studioso, o di essere rispettato per qualcosa che non fosse la sua taglia. “Voglio… voglio imparare le cose,” riuscì finalmente a mormorare.
Lord Maudit grugnì, ma poi scosse le spalle. “Molto bene. Avrai le tue lezioni”
― Brute
“Il pianto si fece più flebile, e Gray si appoggiò al petto di Bruto. Quest’ultimo iniziò allora a mormorare una delle ninnananne che ricordava vagamente da quando sua madre era solita cantargliele, quando era piccolo e aveva bisogno di conforto.
Il corpo di Gray era fragile e ossuto contro quello di Bruto, con solo la coperta fra di loro. Bruto continuò a canticchiare cullandolo appena, cercando di non pensare a quanto fosse bella la sensazione di tenere qualcuno fra le braccia, di avere del contatto umano per qualche minuto.”
― Brute
Il corpo di Gray era fragile e ossuto contro quello di Bruto, con solo la coperta fra di loro. Bruto continuò a canticchiare cullandolo appena, cercando di non pensare a quanto fosse bella la sensazione di tenere qualcuno fra le braccia, di avere del contatto umano per qualche minuto.”
― Brute
“B… B-Bruto?”
“Sì?”
“P-pi… pia…cere. So-sono Gray.”
“Buonanotte, Gray,” rispose Bruto. Pensò di aver visto l’ombra di un sorriso attraversare le labbra dell’altro”
― Brute
“Sì?”
“P-pi… pia…cere. So-sono Gray.”
“Buonanotte, Gray,” rispose Bruto. Pensò di aver visto l’ombra di un sorriso attraversare le labbra dell’altro”
― Brute
“Lord Maudit dice che Bruto starà nella Torre Marrone.”
Gli occhi della ragazza si spalancarono. “Oh. Immagino che Sua Eccellenza abbia esaurito i volontari, e adesso sia costretto ad assumere troll con una zampa sola.”
“Non sono un troll!” esclamò Bruto, indignato.
“Certo che no. I troll si vestono meglio.” Il sorriso della giovane era troppo caldo perché Bruto si offendesse, e si accorse che stava per sorridere.”
― Brute
Gli occhi della ragazza si spalancarono. “Oh. Immagino che Sua Eccellenza abbia esaurito i volontari, e adesso sia costretto ad assumere troll con una zampa sola.”
“Non sono un troll!” esclamò Bruto, indignato.
“Certo che no. I troll si vestono meglio.” Il sorriso della giovane era troppo caldo perché Bruto si offendesse, e si accorse che stava per sorridere.”
― Brute
“Aveva ancora in mente il modo amichevole con cui il principe gli aveva parlato, e la gentilezza nei suoi occhi. Il principe Aldfrid lo vedeva come una meraviglia, come un potenziale bene prezioso, non come un mostro. Bruto sorrise e ricominciò a canticchiare mentre saliva su per il sentiero”
― Brute
― Brute
“Quando Bruto tornava a casa ogni anno, si riprometteva di non tornare mai più in quella casa di Tellomer ma, quando tornava il giorno di festa, lo faceva di nuovo. Era l’unica occasione in cui qualcuno lo toccava, e anche se si trattava di carezze di poco significato, sospettava che si sarebbe disidratato e sarebbe morto se ne fosse stato privato. O ancora peggio, che avrebbe perso la sua umanità e che sarebbe diventato il mostro che tutti pensavano che fosse.”
― Brute
― Brute
“Gray rested his hand on Aric’s knee. “Sacrificed yourself, j-just like the giants.”
“But I didn’t mean to! It’s only… the prince fell over the cliff, and I didn’t think at all, I just moved. I was the tallest and the strongest. I don’t think anyone else could have reached him in time. He was injured pretty badly. But I wasn’t a hero. I saw something that needed to be done, and I did it.”
With a low chuckle, Gray squeezed his knee. “Th-that’s what heroes do, Aric.”
“But I’m not—”
“You s-saved me.”
Aric shook his head and then gave a little tug on the chain that attached Gray’s collar to the floor. “You’re still a prisoner.”
“You saved me,” Gray repeated firmly to Aric. And then he kissed him.”
― Brute
“But I didn’t mean to! It’s only… the prince fell over the cliff, and I didn’t think at all, I just moved. I was the tallest and the strongest. I don’t think anyone else could have reached him in time. He was injured pretty badly. But I wasn’t a hero. I saw something that needed to be done, and I did it.”
With a low chuckle, Gray squeezed his knee. “Th-that’s what heroes do, Aric.”
“But I’m not—”
“You s-saved me.”
Aric shook his head and then gave a little tug on the chain that attached Gray’s collar to the floor. “You’re still a prisoner.”
“You saved me,” Gray repeated firmly to Aric. And then he kissed him.”
― Brute
