Era, la vittoria, un infinito variare di sensazioni appena percettibili, un placarsi di sofferenze, una distensione di nervi esasperati[...]. Saporito era nuovamente il pane, dolce il riposo, buona a bere l'acqua, privo d'incubi il sonno; bello, bellissimo era vivere ancora, poter passare le mani sui polpacci, aderire col cavo delle palme alle ossute rotondità dei ginocchi; sentire entro di sé intatta la vita.
— Feb 01, 2016 09:56AM
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