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Mondiali di lettura 2018
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Girone 1 - 01/14 giugno
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Madrid è il luogo in cui si svolge quasi tutta la vicenda e protagoniste sono soprattutto le donne che nel difficilissimo periodo della guerra civile e della presa di Madrid da parte di Franco si trovano da sole a occuparsi dei figli piccoli e dei loro uomini (fratelli, padri, mariti, fidanzati) in carcere. In tre capitoli l'autrice approfondisce i legami dei suoi personaggi con figure storiche effettivamente esistite.
Nonostante la lunghezza, il libro si legge velocemente ma l'ho trovato troppo melenso in alcune parti e, soprattutto i personaggi minori, mi sono sembrati troppo stereotipati. Le pagine più interessanti sono quelle in cui agisce Manolita, emblema di tutte le donne che si sono imposte di resistere e cogliere ogni possibilità di essere felici, anche se solo per pochi momenti.



Racconto ironico e divertente sulla Pizia, sacerdotessa di Apollo, che in punto di morte riflette su alcuni dei responsi che ha dato. Poche pagine che racchiudono personaggi ben delineati e una scrittura pulita e precisa.

L'intreccio investigativo è il pretesto che consente all'autore di riflettere (e farci riflettere) su questioni per lui centrali (le ho riscontrate anche in La promessa - La panne): il ruolo del caso nella vita delle persone (e quindi anche in quella di assassini e vittime), la discrepanza che può esserci tra giustizia e legge. Mi è piaciuto il protagonista ma soprattutto di aver capito subito chi era l'assassino (cosa per me abbastanza insolita e infatti credo che sia voluto dall'autore dato che non è questo l'elemento centrale del romanzo).

Ho terminato Il profumo della pioggia nei Balcani, un'appassionante saga familiare ambientata in Jugoslavia nella prima metà del XX secolo.
Interessante il tema (non avevo mai letto della WW2 nei Balcani, nel senso, si parla magari del fronte italiano in Albania e poco altro. Scrittura molto piacevole e interessante, mi è piaciuta molto.
Interessante il tema (non avevo mai letto della WW2 nei Balcani, nel senso, si parla magari del fronte italiano in Albania e poco altro. Scrittura molto piacevole e interessante, mi è piaciuta molto.


Rettifico la mia opinione sul ruolo che gioca questo libro nella challenge. Altro che facile, leggerlo è un vero supplizio. Vi farà sudare ogni centesimo di punto che sgancia ^^’

Rettifico la mia opinione sul ruolo che gioca questo libro nella challenge. Altro che facile, leggerlo è un vero supplizio. Vi farà sudare o..."
Ahahah, così impari a scopiazzare per fare punti facili!

Non ho "copiato", mi sono fidato di Rowi, che è diverso ^_^
Ma è stato un errore da parte mia... spero legga qualche altro libercolo da una manciata di pagine che faccia guadagnare un botto di punti, da cui io possa "trarre ispirazione", così che lei possa riguadagnarsi la mia stima v_v

Un evento fortuito (la propria automobile in panne) porta il protagonista a partecipare ad un gioco solo apparentemente innocente. In realtà il gioco è come uno specchio che riflette il vero animo del protagonista, quello nascosto alla coscienza, quello che era stato nascosto con tanta attenzione alla coscienza. E ciò che comporta questa scoperta è troppo da sopportare.


Adoro Gaiman e più suoi libri leggo, più mi piace.
Questa storia fantasy/horror dove una bambina combatte il mostro per salvare i suoi genitori, mi ricorda un po le atmosfere di Roald Dahl.

Vaneggi, è comprensibile, sei sconvolta dal dolore per l'avermi deluso :D


È un testo doppio, inglese e italiano, e specifico che ho letto in entrambe le lingue perché ritengo che l'inglese esprima meglio Jane Austen.


Saturn, sei l'unico che non ha ancora depennato Daniel Cuello dalle letture. È stato decretato che è più italiano che argentino, ahinoi. :)

Sorry, mi era sfuggita la sentenza!

La cosmonauta, di Jo Lendle.
Primo libro di questo autore tedesco che leggo, è stato una piacevole sorpresa. Per certi versi assomiglia al Deserto dei Tartari... Hella è una cosmonauta non professionista, che vuole raggiungere la Luna, partendo dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan (anche se non viene mai nominato). I motivi che la spingono a "fuggire" dalla Terra sono complessi e il romanzo li sviscera uno a uno. Molto intenso e profondo, un personaggio femminile davvero particolare...
Ho scritto la recensione dopo la mezzanotte, ma spero che l'arbitro conceda qualche minuto di recupero...
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Un romanzo delicato in cui niente è ciò che sembra all'inizio, in cui i legami famigliari si dissolvono e si riallacciano formando nuovi intrecci (nelle segnalazioni dei progressi di lettura temo di aver spoilerato qualcosa, quindi, se volete leggere il libro senza correre rischi, ignorate i miei commenti passo-a-passo).
La Yoshimoto non si smentisce, sempre capace di tratteggiare con dolcezza personaggi e situazioni.
Il prossimo libro sarà L'uomo che schioccava le dita dell'iraniana Fariba Hachtroudi (ma devo fermarmi un po', perché devo scrivere almeno un capitolo, tra oggi e domani).