La Stamberga dei Lettori discussion

This topic is about
L'idiota
Discussioni letterarie
>
Settimo GdL: L'idiota di Fedor Dostoevskij
message 51:
by
Sakura87
(new)
-
rated it 2 stars
Jul 02, 2013 03:47AM

reply
|
flag
Devo dire comunque che non è affatto pesante, si sente la distanza da Tolstoj! A questo punto, penso che affronterò Delitto e Castigo a cuor leggero!

"Delitto e Castigo" l'ho letto poco tempo fa ed è scorrevole tanto quanto "L'Idiota". Io continuavo a rinviare la lettura del primo perché spaventata dalla letteratura russa, ma dopo averlo letto penso che cercherò di leggere il più possibile di Dostoevskij...





È un Aliosha Karamazov in extremis :)





Anyway, Messia non era venuto salvare l'umanità perché la credeva redeemable? Che cosa c'entra la logica qui? Non capisco :(

Intendevo dire che il principe, secondo me, non si sofferma a considerare le persone e la vita per poi concludere, seguendo un ragionamento logico, che è sempre necessario valutare la situazione in cui si trovano, le condizioni in cui vivono, ecc. ecc. per giustificarli e comprenderli. Gli viene istintivo. E' nella sua natura. Lui "porge sempre l'altra guancia", per così dire, per default.
PS: Ma pensa te di cosa mi tocca discutere. E pensare che io non sono neppure credente. :-D

Commento: ... boh.
Scorrevole è scorrevole, mi son fatto fuori in una sola lettura metà della razione settimanale. Ma... non mi sta dicendo nulla, davvero.
Quanto alle letture messianiche, beh, è sempre in questi termini che ho sentito parlare de L'idiota. Poi ovviamente, come dimostrano gli ultimi post di @Arwen e @Stela, si può discutere delle infinite sfumature di questa interpretazione.
Per il momento io ho l'impressione che questa Bontà sia tutt'uno con l'Idiozia del principe. Idiozia che preferirei rimodulare come una sorta di infantile inconsapevolezza: se sia ingenuo perché buono o buono perché ingenuo è una domanda alla quale non saprei rispondere, ma non credo ci sia differenza, in effetti.
Posto questo, a me L'idiota concettualmente e moralmente non è mai piaciuto e continua a non piacermi. Questo finto buonismo dei russi (che è finto perché i buoni vincono, i cattivi non si redimono e finiscono male) mi dà fastidio e non mi piace.
Mi piacerà letterariamente? Vedremo.

Io non ci vedo tutto questo buonismo, in realtà: il Principe finisce per essere capro espiatorio di tutte le ridicole e perverse situazioni in cui viene a trovarsi. Più che un Gesù, non so come dirlo, sembra un essere divino che in terra appare goffo e calpestabile e solo pochi riescono a cogliere la sua essenza.

" [...] quell' "idiota" che egli trattava in quel modo a volte sapeva comprendere tutto con molta prontezza e finezza [...]"


Prendo spunto dall'ultimo intervento di @Giuseppe per due brevi considerazioni:
- il primo passaggio coperto da spoiler, ovvero (view spoiler) in effetti è un'altra caratteristica della sfumatura cristiana, non ci avevo pensato, a me sul momento mi era sembrato dicesse solo a che livello di sviluppo mentale si sia fermato.
- ma tu pensa questi russi, per cui basta l'onestà a capire se stessi e gli altri! Io sono abituato ormai all'italico Zeno, si deve essere pazzi per comprendere come sono veramente gli altri!
A parte questo, che li veda come sono veramente, ok, che li capisca... non credo che il Principe capisca molto di quel che gli sta intorno!

Prendo spunto dall'ultimo intervento di @Giuseppe per due brevi c..."
Se pensi a (view spoiler) . Là non c'è buonismo, anzi il principe è quasi spietato nel suo giudizio, per questo lo trovo forse più onesto che buono. E' come se il principe rimuovesse qualsiasi sovrastruttura sociale e per questo gli fossero chiare le motivazioni dei comportamenti dei singoli (view spoiler) .
Per quanto riguarda un possibile parallelo tra Zeno ed il principe penso che ci sia un territorio comune (i pazzi sono gli altri), ma che Svevo e Dostoievski utilizzino due metodi diversi. Il romanzo di Svevo è un percorso autoanalitico (infatti è un romanzo novecentesco tout court imho), mentre Dostoievski fa una dimostrazione per assurdo, creando un personaggio "perfetto" che per differenza ci restituisce l'assurdità di chi lo circonda (e la potenza del narratore ci rende il lato ottocentesco dell'opera). Non so se ho reso l'idea :P

Non trovo che sia azzardato, anzi lo trovo piuttosto calzante. C'è una specie di evoluzione letteraria del concetto. Ed a proposito di paragoni, proprio per questo che un film che tutti hanno osannato, Forrest Gump (tratto dall'omonimo libro di Groom), per me aveva invece un fortissimo retrogusto di dejà vu (o meglio dejà dit). Quello dello scemo-saggio è un cliché letterario che è stato ben più che approfondito.

Questa mi pare un'ottima considerazione, che definisce in modo piuttosto esaustivo la figura del principe.

Anch'io ho notato quest'osservazione bellissima benché abbia qualche dubbio sulla cosiddetta perfezione del principe. Secondo me, lui è piuttosto lo specchio che serve agli altri rendersi conto delle loro imperfezioni, diciamo una voce della coscienza che parla anche ai più cattivi. Ma è spesso molto umano, dunque debole, dunque in preda a giudicare e a non perdonare!
Per il paragone con Cristo, avete dimenticato l'episodio di Maria che manda a Maria Magdalena. Ci sono altri, ma penso che anche se è stato un approccio voluto dall'autore non è il più importante tratto del romanzo.

Anche a me l'episodio di Maria, vista come una reietta, ha rimandato alla figura di Maria Maddalena.
Con perfetto intendo che Dostoievski ha portato all'estremo una caratteristica del principe. Quale? La sua innocenza (e per questo che assomiglia alla figura del Cristo), entrambe sono totalmente assenti di malizia (malevolezza). Però sono d'accordo con te, il principe rimane un personaggio umano (view spoiler) .

Bello anche come più personaggi ripetono che sono un covo di matti.
Io comunque mi sono già perso, non capisco dove voglia andare a parare, mi sono perso pezzi di conversazioni e mi pare di leggere la stessa scena da 150 pagine circa. Gente che blatera di altra gente.

@Tancredi: realismo, Russian style! :))))

"
Bellissima la scena della visita di Nastasia, sì!! Veramente fantastica... comunque davvero un mondo di pazzi da legare, non riesco a sopportarne nessuno -_- ma il libro mi sta piacendo





Sugli altri mi pronuncio alla fine di questa prima parte (spero di arrivarci entro domani sera).

Inoltre la scena in casa di Ganja è un vero capolavoro.



Un'osservazione sull'edizione del mio ebook Feltrinelli: nella maggior parte dei casi il nome del Principe è riportato come "My škin" -_-

Dovrà essere la questione della trascrizione dei nomi dal cirillico al alfabeto latino:
la consonante š (presente nelle lingue slave) si pronuncia come la sci (solo consonante: la i non si pronuncia).
Nella edizione del mio ebook (di Garzanti) c'e sempre Myškin