Anastasia’s
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Grazie @Monica per la task sulle mani che si toccano. :) @Martina: allora se tu leggi Faber, confermo che io leggo I gemelli Fahrenheit per la task 3.13a. 256 pagine.
Ottimo, evviva: una catena è fatta, restano appunto da leggere i libri che la compongono. :-D
Intanto ho commentato (e quindi finalmente finito!) La morte del padre. Proseguo subito con La città e le stelle. Dovrei metterci decisamente meno tempo.
@Ippino: mi piace questo spirito volenteroso. Buone letture e ri-benvenuto! :-)
@tutti: piccolo promemoria, ultimamente diversi di voi trascurano di scrivere per quale livello giocano. Per favore, ricordatevi di scriverlo, perché mi velocizza di più nella supervisione e poi nell'aggiornare il doc dei libri scelti. :)
@NonnaBaigia: scusa il ritardo, non avevo visto il messaggio! Per coerenza con la richiesta direi che va bene comunque livello 2, tu stesso dici che questi pensionati sono co-protagonisti della vicenda. Il dubbio infatti non è sulla presenza del flashback, ma sulla rilevanza dei personaggi nella storia. Anche se sarebbe impreciso dirli protagonisti, sono appunto co-protagonisti quindi va bene, dai. Tra l'altro l'aveva già usato Anto per la stessa task tranquillamente. :)@Simona: ti correggo qua sul movimento, che effettivamente non è corretto. Ecco come ti devi muovere dal secondo lancio. Mantengo la direzione da te scelta e il lato uscito fuori dal secondo lancio:

Quindi sei nella posta :)
Link diretto se non vedi l'immagine. https://ibb.co/ms6iRG
5.07 La morte del padre di Karl Ove Knausgard. L'autore della famosa serie bestseller in tanti paesi è nato il mio stesso giorno, 6 Dicembre.Pagine: 505
5 Ottobre - 14 Ottobre
Knausgard scrive questo primo capitolo di un'autobiografia atipica, un'"auto-romanzo", come lo definisce lui. L'idea di raccontare la propria vita in sei volumi non cela affatto delle consistenti ambizioni letterarie. Viene da pensare che debba essere una vita straordinaria, degna di grandi avventure, invece no, il punto è proprio che è una vita comune, costellata da eventi ordinari. Il punto, che lo stesso Knausgard dice esplicitamente, sembra essere la forma, ovvero come raccontare fatti di per sé non eccezionali in maniera avviluppante e intimistica. Si vede l'intenzione di scrutare se stessi attraverso la scrittura, di fare chiarezza rispetto a una serie di accadimenti opachi, dove i sentimenti, le emozioni rivelano dei particolari, ma allo stesso tempo ne nascondono altri. Allora la penna sembra ricordare, ricordare cosa si provava in particolare nell'infanzia e nella giovinezza, e poi nel presente rispetto alla propria famiglia, quella acquisita e quella di origine. Nel ricordo confluiscono nuovi aspetti che Knausgard prima non aveva preso in considerazione, e poi quelli ormai consolidati, dei bagliori immortalati come episodi caratteristici di un'età ormai lasciatasi alle spalle. L'andamento è altalenante: alcune parti sono dedicate al passato, altre al presente, ma non c'è un ordine cronologico preciso, imitando in effetti l'ordine capriccioso della memoria.
Knausgard ha un'attenzione particolare, proprio all'interno di una vita come altre, ai dettagli concreti, a oggetti, episodi di normale conversazione che celano qualche particolare rimasto impresso. Attraverso alcune riflessioni, digressioni sulla scrittura e sull'arte in generale sembra che l'intenzione sia di portare a galla il vissuto reale, oltre la nebulosità del soggettivo, del suo solipsismo, la sua campana di vetro sollecitata da - secondo lui - il pensiero contemporaneo che fonda tutto il mondo nel linguaggio o l'arte contemporanea, che ormai non cerca la rappresentazione della natura attraverso le forme più immediate, ma rielabora tutto secondo idee e concetti. Knausgard cerca un contatto con il mondo che sembri il più possibile concreto, certamente problematizzato da molte distanze. Colpisce di questo racconto famigliare, infatti, i momenti di affetto e poi invece quelli in cui è impressionante come ognuno sembri un'isola. Il padre, figura molto importante per questo libro, è visto come una figura autoritaria temuta, ma allo stesso tempo non si vuole un contatto confidenziale con lui, si respinge forse l'idea che sia una persona debole come altre, fragile, esattamente come il protagonista. Diventa allora dolorosa, specialmente per via della sua morte su cui si concentra la parte finale del libro, l'analisi personale del rapporto con lui, di chi fosse, di come si fosse lasciato andare e di cosa nascondesse dietro alcune parole. In lui emerge proprio la concretezza della vita, confrontando l'idea di morte data dai media, una materia per un'ideale astratto, con il cadavere. In confronto con quest'ultimo c'è una rottura, una dissociazione, per cui quando si guarda il corpo morto di un caro sembra che non si possa conciliare l'idea che abbiamo di lui, di quando era vivo e la sua personalità permeava le cose attorno, il mondo, specialmente il nostro mondo. Eppure il cadavere è la morte nel senso più organico, senza astrazioni, è il fatto nudo e crudo di un uomo che non c'è più, eppure continua ad abitare questo mondo tramite una strana presenza fisica.
Le ambizioni letterarie di Knausgard non sono celate: vuole scrivere qualcosa di significativo, c'è molta sincerità e onestà nel raccontarsi, a costo di svelare i propri lati freddi, distanti, assorbiti dal proprio lavoro, ma allo stesso tempo non sono stata rapita in tutto e per tutto dal suo racconto, pur apprezzandone molte parti. Forse alcune parti semplicemente colpiscono meno a fondo di quanto vorrebbero, pur essendo scritte bene.
Mi colpisce molto che un libro del genere sia diventato un bestseller, di contro ad un normale racconto d'intrattenimento ben costruito o accattivante secondo il gusto comune. Credo che mi faccia persino piacere.
Benvenuto, Ippino! :) @Monica: io le mani che si toccano in Due non le vedo, nell'abbraccio toccano altre parti del corpo.
Comunque ieri in biblioteca ho già preso Leggero il passo sui tatami per la stessa task, anche se non mi ero candidata esplicitamente, perché mi veniva comodo prenderlo subito. Era in una biblioteca in cui non posso andare tutti i giorni.
Poi vabbè se non si utilizza pazienza, lo leggerò per conto mio :) L'avevo messo in conto.
@Martina: Poi dicci per la biblioteca, così segno I gemelli Fahrenheit eventualmente.Io ho aggiornato i titoli per le catene, non avevo messo quelli aggiunti alle ultime prenotazioni ufficiali. Magari può aiutare per qualche nuovo aggancio.
Con la possibile lettura per la task da 5 di Klela, Leggero il passo sui tatami di Antonietta Pastore, ci può essere un aggancio per ambientazione in Giappone con Battle Royale.
Si attende la nuova arrivata (o arrivato), @Monica: accoglienza molto calorosa e tranquillizzante! :P
Appoggio il consiglio di Outis. :)@Anna: Dalla descrizione di Acqua nera non vedo una chiara indagine giornalistica. I reportage di viaggio invece pur essendo di giornalisti l'approccio che adottano nei loro "diari di viaggio" non è quello a cui pensavo per la task. Però guarda qua, per i romanzi con protagonisti giornalisti: https://en.wikipedia.org/wiki/Categor...
@Monica: :-DDDD@Annalisa: La festa del caprone l'avevo nominato quando mi era candidata per la task da 5, quella spagnola, di Teresa. Ora confermo e prenoto ufficialmente, appunto :)
edit: Non avevo nominato un bel niente, avevo solo detto Mario Vargas Llosa. Sto fusa anche io, scusate XD
Martina wrote: "Ho finito ragazzo da parete, se riesco commento nel pomeriggio. Uff ora non so cosa cominciare, magari vedo se trovo qualcosa per la task con iniziali uguali a quelle dell'autore. Io ho MF, potrei ..."Con Faber, se tu la fai da 5, si può fare un punto monografia. Infatti per il segno zodiacale c'è la sua raccolta di racconti I gemelli Fahrenheit, a cui stavo già pensando eventualmente per candidarmi. Però se non ti va il malloppone e se sei sicura di non aver letto solo quello, si può ripensare anche la task del segno zodiacale. Io per quella ho anche La vergine nel giardino di Byatt.
Ti faccio sapere anche se mi vengono in mente autori con le iniziali MF. Edit: ho trovato Michel Foucault e Max Frisch.
LE mie sono AP e gli autori che ho trovato sono: Petronio (Arbitro Petronio), Antonietta Pastore, Aleksandr Puskin, Ann Patchett. Pastore va bene anche per la task sulle mani che si toccano (si vede, ma dovrei prima farmelo approvare per sicurezza) con Leggero il passo sui tatami. Di suo mi è stato consigliato Mia amata Yuriko e c'è in biblioteca, ma mi interessa anche Nel Giappone delle donne che posso procurarmi sempre con lo stesso mezzo. Insomma, si può fare un punto monografia, se MF crea problemi. Sono anche brevi, quindi penso di fare in tempo. Posso farmi carico di entrambe le letture oppure le dividiamo, se vi interessa la Pastore.
Io sono a buon punto con Knausgard. Conto di finirlo entro la fine della settimana. Così arrivano 10 punti nuovi anche da me.
Siccome l'ho già prenotato in biblioteca, prenoto ufficialmente
- dopo aver fatto la candidatura - L'anno del pensiero magico di Didion. Anche La festa del caprone, perché lo prendo oggi in biblioteca.
@Roberto: non abbandonarci! :( l'unione fa la forza!
Grazie mille, Anna! :-DIn questi ultimi giorni mi sono connessa molto poco, quindi hai fatto benissimo a fare gli onori di casa ;)
@NonnaBaigia: il libro va bene, poi durante la lettura puoi dire se va bene soltanto per il primo livello o anche per il secondo.@Klela: anche Racconti di fantasmi va bene
@Teresa: ho notato °_° ma non so come mai, ora rigiro la domanda a Rowi o Anna (a meno che mi leggano già adesso)
Il giardino segreto va bene, appunto.
@Anto: sì, ricontrollando non mi ero accorta - pur avendo verificato già prima! - che destra/sinistra sono state invertite. Dovresti entrare nella cabina e rilanciare. Si parte a contare sempre dalla strada. @Monica: certo che puoi! :)
@Insolitamente: Quello che non uccide va bene, Giornataccia a Blackrock è più indicato per lo studio legale :)
@InsolitaMente: mi sembra più un'autobiografia. Per facilitarti la ricerca, se vuoi fare il secondo livello gli autori che sicuramente vanno bene sono Truman Capote (naturalmente per le opere di indagine giornalistica), Tom Wolfe, Oriana Fallaci, Ryszard Kapuściński (quest'ultimo mi sembra che possa rientrare nei tuoi gusti). In genere - inglobando così il primo livello - dev'essere una cronaca giornalistica, un'indagine o dev'essere un reportage giornalistico. Oppure dev'essere un romanzo dove il protagonista è impegnato in un'inchiesta giornalistica.@Maurizio: attento alla mia correzione nel registro.
@Caterina: raccontando della sua infanzia e anche dell'esperienza con l'Accademia di Brera, credo che sia anche ambientato per la maggior parte in Lombardia. Va bene, quindi.
@Maurizio: ho visto che altri ti hanno già risposto nel topic del Mercato, ma ti devo fermare e correggere. Devi seguire il percorso stradale. Ti incollo le possibilità di movimento dalla partenza, ottenendo 6, che c'erano nel secondo post del topic."- Nel caso in cui vi esca 6, tre possibilità:
1) E12, rilanciate
dispari: sinistra, fumetteria
pari: destra, sala da ballo
2) H5, ambulanza
3) H9, bus"
Potrai utilizzare la domanda già fatta per il Mercato, se ricapiterai in futuro su quell'edificio. Ricordati che non puoi scegliere di tua spontanea volontà un edificio se capiti su un pezzo di strada in cui a destra e sinistra ci sono due edifici. Devi rilanciare per pari/dispari, e così destra/sinistra legate. C'è scritto tutto nel regolamento, se hai bisogno di rimettere un attimo a posto le idee :)
@Monica: ho letto il tuo commento per Pyongyang, sono contenta che ti sia piaciuto! Hai ragione su alcuni elementi molto strani per noi "Non-nordocoreani": la reclusione in un mondo in verità molto crudele, ma fatto percepire dai suoi abitanti come un sistema forte e avanzato, un po' come l'immagine del dittatore comunicata e celebrata attraverso vari usi..Ci sono comunque molti libri che raccontano cosa significa per un nordcoreano fuggire dalla propria terra e scoprire "cosa c'è fuori". :)
@Annalisa: come sei messa con le tue letture pre-sfida? Confidiamo in te! :-D
Io intanto ho postato, come avrete già notato, il commento a Il sole nudo.
Ho iniziato oggi La morte del padre. Considerando il suo volume, mi ci vorrà un po'. Si prospetta bello però :)
3,20b Il sole nudo di Isaac AsimovNumero pagine: 242
1 Ottobre - 4 Ottobre
Si tratta del secondo libro del ciclo dei Robot, dopo il meraviglioso "Abissi d'acciaio". Qui tornano i detective Elijah Baley e il robot Daneel Olivaw in una nuova indagine. Questa volta lo fanno non più negli abissi di casa per Baley, ma in un pianeta diverso, Solaria. Asimov di nuovo costruisce mondi alternativi all'interno di una rete articolata con grande inventiva. Una cosa che mi piace tantissimo di questa serie infatti è che mescola tutta la potenza della sci-fi di Asimov, già di capacità immani, e poi il genere del giallo, facendo sì che la stessa indagine porti Baley ad esplorare Solaria. Non tanto a livello "geografico", perché Baley perlopiù si muove di casa in casa, soprattutto perché va molto cauto con l'esplorazione dell'esterno. Infatti non è molto abituato all'idea di vedere "il sole nudo", appunto, l'aria fresca, aperta, avendo vissuto sulla Terra in queste città di acciaio sotterranee, sovrappopolate. Asimov, che conduce Bailey e noi al possibile colpevole, articola così di interrogatorio in interrogatorio questa società sempre umana, ma diversa dalla terrestre, in pratica rispetto a noi lettori una seconda società alternativa dopo quella già immaginata per la Terra futuristica nel primo libro. Si cerca allora di mostrare due culture che si approcciano l'una all'altra, due modi molto diversi di comportarsi, e come questo possa rendere difficoltosa l'indagine, che non ha soltanto i pezzi del puzzle di un omicidio, già un mistero, ma un omicidio in una società un po' umana, un po' aliena con regole che lui deve decodificare. Ecco perché è bella la commistione di generi di questo ciclo dei Robot, che continuerò a leggere con molto piacere.
Devo dire che rispetto al primo il rapporto tra Bailey e Daneel non è altrettanto in primo piano, specialmente perché si ha a che fare con Solaria nello specifico, dove i robot - 200 milioni! - superano di gran lunga i miseri ventimila abitanti di tutto il pianeta. Infatti è un mondo ultratecnologico dove praticamente nessuna funzione basilare è più in mano all'uomo, ma è sbrigata a velocità fulminea dai robot, e questo tipo di tecnologia che è il vanto distintivo dei solariani ha fatto sì che non dovessero più uscire di casa e cominciassero ad alienarsi in tenute grandissime e pure rigogliose, ma isolate, fino a temere in modo isterico il contatto fisico, preferendo invece visionari tridimensionalmente.
Di nuovo Asimov utilizza con saggezza equilibrata alla prosecuzione avvincente della storia i significati del libro, affermando di contro la fondamentalità della cooperazione umana, se non più basicamente, del contatto umano, di una mano amica, sia in senso letterale (non doppio :P) sia in senso metaforico. Infatti il giallo non è mai condotto soltanto per il gusto di un piano perfetto, ma anzi è ancora più importante cosa i personaggi imparano nel loro vissuto, la maniera in cui evolvono, crescono, si emancipano, facendo sì che anche questo libro di Asimov contenga varie cose (altro tema fondamentale per tutto il ciclo: il rapporto uomo/macchina), al di là della sola fusione di generi.
Quanto mi piace questo autore!
4 stelle.
Benvenuta, Pongimor! Sia su goodreads che in questo gioco. :)Sei nel condominio 2, devi postare una lista di 20 libri preferiti in questo topic: https://www.goodreads.com/topic/show/...
Dopodiché puoi iniziare a giocare anche subito! :)
