La “fine”, il “fine” e i “fini” della Conoscenza con l’arrivo di AI

“The Ends of Knowledge: Outcomes and Endpoints Across the Arts and Sciences”, curato da Rachael Scarborough King e Seth Rudy, è un’opera accademica pubblicata da Bloomsbury Academic. Si tratta di una raccolta di saggi che riunisce studiosi, attivisti e lavoratori della conoscenza per esplorare una domanda fondamentale dell’Illuminismo: quali sono gli “ends” della conoscenza?
Il termine “ends” in inglese ha una duplice valenza, indicando sia gli scopi (telos) che le conclusioni (terminus), un’ambiguità che il libro sfrutta per analizzare come diverse discipline affrontano queste dimensioni nell’era dell’intelligenza artificiale (IA) e dell’economia della conoscenza. Il volume è strutturato in quattro sezioni tematiche, ciascuna con saggi che riflettono su come i campi accademici concepiscono i loro “ends”.
Queste sezioni sono: Unificazione. Include saggi su fisica, studi letterari, informatica, biologia e digital humanities, esplorando punti di convergenza tra discipline. Accesso. Si concentra su come la conoscenza viene resa accessibile, con contributi su legge, giornalismo, pedagogia e arti liberali. Utopia. Indaga futuri ideali o potenziali distopie, includendo un capitolo sull’IA. Concetti. Esamina idee fondamentali, con saggi su studi performativi, storia, studi afroamericani e studi culturali.
Il libro risponde a crisi accademiche attuali, come pressioni economiche, istituzionali, politiche e culturali, aggravate da eventi come la pandemia COVID-19 e il cambiamento climatico.
Distinzione tra “End”, “Ends”, “Fine” e “Fini”. Per comprendere il tema centrale, è essenziale distinguere i termini utilizzati. In inglese, “end” può significare: la fine, la conclusione (terminus), ad esempio, “la fine di un progetto”. Lo scopo, il fine (telos), ad esempio, “il fine della ricerca è scoprire la verità”. “Ends” è il plurale, quindi può riferirsi a più conclusioni (ad esempio, “le fine di diversi esperimenti”) o a più scopi (ad esempio, “gli scopi della conoscenza includono educare e innovare”).
In italiano, “fine” indica principalmente la conclusione, la terminazione, ad esempio, “alla fine del progetto”. “Fini” è il plurale di “fine”, ma nel contesto del libro, potrebbe essere meglio tradotto come “scopi” per catturare il significato di telos, ad esempio, “i fini della conoscenza sono molteplici”.
Il libro sembra usare “ends” principalmente per enfatizzare gli scopi, ma include anche riflessioni sulle conclusioni, come evidenziato nell’introduzione, che collega “terminus” e “telos”. Questa ambiguità è parte del suo appeal intellettuale, invitando i lettori a riflettere su entrambi gli aspetti.
Impatto dell’Intelligenza Artificiale. L’arrivo dell’IA, come discusso nel capitolo “The Ends of Artificial Intelligence” di Hong Qu, collocato nella sezione Utopia, solleva questioni profonde sugli scopi e le conclusioni della conoscenza. La sezione Utopia implica che l’IA sia vista come un campo con potenziale utopico, ad esempio, per risolvere problemi complessi, migliorare la qualità della vita o automatizzare compiti, ma anche con rischi distopici, come la perdita di controllo, l’uso eticamente discutibile o la sostituzione di lavori umani.
L’IA potrebbe ridefinire gli scopi della conoscenza, rendendo obsolete certe forme di sapere umano (ad esempio, analisi dati manuali) e creando nuovi campi, come l’etica dell’IA o l’IA generativa. Potrebbe anche ampliare gli scopi, come migliorare l’accesso alla conoscenza attraverso strumenti di apprendimento automatico. L’IA potrebbe portare a conclusioni come la singolarità tecnologica, dove l’IA supera l’intelligenza umana, o alla obsolescenza di certe discipline.
Tuttavia, queste conclusioni sono dibattute e incerte, come evidenziato in discussioni accademiche recenti. Il libro, quindi, riflette il dualismo intrinseco dell’IA: un mezzo per raggiungere scopi umani, ma anche una forza che potrebbe portare a conclusioni indesiderate, come la perdita di autonomia o nuove forme di disuguaglianza.
Uno dei punti di forza di “The Ends of Knowledge” è il suo approccio interdisciplinare, che permette di vedere temi comuni e differenze tra campi diversi. Come molte raccolte di saggi, la qualità può variare, con alcuni contributi che potrebbero offrire insight profondi e altri più superficiali.
E’ importante valutare la profondità, ma i curatori, entrambi professori associati di inglese (Seth Rudy a Rhodes College e Rachael Scarborough King all’Università della California, Santa Barbara), hanno selezionato un gruppo di esperti, suggerendo un alto standard.
Il libro è particolarmente rilevante per il contesto attuale, affrontando crisi accademiche e pressioni esterne, come discusso in un evento accademico del 2022. È una lettura essenziale per chi è interessato al futuro dell’accademia, al ruolo della tecnologia nella produzione di conoscenza e alle basi filosofiche dell’indagine disciplinare.
“The Ends of Knowledge” stimola una riflessione profonda sugli scopi e le conclusioni della conoscenza nell’era dell’IA. La distinzione tra “end” e “ends”, e tra “fine” e “fini”, è centrale per comprendere il suo messaggio: con l’IA, dobbiamo chiederci non solo cosa vogliamo raggiungere, ma anche quali saranno le conseguenze ultime delle nostre scoperte. È un contributo importante al discorso accademico, anche se alcune conclusioni restano aperte e dibattute, riflettendo la complessità del tema.

La conoscenza è l’unica ricchezza che, quando condivisa, si moltiplica.
Il vero segno della conoscenza non è l’accumulo, ma la capacità di discernere ciò che conta.
Ogni risposta genera nuove domande: questa è la vera natura della conoscenza.
Il saggio non è colui che sa tutto, ma colui che sa quanto poco sa.
La conoscenza è una fiamma, non un vaso da riempire.
Più profonda la conoscenza, più ampia la visione.
Non c’è peso nella conoscenza, ma leggerezza nel comprenderla.
La conoscenza è la bussola che guida l’anima nel mare dell’esistenza.
Dubita di chiunque pretenda di avere tutta la conoscenza: la verità è un orizzonte che si sposta.
Il primo passo verso la conoscenza è ammettere la propria ignoranza.
La conoscenza senza saggezza è un’arma senza mira.
Non è ciò che sai, ma ciò che fai con ciò che sai, che definisce la tua conoscenza.
Cerca la conoscenza come cercheresti l’aria per respirare.
La conoscenza è un viaggio senza fine, non una destinazione.
La conoscenza rende liberi, ma solo la saggezza indica la direzione della libertà.[image error]
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