Review: Il libro contro la morte

My rating: 3 of 5 stars
Si può scrivere un libro contro la morte? Si può, eccolo. Si può dire di tutto su questo evento programmato per tutto ciò che vive, nel senso che nasce, fiorisce e poi perisce. Niente e nessuno sfugge a questa legge che si chiama "natura". Elias Canetti con questi suoi pensieri dimostra che la morte può essere una vera e propria ossessione. Il suo libro infatti non è altro che una serie di pensieri sull'argomento. Alcuni sono eccezionali, altri interessanti, molti oscuri perchè senza contesto, altri indefinibili. L'autore lascia al lettore la possibilità di contestualizzarli. Non avrebbe potuto fare diversamente.
Ognuno di noi pensa a questo evento con sospetto, paura, apprensione. Non credo ci sia qualcuno al mondo che ci pensi con piacere, affascinato da quello che gli succederà un giorno, tenuto quanto più possibile lontano. Ma non serve a nulla. Questo evento che viene tradizionalmente descritto come una "signora" in nero, magari con una falce in mano. Provate a chiedere a Google qualcosa sul suo conto. Vi darà circa duecento e più milioni di risposte ed immagini sulla sua identità. Possiamo aggiungerci i pensieri in libertà di Canetti. Lui rimane per tutto il libro quanto mai scettico, pessimista, qualunquista direi. Uno in particolare mi ha colpito: "Dio, il tuo carnefice".
Non sono d'accordo, ovviamente. E vi dirò anche il perchè, esemplificando al massimo: se tutto è stato creato con un inizio, dovrà pur esserci stato un progetto. Dietro di questo mi pare che ci debba essere qualcuno che l'abbia oltre che pensato anche realizzato. Poichè ogni progetto ha un principio, una esecuzione ed una fine, deve esserci anche una conclusione che in questo caso chiamiamo "fine=morte".
Ma questa "fine=morte" non finisce del tutto perchè serve a rinnovare e ricreare un nuovo inizio. Il ciclo "vita-morte-vita" è destinato a continuare all'infinito. Tutto deve finire per poi ricominciare. La morte quindi non esiste. Non chiedetemi spiegazioni e significato di una cosa del genere. Non mi interessa. So solo che il "carnefice", come lo chiama Canetti, non può essere Dio. Lui ne è l'Autore.
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Published on August 26, 2017 12:06
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Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.
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